star trek - stagione 1 (1966)

Una magnifica sorpresa!

Una serie molto all'avanguardia come concetto per il suo periodo
che nonostante alcune imperfezioni "vintage"
rimane una saga salda al proprio -mondo-
e a mio gusto personale per questo eccellente
anche se a tratti forzatamente inverosimile o troppo fantasiosa

a mio pararere da notare dialogni espressioni e situazioni
discretamente congeniati
con -sempre in riserva- una introspezione umana nel raccontare ogni puntata
un classico che ha portato sullo schermo varie -icone-
una serie di fantascienza con il suo stile e per me ottima

Invecchiatissimo e ingenuo, ma sempre guardabile con piacere, sorvolando sulle ambientazioni poco shi-fi, sui fondali molto finti, sulle lotte grecoromane e sugli assistenti generici a rischio estinzione. Deluso al tempo da Shatner / Kirk che chiuse il suo legame con la saga in modo parecchio svogliato, specie nel confronto diretto sul set con "l'erede" Stewart / Picard. Nimoy / SpocK d'altro canto si è sempre fatto onore.

Non si può che restare affascinati dall'ideona che hanno avuto nel pieno degli anni Sessanta, una serie all'epoca totalmente fuori dal comune. A volte le storie raccontate nelle diverse puntate si assomigliano, ma per chi è rimasto colpito non gliene importa assolutamente nulla, tipo me. Puntata dopo puntata, non ci si riesce ad annoiarsi.

Non si può prescindere da questa serie. La fantascienza deve tanto a Star Trek, fenomeno a dire il vero a scoppio ritardato, visto che il successo vero e proprio furono le repliche non tanto la prima messa in onda che pure aveva avuto ottimi riscontri. Star Trek coniuga la fantascienza con l'avventura allo stato puro. La frontiera del western diventa la frontiera spaziale, l'ignoto assoluto da esplorare ma tenendo bene in considerazione i temi dell'epoca che spaziavano dal politico, dall'etica o dal sociale. Una visione futurista molto ottimista che faceva della Federazione dei pianeti uniti una sorta di Onu in versione spaziale, priva apparentemente di conflittualità interne.
Un equipaggio destinato a fare la storia, personaggi a cui era talmente facile identificarsi tanto che probabilmente è stata la fortuna ed in un certo senso la maledizione dei rispettivi attori, così identificati al grande pubblico da quel ruolo. Nessuno avrebbe scommesso dopo il pilot, poi ripreso nell'unica occasione mi pare dove la storia si divide in due episodi (L'ammutinamento).
Ovviamente altri episodi come Spazio profondo, con l'apparizione di Khan ripreso nel secondo lungometraggio della serie, Arena con il duello fra Kirk ed un altro comandante alieno oppure Un guerra incredibile o Pianeta Deneva, tanto per citarne alcuni sono rimasti e rimarranno sempre nell'immaginario.
Potrà peccare a volte di ingenuità, non lo metto in dubbio, ma persino nelle occasioni dove la storia è più debole il trio Shatner/Nimoy/Kelley ci mette una pezza. Loro sono il fulcro di questa serie.

A questa serie si deve sicuramente il fatto di essere il vero capostipite della fantascienza (non me ne voglia Kubrick ma non servono effetti speciali e presunzioni da semi-dio come le sue per gettare le basi della fantascienza). Ovviamente gli effetti speciali e la "tecnologia" visti oggi fanno sorridere, ma calati nel contesto degli anni 60 alcune idee erano veramente notevoli. Quello che abbassa notevolmente il mio voto sono le trame... Purtroppo sentono molto il peso degli anni, sono iper-ripetitive, ci saranno una quantità abnorme di puntate dove qualcuno dell'equipaggio è "posseduto" da qualche entità aliena, per non parlare di alcuni accostamenti veramente infantili (i "Romulani", civiltà aliena con continui riferimenti alla antica società romana (ma che c'entra??).

Ideona. Cult. Con trucchi scenici d'epoca. Invenzioni.



SPOILER