australia (2008)

Film pretenzioso, poco ispirato, vuoto, in poche parole inutile.

Poche parole, il film è fatto sicuramente bene, ma è assolutamente troppo lungo e di una noia mortale, due fattori che condizionano decisamente il voto...si arriva a vedere la fine del film veramente a fatica

Film lento, noioso (ho fatto fatica ad arrivare alla fine!), patetico e mal recitato!

Film che sta a metà tra il polpettone colossal alla "Via col Vento" e "Indiana Jones e il tempio maledetto". Si parte in quarta con la descrizione, a grandi linee, dei due protagonisti agli antipodi: da una parte un'odiosa (come sempre) Nicole Kidman nella parte dell'acida mogliettina in cerca di avventura e dall'altra di un rude muscoloso (vagamente wolverineggiante...) Hugh Jackman, sempre pronto alla rissa in caso qualcuno gli sbarri la strada. E ovviamente non può che scattare la scintilla fra i due, nel bel mezzo di caotiche e scontatissime vicende. Le uniche due cose che elevano questo film dal "2 spaccato" al "4 diplomatico" sono: lo scenario australiano e i muscoli di Hugh Jackman. Da perdere per quanto riguarda il resto.

Niente di eccezionale, anzi mi è sembrato parecchio noioso non vedevo l'ora che finisse. L'unica cosa che si salva sono le ambientazioni davvero molto belle. La trama può essere buona ma è troppo lenta, sicuramente se fosse stata un pò più sostenuta avrebbe guadagnato punti.

Sicuramente troppo lungo e sconnesso..l'hanno fatta fuori dal vaso!

Un film imbarazzante, mi vergognavo un pò mentre guardavo certe scene. Lo sciamano saggio che balla, scene patetiche, dialoghi da 4 soldi. Uno dei film peggiori mai realizzati.

Polpettone sentimentale troppo lungo e noioso con dialoghi visti e stravisti. Ormai non credo che la Kidman si riprenda dopo tutti i film inutili (e mediocri) che sta facendo. Tanta melassa e poco sguardo all'Australia (paese bellissimo) con paesaggi fatti al computer. Gli regalo un 5 perchè ieri sera l'ho visto a sprazzi.

tentativo maldestro di sfondare ai botteghini.film superficiale oltre ogni modo, alla continua ricerca della lacrima che non può esserci, perchè diciamolo, di sta epopea rimane ben poco, se non la prevedibilità di ogni scena e l'enorme irritazione quando si pensa che il film stia per finire( accade almeno un paio di volte) ed invece prosegue, incurante del fatto che il pubblico non ne può più di scene ridicolmente banali, baci scontati e finte emozioni.Peccato, perchè la fotografia è buona, qualche spunto interessante( la vicenda dei bambini meticci andava approfondita) e generalmente Luhrmann ci sa fare.Male gli attori, svogliati e non a loro agio,merito anche di una sceneggiatura che traballa più dei denti di un novantenne.Musiche da "vorrei fare un capolavoro ma non ci riesco".sfizio mio:mi piacerebbe proprio sapere se agli australiani è piaciuto...

Voleva essere una pellicola di denuncia inscritta in uno scenario epopeico romanzato. Così non è stato.

Primo, perchè gli effetti speciali lasciano moltissimo a desiderare, metà film è stato girato negli studios e gli sfondi aggiunti si notano, eccome, oltre a snaturare il lavoro degli attori che non possono sentirsi compresi se tutto quello che fanno lo devono immaginare.

Secondo, c'è troppa roba. I 'bambini rapiti', mulatti discriminati e strappati a forza alle loro famiglie dai preti cristiani, le angherie di proprietari terrieri senza scrupoli, gli attacchi giapponesi, la seconda guerra mondiale, l'amore scontatissimo dei due protagonisti, il nonno aborigeno ultimo baluardo di una cultura ormai persa tra le sabbie rosse, tutto concentrato in due ore e mezza, tutto striminzito e affrettato.

