animali notturni regia di Tom Ford USA 2016
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animali notturni (2016)

 Trailer Trailer ANIMALI NOTTURNI

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locandina del film ANIMALI NOTTURNI

Titolo Originale: NOCTURNAL ANIMALS

RegiaTom Ford

InterpretiAmy Adams, Jake Gyllenhaal, Aaron Taylor-Johnson, Armie Hammer, Isla Fisher

Durata: h 1.55
NazionalitàUSA 2016
Generethriller
Al cinema nel Novembre 2016

•  Altri film di Tom Ford

Trama del film Animali notturni

Susan riceve dall'ex marito un manoscritto su cui l'uomo vuole un'opinione. In quello che potrebbe essere un futuro libro pubblicato si racconta la storia di una vacanza familiare destinata a trasformarsi in qualcosa di violento e letale. Mentre si lascia prendere dallo scritto, Susan si ritrova a ricordare il suo primo matrimonio e ad affrontare alcune oscure verità che la riguardano.

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Voto Visitatori:   7,17 / 10 (115 voti)7,17Grafico
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior film straniero
Miglior attore non protagonista (Aaron Taylor-Johnson)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attore non protagonista (Aaron Taylor-Johnson)
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Voti e commenti su Animali notturni, 115 opinioni inserite

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Oskarsson88  @  24/12/2016 02:36:16
   7½ / 10
Buon film moderno su di una storia d'amore non riuscita, trasformata in thriller vendicativo sotto la metafora del racconto. Non male, si lascia seguire e capire facilmente, un buon prodotto dal finale cinico.

farfy  @  20/12/2016 22:57:09
   7 / 10
Incuriosita dalla trama, mi sono avvicinata a questo pellicola. Si inizia con immagini fastidiose e sprezzanti rappresentanti il corpo di una donna grassa, che con arroganza muove il bacino davanti allo spettatore. Si perché in questo film si parla molto di corpo. anche nella effigie cristallizzata di due veneri morte, bianche e statuarie come una scultura. Non ho apprezzato la lentezza di alcune scene, anche se la trama è ben calibrata. Si parla di amore, schermi sociali, vuotezza dei sentimenti corrisposta a sentimenti e innocenza.

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1 risposta al commento
Ultima risposta 20/12/2016 23.04.15
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Overfilm  @  19/12/2016 16:16:58
   5½ / 10
Non mi ha colpito.
Vedo degli 8 e dei 9 ed allora come gia' detto per altri film, mi domando che voti meritino i veri capolavori...
La risposta la avremo fra due anni contando quelli che si ricorderanno di questo film: io l'ho gia' dimenticato pur avendolo visto da poche settimane...
Ed avendolo gia' dimenticato non posso neppure fare una recensione soddisfacente... :-)

al3Viste  @  19/12/2016 14:03:04
   7 / 10
Sicuramente bello per l'atmosfera che riesce a creare, anche se mi aspettavo di più. Il dolore di uno scrittore si riversa nelle pagine del suo libro che narra una storia violenta metafora di quel dolore. Immagini chiccose. Finale a mio avviso aperto a interpretazioni.

Light-Alex  @  15/12/2016 10:43:46
   7½ / 10
Dualismo tra film e meta-film. Il film è un lavoro di introspezione, di domande sul senso dell'arte, dell'ispirazione, sull'essere scrittori e sulle inclinazioni dell'animo umano. Il meta-film (ovvero la storia che viene raccontata dai personaggi raccontati dal film) è un thriller.
Questo film mi ha ricordato un libro di Baricco "Mr Gwyn", dove appunto la capacità di uno scrittore veniva misurata nell'abilità di imprimere in un racconto scritto il senso dell'esistenza di una persona. Qui lo scrittore all'interno di un thriller violento ed atroce, in realtà altro non fa che raccontare ciò che è stato fatto a lui, come ha vissuto la separazione dalla moglie, il tradimento, la sua debolezza e la privazione del figlio nascituro. Parlando di un fatto totalmente estraneo a lui parla di sé stesso, ferendo brutalmente la sua ex-moglie, che realizza le sue colpe, fino al finale, giustamente muto, che lascia con l'amaro in bocca.
Ottima la brutale scena del rapimento in macchina, un climax di durezza quasi insopportabile per lo spettatore. Ma il piacere della visione di questo film lo da il fatto che la violenza che ci viene presentata non è volgarmente fine a sé stessa, ma è funzionale a trasmetterci il senso della scrittura e della trasposizione su carta scritta del vissuto umano.

