un tranquillo weekend di paura (1972)

Crudele racconto di iniziazione con diverse scene indimenticabili: non dimenticherò mai il duello tra chitarra e banjo. Molto bello.

l'ho visto tante volte,ed è sempre bello,pieno si suspance,e bravissimi gli attori

UN TRANQUILLO WEEKEND DI NOIA!

ma che siamo scemi?
horror magistrale, claustrofobico, cult, capolavoro.... ma che state dicendo???
di una noia mortale! soporifero, zero tensione, incredibilmente lento e potrei continuare....
posso capire che nel 1972 possa aver suscitato un pò di clamore, perchè chi commenta era piccolo e magari la scena del mezzo incaprettamento gli sia rimasta impressa...
ma ora nel 2009 un film simile è improponibile!

Assolutamente un cult questo film diretto da John Boorman e sceneggiato da James Dickey, autore dell'oninimo libro da cui è tratto. Ottime le prove di tutti gli attori per un film che è diventato un'icona, ed'è stato omaggiato da moltissimi autori in seguito.
Impossibile non citare la sequenza iniziale del duello musicale col banjo e la chitarra. Perfette le location e le musiche. Tutto precisamente orchestrato dal regista.
Un gioiello sulla violenza dell'uomo che fù decisamente un'azzardo per il periodo in cui uscì.

non male questo deliverance..molto bravi gli interpreti tra cui anche burt reynolds

Superlativa opera di Boorman,datata,ma molto attuale....strano che non ne abbiano fatto un remake dei giorni nostri!

Non mi ha entusiasmato granchè ed è molto strano visto che sono un amante del genere. Ho trovato troppo lento il film e non mi ha coinvolto..Bellissimo il "Dueling Banjos" conil ragazzino del luogo così come buona l ambientazione con una fotografia davvero interessante.
5 1/2

Film determinante e fondamentale almeno quanto la sua splendida locandina: un'escursione si trasforma in una vera e propria discesa negli inferi... memorabile la capacità di Boorman di raccontare "Il male" attraverso quella duplice prospettiva che piaceva a Hitchcock e che avrebbe evidenziato con maggior ambiguità il Peckinpah di "Cane di paglia".
La sequenza dello stupro appare oggi un pò enfatizzata, ma trasmette efficacemente il senso di angoscia della storia.
Memorabili Voight e Reynolts, ma il migliore è sicuramente Ned Beatty (futuro interprete della saga di Superman).
E' stato uno dei film preferiti di Kubrick, di solito ben poco propenso ad entusiasmarsi per i "colleghi"

Comparazione tra mondo cittadino e rurale in un'avventura che lascia senza fiato per tutto il tempo! Piccolo capolavoro, eccezionali gli attori.

Film fondamentale per capire il nuovo modo e isuoi abitanti. C'è già tutta la poetica narrativa di Boorman. Indecentemente bollato come semplice film di avventura. Il duello al banjo è una delle sequenze cinematografiche da ricordare e portare sull'isola deserta.

il film è perfetto nella sua semplicità. Boorman riesce a mantenere alta la tensione fino alla fine. gli interpreti (in particolar modo Jon Voight e Burt Reynolds) sfornano una prova assolutamente all'altezza ed è impossibile rimanere impassibili di fronte al dispiegarsi degli eventi; i quattro protagonisti incarnano quattro possibili soluzioni del rapporto Uomo-Natura: superiorità, moderatezza, indifferenza e timore. la fotografia di Zsigmond mozza semplicemente il fiato. una delle rare volte (se non l'unica, adesso non mi viene in mente niente) in cui si assiste ad un episodio di violenza sessuale nei confronti di un uomo. il duello chitarra-banjo della celebre “Dueling Banjos” ci "catapulta" immediatamente nel clima del film. se proprio vogliamo trovare il cd. "pelo nell'uovo", alcune scene vanno un pò troppo per le lunghe. EVERGREEN ! ! !

voto: 9,5

gran film...un must degli anni '70. Indimenticabile la scena del duetto coi banjos.

Forse se avessi visto questo film nel 1972 avrei dato un voto sicuramente piu' alto ma ora che siamo nel 2007 e al cinema ne ho viste di tutti i colori non posso andare oltre a questo voto. Bellissime le scenografie, sono state la cosa che mi hanno colpito di piu'. Consigliato

Suspence che cresce man mano che va avanti il film e tantissimi temi trattati:
rapporto uomo-natura, giustizia, società "moderna".
Bello !