Regia, produzione, sceneggiatura, soggetto, tutto di Baz Lurhmann. Probabilmente un errore. Gi intenti erano notevoli, un po' di esperienza in più era d'uopo. Peccato.

film deludente anche questo... lungo, inutilmente lungo e che non porta da nessuna parte... doveva essere il nuovo via col vento??? mi piacerebbe spanciarmi a terra dalle risate se non fosse che pensare a questo film più che divertirmi mi deprime... sconclusionato, stracolmo di stereotipi e luoghi comuni, retorico in alcuni punti e non si capisce dove voglia andaare a parare!! ma cosa doveva essere ?? film romantico, avventuroso, thriller, di guerra, di denuncia...cosa?? sembra attingere da diversi generi ma li mischia a casaccio in modo assolutamente inopportuno e alla fine sembra più un pastrocchio che altro... dimenticabile.

Che noia mortale di film ... trovo la Kidman insopportabile ovunque reciti poi. Bello il territorio Australiano, ma tutto il resto è nooooiaaaaaaaaaaa ... maledetta noiaaaa

Polpettone amoroso che mi ha annoiato abbastanza. Tuttavia la cosa che ho odiato di più sono stati a paesaggi, tutti realizzati al computer, davvero brutti! Avrei preferito molto di più dei paesaggi reali anche se magari meno spettacolari.

A circa un'oretta dalla fine ho attaccato la flebo,onde evitare il collasso.
Noiosissimo polpettone chiaramente ispirato ai melodrammoni della hollywood classica,ridicolmente pomposo e decisamente piatto sul versante delle emozioni.
Da dimenticare

Lento e noioso, non affronta il tema degli aborigeni come parrebbe all'inizio, ma lo sfiora, non mi sono piaciuti i personaggi nè della Kidman nè di Jackman: troppo stereotipati per essere veri. Belli sono i paesaggi e molto bravo il piccolo "mulatto". Se questo film voleva rappresentare l'Australia..mi chiedo, tutto qua? Se voleva essere una maestosa storia d'amore da restare negli annali del cinema..hanno fallito.

Un pacco bellissimo e ben confezionato ma sostanzialmente vuoto.
Storia che si trascina, ammiccando al dramma degli aborigeni senza però mai approfondirlo.
Fotografia e scenari fantastici tanto quanto inutili. Un occasione e parecchio denaro perduto.

Pubblicizzato come il nuovo "via col vento" questo film delude sotto tutti i punti di vista!
Storia d'amore troppo patinata,per niente coinvolgente...bambino aborigeno messo li per un determinato motivo culturale ma che viene seppellito dall'eccessivo sentimentalismo!E quindi anche a livello informativo sulla cultura aborigena il film è abbastanza scarso...il tutto è vissuto in maniera quasi favolistica non lasciando nulla di concreto allo spettatore piu' curioso!
Rimane solo la fotografia che ci offre degli spledidi scenari desertici di un continente lontano e vastissimo!
Ma sempre meglio un documentario di un'ora che un polpettone di tre ore che sembra non finire mai!
E in effetti il film potrebbe davvero finire prima evitando l'arrivo dei Giapponesi che porta il massimo dello "zucchero" nei minuti finali!Si contano piu' di 5 abbracci in 15 minuti!Record!
"Australia" sperava di fare incetta di premi e invece è un finto Kolossal che al termine della visione ti fa venire voglia solo di una cosa...rivedere "il mago di Oz"...

