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Malatissimo e morboso ma dal taglio grottesco che ne smorza un pò la cupezza. Il classico film indipendente dal pedigree del cult totale. Vanta in ogni caso di una scena memorabile e sapete a cosa mi riferisco..... questo cinema me lo tengo stretto stretto.....ed ogni tanto ne gioisco.....
NOn male ma me lo aspettavo decisamente piu' divertente e splatter, invece è un giallo come tanti, sicuramente puo' vantare delle trovate bizzarre e talvolta pure azzeccate ma da qui a dire CULT o che è imperdibile ce ne passa eccome !! Nota positiva la bellissima protagonista .
mmm..forse m'ero aspettato troppo da questo film,non mi ha soddisfatto come avevo erroneamente previsto,non c'è quel nero pece e quel grottesco che credevo,però come thriller non è malvagio,è indiscusso che c'è di meglio.
Era da anni che mi prefissavo di vederlo, e finalmente ce l'ho fatta, anche se ormai non mi ricordavo più di cosa parlasse, perciò è stato quasi una sorpresa. Si tratta di un giallo dai toni grotteschi (anche se mi aspettavo qualcosa più dalle parti di John Waters), con una trama atipica e interessante, un sacco di personaggi assurdi (il prete in primis) e una bella protagonista. L'unica cosa che non ho gradito è stato il finale, troppo "ad effetto" e per nulla credibile.
eh, quando si dice che non fanno più i film come negli anni '70. vedere per credere, questo è uno di quei film che fanno lampeggiare davanti algli occhi l'insegna -CULT- per tutta la loro durata. primo lungometraggio del grande paul bartel, che in ossequio al diktat anarchico e sovvertitore di regole di quegli anni crea un GIALLO unico, originalissimo, giocando con la grande tradizione classica che impone l'albergo fatiscente in cui si svolge il mistero a elementi esploitativi e della subcultura underground. un'ambientazione SLEAZE, come piace dire agli ammerricani, in cui sessualità deviata, grottesco, humour nero e suspense raggiungono di pari passo i loro apici strutturali. è una mia impressione, ma credo che henenlotter abbia bartel come uno dei suoi principali riferimenti.
thriller decisamente originale, che, a tratti, muta in una commedia nera, tante sono le situazioni grottesche, quello diretto da Paul Bartel, ricco di colpi di scena fino al bizzarro finale. il film racconta la voglia di emancipazione della giovane Cheryl, adolescente, che, fuggita di casa, chiede ospitalità all'anziana zia di Los Angeles, proprietaria di un vecchio albergo nel cuore della città. lì, incontrerà una serie di personaggi strani, tra i quali George, un fotografo, di cui si infatuerà. ma perché il giovane fotografo reprime i suoi impulsi sessuali (ricorrendo a delle bambole gonfiabili, rivestite con gli indumenti delle ragazze di cui si è innamorato nel corso degli ultimi anni e nelle quali scorre il suo sangue - nel vero senso della parola)? e perché è succube della fanatica Martha? chi c'è dietro agli omicidi che stanno avvenendo nell'albergo? consigliato agli amanti del genere e, soprattutto, a coloro che tanto osannano un film come "Disturbia" . . . L