1997 fuga da new york (1981)

un film che ho rivisto casualmente
non privo di difetti
ma estremamente di atmosfera
e variegato da ottimi tocchi di classe a doc
con un Kurt Russell veramente carismatico
date e avvenimenti che sanno di retrò
e che potrebbero -stonare-
ma con la personale premessa
di essere avvenimenti di un possibile -passato/futuro alternativo-
non si sente troppo il peso -del 1999- e via dicendo
un cult che merita il suo titolo
per un film che mi è piaciuto anche rivedere

Ma scherzate? Ho visto questo film attirato dai voti alti addirittura 10,
È un film fatto con i piedi!! Attori mosci, dialoghi infantili, scene di azione che quelle della console atari sono più realistiche...mah!!

E' talmente "fuga da New York" che è stato girato a Saint Louis.
La città è una giungla distopica e la messa in scena è di quelle che non si dimenticano, così come i piani sequenza, strumenti fascinosi in mano al bravo Carpenter. Fine dei complimenti, perché per essere un film d'azione la tensione scarseggia, per colpa di dialoghi scialbi e personaggi caricaturali che creano disarmonia. Lo stesso Kurt Russell appare sottotono nel ruolo dell'antieroe disadattato e nichilista (robetta in confronto al mood che Sylvester Stallone avrebbe dato, di lì a poco, a Rambo).
Buffa la locandina italiana con l'occhio cecato sbagliato. Il resto della Statua della libertà, invece, è finito nella locandina di "Cloverfield", che omaggia indirettamente il film.

MI aspettavo molto di più.. mi ha annoiato parecchio.. si salvano le atmosfere dark e la colonna sonora accattivante.. per il resto tanta azione, ma poco entertainment. Delusione....

L'ambientazione apocalittica di una New York degradata e notturna funziona bene ancora oggi a distanza di anni ( anche se il non far sorgere il sole in 24 ore è un errore non da poco ) e direi che insieme al ritmo sostenuto è la qualità migliore del film. Ma i personaggi sono tagliati con l'accetta, poco approfonditi e fin troppo caricaturali ( si veda il tassista di Borgnine ) per essere considerati davvero indimenticabili, a partire dal Jena del poco espressivo e carismatico Kurt Russell, al quale mettono in bocca un paio di battute ad effetto e poco altro.
Un cult sì, un pò sopravvalutato forse.

Carpenter non è solo horror,Carpenter è sopratutto un modo di fare cinema unico e caratteristico..non c'è alcun bisogno di vedere un horror per amare o lasciarsi trasportare dallo stle di questo regista.
Nel 1997 ci ha regalato questo ennesimo gioiello degli anni 80,un film di fantascienza suburbano,oscuro malfamato e martoriato...un riflesso negativo della nostra realtà,l'ipotesi di un futuro prossimo vittima dell'egoismo umano.
In mezzo a questo mondo c'è una New York presa a ferro e fuoco,stracolma di delinquenti e psicopatici,crimini e violenze....solo una parte della città è adibita a carcere di massima sicurezza;l'isola di Manatthan,dove i criminali catturati vengono lasciati alla deriva dentro quello spazio....nessuno si chiede cosa può succedere al suo interno,potrebbero nascere contese tra gang criminali,violenze continue tra di loro..qualunque cosa,ma al mondo esterno interessa solo che non escano da li..
Cosa succederebbe se l'Air Force One subisse un attentato terroristico proprio sopra quello spazio?
Cosa succederebbe se la capsula di salvataggio del presidente andasse a finire proprio nel centro di Manatthan?
Cosa succederebbe se oltre alla vita del presidente degli Stati uniti fosse in gioco qualcosa di ancora più importante?..qualcosa come una cassetta registrata con informazioni importantissime da recuperare?
Dato che il presidente è nelle mani di criminali pronti ad ucciderlo se qualcuno prova ad avvicinarsi, si può solo chiamare Jena Plissken,criminale appena condannato al carcere di massima sicurezza,estremamente abituato a cavarsela nelle situazioni più pericolose e dal carattere decisamente antisociale.....e nacque un altro grande mito dei favolosi anni 80.
Lo stile di Carpenter si sente in modo lampante,alcuni criminali sembrano aborti viventi,ombre che appaiono e scompaiono tra i vicoli di questa terrificante metropoli.
Le musiche sono entrate nella leggenda del film,in particolar modo quella dell'intro,tipiche del genio di Carpenter.
La sceneggiatura dista anni luce dai film di oggi..un ritmo meno dinamico per dar spazio ai dialoghi e all'atmosfera che si respira intorno ai personaggi,oltre che all'azione;esattamente come sulla "Cosa" o "Blade Runner",quel genere di ritmo che oggi è poco amato perchè meno spettacolarizzato...ed alcune persone non capiscono che è proprio questo il bello dei film di un tempo...si dava importanza a quello che doveva comunicare il film,non agli effetti speciali...(che ad ogni modo,pure quelli erano superiori a mio avviso,meno computer e più manodopera umana e robotica,non ci sta confronto).
Un bellissimo lungometraggio di Carpenter,tra i più simbolici del maestro e grande rappresentante della fantascienza di 30 anni fa.