Non saprei da dove iniziare...
La trama a tratti è piacevole... mentre in altri è lunga senza un vero e proprio motivo.
La Kidman è sempre molto brava nel ruolo della borghese stizzita... ma il personaggio migliora nella seconda parte... mentre Jackman molto bravo e il suo personaggio mi piace e lo trovo ben riuscito!
Sinceramente non ho ben capito se è una storia d'amore, se una di guerra, una di avventura o una drammatica (non ditemi tutte perchè secondo me è un bel poppettone che non sa di nessuna di queste)
La regia è buona e non tradisce le attese... ma secondo me è rovinata da un uso spropositato del green screen... la stragrande delle ambientazioni sono ricostruite al computer e si vede!!! Mi trovo pienamente d'accordo con una recensione scritta poco sotto "Ha ancora senso parlare di kolossal per il cinema di oggi quando luoghi e ambientazioni sono quasi tutte create a computer?"
E il bello è che nello speciale che andava in onda su sky i due addetti sostenevano che persone gli chiedeva quale scene erano vere e quali altre invece fatte al computer... ma daiiiii...
Sono contenta di aver aspettato che andasse in onda su sky...

Fatto male........ma, evidentemente......... per farlo durare così tanto tempo il regista pensava di aver creato un capolavoro.....


si sbagliava.

Ambizioso tentativo di rievocare un certo cinema classico hollywoodiano, franando però in tutta la sua pomposità e magniloquenza. Una confezione patinatissima per un prodotto talmente vuoto quanto i paesaggi desertici del film. Vuoti di contenuti e vuoto di emozioni in una pellicola che sembra commissionata dall'ente turismo australiano e che riecheggia solo i polpettoni cinematografici di tutte le epoche.

Molto brava Nicole Kidman ma per il resto non ci siamo,pesante e senza un qualcosa che ti colpisca.Insufficenza per Australia.

un film senza senso, noioso, che non coinvolge neanche un pò e non lascia proprio niente.

La più grossa delusione dell'anno,mi aspettavo decisamente di più da questo film...Innanzitutto bisogna dire che si prolunga troppo,soprattutto nella prima parte risultando di essere eccessivamente pesante e noioso nonostante la storia in sè non sia poi così male.
La fotografia non è stata di mio gradimento,così come gli effetti "poco" speciali da film Fantasy,che poi più che di film Drammatico si può parlare di un film d'Avventura!!
Non me la sento di dare un voto troppo basso,un 5 penso che vada bene!!

Scontato polpettone che fa sorridere per l'ingenuità nel profluvio di luoghi comuni caricati ad hoc per far cassetta.
La Kidman, sempre brava, è inguardabile con le labbrone alla parietti( ma perchè rovinarsi?), Jackman, qui mediocre e poco convinto, invece si osserva con gusto, almeno questo.

Nulla di esaltante

Film costruito a tavolino, creato apposta per far parlare di sè, pieno di retorica e luoghi comuni. Gli attori sono da dimenticare: la Kidman comincia a perdere colpi, qui sembra la Zellweger per via della smorfietta facile; Jackman è un belloccio senza carisma che il regista cerca invano di far diventare sex-symbol (avete notato come la regia indugi spesso sui suoi muscoli?); la vicenda sentimentale tra i due protagonisti è di un piattume tale da far addirittura rimpiangere le vecche soap argentine. Per non parlare del minestrone di scene già viste e riviste 70 anni di cinema (bombardamenti, rapimenti, pianti, ecc) messe insieme in maniera artificiosa. Non so come faccia ma il film riesce ad essere approssimativo e frettoloso pur durando più di 2 ore e mezza. Da salvare solo una prima ora tutto sommato dignitosa, anche se dai toni ironici troppo accentuati, e per il fatto che ricorda la questione delle "generazioni rubate" , anche se ci sarebbe da ridire su come lo fa e più in generale su come vengono dipinti gli aborigeni.

P.S. Ha ancora senso parlare di kolossal per il cinema di oggi quando luoghi e ambientazioni sono quasi tutte create a computer?