Spotify  @  14/12/2016 04:13:29
   7 / 10
---PRESENTI SPOILER---

Quando vidi il trailer rimasi ammaliato e non vedevo l'ora di correre in sala per visionare questo film. Pochi giorni fa sono andato a vederlo e quando sono uscito dal cinema, nonostante la pellicola mi fosse piaciuta, ero rimasto un po' con l'amaro in bocca, in quanto mi aspettavo un qualcosa in più, un'opera più profonda. Dal mio punto di vista, "Animali Notturni" è in gran parte un prodotto commerciale che vuol sembrare intimo e psicologico. Quando dico che si tratta di un film commerciale, non voglio dire che è una di quelle americanate pompose e piene di situazioni assurde, assolutamente no. Sicuramente non è una pellicola adatta a tutti, è cruda e drammatica, tuttavia è proprio la storia che, per quanto avvincente, assomiglia a tante altre finendo col diventare un normale Rape & Revenge. La vicenda narra di Susan una gallerista che dopo essersi separata tempo addietro col marito, vive ora una nuova crisi di coppia col nuovo coniuge. Quando questi parte per lavoro, Susan resta sola e così ne approfitta per leggere un romanzo speditogli qualche giorno prima, che vede la firma dell'ex marito. La donna lo inizia a leggere, scoprendo man mano che si tratta di un manoscritto violento e feroce, proprietà che non corrispondono al carattere dell'ex coniuge. Inoltre più va avanti nella lettura, più ritornano in mente a Susan, episodi del proprio passato trascorsi insieme a Edward, l'ex, e i motivi che l'hanno portata alla separazione con quest'ultimo. Il libro in se, parla di una famiglia che si trova in viaggio, di notte, su una strada buia e desolata. Ad un certo punto, questa famiglia, viene avvicinata da alcuni balordi, i quali costringono Tony, il capo-famiglia, ad accostare con l'auto. All'inizio, questi sbandati non si mostrano particolarmente ostili, però dopo rapiscono la moglie e la figlia di Tony, portandosele via in macchina, mentre l'uomo viene portato in una radura da un altro di questi malviventi e lascito lì, in mezzo al nulla. La mattina seguente Tony, riuscito ad entrare in contatto con le autorità della zona, scopre con orrore che moglie e figlia, sono state violentate e uccise. L'uomo, in preda al dolore e alla rabbia, si affida al detective Bobby Andes per vendicarsi di coloro che gli hanno portato via, le persone che l'uomo amava.
Susan, leggendo il romanzo e collegando diversi eventi di esso con la relazione avuta con Edward, arriverà a fondere la finzione con la realtà, in un crescendo di angoscia e tensione.
Sulla direzione del cast, avrei preferito una caratterizzazione più profonda sul personaggio di Susan: mi ha affascinato moltissimo, è ambiguo, misterioso, difficile da catalogare. E' oltretutto assai credibile, nonostante si tratti di un individuo così inconsueto. Tuttavia, nel trattamento di questa figura, ci ho visto un'introspezione psicologica abbastanza banale, approssimativa, e secondo me, è stato un peccato non addentrarsi di più nella psiche di questa donna particolare. Da notare anche l'originalità che pervade il soggetto, un'originalità purtroppo non sfruttata a sufficienza. Ottima invece la caratterizzazione di Edward Sheffield del quale, nonostante compaia in poche scene, si possono cogliere tutte le informazioni della sua personalità, attraverso il romanzo stesso. E' come se Ford, rendesse quell'opera letteraria una persona, la quale riesce perfettamente a provocare delle emozioni particolari in Susan. Attraverso il libro, Edward libera la sua fantasia più cruda, più tragica. A ciò, l'uomo ci mescola una notevole eleganza, la quale fa dell'opera narrativa, e di se stesso, un protagonista dal carattere decisamente unico ed enigmatico. Interessante anche il personaggio di Tony, sicuramente il più classico dell'intera vicenda, però attira l'attenzione dello spettatore per via del suo radicale cambiamento da buon padre di famiglia a vendicatore.
Il ritmo è fluido, la tensione non cala mai e il regista si dimostra abile a mantenere imprevedibile la vicenda. Congegnati benissimo i colpi di scena. Girata con classe tutta la sequenza della famiglia che viene importunata dai delinquenti, forse è un pizzico prolissa, però senza dubbio è un momento mozzafiato.
L'atmosfera del film è costruita in un modo singolare e riuscito: durante la prima parte, ci troviamo a respirare un'aura cupa, opprimente e tetra. Ciò è dovuto anche ad una fotografia che rende alla grande nelle scene girate di notte. C'è continuamente un senso di ansia che ci pervade, che non ci fa stare mai tranquilli. Nella seconda parte il clima, da tetro e lugubre, diventa marcio, malsano. Difatti, assistiamo alla cattiveria umana, la quale prende il sopravvento, portando un poliziotto e un brav'uomo, sulla via della vendetta e del sadismo. Tutto ciò è facilmente intuibile quando Bobby dice a Tony di agire per conto proprio, farsi giustizia da soli contro individui che, seppur effettivamente colpevoli, non sono considerati tali dai giudici.
La narrazione l'ho trovata innovativa, supportata da un montaggio eccellente. Certo, non è la prima volta che un film viene articolato in modo tale, però era da tempo che non si assisteva ad una struttura narrativa così elaborata e anche così nitida, nonostante lo spostarsi del regista su più fronti. Forse viene dato poco spazio alla parte riguardante Susan come protagonista, ma generalmente Ford, svolge un ottimo lavoro.
Come ho accennato prima, c'è una bella fotografia. Per le sequenze notturne, il direttore della fotografia Seamus McGarvey da il meglio di se e anche le scene girate alla luce del sole (praticamente tutta la seconda parte), hanno delle tinte che evocano quell'atmosfera di cui parlavo prima.
Splendide le location, il director ci mostra la parte più violenta e "ignorante" dell'America, dove, appunto, ci sono alcune zone, dove si possono fare facilmente brutti incontri e dove anche coloro che dovrebbero far rispettare la legge, se possono, sprigionano il loro carattere crudele.
Valorizzata grandiosamente l'ambientazione dell'episodio riguardante il rapimento di moglie e figlia di Tony.
Di rilievo il cast: abbiamo una Amy Adams in stato di grazia, ottima la caratterizzazione che da al proprio personaggio. L'attrice fa una performance volutamente fredda, distante, dallo sguardo spento. Ma è proprio questo che colpisce, cioè che nonostante Adams, si impegni in tutti i modi ad essere apatica il più possibile, la sua recitazione resta comunque impressa per la grande intensità messa in campo. Espressioni che fanno sempre presa sullo spettatore e sapiente interpretazione dei dialoghi.
Su Gyllenhaal ho qualche riserva ma, non tanto riguardo la sua prova, quanto la direzione di Ford nei suoi confronti. In precedenza, avevo scritto che il regista aveva ben caratterizzato l'attore e questo è verissimo, viene fatto un gran lavoro, il personaggio di Edward/Tony fa presa sullo spettatore. Piuttosto è lo stesso interprete che dal mio punto di vista, viene un po' sprecato. Penso che un ruolo così duro, così violento, non sia il più adatto per un attore come Jake Gyllenhaal, da sempre abituato a ruoli si, spesso drammatici, ma non lugubri e cupi come quello di Tony. Ecco, se ci fosse stato un attore più adatto, la pellicola sarebbe andata ancora meglio. Detto ciò, non va tolto nulla al Los Angelino, il quale sfodera una grande intensità e una grande emotività. A tratti, mi è sembrato di notare qualche lieve difficoltà nel cimentarsi completamente nella parte, ma ciò viene mascherato da ulteriore grinta e impegno che l'attore tira fuori. Molto emotivo e toccante in alcuni frangenti, in altri invece, esprime un'impassibilità incredibile. Espressioni sempre efficaci e esplicazione dei dialoghi piena di rabbia e frustrazione.
La sceneggiatura è uno dei principali limiti del prodotto. Qui mi ricollego a quanto detto all'inizio della recensione, cioè che non si va fino in fondo, non si esplorano i territori più profondi e sconosciuti di questa storia. Da notare che lo sceneggiatore è lo stesso Tom Ford. Lo screenplay tende ad essere approssimativo, da fin troppa importanza al romanzo di Edward, un thriller come tanti ce ne sono. Manco a dire che si tratti di una storia psicologica o di una vicenda con continui ribaltamenti di fronte, no, è più semplice di quanto si possa pensare. Mi sarebbe piaciuto se si fosse approfondita di più, la parte di trama che vede protagonista la singola Susan, invece a tale sezione, gli viene dato un rapido sguardo all'inizio e basta. Peggio ancora per quanto riguarda la ripartizione che vede protagonisti Edward e Susan, trattata in modo davvero scontato e conclusa alla c***o di cane. La fazione principale del copione almeno, è ben definita e strutturata. Stesura dei personaggi così e così. Di colpi di scena (che poi proprio colpo di scena non è), c'è ne solo uno che mi ha stupito (vedi spoiler). Dialoghi parecchio insipidi a parte qualche fugace occasione che vede qualche conversazione tra Bobby e Tony. L'unica grande idea, è quella di rendere il romanzo di Edward, parte del film stesso, su questo punto niente da dire. Meno male che dal punto di vista registico, Ford fa un bel lavoro, altrimenti si rischiava seriamente la debacle.
Altro punto che mi ha lasciato interdetto, è stato il finale, qui il regista non si capisce dove vuole andare a parare, cosa vuole dire allo spettatore. E' come se il director avesse esaurito le idee e quindi ha deciso di chiudere il sipario così, provando a nascondersi dietro la scusa del finale aperto (che poi è un finale aperto, ma fatto malissimo).