N.B. Da sottolineare che il personaggio di Jena..o meglio "Snake" nella versione americana,è stato la maggior fonte di ispirazione per la creazione del mitico "Solid Snake",personaggio della popolare e geniale saga videoludica di "Metal Gear Solid"...(altro grande capolavoro che gli amanti del cinema "non giocatori" è un peccato non l'abbiano mai vissuta).

Gli attori sono davvero pessimi, dal primo all'ultimo, Kurt Russel cerca di fare il Rambo ma sembra come se si sentisse in imbarazzo, la ragazza con le tette...beh di lei ci ricorderemo solo le tette, il Duca cerca di fare l'attore con il tic all'occhio destro, piuttosto ridicolo.
Il film cmq è riuscito perché crea un atmosfera piuttosto interessante per l'epoca, ma rivedendolo oggi risulta piuttosto stupido come film. Ma forse dovremmo valutarlo in base all'anno in cui è uscito.

Il genio di Carpenter colpisce ancora. Personaggi riusciti e scene d'azione fatte proprio come piacciono a me. Un cult degli anni '80 che rimane ancora oggi uno dei miei film preferiti.

John Carpenter: faceva scalpore negli anni 70/80, ora ti metti quasi a ridere davanti a film come questo e capisci che alcuni capolavori mantengono nel tempo la loro forza, altri la perdono e cadono nel ridicolo. Ad esempio questo film 30 anni fa poteva essere divertente, innovativo, quello che volete: avendolo visto solo un anno fa, mi è sembrata una storia delirante, assolutamente inverosimile, risibile, come se fosse stata scritta in 2 giorni da un ragazzino di 12 anni. Recitazione scarsa (dispiace per il mitico Van Cleef!), Russel fa tanto il figo ma non basta. Finale affrettato.
In conclusione un prodotto di consumo di massa abbastanza inutile; non certo un capolavoro.

SPOILER

Visto da piccolo, rivisto di recente.. un CAPOLAVORO di Carpenter.. l'atmosfera che genera è stupenda, la storia ed i personaggi epici.. l'interpretazione degli attori (su tutti Kurt Russell "iena").. le musiche.. ve ne innamorerete !

Un cult che non può mancare alla visione dei veri cinefili !!

SPOILER

Uno dei miei film preferiti. John Carpenter è un innovatore, un genio: New York apocalittica, devastata dal degrado e piena di pericoli. Cast stellare dove ovviamente spicca il personaggio cinematografico più carismatico di tutti (per me ovviamente): Jena Plissken. Penso che sia il personaggio che tutti noi un pò vorremmo essere. Grazie Kurt

Discreto film di Carpenter, ma distante dall’essere un capolavoro.
I pregi maggiori di questa pellicola sono la colonna sonora, assolutamente magnifica (sicuramente la miglior composizione del regista) e il finale pazzoide e beffardo!
Ma, ahimé, non è assente da difetti: non c’è pathos, la trama è sempliciotta e prevedibile, non comprende novità nella narrazione e il doppiaggio italiano di Kurt non è per niente ammissibile: purtroppo ha reso il personaggio una macchietta anziché un duro, ma sono sicuro che in realtà Russell ha fatto un’ottima interpretazione. Guardabile.