Kolossal epico da 2 ore e mezzo che personalmente mi lascia poco se non niente.Parte con tante buone premesse,primo tra tutti l'affascinante location,l'efficace fotografia e l'incontro scontro tra i due protagonisti dal sapore di commedia brillante.Poi però fa rotta tra gli stereotipati canoni holliwoodiani,mettendo in contrapposizione netta i "buoni" dai "cattivi" con qualche dialogo scontato vari richiami ad altri film epici come "Via col Vento" o "Pearl Harbor" e un epilogo telefonato.Alla fine quello manca è proprio il mordente da renderlo entusiasmante e coinvolgente,non lo considererei un polpettone,ma difficilmente verrebbe voglia di rivederlo.

Il film parte bene, è tutto un susseguirsi di rimandi, di citazioni e di velocità, in pieno stile Luhrmann.
Poi la noia inizia a fare capolino e i dialoghi imbarazzanti che sfiorano il ridicolo, gli attori sottotono e la regia piatta non aiutano la sceneggiatura.
Noioso.

Fosse stato un film comico l'avrei ancora potuto capire,ma non credo lo sia...

Non lo definirei "drammatico" bensì "sentimentale", è un filmone che ti riempie una serata ma non ti lascia nulla. Un prodotto scenografico, di buon impatto visivo, ma superficiale e banalizzante. La recitazione è forzata, a tratti artificiosa, come gli scenografici fondali paesaggistici. Persino la Kidman (sempre comunque un bel vedere sulla scena) è meno brava del suo standard. Si poteva raccontare una terra affascinante dalla storia controversa, e invece il polpettone è servito. Ben condito, sia chiaro... ma polpettone. Occasione mancata.

volevo mettere 1e mezzo...ma non me la sono sentito...
un film cosi' insulso e' difficile trovarne...
sembrava ke non finisse mai...una via crucis...
evitatelo,neanche se vi pagano.

Il primo film mi ha coivolto abbastanza.
Il secondo film mi ha annoiato.
Nel terzo film ho perso i sensi.

la trama non era malvagia, originale.
Purtroppo la sceneggiatura lascia molto a desiderare, molte scene stupide ed inutili hanno allungato inutilmente e rovinato il film.
E inoltre una pessima Nicole Kidman, che ormai è rimasta alla registrazione di "The other".

concordo pienamente con corvo4791
dopo 20-25 minuti ho spento. non ce l'ho fatta

Come per tutti i film per i quali non sono riuscito ad andare avanti per più di 20 minuti metto 1.
Avevo letto i commenti non troppo entusiastici e quindi sapevo di non andare incontro ad un capolavoro ma una str.onzata simile proprio non me l'aspettavo. Anche se dopo i primi 20 minuti fosse diventato IL PADRINO sarebbe stato troppo brutto per meritare anche solo la sufficienza.
Non si capisce se si è davanti ad un drammone o ad un film comico. La Kidman, che ormai deve solo andare in pensione, e Jackman, una macchietta che ci fa rimpiangere il vecchio Paul Hogan di Mr. Crocodile Dundee, non tirano su le sorti di questo scempio ma, anzi, sono proprio parte del problema.
Bocciato Bocciato Bocciato.

film monumentale solo nelle intenzioni. Assolutamente disguale nello svolgimento e nel tono, iniza con 30 minuti dall'insopportabile registro ai limiti del comico (!) macchiettistico, con una Kidman tutta smorfiette e sussulti ed un Jackman che "fa il bòno" (un po' tipo Pitt in "vento di passioni"). Poi migliora un po', ma vive solo di qualche scena occasionalmente riuscita. Francamente era un bel po' che non si vedeva una computer grafica di questo penoso livello, con scene, in particolar modo quelle portuali, di un falso avvilente. Se l'effetto "disegnato" in un film surreale come Moulin Rouge poteva esser contrabbandato per scelta stilistica (e di sicuro lo era) qui, in un contesto "reale", è veramente fastidioso e, considerato il budget del film, inspiegabile.
Le scene belliche sono abbastanza mediocri. Si salvano una bella fotografia (con ogni tanto evidenti errori di "continuity" per quanto riguarda la provenienza della luce), una ottima scenografia e poco altro.
Un po' di finto impegno viene buttato lì con l'accenno alla storia delle generazioni rubate (vedetevi "la generazione rubata" di Noyce, se vi interessa davvero l'argomento), tanto per fare credere che il film abbia altre finalità oltre a quelle dello spettacolone senz'anima. Purtroppo, il film non è riuscito nemmeno sotto quest'aspetto, anche se, ad onor del vero, non annoia. Considerato l'indubbio talento registico di Luhrmann mi hanno abbastanza sorpreso la totale assenza di idee e la piattezza dell'insieme. Telefonato.
PS: la Kidman sta diventando identica a Julie Benz