Conclusione: pensavo meglio, alla fine è un film che visivamente e emozionalmente lascia il segno, questo è certo, però non aggiunge niente al genere e pecca di approssimazione. Il 7 glielo do, però è stata un'occasione mancata perchè gli spunti c'erano, ma sono stati sfruttati con leggerezza.

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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  13/12/2016 19:58:56
   9 / 10
C'è tutta la lezione del cinema e della televisione contemporanei in questo ultimo film di Tom Ford, uomo e artista eccezionale. C'è l'animalesco territoriale di "True Detective" (un'immagine scatologica straordinaria quella di Aaron Taylor-Johnson, giustamente candidato al Golden Globe, che defeca all'aperto) unito alla violenza maniacale e irrazionale di "Funny Games". C'è poi il grande archetipo di "Arancia Meccanica". C'è l'immaginario di "The Bold and the Beautiful", la grande bellezza sorrentiniana, il neodecadentismo cinematografico domina incontrastato in questo tripudio di donne e uomini straordinari, pieni di fascino, intelligenza, spiritualità e sano materialismo occidentale. E poi c'è il rape&revenge italiano, che basta da solo a eleggere questo film a icona del 2016.

Ma non solo: ci sono i fratelli Coen di "Blood Simple", questo Texas astorico e apolitico, solo un mondo di frontiera dove ciascuno è "on his own". C'è un delicato ed elegante gioco di sessi, dell'uomo-scrittore "destinato alla sensibilità", e della donna ridotta al silenzio di una lettura romanzesca che diventa rappresentazione e potenziamento audiovisivo. Susan vive del classico senso di colpa del successo "strutturato", quello raggiunto per determinismo ed escalation sociale, più che per un colpo di stato dell'intelletto vivo.
Tom Ford ha qui un merito enorme: di aver confuso insieme due immaginari. Uno raffinato ed elegante, ma un po' stantio e anche un poco irrealistico. E un altro che è quello che conosciamo bene della super-violenza post anni novanta, quello della furia omicida incomprensibile, degli sceriffi senza più alcuna bussola ideologica a cui aggrapparsi (un enorme Michael Shannon), e lo ha fatto rispettando le anime più vitali del cinema americano, aggiungendovi un tocco che è un misto di classe, intelligenza, ambiguità, purezza, regalandoci un finale immenso, un'attrice in stato di grazia e una sola domanda:

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LoSqualo  @  13/12/2016 18:36:07
   9 / 10
Questa recensione contiene spoiler .

Tom Ford realizza un'opera cinematografica divisa tra amore e odio e vendetta e redenzione tramite i suoi due protagonisti una ammaliante e angosciata Amy Adams e un sensibile ma furioso Jake Gyllenhaal , questo Animali Notturni è una vera e propria esperienza dell'amore nel suo lato più oscuro , sadico e vendicativo , una pellicola ansiosa , angosciante , tesa , nuda e cruda e cupa .

Tom Ford dopo sette anni realizza un'altra pellicola dove si parla principalmente di amore condiviso , ma separatosi in due distinte vie , questa volta in quella del materialismo e dell'ipocrisia da parte della moglie e quella della vendetta assaporata fredda da parte di un marito ferito nel suo profondo , lasciato da una donna che amava e che ricambiava tutto questo , ma che fondamentalmente non credeva in lui , mai scelta fu così sbagliata per la nostra protagonista , la quale viene nettamente e profondamente ammaliata da quell'uomo che aveva lasciato per una vita più agevole ma allo stesso tempo vuota e triste ,un uomo in cui non credeva pur amandolo e che riteneva sottotono la sua capacità di esprimersi nella suo lavoro di scrittore , perchè parlavo essenzialmente del suo io più interiore .
Possiamo dire che lei abbia avuto quello che si meritava , ovvero bruciata da quello che aveva rifiutato in passato , lui invece ha avuto la sua vendetta , un inganno tormentato e fomentato da un odio e astio profondo , dove lui ha saputo trasformare tutto questo male interiore in un romanzo diabolico , dove invece dichiara che non può vivere senza di lei , dove dopo la morte prova un dolore immenso sia per lei che per la figlia , una figlia che nella realtà non esiste perchè negatagli dalla stessa moglie per non continuare quel rapporto , lui nel suo romanzo piange e si dispera e fa persino quello che risulterebbe impossibile immaginare uccidendo ch gli ha tolto la sua vita vera , ma ancor di più le fa rimpiangere di aver perso quell'uomo si debole , ma da una infinita sensibilità , l'aspetto che la aveva fatto innamorare di lui .

