La vita dell'imprenditore italiano che ha dato il nome alle celeberrime automobili di lusso, in un biopic che si concentra più sulla sua figura di uomo, dal punto di vista privato, che su quella pubblica.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Mhmmmm… non mi ha convinto affatto questo film. Mann è un maestro come sempre e alcune scene sono meravigliose (come quella dell'incidente), ma l'ho trovato un film scritto malissimo, che non sa mai quale direzione prendere: cosa ci interessa della vita di Enzo Ferrari? Le difficoltà finanziarie? Le difficoltà emotive e familiari? Il rapporto coi piloti? Il rapporto con l'azienda? Il suo genio o le sue debolezze? Alla fine è un po' un tutto e niente in cui nessun personaggio è veramente caratterizzato a dovere, e così quando accadono le varie cose il trasporto emotivo è pressoché nullo. Poi Driver è bravo come al solito, ma Penelope Cruz recita come se fosse perennemente ubriaca o sotto Xanax (sua classica faccia che sfoggia in tutti i film in cui fa la donna ferita, ma qui stona particolarmente) e tutti gli altri attori sono drammaticamente monoespressivi. E Patrick Dempsey in versione silver fox è francamente ridicolo.
Capitolò a parte per il doppiaggio: non ho mai, mai, mai sentito un doppiaggio così amatoriale in un film così importante. Una cosa assolutamente vergognosa. A parte i 2-3 attori principali, tutti gli altri recitano esattamente come se fossero presi dalla strada la sera prima.