commandments (1997)

Quando si dice che "bisognava non farsi fregare dalla trama".Perche' leggendola,mi e' sembrata l'incipit per una commedia divertente,forse anche un po' "becera" o addirittura demenziale,ma sicuramente brillante.Perche' gli spunti per farla essere tale c'erano tutti.Un tizio religiosissimo che,perseguitato dalla sfortuna decide di "rifarsi" su Dio ,che secondo lui e' l'artefice di queste sfortune e come puo'ì farlo se non infrangendo iutti e 10 i comandamenti.Allora penso a come possono gestire,dal punto di vista cinematografico il "non nominare il nome di Dio invano" o cosa ci puo' uscire dal "non desiderare la donna d'altri" e poi anche gli altri 8.Mettendo questa intenzione su una base comica ho pensato che ci fosse veramente molto da ridere.Niente di tutto questo.Gia' la morte della moglie e' abbastanza triste anche se,naturalmente,essendo una commedia viene raccontata superficialmente,ma in un modo che mette profonda tristezza.Il marito cade in una profonda depressione,e l'arrivare alla decisione di infrangere i comandamenti e' quasi un percorso introspettivo,raccontato con fare drammatico.E poi il "clou",o meglio,quello che avrebbe dovuto essere il "clou" ovvero l'infrangere i comandamenti.Beh,nessuna "infrazione" riesce a strappare neanche un sorriso,alcune non ci si rende neanche conto che avvengano e ci si trova a vedere il protagonista che cancella dalla lista il comandamento,come se lo avesse infranto e ci si chiede quando l'abbia fatto.Poi il finale ....

SPOILER non solo e' una scena surreale e grottesca,ma fa anche schifo.Peccato aver visto la Cox,in una pellicola cosi' senza senso

Un idea davvero niente male, sviluppata però in maniera discutibile. Le incertezze sulla strada da prendere sono più che evidenti e spesso fa capolino la noia. Aidan Quinn è strepitoso, vale da solo la visione.