Bella la rappresentazione fatta da Ford , sul narrare tutta la pellicola tra rimandi al passato nella mente della donna del presente , mentre si narra la vicenda di fantasia , scritta da quell'uomo afflitto e pieno di odio , un film come già detto molto teso sin dalle prime scene , soprattutto quella dove marito , moglie e figlia vengono assaliti da dei bifolchi locali durante un viaggio familiare , ma ancora di più mi è piaciuta la scena finale del film , dove lei aspetta e aspetta ancora sul quel tavolo i un locale lussuoso e materialista , come è lei , e quando Ford inquadra il suo volto e in particolare i suoi occhi azzurri , si vede e si sente tutto lo sconforto nel essere stati soggiocati e capire veramente il dolore provocato e provato da quell'uomo tutto quel tempo , che ora sadicamente ha avuto la sua vendetta e una sorta di giustizia amorosa e interiore .
Ora parlando degli attori , Amy Adams e stata superba , i suoi sguardi la sua malinconia , il suo malessere che si intravede nei suoi occhi per il dolore provocati da un uomo che amava e che ama anche ora nel profondo di se , la scena del finale e eccezionale e da un significato importante a tutto questa pellicola che si basa fondamentalmente su amore ma ancor di più nell'odio .

Mentre Jake Gyllenhaal è stato anche lui superbo , un attore che prima o poi vincerà qualcosa di importante ne sono sicuro , un attore molto a suo agio nel interpretare questi personaggi cupi e con una parte di se ferita , Michael Shannon è la ciliegina sulla torta fantastica che è questa pellicola , secondo il mio punto di vista è stato il personaggio carismatico e anch'esso molto cupo , si dalle prime scene dove lo troviamo all'opera , un attore anche lui che si proietta per grandissime cose , inoltre c'è un ottima prova da parte del giovane Aaron Taylor-Johnson nei panni del bifolco che uccide la moglie e la figlia di Tony nel romanzo .
Ho trovato ottima la sceneggiatura di Tom Ford , tante frasi , tante citazioni come ad esempio quella che ogni figlia finisce per assomigliare/diventare alla propria madre , cosa che succede infatti , ottimo anche come è stato montato . non si perde mai il filo del discorso , tutto viene dato chiaro e limpido e non si trovano scene inutili , buona invece la colonna sonora dove mi sarei aspettato i brani del trailer .
Quindi per concludere questo è un grande film , con una grande narrativa e dialoghi , molti significati dove ad esempio trovo appropriato questo detto popolare "Chi di spada ferisce , di spada perisce" in questo caso invece lo tradurrei in "Chi d'amore ferisce , d'amore perisce", un cast eccezionale con prove altrettanto eccezionali di tutti i protagonisti , su di tutti quella di Amy Adams che secondo me avrà la candidatura agli Oscar come miglior attrice protagonista , una candidatura che prevedo anche per la regia ,il film , il montaggio e la sceneggiatura "staremo a vedere" , quindi il mio voto per Animali Notturni è un 9 .

Mildhouse  @  11/12/2016 02:08:19
   8 / 10
8- per la precisione.

É bello quando un film sfida lo spettatore, quando lo invita a ragionare, ad assemblare i pezzi di una storia e a srotolare le matasse.
Animali notturni ne fa parte, ma fa di piú : attraverso un espediente davvero grandioso (il libro per l'appunto) ci invita a sondare le debolezze ed I difetti dei protagonisti facendo appello al nostro gusto personale , al fine di inquadrare la storia da un punto di vista piú netto e soddisfacente.
É impossibile gradire il film senza l'intenzione di volersi davvero piombare nella sua realtà, ma fidatevi, la sua bellezza formale contribuirà a rendere l'esperienza più immersiva.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  09/12/2016 15:58:23
   8½ / 10
Forse è un film sin troppo compiaciuto e compiacente, ma l'ho trovato straordinario nella scrittura e nell'esposizione.
Un bellissimo thriller/noir dei giorni nostri.

gemellino86  @  01/12/2016 16:20:20
   7½ / 10
Buon film questo "Animali notturni". Tra gli attori spiccano Amy Adams e un bravo Jake Gyllenhaal. Ma il vero punto di forza sono i dialoghi. Consigliato.

matt_995  @  01/12/2016 16:02:46
   5½ / 10
Boh non so che dire... questo Nocturnal Animals mi sembra due corto-mediometraggi messi insieme perchè singolarmente non avrebbero potuto reggere la durata del film.
ma andiamo con ordine:
Si parte da questi titoli di testa "felliniani" (?) che inizialmente mi sono piaciuti da morire nel loro squallore e peculiarità, ma che poi, col progredire del film, mi son detto "Ma a che c a z z o servivanooo?".
Come già si sarà capito il film procede su due diversi piani narrativi - la realtà (a sua volta alternata a flashback) e la realtà del racconto - con il primo in cui vediamo sostanzialmente Amy Adams, vestita e pettinata da dio, appoggiata al cuscino mentre legge preoccupata e che di tanto in tanto fa cadere il manoscritto a terra. La vediamo anche alle prese con il nuovo marito Ken di Barbie e la sua amante, ma poi ci dimentichiamo completamente di loro. Stessa sorte per altri personaggi come quello di Sheen e il fratello gay di Susan (addirittura questo solo accennato in un dialogo).
Lungo il secondo piano narrativo seguiamo la storia del libro di Gyllenhaal che in teoria dovrebbe presentare lungo la trama elementi e simboli riconducibili alla vita (reale) di coppia dei due ex coniugi. Ok, a me piace questo genere di intreccio. Ok, a me piace tantissimo "L'asino d'oro" di quel signore chiamato Apuleio che si era inventato il genere in questione già pochi secoli dopo la venuta di Cristo. Ok, in certi momenti della prima parte della "sottotrama" ci sono elementi chiaramente riconducibili alla storia reale

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Ma il tutto è decisamente troppo criptico per essere apprezzato.
E poi comunque lo svolgersi delle vicende del libro è completamente slegato dal resto della storia. Correggetemi se sbaglio ma il libro poteva svolgersi e finire in qualsiasi altro modo e non sarebbe cambiato nulla.
per quando riguarda la tecnica, fotografia, scenografie, musiche... tutto impeccabile. Ma quando ciò poggia su uno scheletro debole e traballante, allora il tutto sembra un'imbellettatura fine a se stessa.
Come di dice a Napoli, parafrasando: "Aivoglia a metterci Rum, chi nasce cacca non può morire babà".

Ah, salvabile soltanto il personaggio e l'interpretazione di Shannon

ivanello  @  01/12/2016 13:43:20
   7½ / 10
Un noir con una trama che coinvolge e con ottimi interpreti. Le storie si intrecciano alla perfezione all'interno di un racconto che indaga in profondità l'animo umano. Da vedere. Promosso.

JOKER1926  @  01/12/2016 00:11:51
   6½ / 10
Il cinema ultimo non presenta grosse novità e grandi storie. Cambiato il pubblico nel corso del tempo, il Cinema è ormai alienato, fermo dove inizia l'immobilità stessa dello spettatore.