non si può dare un voto alto solo per i paesaggi magnifici, non stiamo guardando un documentario sulle bellezze della natura! si commenta un film e questo è noioso, troppo lungo e anche male interpretato! un polpettone difficile da digerire insomma!

Ci sono stato con una ragazza perchè era un film d'amore (e perchè c'era la kidman), ma se non è piaciuto manco a lei vuol dire che non ha funzionato nemmeno in questo senso. Storia improbabile, lagnosa come non mai a partire dall'insopportabile bambino meticcio, personaggi stereotipati in modo pauroso. Si salva la Kidman sempre più bella man mano che invecchia e le panoramiche sugli splendidi paesaggi australiani. Via col vento nel suo genere è un'altra cosa.

meglio via col vento! questo è un polpettone che non si digerisce

Mi sono seduta gia' preparata a non emozionarmi come in Moulin Rouge ma, per quanto non mi sia annoiata, l'ho trovato persino peggio del previsto. Soprattutto RIDICOLO. E se in Moulin Rouge le scenografie finte ed esagerate ci stavano benissimo qui stonano come non mai. Passiamo agli attori: Hugh Jackman oltre ad un corpaccione palestrato non sfodera nient'altro, e Nicole? La divina, bellissima Nicole non l'ho mai vista recitare cosi' falsamente e i vestiti anni '40 non le donano per nulla. Il tutto e' quindi un pasticcio di generi, di storie gia' viste che abbracciano dal fumettone al dramma-melo' ed il pubblico in sala ride ma non perche' si diverte. L'unica cosa che mi ha commosso e' stato ritrovare i colori e i paesaggi sterminati dell'Australia, il viaggo merita, il film - no!

interminabile!! ecco la parola giusta per definire questo film, ke illude lo spettaore e lo trascina per quasi 3 ore di film. in alcuni passaggi è talmente banale o lento, cn scene inutili, da risultare noioso. splendida come sempre la kidman, ma gli altri attori nn sono all'altezza del personaggio affidatogli, tranne l'anziano aborigeno. la voce del bambino alla lunga irrita. gli effetti sn curati male e le scenografie in alcuni tratti sn troppo finte. lo spettatore nn è convinto di essere in australia, ma in uno studio cinematografico.
la scenna dei bovini in corsa verso il burrone mi ricorda un po' il re leone, mentre per il bombardamento siamo lontani anni luce dallo splendido Pearl harbor.
in definitiva questo film è troppo lungo e poco coinvolgente... nn emoziona e si dimentica facilmente.

Fiacco e interminabile polpettone preconfezionato che sembra un pomposo spot da milioni di dollari (170) all'Australia, con la sua attrice più famosa, il regista più di successo degli ultimi tempi, e l'aborigeno più conosciuto, l'attore David Gulpilil.

Lurhman saccheggia a piene mani dal cinema classico, cita Leone (nella pacchiana entrata in scena d Jagman , ma non solo), nella prima metà la storia sembra quella del fiume rosso di Hawks, e poi arriva la guerra e allora Luhrman si dilunga in un retorico e ovvio melodramma con 1000 finali, sempre gradevole, ma fin troppo scontato.

