Arrivati in una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno.
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Dopo la parentesi al femminile del 2016 il brand ritorna sui binari della storyline principale con un film "moderno" ma che allo stesso tempo possiede uno stile molto vintage (già l'ambientazione è veramente anni '80) e tantissimi richiami al primo film della saga, volti ad accontentare i fan di vecchia data ma che potrebbero causare un certo senso di déjà vu. Palesemente una sorta di operazione nostalgia, come già è stato fatto notare in lungo e in largo, ma che tutto sommato può dirsi riuscita perché ci sono tante idee riciclate, fatte però andando a toccare i tasti giusti.
Sulle ali di "Stranger Things", e con un protagonista in comune, una versione adolescenziale degli acchiappafantasmi che arricchisce la saga senza troppo snaturarla. Fa piacere che al timone della pellicola ci sia il figlio del regista originale Ivan Reitman, anche se questo lo allontana un attimo dal suo percorso di film semi-indipendenti per entrare nel circuito di quelli puramente da cassetta ( se ha ancora senso dirlo ): l'azione e gli effetti speciali, oltre all'interazione un pò ingenua tra i giovani attori, è comunque la chiave del racconto e alla fine la visione risulta godibile. Cameo sul finale dei protagonisti originali e ben due scene nascoste nei titoli di coda.
Considerando l'ovvio effetto nostalgia dietro questa operazione la pellicola risulta riuscita, con un taglio leggermente diverso rispetto ai primi due storici film. L'insieme risulta coinvolgente, complimenti inoltre alla giovane protagonista Mckenna Grace. Magari eviterei di proseguire con altri capitoli, questo sì.
Parto dal finale, mi è venuta la pelle d'oca quando sono apparsi Bill Murray, Dan Aykroyd e Ernie Hudson e mi sono commosso con il fantasma del compianto Harol Ramis. Scene durante e post credits ulteriore vampata di nostalgia adolescenziale. Operazione amarcord da dieci e lode per chi da ragazzo vide l'originale del 1984, il film è carino, divertente con buoni effetti speciali. Nel cast sicuramente una spanna sopra Mckenna Grace, la piccola Spengler che ha ereditato dal nonno una genialità fuori dal comune. Sarebbe il top un sequel con i Ghostbusters originali insieme ai ragazzi che combattono contro le entità soprannaturali. La canzone di Ray Parker Jr. con l'inizio dei titoli di coda altra emozione...
La soluzione scelta per ghostbuster legacy funziona eccome. Forse la storia a contorno poteva essere più coinvolgente, ma per gli amanti dei primi due film è un vero salto nostalgico nel passato. Promosso!
Be è arrivato il momento di dare il mio contributo..... Avevo già commentato la vaccata al femminile del 2016, nel quale commento ho espresso il mio malessere nei confronti del film di paul feig in cui ho detto che sarebbe stato molto meglio un passaggio del testimone tra una nuova ed una vecchia generazione di ghostbusters magari figli o nipoti (come in questo caso) (vedere per credere cosa ho scritto). Qui vedo commenti con voti molto scarsi ma immagino si tratti di gente più giovane che non ha vissuto in pieno gli anni 80. Ci sono persone della mia età che aspettavano questo film da 30 anni e dopo averlo visto al cinema con mio fratello, mi sono messo a piangere..... Lo aspettavo..... Lo aspettavamo.... Lo desideravamo..... Volevamo un sequel ed il nostro jason reitman, figlio del compianto/maestro Ivan, ce lo ha dato. Cosa dire bello, piacevole, scorrevole, il mix giusto tra horror, fantascienza, humour e nostalgia.... Un grande omaggio a Egon comparso come fantasma buono che aiuta la degna nipote, da brivido. Averlo traslocato dalla città alla campagna dove Egon aveva intuito la matrice del problema, altra furbata..... Genialata..... Volevamo sapere che fine avevano fatto i nostri eroi e questo film incarna ciò che volevamo vedere, ciò che meritavamo di vedere.... Ivo shandor.... Finalmente abbiamo visto chi era..... I raggi protonici che si attivavano per bloccare i fantasmi dando scosse di terremoto..... C'è veramente tanta roba da gustarsi davanti una pizza ed i pop corn..... Poi arrivano loro 3 e combattono al fianco dei giovani con il nemico di sempre. Infine compare la sagoma di Egon come sarebbe stato alla sua età e li scappano le lacrimuccie, il rimpianto per non averci pensato prima al sequel.... Ma va bene così.... Dopo i titoli di coda si vede winston che porta la ecto1 a casa e si vede il dispositivo di stoccaggio che lampeggia che indica che forse ne vedremo delle belle...... Non ho altro da aggiungere a parte di dire a coloro che hanno messo voti bassi di rivedersi i primi due capolavori e poi rivedere questo.... Magari si ricredono........
