barbarossa (2008)

Fin dagli anni '70, pesso in Italia si è sempre cercato di inglesizzare certi film scegliendo attori stranieri o dando pseudonomi stranieri agli attori e ai registi del film, invece anche in Italia ci sono buoni attori. Al cinema italiano ormai De Sica, Zaolne, De Luigi ecc vanno per la maggiore, fortuna che c'è la fiction che tratta argomenti un po' diversi. L' ONORE E IL RISPETTO PARTE 1 e 2 era stato ottimo, che peccato non avere più il grande Salvatore Samperi, buono anche IL SANGUE E LA ROSA, passabile NEBBIE E DELITTI. Uscito anche al cinema, BARBAROSSA è stato trasmesso dalla RAI in due puntate. Non l' ho trovato affatto male, anche se nel finale c'è un po' troppa violenza, ma abbastanza interessante. Raz Degan con la barba e i capelli lunghi mi è proprio piaciuto, ha uno sguardo carismatico e anche ne I 100 CHIODI di Olmi era stato bravo. A me questo è un genere che piace, gli americani hanno più mezzi e più esperienza per lo spettacolo, in Italia bisogna accottentarsi. Hauer è sempre un grande attore fin dai tempi di THE HITCHER.

Massacrato da gran parte della critica, BARBAROSSA ( sword of war ) è invece uno dei pochissimi film italiani degli ultimi anni che possa definirsi tale, per questo gli attribuisco il voto massimo. Ovviamente le grandi produzioni americane e cinesi sono su un altro livello, ma paragonato a film del genere meno epocali quali VALHALLA RISING, CENTURION, BLACK DEATH o anche lo sceneggiato televisivo I PILASTRI DELLA TERRA tratto del romanzo di Ken Follett, questo BARBAROSSA non ha assolutamente nulla da invidare. Certo, se si giudica il film cominciando a parlare di Bossi la recensione non potrà mai essere obiettiva. Evidentemente, al becero populismo politico è bastato il fatto che Alberto da Giussano compaia nel logo della Lega e che uno dei protagonisti nomini il fiume PO, per etichettare la pellicola come "opera di propaganda leghista" e quindi una schifezza a prescindere. Nessuno però si è mai sognato di giudicare BRAVEHEART come un film di propaganda del nazionalismo scozzese o IP MAN come di propoaganda nazionalista cinese. In un cinema italiano con storie sempre più volgari e insignificanti e in cui ormai gli attori più noti sono diventati i comici televisivi, mi fa solo piacere assiestere a un film che vede come protagonisti Rutger Hauer, Angela Molina, Murray Abraham, oltre a Raz De Gan che non è affatto male e che andrebbe sfruttato meggiormente. Inoltre, la regia di Martinelli è molto buona mostrando diverse scenografie paesaggistiche che non si vedono mai nei film italiani; lui e altri come Girgio Serafini andrebbero sostenuti invece che demonizzati. La storia principale, narra le vite dell' imperatore Barbarossa deciso a sottomere il nord d' Italia ed a eliminare il comune di Milano e di Alberto da Giussano. Costui è un giovane popolano, che da ragazzo aveva salvato la vita di Barbarossa dall 'aggressione di un animale feroce, il quale riunirà tutti i riottosi comuni dell' epoca sempre in lotta tra loro contro l' attacco delle truppe invasori. L' unica cosa poco convincente penso sia il ruolo di Kasia Smutniak, per il resto è un film/fiction ben sviluppato e ben recitato che, nonostante un ritmo a volte un po' troppo lento, tiene sempre vivo l' interesse dello spettattore mostrando una notevole dramamticità e atmosfere ben create. Le scene di battaglia sono più violente che spettacolari, ma proprio non capisco come si possa definire VALHALLA RISING un capolavoto e BARBAROSSA una pagliacciata, di umorismo involontario poi non c'è alcuna traccia. Il finale inoltre è ben indovinato con immagini visivamente molto apprezzabili. Non è BRAVEHEART ma come film italiano è sicuramente da sostenere