Paesaggi da cartolina, pianure, deserti, canyon, la storia dell'Australia, le "generazioni rubate", il razzismo e le vicende imbarazzanti della storia dell'Australia.
Questo è "Australia": un film patinato, pomposo, e fin troppo facile.

La Kidman è splendida, Jagman è pietoso. I migliori sono Brian Brown, ricomparso in un ruolo minore, David Wenham, che sembra venire direttamente dal set di "La proposta", straordinario western australiano di John Hillcoat e scritto da Nick Cave, di un paio di anni fa e l'attore David Gulpilil, che poi è il simbolo di un popolo.
Riusciti - diciamo- i primi 30 minuti. Poi tutto diventa pateticamente hollywoodiano e alla fine l'unica sequenza davvero piuscita rimane quella della mandria in corsa verso il burrone.

Retorico e falso.
Potrebbe finire almeno tre volte ...ma poi ricomincia e per tre ore un polpettone senza tregua.

Non è che ci sia molto da dire su questo film, un'operazione a tavolino dove Luhurmann ha aperto il libro di ricette de "Come fare un classico cinematografico" e unendo gli ingredienti già si immaginava sul tappeto rosso dell'Accademy e nei libri di storia del cinema.

Australia è un costruito in modo palese, talmente artificioso da risultare falso e per questo un melò sentimentale incapace di emanare la benchè minima emozione.
Ora passi la Kidman (e sono buono) ma come si fa ad avere una minima simbiosi con un personaggio scritto male ed interpretato peggio come quello di Jackman?
Oppure con il bambino che regge tutta la sua interpretazione su smorfiette e moine come dalla più classica tradizione di registi che non ci sanno fare con i bambini.

Oltretutto è proprio l'ambizione a rovinare il film.
Luhurmann fa copia e incolla dell'oleografia scenica de "La mia Africa" del rapporto uomo-natura de "Balla coi Lupi" e del dramma sentimentale alla "Pearl Harbour" altro che "Casablanca" e "Via col vento" che a questo punto dubito anche che abbia visto.
Perchè se Australia si fosse limitato alle prime 2 ore ci saremmo trovati al cospetto di un film di genere ma di grande dignità.
La parte del trasporto delle mandrie è veramente bella, forse un pò scontata, ma bella e coinvolgente e dopo che si pasticcia in modo imbarazzante.

Luhrmann si conferma un regista che non mi piace, formalista e barocco si dimostra poter essere solo direttore di appariscenti scatole vuote.
Kitsch

Una vera e propria pietra miliare nella storia del cinema più falso, preconfezionato, precotto e retorico di sempre... trionfo del tronfio e del melò da anabolizzanti, aderente alle velleità classiche per le masse (con aggiunta di steroidi per cui dovrebbero accusare come minimo Luhrmann di doparsi).
Se il regista è un genio del marketing, bisogna ammettere che cattura almeno un paio di sequenze dignitose, come quella della mandria che attraversa i deserti australiani (pure l'attacco bellico dei giapponesi non è male).
Un pò poco, giusto per soddisfare i romanticoni del cinema "come una volta" come se i tempi di "Casablanca" (che è un'altra cosa beninteso) non fossero mai passati.
In compenso, davanti agli occhi di un'algida Kidman e ai muscoli del pessimo Jackman stendiamo un velo pietoso anche sul modo di raccontare gli aborigeni, che vorrebbe essere mistico ed epico allo stesso tempo ed è solo mistificatorio (l'incontro/scontro tra due culture diverse con le differenze che ipocritamente, se ci pensate, sono destinate e restare).
Del disastroso cast, a parte un cameo del redivivo Bryan Brown, salverei giusto l'immenso David Gulpilil, che esprime - negli sguardi - l'orgoglio della sua razza e, ovviamente, il suo carisma d'attore.
Alla Kidman, emozionante come un surgelato, auguro un ruolo da tossica ninfomane diretta da un regista indipendente finlandese, chissà che riacquisti la spontaneità perduta.
A Luhrmann non auguro niente: già mi era sembrato un bluff (comunque divertente) "Moulin Rouge", figuriamoci attraversare il cinema della finzione per spiegare il colonialismo senza Kipling (sempre se esista qualcuno che legge ancora kipling)