Giù il cappello. Sicuramente oggi non ha lo stesso impatto di 35 anni fa, nè lo stesso impatti di quando lo vidi per la prima volta (circa 20 anni fa), ma questo è un grande film.

una totale immersione nella natura, bellissime le inquadrature delle canoe che slittano lungo il fiume..grandi paesaggi. le cose che non mi hanno convinto sn state la colonna sonora (quello strumento non comunicava la tensione del suusseguirsi del film), alcuni attori che non mi hanno entusiasmato, lo scarso coinvolgimento dello spettatore in alcuni momenti del film, forse un po troppo lenti

Bel film che ti fa stare un po' in ansia durante la visione...consigliato.

E' una perla, direi una delle più belle degli anni '70...
Quando uscì nel 1972, Un tranquillo weekend di paura desto' subito scandalo e venne definito un film "polemico". L'episodio dello stupro di Bobby infatti rappresenta prima volta in cui un film con grande seguito di pubblico mostra un episodio di violenza carnale, per di più di natura omosessuale.

Personalmente, poi, trovo la tematica dei Bifolchi una tematica evergreen,
sempre di grande attualità e sempre in grado di affascinare l'immaginario collettivo...

Secondo me un thriller come questo considerando lo scarso budget a disposizione (ridottissimo), l'assenza totale di effetto speciale, le location poverissime (ma stupende) è eccezionale e unico nel suo genere!

Tra gli attori del film poi troviamo dei veri Freaks: altro punto a favore del film e della sua credibilità! Un Burt Reynolds, all'apice della sua fama, della sua carriera e della sua forma fisica. All'epoca divenuto simbolo come pochi altri dell'attore virile, non aveva adottato ancora nel suo look i baffi neri che in seguito lascerà crescere.

Ottima anche l'interpretazione (davvero molto credibile) del ragazzino con il benjo. A mio avviso sarebbe stata da oscar. Una delle più belle scene del cinema dagli anni '50 a questa parte.

Riguardo alla colonna sonora la scelta di John Boorman è stata quella di avere uno sfondo sonoro costituito semplicemente dai rumori della natura, che rende il tutto ancora più affascinante e veritiero.
I personaggi principali hanno ognuno un carattere diverso: Drew crede nella fondamentale validità della società civile mentre Lewis è convinto del contrario. Lo spettatore è così portato all'interno del film a sostegno del
personaggio più consono alle sue idee in materia.


SPOILER

Consigliato vivamente a tutti! Buona visione e buon divertimento!

L'estremo realismo della situazione rende questo film memorabile:Boorman immerge i quattro protagonisti in una disavventura messa in scena senza espedienti estetici,con sfondo sonoro costituito principalmente dai rumori di una natura quiete ed inquietante allo stesso tempo....fantastici i peasaggi in cui si svolge la vicenda,ottima la prova del cast,ma pessimi alcuni dialoghi(specialmente quelli iniziali in cui e'protagonista Burt Reynolds)....rimane cmq un cult senza tempo da non perdere assolutamente.

Il miglior film di Boorman, dove trovano anche qui spazio le sue ricorrenti e lecite tematiche sulla natura e sull'uomo, e che qui emergono più compiutamente.
Splendido l'impatto visivo dove la natura è protagonista. Natura che Boorman utlizza al meglio insieme alla musica ,impossibile da non citare, per creare notevoli immagini liriche.
Altra grande protagonista del film è la tensione e la forte primitività delle emozioni e azioni che genera nei protagonisti lo sviluppo della vicenda.
Infatti i protagonisti faranno i conti con il lato meno"civile" di loro stessi.
Film di grande coinvolgimento.

Ecco il film che Quentin vide al cinema a 8 anni accompagnato dalla madre, pare che questo film assieme a Conoscenza Carnale abbia fatto nascere nel giovine la passione per la settima arte.
Comunque veramente un gran film, la pluricitata scena del duetto unplagged vale da sola la visione.

Bel film "seventies" con una regia ottima e interpreti eccezionali.
Adrenalinico e a suo modo claustrofobico, a mio parere non risente minimamente degli anni che ha.
Fantastcio il duello chitarra/banjo e girate con maestria le scene sulle rapide.
A mio parere perde qualcosa nel finale, qualche spegazione in più non sarebbe guastata.
Senza dubbio da vedere!

