frequency - il futuro e' in ascolto (2000)

I film "impegnati" eretti da una trama consistente colma di artificiosità inducono, quasi sempre, colui che visiona il prodotto, ad accettare, apprezzare il contenuto.
In linea sommaria accade il tutto con questo film del 2000 "Frequency".
Gregory Hoblit regista del film è sicuramente un uomo in gamba, cinematograficamente parlando, in breve tale regia ha diretto altre pellicole di buona godibilità e di ottimale realizzazione, a questo punto un richiamo lecito a "Schegge di paura".
Nella fattispecie "Frequency" bisogna dire che, come primo fattore, nella sceneggiatura, alberga quel fattore, purtroppo inevitabile, della "forzatura"; infatti il protagonista del film riesce a "recuperare" il padre morto in linee temporali affascinanti e sbalorditive ma, in campo di trasposizione cinematografica, abbastanza dozzinali.

Il film nonostante tutto ha una sua logica che porta trazione e massimo coinvolgimento attorno al prodotto di Hoblit. Forse la parte più bella è proprio quella iniziale, nella restante il regista cerca di spostare i binari narrativi sull'azione introducendo morte e serial killer, scelta che comporta una ulteriore impennata di ritmo ma fa calare (almeno parzialmente) quell'alone di drammaticità e di sentimento.
Il vero punto forte, la storia e le sue dinamiche, hanno moltissimo da offrire al pubblico,a fine visione sarà uno sballo (cercare) di ricostruire mentalmente tutto il film, alcuni passaggi potrebbero risultare persino "paradossali", ciò certifica la grandezza, la riuscita totale di "Frequency". Il finale convince, non si parla di colpo di scena nel frangente, bensì di colpo di genio, la cosa è diversa..!

"Frequency" potrebbe esser letto come film sul "destino" che cambia e soggioga ogni possibile ed esistente dinamica fra la meraviglia dell'uomo, "Frequency" inoltre lancia punti di riflessioni su ipotetici segmenti del tempo che viaggiano nel nome di un meccanismo di azione irto e poco ammaestrabile...