Una grande Cult primi anni 80 e anche uno dei più bei film del decennio e del regista Carpenter. Durissimo, innovativo e con scene scure piene d'atmosfera e caparbie come il protagonista ( The Snake ) che rimarrà uno degli eroi più "duri" del cinema. La storia è una follia! Assolutamente da vedere!

Quelli che ancora non conoscono la definizione di cult (e ahimé ancora ce ne sono...) devono assolutamente vedersi questa ennesima meraviglia di Carpenter.
Per certi versi profetico, è un film geniale e visionario che contiene tutti gli elementi classici di Carpenter: il senso di panico e di claustrofobia che provoca la prigione di NY, la feroce ironia e il carisma del protagonista, le stupende e suggestive scenografie e la bellissima fotografia, quanto mai cupa e tenebrosa, le solite azzeccate musiche firmate da John stesso. Ma soprattutto c'è un preciso ed evidente messaggio di critica politica (l'America che non esita a uccidere altri criminali pur di ottenere ciò che vuole) e sociale (i livelli di delinquenza di quella NY non sono poi così lontanti da quella di oggi...).
Perfetti il buon Van Cleef e Kurt Russel, inimmaginabile vedere un altro Jena Plissken senza la sua faccia.

Cult assoluto, che Carpenter scrive e dirige dando l'ennesima riprova del suo genio visionario: atmosfere postpunk fantastiche ed inquietanti, un protagonista sbruffone e carismatico ed una tensione sempre elevatissima, tra humour ed azione.
Straordinario il cast, in cui il mattatore Kurt Russel bulleggia tra vecchie glorie (Borgnine), feticci del regista (Pleasance), straordinari caratteristi (Stanton), vecchie maschere western (Van Cleef) e cantanti soul (Hayes).
Favoloso, da vedere e rivedere fino allo sfinimento.

Regia: 8,5
Sceneggiatura: 7=
Scenografie, Fotografia, colonna sonora: 9
Attori: 8=

Cult anni 80 del maestro John Carpenter, che si avvale di atmosfere a dir poco suggestive e di un soggetto originale. La principale pecca di "1997: Fuga da New York" è una sceneggiatura a tratti non all'altezza (principalmente nel secondo tempo), che intacca in gran parte il risultato finale. Il regista, tuttavia, giostrandosi alla perfezione con inquadrature e tempi di regia, riesce a mantenere alto il coinvolgimento dello spettatore.
Bravo come al solito il "cowboy-leoniano" Lee Van Cleef; tamarro, ma figo Kurt Russell (citando liberamente il commento di Zero00).
Da vedere, in quanto a distanza di anni la pellicola di Carpenter pare abbia mantenuto parte del suo fascino.

a mio avviso il miglior film di Carpenter...regista artigianale che stavolta lascia da parte l'horror ma ci porta ancora una volta nel suo mondo dismesso e senza speranze!
ormai diventato un cult per alcune battute dette da Jena...incredibile come la traduzione italiana stavolta ci abbia preso...non sarebbe stato lo stesso se si fosse chiamato "serpente"!
sicuramente non perfetto in altri punti dove la tama scorre in maniera un po dilettantistica...vedi la ragazza che dall'inizio alla fine risulta essere un personaggio un po messo li a caso...alcune scene di lotta poi sono evidentemente finte!
rimane un grande film di fantascenza!

p.s. fa un certo effetto vedere un aereo dirottato verso un grattacielo proprio vicino alle torri gemelle...

L'ho rivisto ieri, dopo parecchio tempo. Il film non perde di freschezza, ritmo serrato, atmosfere inquietanti tipiche dei film di Carpenter. Colonna sonora eccezionale, a tratti ossessiva. Trama fresca, attuale, poi copiata da film squallidi e mediocri.
Russell è tamarro ma figo, le scenografie da brividi. Non c'è da chiedersi come abbia fatto a divenire un cult.
L'unico difetto però, secondo me, è l'incoerenza di alcune scene, che ho trovato un po' tirate e, a tratti, un po' superficiali.

Insomma me lo son visto ieri per la prima volta, dopo averne sentito parlare molto bene e devo dire che sono rimasto un pò deluso.Non so se quando il film è uscito come ambientazione, tipologia di film ecc.. fosse una novità assoluta ma certo che a vederlo ora sembra una mezza "stupidata", riprendendo il discorso dei voti assegnati a film passati(anagraficamente e come contenuti), se lo si deve votare oggettivamente come uno spettatore attuale più di un 5 non gli si può dare.

Suggestivo come ambientazione, ma la storia e i personaggi sono poco originali (o forse il film e` stato imitato troppo... ) ma sopratutto poco credibili. Alla fine quasi tutto e` fatto in funzione delle "americanate" e non c'e` spessore.

SPOILER

Quanto avrà impiegato questo a diventare un cult!
Il tema trattato è quanto di più attuale che ci sia: lo scontro tra potenze militari diverse con la minaccia nucleare, e come non rabbrividire nell'immagine grafica di un aereo di linea che si schianta contro un edificio proprio li a Manhattan.
L'idea è veramente buona, "chiamami Jena" era ovvio fin dall'inizio che sarebbe entrato nell'immaginario collettivo americano e non, dialoghi che probabilmente hanno ispirato il Sig. Tarantino, nella pellicola c'è pure un certo Harold che risolve problemi. Secondo me però la pellicola è invecchiata parecchio a differenze di "Blade Runner" che è solo dell'anno successivo, probabilmente per qualche baroccata di troppo come i lampadari sui parafanghi della limousine, di una fotografia non particolarmente eccelsa o ricercata e dei costumi, specialmente quello del nostro anti-eroe.
Ritmo incalzante grazie ad una buona sceneggiatura e dall'ottima colonna sonora.
Film che si lascia vedere e rivedere tranquillamente anche a breve distanza,
odioso come sempre Lee Van Cleef.

Esempio di film che insegna come fare suspense e creare forti tensioni in una banale trama fantascientifica. Basta fissare delle date di scadenza a una missione inserendo una morte automatica del protagonista in caso di fallimento.

Il film proietta nel 1997 qualcosa che si immagina nel 1981, anno di produzione del film, e tutto ciò che il film mostra e che poteva accadere in quella data non è accaduto a tutto oggi (fine 2007), è questo il limite del film.

Nelle date di ambientazione dei film di fantascienza occorre essere più prudenti (stesso errore in 2001 che pur è un gran film). Come minimo andava messo 2050 fuga da New York.

Il film mostra una New York desolata con le famose due torri che troneggiano pur saccheggiate di tutto e di cui una funge da piazzale di atterraggio per l'aliante dell'ex marine incaricato di salvare il presidente.

Gli alieni ,ex deliquenti, padroni della metropoli creano effetti di stranianza spettacolari perchè si immettono in una città che ci è ormai molto famigliare e che all'improvviso troviamo brutalmente cambiata e posseduta da esseri oripilanti. Questa idea spiega il coinvolgimento dello spettatore nel film e il successo che il film ha avuto nella critica mondiale.

Ritmo travolgente, ricchezza di situazioni tese, finale imprevedibile. Sceneggiatura di ottima fattura.

un grandissimo film che ha segnato la mia infanzia. intuizione magistrale di carpenter che crea delle atmosfere da post atomica e si circonda di personaggi azzeccati e ispirati. jena e' russell nella sua parte che lo consacrera' al grande pubblico. un film cult e da vedere, una colonna sonora giustamente ossessiva e ben calibrata, un finale da pollice alzato....insomma gran bella realizzazione!! una pietra miliare del genere dirty....

Sebbene "il contenitore valga indubbiamente ben più del contenuto" (Morandini), 1997 è un film che si è meritato un posto fra i cult della fantascienza anni 80 per la sua indiscussa apocalittica potenza visionaria e per il grezzo fascino del suo protagonista l'eroe/antieroe "Jena Snake Plissken" tutto smorfie e pistole, caratterizzato senza la benché minima sottotraccia psicologica, come tanto piaceva nei B-movie di quel periodo. Fuga da New York è un fumettone, tanto lineare ed ingenuo quanto coinvolgente: Carpenter dirige con mano sicura ben cosciente del suo prodotto, regalando stralci di suggestiva qualità (la New York prigione è davvero inedita e convinciente), non risparmiando un'aspra polemica politica. Divertimento assicurato.

Una bella ricostruzione apocalittica di un'ipotetica New York futura.
Il film vanta di una grande ambientazione notturna e di una regia che sottolinea il tono sepolcrale della metropoli. Non è un'"americanata": Jena Plissken è sicuramente un antieroe, ma alcune battute sono degne di appartenere a quel genere di film.
Carpenter si diverte a ribaltare i ruoli: il presidente degli Stati Uniti diventa infima merce di scambio, umiliato e degredato a feccia e un nero diventa il capo supremo e intrasigente della comunità sotterranea di New York.
Nonostante ciò il film, importante per la creazione di un nuovo genere cinematografico in voga negli anni '80, merita solamente per il modo in cui Carpenter ci mostra lo scarso contenuto della pellicola: ispirato e inventivo.

e uno dei primi film che vedo di kurt russel
ed e molto bravo
film con un abella trama da vedere

Un'altro cult targato Carpenter:la visione futuristica del regista e'buia e pessimista dissociandosi ancora una volta dal perbenismo di Spielberg con'un'anticipazione dei tempi degna di un'assoluto fuoriclasse....la New York del "1997"e'ricostruita in maniera apocalittica e coninvolgente,l'atmosfera e'in grado di suggestionare lo spettatore per tutta la durata della pellicola,e il concentrato di durezza e realismo risulta difficilmente riscontrabile altrove.Il ruolo principale e'ancora affidato a uno splendido Russel(qui in una delle sue migliori performance)e le musiche realizzate dal solito Carpenter si integrano alla perfezione con lo snocciolarsi della narrazione.Immancabile la critica al sistema....

Questo cult movie anni '80 credo si possa considerare "la bandiera" di Carpenter.
New York, la grande mela, traformata in un carcere di massima sicurezza, perchè la criminalità ha raggiunto livelli incontrollabili. Una descrizione nichilista del nostro mondo e del dilagare della violenza.
Il personaggio di Kurt Russel, Iena, ormai è un'icona dei film d'azione. Ma questa pellicola non è semplicemente azione, è un film politico; Iena è l'unico che riesce a soppravvivere in un mondo così distrutto perchè fa del disinteresse e dell'anarchia una regola di vita.
I delinquenti che si aggirano nelle ombre, spesso non hanno un volto, proprio come in Distretto 13 sempre di Carpenter.
Film assolutamente da vedere.

Bellissime atmosfere e bellissimo il personaggio JENA, che ha chiaramente ispirato Hideo Kojima per tutta la serie di metal gear solid (nel secondo capitolo lo esplicita proprio col nome, mentre nel 3 Snake è proprio il ritratto sputato di jena tranne che per l'arroganza). Ma il limite di questo film sta proprio in questi due grandi pregi che ho sopra detto: scarseggiano le idee per le scene d'azione, e il personaggio di Jena viene sfruttato piuttosto male, aveva infinite potenzialità, e invece si sono limitati al minimo indispensabile. Praticamente non fa quasi niente per tutto il film.... Io ho aspettato, ma poi mi sono reso conto che in questo film il vecchio Carp ha voluto privilegiare (a mio avviso sbagliando) le atmosfere e le ambientazioni piuttosto che l'azione.
Peccato, sarebbe stato un vero capolavoro se solo ci fosse stata qualche idea in più

Cult movie degli anni 80 dove Carpenter con il classico budget irrisorio,mette in scena una visione apocalittica che colpisce subito per crudezza e realismo.Colonna sonora strepitosa ed efficace(composta ankora una volta dal regista in persona)accompagnata da una fotografia perfetta,completano un'opera ankora oggi tremendamente attuale!