La prima volta che lo vidi lo pasavano in tv, ed ero bambina... assieme a Profondo rosso, Il cacciatore, Shining e altre amenità sul genere. E infatti mi ripromisi di non guardarlo più: l'angoscia, la paura, le reazioni violente a situazioni drammatiche e inaspettate erano troppo ben rese.
Invece l'ho rivisto... e di nuovo ho provato quel senso di claustrofobia generato, per assurdo, in un luogo sconfinato. Come topi, i protagonisti si sentono presi in trappola da gente che fa davvero paura: più che persone sembrano figure del trattato di Lombroso e pare che debbano ghermirli da ogni anfratto di un paesaggio naturale apparentemente inoffensivo.
Un film molto bello ancorchè datato, con una colonna sonora indimenticabile e attori perfettamente nella parte.

Film eccezionale. Teso e, visto che ho conosciuto persone in rete che vivono in quella zona, assolutamente plausibile per la cultura locale... Un posto che se fori la sera e chiedi aiuto rischi di essere impalato. In tutti i sensi. E poi, la scena dei Dueling Banjos? Mitica.
Un viaggio negli inferi, nella preistoria e nel mito in un contesto doloroso e spaventoso.

Ottime interpretazioni, fotografia da incorniciare.

La più bella pellicola diretta da John Boorman.
Trama avvincente ed angosciante, che si cala perfettamente nel paesaggio naturale (le immense distese boschive ed il tortuoso fiume che le attraversa), dove l’uomo ritorna ai suoi primordiali istinti di sopravvivenza, dimenticando secoli di civilizzazione ..buona la costruzione dei personaggi, ognuno espressione di un approccio diverso verso la natura ma anche verso la vita ..coinvolgente ma al contempo inquietante il ritmo imposto al racconto, scandito da accenti musicali che sembrano porsi in perfetta alchimia con il dirompente scenario del Chattooga.
La gita assurge a ruolo di "evoluta" via Crucis dove ogni “moderno pioniere” dovrà fare i conti con la propria vera indole ..ricco di simbolismi (ad es. sul senso della civiltà) il racconto perde solo un po’ nella sua parte conclusiva, dove si cambia registro, costringendo ad un cambio di approccio al racconto, che pur nella sua assoluta logicità, non risulta particolarmente pregnante.
Grande l’interpretazione di tutto il cast, non solo il protagonista John Voight, ma anche gli altri compagni di avventura, Burt Reynolds, Ned Beatty e Ronny Cox, tutti perfettamente immedesimati nei propri personaggi ..impeccabile la regia di John Boorman, capace di trasporre perfettamente il senso di potenza della natura e non solo.
Ottima pellicola, semplice ma di grande effetto, oltre che punto di partenza per importanti spunti di riflessione ..da vedere assolutamente per chi ama il genere!

deliverance è uno dei miei personali film di culto, nonchè un classico intramonatabile e unico.
una pellicola a mio parere senza una pecca, brutale e ritmatissima.
la cornice georgiana è fantastica, un paesaggio naturale che da solo meriterebbe una visione. ottima la regia di boorman, capace di mantenere costante il crescendo della tensione e FANTASTICA la prova di tutto il cast, su cui svetta jon voight, forse alla sua miglior prova.
quello che rende il film incredibile e la l'incredibile immedesimazione coi personaggi (lo spaccone, il moderato, il fifone) in cui ognuno può riconoscersi e la veridicità della situazione, che porta attraverso un'inaspettata serie di causalità al degenerare della vicenda, partita come la normale gitarella a cui chiunque potrebbe prender parte.
menzione per il fatto che tutti i comprimari fossero veri bifolchi (senza offesa) del luogo, come ha ricordato tyler più in basso.

Film datato ma che mantiene tutt’ora la propria potenza visiva grazie agli stupendi paesaggi boschivi esaltati da una fotografia notevolissima.
Bella ed angosciante la trama,molti ed importanti i messaggi che lancia,dalla violenza dell’uomo nei confronti della natura,alla violenza insita nell’essere umano che calato in un ambiente selvaggio e privo di regole si trasforma in una bestia dagli istinti primordiali,come avviene al mite Ed che per salvare se stesso e gli amici si trasforma in un killer.
Realizzato con un budget irrisorio rimane a mio avviso il miglior film di John Boorman,che scritturo’ degli abitanti del posto per interpretare i montanari e lo scrittore James Dickey ,sceneggiatore ed autore del romanzo da cui è tratta la pellicola ,per il ruolo dello sceriffo.
Convincenti tutti gli attori,su cui svetta la prestazione di Jon Voight(padre di Angelina Jolie)
Tra le tante scene memorabili da citare assolutamente quella iniziale, in cui uno dei protagonisti duetta con un ragazzino di campagna dando vita all’indimenticabile colonna sonora “Dueling Banjos”,in cui i due si incontrano ,si scontrano,si inseguono proprio come l’uomo da millenni fa con la natura.