Però alle volte, improvvisamente, sale in cattedra qualche storia degna di nota, in questa giostra un ruolo madornale appartiene alla critica che devia a proprio piacimento la cosa.

"Animali notturni", titolo abbastanza fascinoso, è stato incanalato bene dagli addetti ai lavori che non hanno colpe ma nemmeno la coscienza pulita.
Possiamo affermalo ,"Animali notturni", è un grande film solo se paragonato alla discarica di vomito e colera prodotto in ambito cinematografico degli ultimi periodi.

La trama almanaccata da Tom Ford è "potenziale", ossia sembra essere una trama normale però lo sviluppo, in effetti, può esplodere da un momento all'altro. Dopotutto, questo exploit avviene, anche abbastanza presto; "Animali notturni" diventa un film nel racconto, grazie ad un montaggio superbo la storia è servita su un piatto ambiguo e allettante.
Sembrerebbe funzionare tutto molto bene, includendo le performance di Amy Adams e Jake Gyllenhaal.
Diciamo che alla fine, in un modo o nell'altro, tutti i nodi devono (dovrebbero) venire al pettine; "Animali notturni" è qui che perde le cartucce andando ad appesantire la sceneggiatura con situazioni un po' forzate e buttandosi in un finale accettabile ma discutibile.

Cosa è "Animali notturni"?

Un film che cerca, attraverso un difficilissimo gioco allegorico/simbolico di raschiare la psiche dei suoi personaggi, alle volte ci riesce, altre resta per il solo intento.

Si ha l'impressione che questo di Ford voglia essere un film più pulp che psicologico, i rami mentali si sgretolano a favore di una storia fredda e cupa, ma concepibile.

marcogiannelli  @  30/11/2016 18:04:07
   9 / 10
ATTENZIONE IL COMMENTO POTREBBE CONTENERE ANTICIPAZIONI NON VOLUTE
Un grandissimo Tom Ford torna al cinema dopo quasi 10 anni e lo fa scrivendo e dirigendo un thriller abbastanza complesso. Nocturnal Animals è un film che si stende su piani diversi, sia temporali che "spaziali" (ovvero il romanzo), ma potremmo anche dire che tutti vengono raccolti dalle emozioni della protagonista, emozioni che sono protagoniste quanto lei, e lo si vede quando dopo una scena particolare il regista si concentri sulle sue reazioni emotive.
Parliamo degli attori: Gyllenhall, che interpreta due personaggi (che è fondamentalmente lo stesso) che sono due uomini DEBOLI (parola fondamentale) e che, a causa delle proprie debolezze, saranno devastati e segnati nel profondo della propria vita. E ho amato Edward che è umano, si nasconde, non sa sparare, è credibile in tutto e per tutto, non è il classico eroe o l'uomo che fa la cosa giusta. Amy Adams è una donna carismatica capace di distaccarsi da una famiglia troppo snob ed elitaria per certi versi, ma per certi versi ancora legata a quello che è. Poi c'è Michael Shannon , un personaggio che sembra il tipico texano rude, ma che è un uomo profondamente giusto. E infine, Aaron Taylor-Johnson. Spesso si parla di villain pazzi che restano nella memoria degli spettatori, beh credo che Ray, in tutta la sua inumanità e nel suo essere un uomo da dei principi folli, me lo ricorderò.
L'incipit del film sembra venire dal cinema di Sorrentino, quindi un po' di Fellini, con un'atmosfera però inquietante e disagiante, tipica di alcuni film onirici e sospesi di Lynch.
Il film vero e proprio comincia quando Susan riceve e inizia a leggere dell'ex marito, libro che diventa il film nel film. E proprio la storia del libro ad essere rappresentata in modo pazzesco. La storia potrebbe essere riassunta in due righe ma è la RAPPRESENTAZIONE a fare la differenza. Noi infatti, come Susan ci dimentichiamo che è solo "il libro" e soffriamo insieme ai protagonisti. L'incredibile sequenza dell'inseguimento in macchina, così come il confronto con i banditi, e la scoperta del giorno dopo sono tutte sequenze estremamente struggenti. E ogni cosa che accade là dentro è metafora di quello accaduto nella vita reale di Susan e Edward. Non solo di quello già accaduto ma anche di quello che sta accadendo adesso a Susan, ed è proprio questo il bello. Animali Notturni non è altro che il racconto della vendetta di un uomo ritenuto per anni troppo DEBOLE (perfetta l'immagine di lei che si ferma sotto il quadro con la scritta Revenge). Lei da giovane legge sul divano insoddisfatta uno scritto di Edward e gli dice che quella lettura non la prende, che Edward dovrebbe mettere meno sè stesso in ciò che scrive, ma è ancora lei che, 20 anni dopo, è sconvolta dal romanzo che parla proprio di lei ed Edward.
Gli unici difetti di Animali Notturni, sono relativi alla parte di storia che si riferisce ad oggi, con una poco credibile gestione dell'età dei personaggi 20 anni prima-dopo, ma anche per delle parti meno interessanti e raccontate un po' male, per esempio le sequenze di lavoro di lei (ci sarà però un jumpscare inatteso che vi farà ****** sotto e che funziona benissimo) o quelle tra lei e il nuovo marito Ken di Barbie.
Ci sono poi delle musiche e un sonoro che sono bellissime, e glamour e insomma, Tom sa scegliere sicuramente che aspetto dare alla sua creatura. Così come la scelta dei colori, un passaggio dai grigi e i neri e questi toni cupi ai rossi, rossi anche dei capelli, una scelta cromatica convincente e in linea con l'andamento della pellicola.
E' proprio tutto il film, a mio avviso, a voler omaggiare l'arte in tutte le sue forme, dalle pose dei cadaveri, sino alla galleria di Susan ecc. ecc.
Crediamo per buona parte del film che Susan nel libro sia Lora, ma in realtà viene rappresentata perfettamente da Ray che, come Susan, ha ucciso una parte di Edward e un futuro con una figlia e una moglie felici, tutto questo senza motivo. E poi scopriamo anche che Susan non ha abortito: in una scena vediamo Susan parlare del suo aborto, ma la vediamo anche chiamare sua figlia dopo che, nel libro, le due donne (metaforicamente lei e la figlia) vengono trovate morte. C'è da pensare che quell'aborto non c'è mai stato, annunciarlo era solo un modo per tagliare con l'ex e non avere problemi col nuovo marito. Ma Edward, l'ha saputo, e nel suo libro lo ha potuto rivendicare, ha potuto ucciderle entrambe.
E credo che il finale sia perfetto. Il posto al ristorante rimane vuoto. Tony ha ottenuto la sua vendetta, è riuscito a far breccia nel cuore di Susan facendole capire che ha sbagliato tutto, ma non si presenta, è già morto dentro.