Polpettone inutile e senza senso, si divide fra una buona prima parte (da 7) fino all'arrivo a Darwin con la mandria, e una seconda parte (da 3) attaccata con la colla alla prima, senza capo nè coda, in cui domina la figura artificiosa del bambino e la storia d'amore francamente imbarazzante nei suoi risvolti. Un grande difetto del film è quello di aprire alcuni filoni di trama e non concluderli: lascia molte vicende aperte (tipo l'attraversamento della Terra che non c'è, o la prima partenza del bambino), per poi passare alla scena successiva in cui misteriosamente la vicenda si è risolta e conclusa (loro arrivano a Darwin, e come? il bambino viene preso dall'esercito, e come?) senza nessun tipo di spiegazione o racconto.
Davvero mal girato.

SPOILER

Invece di far risaltare lo spirito dell'Australia, si riesce solo a melodrammare banalmente una stoirella superficiale che non fa nè male nè bene.
Possibile che si facciano solo film vuoti, sconclusionati o quelli che "vivono" solo di facili effetti speciali..?

Ah...poi...bambini insopportabili qui, in Ultimatum alla terra, in viaggio al centro della terra in 3d, in la guerra dei mondi...sembra quasi che la lobby dei padroni del cinema amerikano abbiano dato l'ordine di diffondere l'idea dell'utilità di ridurre le nascite...

Ma non sanno fare più film decenti? Ennesima delusione. Se non fosse per la Kidman avrei abbassato ancora di più il voto. SCONTATO, tutto scontato e banale in una trama con potenzialità per nulla esplorate. La nota peggiore poi è quel bambino per di più scelto anche come narratore... Non mi era mai successo avere antipatia per un bambino che risulta stucchevole e "marziano": ci vuole arte!

Il mio voto è 5 perchè può essere visto se ti offrono il biglietto gratis.
Il termine più consono che sintetizza il mio giudizio sul film è: IMBARAZZANTE.
Era un bel po' che non vedevo un film più scontato, mal recitato, banale che cerca di colpire lo spettatore nei punti bassi (dello spirito). Imbarazzati mi sono sembrati anche i protagonisti ovvero l'algida Kidman e il belloccio Jackman. Il bambino è veramente insopportabile e l'unico che si salva è il nonno aborigeno la cui figura mi ha ricordatosolo per pochi attimi il film l'URLO o la lettura del bel libro LA CHIAMAVANO DUE CUORI.
Anche le aspettative di mia moglie nel deliziarsi gli occhi nel vedere Hugh Jackman sono andate deluse già nella prima parte del film dove lui si lava con una mastella d'acqua in mezzo al deserto al chiaro di luna: un'icona gay per eccellenza! La mia signora si anche lamentata di averlo visto sempre con la solita maglietta sporca. Fra le tante stupidate alla mia attenta non è sfuggito il bell'attore che alla festa di ballo compare vestito di bianco con l'aria stucchevole e senza il benchè minimo segno di contrasto sulla pelle della faccia appena sbarbata e il resto bruciato dal sole australiano
Dopo quella scena ero giò sotto la poltrona, esausto.

Vedendo il trailer e il backstage, sembrava totalmente un altro film!
Risulta davvero piatto, ingarbugliato e senza una vera e propria trama. Non ti trasmette assolutamente nulla, nessuna emozione, e anche quei meravigliosi paesaggi si vedono per troppo poco tempo lasciando spazio ad una storia che non convince pienamente.
E' un grosso calderone in cui il regista ha voluto mettere di tutto di più, senza approfondire i singoli momenti.