è un film che scorre con vero piacere nella testa di chi lo guarda fino credo ai 15 o 20 minuti conclusivi. poi qualcosa viene a mancare.
ma resta bella e tangibile l'impressione di essere stati trasportati in un'avventura nell'infamia dell'essere umano e al contempo nell'ostilità della natura.
ottimi gli attori.

Film ad alta tensione seppur un po' datato, che interpreti! Che regia! Niente effetti speciali visivi nè sonori, solo la durezza e la crudeltà dell'imperturbabile Natura, in via di degrado, Boorman da sempre è affascinato dal rapporto uomo civilizato-natura e qui questo suo interesse è più vivo che mai.

Film originale, che risente però un pò troppo del passare dle tempo e se più di trent' anni fa certe cose potevano suscitare inquietudine, oggi lasciano un pò così.

Mi ha stufato parecchio... Nei primi 3quarti d'ora è interessante, ma dopo supernoioso. Secondo me nn vale niente, xkè nn è intrigante, è troppo poco originale.

film divino,che riesce a trattenere sulle spine lo spettatore per tutto il tempo del film.
un cast d'eccezione per un film davvero mozzafiato.
la musica suonata con il benjo da uno degli attori del film,prima di iniziare la gita tra le rapide ,è sublime.

film da vedere, che mantiene una grande tensione per buona durata del film con un finale molto bello, e nota di merito ai validissimi attori.

Buona la regia di Boorman, così come la prova del cast (soprattutto di Reynolds e Voight), il film è a tratti grottesco, ma mantiene un’ampia dose di tensione costante per tutta la sua durata… Splendida la scena del duetto banjo-chitarra, particolare il finale, che non mi ha convinto del tutto…

Mi sono convinto a vedere questo film dai commenti entusiastici di questo forum.
Risultato: filmetto di mezza tacca.

Storia improbabile, ambientazione improbabile, finale improbabile.
Per carità, questo film mantiene alta l'attenzione dello spettatore, ma non ha niente di più delle altre mille pellicole del suo genere.
La nota positiva è la colonna sonora fatta col banjo, che da un tocco di surrealismo al tutto.

Sarei curioso di capire quali sono le "ricche temetiche" di questo film, come ho letto in alcuni commenti recedenti.

La media di 8,9 mi lascia basito (è uguale a quella di Psycho, vero caposaldo di questo filone di films!!!!)...

Vabbè, de gustibus non disputandum est...

Film da brivido!!! Niente effetti speciali, ma un uso geniale delle inquadrature e delle pause.
Sconcertante!

Girato senza particolari tocchi di classe ma senza sbavature, il che accoppiato ad una fotografia bellissima e delle location molto curate lo rendono di fatto un bel film. Gli interpreti sono bravi, purtroppo il doppiaggio italiano rovina un po alcuni personaggi, il capo-spedizione su tutti.
La storia è interessante ed ividenza con cura e poca retorica il conflitto
uomo--natura.
L'uomo distrugge l'incontaminata valle boschiva, ma la natura si prende una rivincita con i 4 poveri campeggiatori. In realtà il film è da OTTO, ma il primo "conflitto" tra i nuovi arrivati ed il mondo che li circonda traducibile filmicamente nel duello del banjo gli fa acquistare un punto buono...
può una scena di 5 minuti , per quanto ben fatta o emozionante avere un peso così elevato su di un film?
Si, senza ombra di dubbio, e mai come in un "tranquillo weekend di paura" !

molto molto disturbante,ricco di tematiche...ottimo film

Un film sconvolgente.

Delirante, psicotica avventura con attori azzeccati e una regia di Boorman che oscilla tra il thriller e il film d'avventura. Bellissimo

uno di quei cult che non si possono perdere. Alcune scene, come il duetto chitarra/banjo sono rimaste nella storia del cinema. Tutto il film lascia l'impronta, anche le interpretazioni sono delle migliori. Molto bello, un caposaldo del genere.

il film è bello ma secondo me finisce in modo poco sensato e originale...avrei modificato qualcosa e sarebbe diventato da otto...

Uno dei migliori film di John Boorman, e, in un certo senso, un horror magistrale, sulla natura e e sulla violenza umana. Vi si racconta un viaggio che si trasforma in una discesa agli inferi per i protagonisti.

Grande Jon Voight e Burt Reynold, splendida e giustamente famosissima la sequenza all'inizio del duetto col banjo e chitarra. Da vefdere!