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ragefast  @  29/11/2016 21:34:27
   7 / 10
Entrato in sala sapendo a malapena il cast, devo dire che "Animali notturni" sotto alcuni aspetti mi ha colpito positivamente. Sicuramente un film curatissimo dal punto di vista estetico e nei particolari, con scene che rimangono impresse nello spettatore come per es...


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Non male la narrazione parallela delle 3 vicende, dove probabilmente quella meglio riuscita è il libro di Edward. L'unico vero limite, a mio avviso, è la storia nel suo complesso abbastanza scarna, che non decolla mai e non mi sembra un caso che...


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Complessivamente promosso, ma tanta forma e non moltissima sostanza.

ZanoDenis  @  28/11/2016 14:59:54
   7 / 10
Bel thriller, come dice la descrizione, vale la pena vederlo, in fondo anche spenderci i soldi del biglietto del cinema, molto coinvolgente, che si svolge su più linee temporali e con sequenze abbastanza evocative.
Riuscita molto bene è la narrazione degli eventi del libro, molto pittorica a livello visivo

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Sia a livello narrativo, con una grandissima concentrazione di suspense e pathos.
Regia di Tom Ford ottima, interpreti in stato di grazia, Amy è splendida come al solito, e riesce a caratterizzare benissimo il suo personaggio malinconico e amaro, insoddisfatto della sua vita agiata e diventato cio che non voleva diventare.
Bravissimo anche Michael Shannon, in una parte che sembra uscita da un film di Tarantino, ironico ma di umorismo nero, sopra le righe, scorretto, grande interpretazione da parte sua.
E poi c'è Jake che a mio parere si conferma uno degli attori migliori della sua generazione, altra grande interpretazione, certe sue sfuriate sono favolose.
Si perdona qualche ingenuità specie a livello narrativo, che magari non mi permette di dare più di 7, comunque bel film.

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Ultima risposta 28/11/2016 16.12.58
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mrmassori  @  27/11/2016 13:56:16
   8½ / 10

---- SPOILER NEL COMMENTO ----
Uno dei migliori, (se non il miglior), film del 2016. Regia, interpretazioni e sceneggiatura veramente ottime. Con gran maestria e senso dell'estetica Tom Ford mette in scena un dramma noir, dalle atmosfere vagamente tipiche a metà dei fratelli Coen e Kubrickiane, che con un espediente geniale attuato mediante il libro vendetta inviato a Susan e i vari flashback dei suoi ricordi giovanili, narra, e fa rivivere alla protagonista terribili sensasioni, facendola così riflettere sulle proprie scelte, sulla sua finta vita costruita ad hoc vissuta senza seguire le sue vere emozioni e sulla sua condizione attuale di infelicità. Inoltre attraverso scene e dialoghi ben inseriti riesce a far risaltare vari temi di questa società malata, come Il finto perbenismo, una società crudele ipocrita e materialista, le vite di plastica, le scelte dettate dalllo status sociale ecc ecc riflesse dai personaggi, di controrno a susan e al suo stile di vita e ambiente sociale. Ford Definisce inoltre, (in maniera cruda e reale), alcuni temi psiclogici e sociali delll'animale umano ben delineati nelle vicende del romanzo riuscendo a toccare anche temi di più ampia natura (corruzione, ingiustizia, violenza ecc ecc.) in modo davvero ben riuscito. Chicce ottime sono sia i finali (sia del film: non poteva essere migliore, ma anche del romanzo vendetta di Edward interpretato da un gran Gyllenhaal, poichè in realtà Susan con il suo modo di fare ha ucciso Edward non credendo in lui e anche tradendo il suo amore), ma anche l'inizio disgustoso invettiva contro le deformità umane in senso ampio e metaforico.
Consigliatissimo.

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Ultima risposta 28/11/2016 15.19.02
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conan  @  25/11/2016 21:26:13
   7 / 10
In parte d'accordo con Scuderia2.
Ottima la fotografia e la regia, niente da dire. Regia un po' alla Tarantino e un po' alla Kubrik (vedi alcuni luoghi rarefatti e che sanno di futuribile), o almeno tenta di farlo. Comunque va bene così.
Ottima, una volta tanto, la trasposizione dei dialoghi italiani e il doppiaggio di qualità. Finalmente!

Cominciamo col dire che, a mio parere, non è un thriller, se non per 20-30 minuti iniziali. È un drammatico, lievemente psicologico.
La regia cerca Tarantino sopratutto sul mix di generi, un po' road movie con cattivi al seguito all'inizio, un po' western con lo sceriffo old-style e giustizialismo alla texana, e un po' di critica sulle relazioni della società moderna.
Diciamo che la prima ora scivola via molto bene, con lo spettatore piacevolemente assoribito dalla trama.
Poi, qualcosa comincia a rompersi, la sceneggiatura arranca, e spunta un poco di noia. Si fa un po' fatica ad arrivare al finale. Finale che mi ha lasciato con l'amaro in bocca (vedi spoiler).

La colonna sonora è... una non colonna sonora (forse amplificato dal fatto che l'ho visto al cinema, dove il suono ti avvolge certamente più che in Tv). Pochissima musica, praticamente assente, tranne nella scena finale nel ristorante. Certamente voluto, ma per me i film senza colonna sonora sono una sciocchezza. Pensate a Sergio Leone senza Morricone, per esempio.

Attrice femminile non all'altezza del compito (peraltro difficile, d'accordo, ma troppo uguale ed inespressiva nelle varie fasi del film). Poco oltre la sufficienza Gyllenhaal, diciamo standard americano. Mentre molto bravo Aaron Taylor-Johnson (il cattivo) e Michael Shannon (lo sceriffo), quest'ultimo veramente sopra tutti.
Alcuni altri attori c'entrano come i cavoli a merenda: la segretaria algida e iper-moderna, la ragazza di colore in formato psicologa, la figlia della vita reale (bel lato B, però), il facchino nell'ascensore, un tonto che più non si può, che fa coppia col belloccio fredigrafo altrettanto frescone.