Sin dall'inizio ho provato una certa simpatia per quest' ultima fatica di Martinelli.
Simpatia derivante da svariati motivi:
- contesto storico interessante
- attori di una certa caratura
- produzione veramente grande per un film italiano
Finora però non avevo mai avuto l'occasione di vederlo finchè leggendo i programmi tv me lo sono ritrovato in prima serata per due sere su Rai1.
Prima di vederlo,leggendo commenti e recensioni che facevano presagire un film disastroso ed indecente, la mia simpatia per suddetto film è cresciuta.
Mi chiedevo: Martinelli ha davvero diretto una tale ignominia? Sarà cosi brutto come dicono?
Risposta: no
"Barbarossa" in realtà è un discreto film di genere che racchiude in sè un ottima fotografia e una buona recitazione( grazie all' inossidabile Rutger Hauer, a F. Murray Abraham e alla conturbante Kasia Smutniak) ma soprattutto si distingue per una certa violenza splatter, per le scene belliche tutto sommato ben ricostruite e per buoni effetti speciali che,purtroppo, difficilmente rivedremo in una produzione italiana.
Ed ecco perchè mi dispiace molto che il film sia risultato un flop ma d'altronde,essendo stato troppo "politicizzato", credo che il giudizio obiettivo sia stato offuscato da altri (pre)giudizi o comunque da una lettura filmica superficiale.
Alla fine vedo "Barbarossa" come un'occasione mancata: non per il film in sè ma per il cinema italiano che poteva sfruttare quest'occasione per creare qualcosa di nuovo nel suo scarno orizzonte filmico sempre meno internazionale e sempre più "autarchico".

Barbarossa è un film molto pretenzioso ma, tutto sommato, ha degli ottimi spunti nella fotografia (curata ed elegante), nella colona sonora (efficace), nell'interpretazione comunque accettabile, nei costumi e nelle ambientazioni.
E' vero, la retorica è a tratti eccessiva, inoltre la pellicola, per i miei gusti, è un pò troppo lunga. Ma, nel complesso, è un film coraggioso e, per gli standard italiani, originale. Per questo, a mio parere, 'Barbarossa' merita la sufficienza.

Ragazzi tutto sommato per esser un film italiano è moooollttto carino. ottima gotografia e paesaggi , buoni effetti di combattimento insommma leggendo i voti precedenti mi aspettavo un disastro invece per me il 7,5 è tutto che meritato.

Sempre se nn vogliamo fare i moralisti e valutarlo con sfondi politici , perche se si prende il film per quello che è non è affatto male.

SPOILER

...sono nuovo qui
il mio giudizio è assolutamente obiettivo.
NO politica.
NO schieramenti inutili(per un film)
é semplicemente il "modus visibilis" della realtà accaduta...
come a me piacerebbe accadesse al "de bello gallico".
...ma purtroppo la storia ci viene raccontata dal vincitore a parer suo
ST

oh che belo sto film!! io non capisco tutto questo livore nei confronti di questo ottimo kolosal storico, è forse perché parla di conquista della libertà nei confronti di un truce tiranno de l' impero romano che alla fine viene sopraffatto dall'ira del POPOLO LUMBARD-VENET??
E' davvero triste pensare che tutti stiano qui a cianciare sui difetti di questo film quando lo stato ITAGLIANO finansia, con il pretesto di fare cultura,
orribili film in accento romanesco si****, calabrese o napoletano che spesso vengono programmati in sala per più di 15 giorni e nessuno va a vedere.
Probabilmente la ragione dell'aspro trattamento della critica è un'altra,
le stroncature non sono disinteressate ma di stampo prettamente politico.
Martinelli l'è un gran regista, ma come sanno tutti coloro che lavorano in questo campo, el sior qua no xe rosso, al contrario di tutti gli altri ai quali
per l'appunto si perdona tutto.
Inoltre non è vero che il barbarossa è un flop e l'incasso dei botteghini
non coprirà nemmeno una parte delle spese sostenute, le cose nella realtà sono completamente diverse:
i costi sparati ai quattro venti dai mass-media bolscevichi sarebbero esatti se
il film fosse stata girato a Holywood o a cinecittà, ma come noto è stato girato in Romania economizzando le spese e inoltre è stato girato in lingua inglese e venduto in molti Stati, inclusi USA, Giappone, Scozia e Irlanda, di conseguenza il film non è un flop, la vendita all'estero ha fatto rientrare le spese di brutto e ripeto per quanto riguarda sti utenti che han dato voti negativi facendo i burloni, forse penseranno di essere simpatici, a me sto umorismo da tristezza...mavalà
ANDATE A CIAPA' I RAT!!!

