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Essere figli d’arte non è facile, lo è ancor di meno quando tuo padre è uno dei migliori registi (non solo horror) italiani copiato studiato e citato, lo è in maniera particolare quando purtroppo non si sono ereditate le qualità paterne… E’ il caso del buon Lamberto Bava che in una carriera spesso rasentante la mediocrità è riuscito comunque a fare un paio di lavori apprezzabili (soprattutto quando aiutato da grandi registi come il padre a inizio carriera o come Argento in questo caso)… Da una semplice ma efficace idea di Dardano Sacchetti (nome storico dell’horror italiano, braccio destro del miglior Fulci e collaboratore anche di Mario Bava), Lamberto tira fuori uno splatterone estremo che pur non essendo esente da difetti (alcuni dialoghi e situazioni sono improponibili, la scena del tizio sulla moto la si poteva tranquillamente evitare), intrattiene e riesce anche a divertire (non so quanto volontariamente)… Buona la colonna sonora metal (e la traccia principale a cura di Claudio Simonetti), un applauso al grande lavoro al make-up e agli effetti speciali di Sergio Stivaletti… Da lì a poco l’horror italiano purtroppo morirà, questa è una delle ultime pellicole da conservare e guardare…