Insomma, sembra quasi che ci siano due sceneggiature diverse: la prima (quella del romanzo) ben fatta e che ti acchiappa e la seconda (quella della vita reale), inverosimile e con qualche buco quà e là. La regia, però, ripeto, non si discute. Di questi tempi, difficile vedere una regia molto migliore. Anche se, quelle splendide figure dei titoli di testa poteva proprio risparmiarcele.

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Ultima risposta 25/11/2016 22.36.08
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Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  25/11/2016 19:23:34
   7½ / 10
Non male questo Tom Ford (più riuscito del suo esordio) che realizza un film superpatinatissimo e (quindi) molto ambiguo verso il suo stesso mondo della moda. Bravi e molto bravi gli attori, una storia che prende (soprattutto il romanzo) e tensione molto alta. Finale aperto a varie interpretazioni.

InvictuSteele  @  25/11/2016 15:22:52
   7½ / 10
Buona dramma che si dipana su ben tre livelli narrativi che poi vanno ad incrociarsi. Il ritmo disteso ti prende per mano e ti accompagna per tutta la durata, senza mai annoiare ma tenendo alta la tensione e l'attenzione. Ottimi gli attori e l'aspetto tecnico, anche se manca quel qualcosa in più affinché Animali Notturni risulti un capolavoro. Comunque un gran bel film, profondo e che dà da pensare, ho gradito assai il finale, quasi inaspettato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  25/11/2016 10:57:09
   7½ / 10
Il secondo lungometraggio di Ford e' intrigante e coinvolgente. Mantiene sempre alta l'attenzione dello spettatore.
La fotografia e le scenografie sono mozzafiato.
Molti i riferimenti letterari che si colgono sia nei personaggi sia nel racconto.
Ottimo cast, i personaggi maschili funzionano maggiormente rispetto a quelli femminili.

Hankzilla  @  23/11/2016 15:31:58
   5 / 10
Commento perchè mi trovo in disaccordo con le opinioni che leggo qui sotto. I gusti non si posson giudicare e magari sarò io ad esser troppo critico, ma quello che ho visto è un film piuttosto scarso.
Il ritmo è lento (e non è necessariamente un male) ma l'intreccio della vicenda, dalle premesse non banali, si schianta contro un eccesso di presunzione autoriale. Ottime interpretazioni del cast (d'eccellenza) che non delude, ma che purtroppo non può svincolarsi da quei difetti che corrono per tutta la pellicola nel suo voler essere ciò che non riesce ad essere: profondo. Ho apprezzato la trama e lo sviluppo ma il tutto viene indebolito da una regia a tratti pacchiana (scene nel presente e nei ricordi) a tratti convincenti (scene del romanzo), sorretta da una colonna sonora funzionale alla tensione, ma che, a mio vedere, non fa abbastanza per sorreggere le sorti del film che non riesce a cadere a piedi pari, nonostante un finale coerente ed aperto. A volte banale (dialogo tra madre e figlia), a volte coinvolgente (il dramma del romanzo), a volte interlocutorio (finale), a volte ridicolo e fuori luogo (titoli di testa).
Tanto fumo e poco arrosto (tra l'altro cucinato male).

FABRIT  @  23/11/2016 15:07:45
   7 / 10
Film che tiene incollato lo spettatore allo schermo...peccato per il finale un pò così.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  22/11/2016 21:18:29
   7½ / 10
Indubbiamente il film prende. Sinceramente non si capisce. Finale, come dire, apertissimo! Bello comunque.

Wilding  @  22/11/2016 21:16:49
   8 / 10
Atmosfere da film di Tarantino e da romanzo di King; una splendida pellicola, interpretata e diretta molto bene.

Scuderia2  @  21/11/2016 20:51:44
   5 / 10
Susan è una gallerista d'arte che cerca di eguagliare i businness fallimentari del marito allestendo una mostra di cadaveri di ciccione di 200 kg nude.
La mattina dopo il vernissage-con qualche dubbio sulla perfetta riuscita dell'happening-Susan riceve per posta la bozza di un libro scritto dall'ex marito.
Susan ignora che è una trappola organizzata dal rancoroso ex:la vendetta va servita con un libro brutto.
E' l'incipit della storia che si dipana ora su 3 livelli narrativi,ognuno con un diverso impatto sullo spettatore.

SCENARIO 1
Proiezione in immagini texane di ciò che Susan legge.
Interesse dello spettatore:curiosità a tratti ma il detective sa di sceriffi tarantiniani. Ottimo il balordo Aaron Taylor-Johnson.

SCENARIO 2
Reazioni depresse di Susan a ciò che legge.
Interesse dello spettatore: indifferenza. Bella la casa.

SCENARIO 3
Flash back sul rapporto in divenire tra Susan e l'aspirante scrittore/marito.
Interesse dello spettatore:controllo i risultati della Serie A sul telefonino.

Quel che funziona è sicuramente il montaggio,che mixa perfettamente le 3 realtà,e anche la regia è di qualità.
Ma la colonna sonora non lascia tracce riascoltabili.
Tom Ford è un grande designer,un bravo regista,un pessimo sceneggiatore.
Un film non è una sfilata,non basta l'apparenza.
In definitiva cosa resta di questa opera seconda del genio texano?
Di sicuro la scena del crimine più stylosa (quanto inverosimile) della storia del cinema: due donne nude fulve giacciono inermi su un divano rosso.
Vai coi flash!!!
Ma il resto è un lungo spot per pubblicizzare la nuova linea di occhiali da vista da donna.

Tom Ford Eyewear.
Per gente che non vuole farsi ingabbiare.

4 risposte al commento
Ultima risposta 25/11/2016 19.36.22
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Kitiara31  @  21/11/2016 15:35:38
   7½ / 10
Bel film, patinato e violento allo stesso tempo.
Bravissimi entrambi i protagonisti e Taylor- Johnson nel ruolo del cattivo.
A me è piaciuto molto il finale, l'ho trovato struggente, crudele e liberatorio.

Consigliatissimo.

logicman  @  21/11/2016 11:32:45
   6 / 10
Ho riflettuto un giorno prima di commentare. Francamente non comprendo i votoni assegnati dagli amici del forum.
Apprezzo il doppio volto - patinato/ crudele- impresso al film da T.Ford. Bravi gli attori, interessante ( anche se non originale ) la trama. Ma non mi ha per nulla coinvolto.
Ridicola la scena dei titoli di testa ( vabbè tutti l'avranno cancellata dalla memoria ), pessimo il finale ( ne parlo nello spoiler ). Nel complesso sufficiente, non un filo di più.

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21 risposte al commento
Ultima risposta 02/12/2016 17.46.00
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andreadieffe201  @  21/11/2016 10:40:02
   7½ / 10
animali notturni affronta due temi in una pellicola, intrecciandoli e centrando il bersaglio. la debolezza e l'inadeguatezza dell'uomo di fronte e il rimorso della donna. il tutto condito da una splendida regia. ogni tanto un film da vedere.

suzuki71  @  20/11/2016 18:10:03
   8½ / 10
I tormenti prendono strade a sè, non riesci a reprimerli o stordirli con una vita apparentemente perfetta, bisogna far attenzione alle scelte: è la drammatica bellezza della vita.
Molto meno algido del precedente "A single man", questa pellicola mescola il sangue con l'arte, Los Angeles iper raffinata con i cascami reietti del Texas, in un puzzle molto ben riuscito, a conferma del talento non comune di Tom Ford, in un'opera che mi è sembrata quasi perfetta per recitazione, script, montaggio e - non ultimo - commento sonoro. E uno stile elegantissimo - a cominciare dallo straordinario e disturbante incipit - ma quello lo davamo per scontato, via.

Rollo Tommasi  @  19/11/2016 16:25:10
   9 / 10
Spoileroso...

Tom Ford ha una vocazione sommersa che gli pulsa nelle vene: la regia.
Animali Notturni è un'opera di classe, design ed eleganza, dove trionfa l'estetica non come vezzo stilistico, ma come strumento narrativo. L'algido carnevale di lusso e amoralità esibito nel film, infatti, riempe di significato l'allestimento: il risveglio dei sensi e dell'emozione nella fredda Susan - artista di successo ma senza vocazione - passa attraverso la violenta escursione nell'universo polveroso e disperato di Edward, il disgelo, l'espiazione dolorosa dal peccato, ed infine la "contritio cordis" che ristabilisce l'ordine dei valori umani. La possiamo chiamare "vendetta consumata" (Revenge è anche il quadretto appeso alle pareti del museo di Susan), ma anche inevitabile rendiconto con il proprio passato: nella scena conclusiva prima della dissolvenza, la lacrima che anima la statuaria protagonista scavava già da tempo nella sua arida superficie.
Animali Notturni sarà ricordato anche per il lavoro superlativo del cast - Amy Adams è una spledida ed infelice femme fatale, Jake Gyllenhaal è potente e credibile; una sorpresa nella sorpresa, l'interpretazione perversa di Aaron Taylor Johnson - e la colonna sonora avvolgente e spiraliforme che omaggia gli Hitchcock più cupi.
Ti lascia un graffio nel cuore. Indelebile.

mmagliahia1954  @  18/11/2016 12:17:24
   9 / 10
Visto al cinema ieri, primo giorno di uscita nella mia cittadina.
Che dire, il film è eccezionale, recitato benissimo, disturbante per questo, musica e tutto il resto azzeccato.
Non riesco a dire altro, bisogna vederlo.

Invia una mail all'autore del commento Andrea Lade  @  30/09/2016 01:47:51
   9 / 10
Nocturnal Animals è uno di quei bei film che rimangono impressi nella memoria, e che centrano l'obiettivo . Applauditissimo a Venezia, è un meritato Leone d'Argento e sebbene a qualcuno non piaceranno le urla strazianti delle donne o i fisici troppo patinati dei protagonisti, non si potrà negarne la piena validità. La storia nasce dal tormentato rapporto di Susan, una ricco- borghese apparentemente ribelle agli insegnamenti materni, e Edward, un uomo di differente estrazione sociale e con velleità artistiche. Un gioco di flashback e di ritorni narrativi ci presenta il rapporto già finito ad inizio film e la ricostruzione della dinamica inter-personale si definisce con lo svolgersi della trama. Edward infatti è stato lasciato crudelmente e a distanza di anni medita una vendetta tutta particolare nei confronti dell'ex moglie; Susan infatti riceve un libro in regalo proprio dall'ex marito e da lì agli occhi di Susan si aprirà un mondo di emozioni vere, che gli erano state negate dalla sua stessa patina di donna ricca ed abulica. Ma Nocturnal Animals è molto di più di un noir, perché la storia narrata nel libro diventa la vera protagonista del film. Un mondo quello, dove la violenza, la pornografia, la crudeltà, la malattia prendono il sopravvento e dove il regista, tramite un geniale gioco di specchi riproduce in chiave drammatica, la debolezza e l'inferno interiore del perdente, ma ostinato Edward.
Eccellente la regia , impreziosita da una purezza grafica dove colore, forme ed immagini rendono il film anche assai bello da vedere. Tom Ford infatti si conferma un regista del lusso e del narcisismo estetico , senza però mai incrinare una sceneggiatura che rasenta la perfezione. A mio modesto avviso questo è un noir, tra i migliori e più intensi che abbia mai visto. Resta un dubbio sulla scelta concettuale di denigrare la figura femminile, di rendere perdente una metà del mondo poco simpatica al regista, ma l'interpretazione di Amy Adams supera ogni preconcetto e riesce ad imporsi come il personaggio più significativo del film. Finale chiuso, ma inevitabile, che piomba al petto come la forte ed intensa colonna sonora.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  17/09/2016 00:28:28
   7½ / 10
Tom Ford, qualche anno dopo il dignitoso "A single man" da Isherwood, nello spazio cultural-letterario Newyorchese, confeziona un film visivamente bellissimo che ricorda certe cose di Truman Capote, il cinema dei Coen, il retaggio autoreferenziale dei classici action-Movie. Curato in tutti i particolari fino a sembrare freddo o poco sincero, e' un film che non ti aspetti. Personalmente ho trovato Amy Adams una bellissima statua di cera (molto meglio in "Arrival" di Villenueve) mentre Gyllenhaam cattura e coinvolge nella sua Odissea perduta in un ' America di ingiustizie e cavilli burocratici. Lo sceriffo, in particolare, sembra uscito da un romanzo di Landsdale, splendidamente sopra le righe. Ford "profuma" ogni inquadratura e avrebbe dovuto essere piu' laido e meno raffinato, tuttavia l'operazione funziona a meraviglia. Sembra di attraversare una giostra di specchi dove ognuno ci si puo' confrontare. Per chiedere empatia, forse la regia avrebbe dovuto essere piu' unilaterale, e cinematografica. Ma e' un film coraggioso anche nelle sue scelte stilistiche, e insomma Ford non e' il nuovo Adrian Lyne. Premio Speciale della Giuria al Venezia

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