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Secondo film della serie di seguiti apocrifi sulla scia del film con Sylvia Kristel(il primo dei nostrani è stato "Emanuelle Nera")Il primo ad essere diretto da D'Amato(che cura anche la fotografia).Tutto come da copione:trama e dialoghi da fotoromanzo,abbondanti piacevoli scorci turistici per fare metraggio,con qualche tocco da mondo movie come la scena con le palline o il combattimento tra cobra e mangusta(animalisti avvertiti) e numerosi nudi e sequenze erotiche che comprendono rapporti saffici e uno stupro di gruppo(piuttosto sbrigativo).Ingredienti che si faranno più cospicui nei seguiti.L'exploitation nostrana vecchio stile al suo meglio,di quella che ha fatto la fama del regista sia da noi che all'estero.Oggi si può guardare con una certa nostalgia per quel periodo del cinema italiano,e resta sempre un certo fascino quando si tratta ambientazioni in posti ai tempi totalmente differenti,più selvaggi ed intriganti(anche se spesso ne mostravano i costumi in maniera esasperata per far colpo sullo schock).La Gemser è splendida,e sfodera sorrisi magnifici.
Il più riuscito della serie e uno dei migliori film del genere. Le ambientazioni, la bellezza e il carisma della protagonista e poi le melodiose musiche di Nico Fidenco lo rendono un titolo davvero godibile. Inoltre non ci sono le scene splatter presenti in altri episodi della serie di Emanuelle nera e viene dato maggior risalto all'aspetto romantico.
Discreto film diretto da D'Amato nel 1976. La trama non è malaccio anche se diverse volte è soltanto una scusa per mostrare scene erotiche più o meno spinte. Discreta la regia e la recitazione. Insomma non è uno dei migliori capitoli della serie ma merita lo stesso una visione da parte dell'appassionato.
Seguito del film di Albertini, diretto da un Massaccesi discretamente in forma che al servizio un buon cast (c'è anche il padre di Kim Rossi Stuart e la Gemser è ok, in tutti i sensi).
Neanche così pretestuoso, sufficientemente ben girato, mescola benino erotismo (cult la scena con le palline), esotismo, viaggi e via dicendo, con in background sempre un'aurea da mondo movie che fa capolino (tematiche, lotte tra animali, ecc.).
Ad ogni modo meglio i seguiti, spesso diretti dallo stesso D'Amato.
Furbissima la trovata per evitare di dover pagare i diritti all'Emmanuelle della Arsan: in modo tipicamente italiano, si decise di togliere una M al nome. :)
sufficiente film del prolifico d'amato. la storia è carina,anche se molte scene son solo un pretesto per...vi lascio immaginare:D il fattore fotografia l'ho preferito in"emanuelle-perchè violenza alle donne?" il 6 lo porta a casa,ovviamente non è il massimo ma si puo' veder. bella come al solito la gemser;) un dubbio: