al vertice della tensione (2002)

Un'americanata senza capo né coda, una frittura mista tra tutti i cattivi dei classici film di genere: la minaccia nucleare del terrorismo neonazista che si appoggia alle "devianze" di qualche nostalgico della russia post-bolscevica (ma attenzione, essendo mutata la situazione internazionale, adesso i Russi dell'amico Putin sono buoni). L'assurdità giunge a vette inimmaginabili: assieme al realismo anche il buon senso viene sacrificato nel nome d'una trama insensata, con una sceneggiatura che verrebbe scritta meglio da uno scimpanzè (con tutto il rispetto per i primati).
Un film letteralmente da buttare.

Il classico fimone che punta tutto sui sentimenti umani e patriottici uniti all'azione...la formula è stata oramai usata tante (forse troppe) volte, ma qui funziona e non stanca grazie alla grande interpretazione di Freeman (la classe non è acqua) e Affleck (sempre più trasformista...). Inoltre i temi trattati sono dannatamente attuali e quindi la visione ne guadagna come interesse e facilita alcune riflessioni nella mente di ognuno...il regista è molto molto ottimista, ma la speranza è l'ultima a morire, no? Da sottolineare il bellissimo finale accompagnato dalle notte di "Vincerò", che secondo me vale da solo un punto in più...