domino (2005)

Tony Scott,fratello del famoso Ridley,è un regista piuttosto superficiale che predilige l’action puro all’ introspezione psicologica dei suoi personaggi.
“Domino” è una pellicola che non si discosta minimamente dal marchio di fabbrica del regista, che tenta di rendere il suo lavoro piu’ appetitoso cercando di farlo apparire come innovativo e super-moderno proponendoci uno stile registico piu’ adatto ad un videoclip che ad un film della durata di due ore.
E’ infatti decisamente fastidioso il modo di girare di Scott che si affida a movimenti di macchina repentini,ralenty ed accelerazioni improvvise a iosa,esercizi di stile senza alcuna finalita’ ben precisa che appesantiscono un film gia’ poco interessante causa una sceneggiatura che non prende mai una strada ben precisa finendo coll’annoiare lo spettatore.
Anche la scelta della fotografia è criticabile,troppi colori che danno vita ad immagini quasi cartoonesche,accostamenti cromatici che affascinano per dieci minuti ma che in seguito non hanno alcuna ragion d'essere,infastidisce poi quella patina di finto sporco che il regista mette in mostra per rendere piu’ duri personaggi ed ambienti.
Le musiche ,seppur belle,sono troppo invasive ed anche il cast non convince costretto a dialoghi banali in successione e ad una recitazione che definire sopra le righe è poco.
Dal disastro non si salva Keira Knightley,bellissima,ma completamente fuori parte,del resto tutto il cast lo è, con la sola eccezione di Mickey Rourke che è uno dei pochi a salvarsi.
Da segnalare un cameo di Tom Waits nei panni del predicatore che appare nel deserto.
Film destinato piu’ che altro alle giovani generazioni cresciute a pane e Mtv…ma non sono molto convinto che possa piacere anche a quest’ultimi.