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Per essere grottesco è grottesco, su questo non ci piove, ma per il resto è un trash senza alcuna ragione di esistere; tremandamente sposato alla sua decade e invecchiato malissimo; sceneggiatura senza capo ne coda; personaggi messi in scena a forza e del tutto insignificanti. L'unica a salvarsi è l'attrice che interpreta la giovane protagonista, tale Ann Ruymen, abbastanza credibile e decente nell'interpretazione..e forse un pò anche la "Zia Marta"...per il resto una cagàta paurosa; sarebbe potuto essere un buon slasher se si fossero concentrati maggiormente nel renderlo tale, piuttosto che nel riempire la pellicola di scene inutili..... ...scena finale forzatissima e alquanto stupidà...
eh, quando si dice che non fanno più i film come negli anni '70. vedere per credere, questo è uno di quei film che fanno lampeggiare davanti algli occhi l'insegna -CULT- per tutta la loro durata. primo lungometraggio del grande paul bartel, che in ossequio al diktat anarchico e sovvertitore di regole di quegli anni crea un GIALLO unico, originalissimo, giocando con la grande tradizione classica che impone l'albergo fatiscente in cui si svolge il mistero a elementi esploitativi e della subcultura underground. un'ambientazione SLEAZE, come piace dire agli ammerricani, in cui sessualità deviata, grottesco, humour nero e suspense raggiungono di pari passo i loro apici strutturali. è una mia impressione, ma credo che henenlotter abbia bartel come uno dei suoi principali riferimenti.