Capolavoro assoluto del panorama cinematografico,sia per il film fine a se stesso con i suoi 25 anni portati splendidamente, sia per quello che ha rappresentato:
Ha influenzato il miglior gioco di ruolo della play station METAL GEAR SOLID,
Ha influenzato e non poco(soprattutto la scenografia )uno dei migliori film di fantascenza BLADE RUNNER come ammesso da ridley scott.
Toccando un tasto assai amaro e passando inosservato può avere anche influenzato gli attentati dell'11 settembre,infatti ricordo che dissero nemmeno il più fervido regista avrebbe potuto immaginare un attacco del genere,invece con il dovuto paragone in questo film un aereo si schianta dirottato da dei terroristi proprio su un grattacielo di new york.
Secondo il mio modestissimo parere Carpenter può essere secondo il rapporto qualità prezzo veramente il più grande regista di tutti i tempi,sfornando in svariati generi veri e propri capolavori con tanta fantasia e con quattro soldi.
W IL MAESTRO.

Il maestro John Carpenter realizza questa saga fantascientifica ( il seguito è "Fuga da Los Angeles" del 1996) nei primi anni 80 con ottimo successo.
Il film merita la sufficienza piena ma niente di più.
Io però darei un voto extra pari a 8 per tutto ciò che questo ha significato.
"1997 Fuga da New York" è stato il primo film a far accrescere la fama di Kurt Russell ("Fuoco assassino", "Grosso guaio a Chinatown" e "Fuga da Los Angeles" su tutti) ma soprattutto è il padre del famosissimo gioco per Playstation chiamato "Metal gear Solid", semplicemente acclamato dalla critica come il gioco virtuale più bello di sempre.
Ricco

Film d'azione che mi ha lasciato l'amaro in bocca. Inizia in maniera abbastanza interessante, proseguendo con scene d'atmosfera e di grande impatto( vista la degratazione di New York ), ma poi la pellicola si scopre per quello che e', cioe' un qualcosa di particolarmente scialbo, troppo lento e alla lunga pesante per poter coinvolgere fino alla fine. Iena e' un personaggio riuscito e Kurt e' bravissimo ad interpretarlo, ma un film del genere non puo' essere castrato di scene d'azione e qualche variante: c'e' scarso ritmo. A rendere Fuga da New York un qualcosa di decente e passabile e' qualche sequenza divertente e carina, come lo scontro con il wrestler e l'inseguimento finale, davvero spericolato. Solo per gli amanti del genere.

"Il presidente è stao rapito..." Presidente di che?.....Non c'è da scherzare plinskien... Chiamami Jena...."

Mitico!
Ecco un grande film di John Carpenter. Questo film ha fatto la storia. Il personaggio di jena (in realtà sarebbe "Snake"), abbastanza simile al precedente "Napoleone" di distretto 13, è l'anti-eroe per eccellenza. E' il personaggio che più ha rappresentato John Carpenter, con questo film e con il suo seguito, secondo me sottovalutatissimo.
L'uomo apparentemente anarchico, che non ha più fiducia nelle istituzioni, che da eroe è diventato un criminale, perchè incapace di adattarsi alla società. Il suo unico scopo è la sopravvivenza. Pessimistico questo, addirittura apocalittico e ancora + radicale il seguito.
Perfetto nella scelta di tempi, con un indimenticabile kurt Rusel nel ruolo della sua vita e con una splendida colonna sonora di John Carpenter, 1997 è fondamentalmente un prototipo, per il cinema di azione e di fantascienza (il film viene un anno prima di Blade Runner, non dimentichiamocelo). Il personaggio di Jena è stato ripreso ovunque, persino dallo stesso regista in alcune pellicole successive.

CULTISSIMO!

Non sopporto questo tipo di film. Non ti lasciano niente, ne' un'emozione, ne' un insegnamento. Niente di niente.
Il primo film di una lunga serie di americanate.

un film: MITTICCOOOOOO

jena plissken un idolo!!!
un simbolo!!! un eroe!!!
gran film..!!!

Buone intenzioni, tipico genere anni '80.
Molto meno efficace però de "i Guerrieri della Notte".