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Il film fu una sfida persa in partenza: Roberto D'Agostino (brr) alla sceneggiatura e un quasi anonimo Giandomenico Curi alle macchine da presa (quasi, è vero, ma nemmeno 'sto gran mostro e la sua regia qui lo dimostra) sono ingredienti che parlando da soli, essere orbene troppo cattivi significherebbe sparare sulla croce rossa. Lasciando perdere Vasco che alla fin fine centra poco o nulla e che anzi, costituisce l'unico motivo di interesse della pellicola (a parte qualche tetta e **** qua e là), un'opera sicuramente un minimo apprezzabile per i fan del suddetto, improponibile per tutti gli altri.
Pensavo fosse una sorta di tv-movie di serie B realizzato ad hoc per pubblicizzare il tour di Vasco di quell'anno, appena passabile per gli fan, improponibile come film
Marò una vera tortura vederlo sino in fondo; il film difatti è lento, noioso e prolisso come non mai.
Fortunatamente le indimenticabili canzoni di Vasco Rossi si lascian sempre ascoltare, ci son 2 giovanissimi Marco Leonardi e Claudia Gerini (già bravi), ma purtroppo è ancora troppo poco per rendere il lungometraggio vedibile.
Manca una storia, una sceneggiatua, un vero motivo di interesse per la visione e dialoghi e situazioni sciatte, trashose, si sprecano.
Vasco (che appare pure nel film, sia fisicamente sia in suoi video musicali) è comunque sempre un grande.
Però 'sto film non è affatto alla sua altezza, proprio no.
Un'atroce mostruosità. Ritratto incubo della gioventù italiana anni '80 senza alcun nerbo. Non so nemmeno se possa fare la felicità dei cultori del trash.