SPOILER
Per concludere, è un insieme di altri film,e del tema principale, cioè l'australia c'è poco, peccato si poteva appofondire meglio! Anche il tema delle gioventù rubate, è una matassa senza il bandolo!
Nel complesso, si fa guardare, non annoia, si ammira il bel Hugh Jackman, ma non è il film epico che si annuncia nel trailer!



SPOILER

un film involontariamente comico e di cui il cinema poteva tranquillamente fare a meno!!!!!

Un'occasione persa: l'Australia è una terra meravigliosa (l'ho visitata) e il tema sui nativi aborigeni era tutto da sviscerare. Con simili ingredienti e tutti i soldi spesi ,chiunque con un pò di buon senso avrebbe tirato fuori qualcosa di buono. E invece il regista ha prodotto una pellicola noisoa fasulla e stucchevole un gran pastrocchio di scopiazzature (cuori ribelli, perl harbour, il re leone, l'uomo che sussurrava ai cavalli e oltre) . La Kidman recita male (era stata bravissima in TheOthers) e con le suo nuove labbra tumefatte dall'eccesso di fillers e un volto statico da botulino appare assai poco credibile e fastidiosa. Hugh Jackman ha un fisico notevole ma non convince forse anche a causa di un brutto doppiaggio. Le immagini di guerra su Darwin appaiono palesemente finte di computergrafica. Il bambino è melenso.
Che occasione sprecata! Davvero pessimo.

Peccato! Peccato davvero! Fa rabbia assitere ad un così grande spreco di risorse. Una Terra perfetta con un fascino primitivo sommata ad una grande attrice sembravano gli ingredienti vincenti di una nuova "La mia Africa". Ma "Australia" non ha una briciola di quel capolavoro, nè di altri. La trama dopo un interessante avvio si contorce su se stessa costringendo lo spettatore ad uno dei finali più trascinati della storia del cinema ( un calvario di almeno un'ora ). Le recitazioni risultano tra loro slegate e ridondanti: ovviante il patos rimane tutto e soltanto nelle intenzioni della regia. Ma il vero fallimento del film sta tutto nel non essere riuscito a trasferirci il mistero di quel Continente. Dovevamo uscire dalla sala con gli occhi pieni di magnifici paesaggi naturali, con la mente intrisa del mistero dei canti aborigeni, ed invece, con molto sonno, si torna a casa storditi da battaglie contri i giapponesi e cattivoni da fumetto sopraffatti da improbabili circostanze.

che brutto film!!!
quasi tre inutilissime ore per una pellicola stucchevole, priva di una trama, con una colonna sonora inadeguata e, soprattutto, con un protagonista, il bambino, irritante come pochi...
per non parlare della terribile sequenza della mandria!!! avete notato che è palesemente copiata dal re leone?!

il mio voto incontrerà molti dissensi sicuramente...ma il film non spicca il volo la regia e la pecca più grande ..momenti che dovevano durare sono brevi al contrario scene che dovevano durare un attimo sono lunghe..noto una forzatura in molte scene e molti personaggi..nonostante tutto ho notato l impegno dei due unici attori presenti sul set...troppi soldi troppi soldi e spesi male per questi colossal che non sono colossi..

SPOILER

Cercando di imitare la grande scuola melodrammatica americana Baz Luhrmann offre un lussuoso tour esotico accidentato ma, come per una Rolls-Royce sulla strada sterrata di un paese selvaggio, il film è pieno di buche rovinose.
Deliberatamente anacronistico nel suo stile neoromantico, l'epica prevede l' accento su coloriti motivi tratti dai westerns, films di guerra, storie romantiche e drammi sociali, ma il film non emozione ed è troppo lungo.
L'ambizioso progetto naufraga nell'Outback, sulle spalle dell'improbabile coppia Kidman-Jackman.

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