Questo film, non e' un film, e' un capolavoro.
Pochi aggettivi, servono per definirlo. Fatto con sentimento e con amore, questa opera d' arte ci parla veramente al cuore e ne fa breccia. Io sono leghista attivista, e lo dico senza vergona, perche' oggi scusate, si tende ad avere remore, nel dire a quale linea politica si appartiene. Durante un raduno della lega nord a brescia, abbiamo proiettato questo film, in occasione di una bella manifestazione. Non vi dico cosa e' successo. A fine film, applausi a scena a aperta, gente un po anziana, perfino commossa, che alzandosi in piedi, ha confermato la straordinarieta' di questa opera, del grande regista martinelli. Come si sa bene, il grande regista renzo martinelli, da buon leghista che e', perche' non ha mai nascosto le sue idee politiche, ci ha regalato questo film, ricordandoci le nostre vere origini e le nostre vere tradizioni. Senza troppi sotterfugi, questo film parla veramente al cuore padano. un film non per tutti certo, ma indirizzato solo per la gente del nord. Ci parla di come un popolo trova la forza di ribellarsi e di alzare la testa, contro il nemico opressore. Ci parla di come noi gente del nord, grazie alla nostra intelligenza e inventiva, sappiamo trovare soluzioni, per uscire da una crisi che porta al soffocamento delle idee in ogni senso. Non date retta ai commenti piu' sotto, che denigrano questo film. Penso che nessun padano, quello vero, non possa essersi non emozionato e gioito, per questo grandissimo film. Quello poi di distruggere un film di casa nostra, e' anche una cosa tipicamente italiana, o di una certa italia, che no non sa aprezzare ne valorizzare, i prodotti di casa propia. Renzo Martinelli, che ho avuto modo anche di conoscere dal vivo al raduno, e' una persona fantastica, e anche come esperto di cinema, posso dire che è il piu' grande regista italiano dopo il neorealismo. Ha saputo creare dei film maestosi, e anche costosi, che possono benissimo rivaleggiare con quelli americani. Ma pensiamo solo a vajoint. Film stupendo e anche spettacolare, che ulitizza degli effetti speciali, che non han nulla da invidare a quelli di holliwood. Un film kolossal, girato divinamente, che parla di una tragedia, in modo cosi intenso, da essere alla pari di un titanic di cameron. Martinelli e' un regista con connotazioni internazionali e di altissima avanguardia. Peccato che debba misurarsi con la solita italietta, che tutto soffoca e tutto stronca, per il piacere di farlo.
Questo film andrebbe proiettato anche nelle scuola. Superba la fotografia, superbi tutti gli attori, dove si nota un impegno del cast e della troupe, unico nel suo genere.
Bravi, bravi tutti davvero. Questo e' il vero cinema italiano che tutti vorremo vedere. film kolossal, che osa e va oltre, dove tanti registi italiani, codardi, non hanno il coraggio di andare. Ci sarebbe da dire ancora tantssimo ma qui mi fermo. scusate il post lungo, ma per me era doveroso. Scusate se sembro forse antipatico e prepotente, ma ho commentato questo film, preso da un grande entusiasmo, e dalla amarezza nel leggere questi commenti negativi, di cui questo film non merita affatto. Alziamo la testa quindi e gridiamo tutti al capolavoro, perche' questo film fara davvero la nostra storia. Ogni padano e ogni persona del nord, non puo' rimanere indifferente a questo splendido film.
Grazie. grazie. a tutti per il tempo concesso.

il racconto di un pezzo di storia di milano, mitizzando un personaggio veramente esistito "alberto da giussano", raz degan discreto, per il resto semplice film storico molto gradevole

Il film mi piaciuto. Certo non é un Braveheart e le battaglie non sono esaltanti come in altri film, ma si vede con piacere. Sul fatto dei padrini politici.....quale grande regista non li ha? Ma questo va aldilà del film.

Da un punto di vista storico sembra avere delle lacune gravi, questo secondo illustri storici come Franco Cardini, da un punto di vista poetico-filosofico e di critica cinematografica mi sembra un ottimo film, bene le sorprese tattiche delle battaglie, buona la fotografia depurata dagli effetti speciali non necessari, ottimo il phathos sulla libertà, intrecci ben drammatizzati, attori sopra le righe, grande regia di Martinelli che fa film con un senso oltre che per lo spettacolo (vedi Vajont). Film non strumentalizzabile politicamente dalla Lega di Bossi, perché le battaglie avvengono tra etnie un po' imparentate come quelle padane di origine barbara e quelle tedesche, gli extracomunitari del sud invisi ai leghisti qui non c'entrano per niente. Lo stesso Martinelli ha dichiarato non di aver voluto fare un film in piena libertà espressiva.

Veramente carino! Non mi aspettavo nulla di così spettacolare da una regia italiana, siamo riusciti con una buona ripresa e qualche effetto, ad inserire una trama con le palle in un film ben girato!

Complimenti a Martinelli e RazDegan!!

SPOILER