Ero in attesa di questa pellicola in quanto fan del film originale e a dirla tutta, sono rimasto deluso. I personaggi non sono empatici, non coinvolgono lo spettatore e la trama non aiuta, perché già dopo quindici minuti capisci dove vuole andare a parare. Però alla fine, se la guardi come pellicola fine a se stessa e non fai riferimenti al capostipite, unico e inarrivabile film, potrebbe essere una pellicola piacevole senza ambizioni di capolavoro, con attori in parte e discreti effetti speciali
Il film e godibile e da vedere per i fans come me che ci e cresciuto con i precedenti,di certo non può arrivare ai livelli dei capolavori passati ma fa piacere ritrovare i vecchi amici e nemici,per me promosso sperando che i prossimi sequel siano almeno degni di portare il nome
Qualcuno lo vedrà come la classica operazione commerciale fanservice per racimolare ancora soldi sul nome, qualcun'altro lo vedrà come un omaggio a Harold e quindi operazione nostalgia. Sono valide entrambi, probabilmente. Quello che mi sento di dire è che il film nonostante una trama semplicissima e la presenza di teen improbabili ghostbusters è abbastanza gradevole nel complesso, non mi aspettavo chissà quale miracolo di sceneggiatura ne pensavo ci fossero come protagonisti gli ormai attempati magnifici 4. A loro è riservata la sfilata finale con tanto di tappeto rosso e standing ovation, un pò come l'ultimo giro di campo di un grande calciatore che lascia. Applausi a loro, meno al film. Ai più grandi scenderà la lacrimuccia.
non potevano fare di meglio, impossibile farlo, ripetersi come nei 2 precedenti era come scalare l'everest bendato. la storia regge, le vecchie glorie pure, i nuovi specie la nipotina di Egon anche.
Secondo me questo film verrà amato od odiato allo stesso modo. Dipende da come lo si prende. Se si accetta quella potrebbe essere definita una vera e propria operazione nostalgia, la tipologia di spettatore lo accetterà senza tanti compromessi. E' talmente palese in questo suo elemento, cioè la nostalgia, che lo stesso regista anch'esso figlio di del regista del primo Ghostbusters, non fa nulla per nasconderlo. La confezione stessa del film pur con i dovuti aggiornamenti del caso, sembra provenire da quell'epoca. Sembra un film di Spielberg di quegli anni e la cura tecnica è effettivamente straordinaria. La storia non è tanto importante, perchè è sulla cura formale che il film punta le sue carte. La trama è piuttosto esile e si ricreano le condizioni per uno scontro finale che cambia ambientazione, ma che ne replica in fondo le dinamiche e l'epilogo non offre nulla di inaspettato. Tuttavia è impressionante ed inquietante allo stesso tempo su come la tecnologia possa replicare in maniera realistica un attore e regista morto da anni, il compianto Harold Ramis, cui il film è dedicato. Film per ragazzi è vero, ma anche per chi è stato ragazzo in quegli anni. Nostalgia carogna.
La storia intriga abbastanza fin dall'inizio e la scelta di optare per una eredità che dia una rinfrescata all'incipit pare piuttosto sensata, piuttosto che insistere con dei ghostbusters settantenni...e nel finale se n'è avuta la prova. Quindi, a mio avviso, la sceneggiatura convince, nonostante delle lievi ingenuità in corso d'opera piuttosto palesi, le interpretazioni e i dialoghi sono funzionali, così come il comparto visivo degli effetti speciali e la regia discreta, figlia d'arte, di Reitman jr., in più il ritmo appare fluido e, complessivamente, il film risulta un discreto prodotto ludico ben confezionato. Gradevole e dinamico, intrattiene discretamente senza particolari mancanze.
Devo dire che ero partito prevenuto e che tutta la prima parte, invece, mi aveva convinto. Tempi, attori, dialoghi: fila tutto liscio e divertente. Poi inizia a scricchiolare, diventa evidente che la parte dei teenagers è del tutto inutile e tirata via e che si finisce in una operazione di nostalgia per i fans dei film originali e in una operazione "Stranger Things" (vedi, appunto, l'inutile fratello) dove alla fine i protagonisti sono i bambini. E per quanto l'originale Ghostbusters fosse una commedia molto originale ed assurda, una sua logica ce l'aveva pure. Qui no: il mondo lo salvano i bambini, come in un cartone giapponese qualsiasi (e lo dico da amante dei cartoni giapponesi). Camei pesanti così come ho trovato pesante l' "omaggio" a Harold Ramis. Insomma, parte bene e poi frana sempre di più. Ovviamente resta un prodotto di intrattenimento e, col cervello spento, ci si può divertire.
Non sono così entusiasta come buona parte della vulgata. Innanzitutto perché mi aspettavo più un film per nostalgici, E invece Reitman apre una nuova legacy facendo sì riferimento al passato, ma svincolandosene con nuovi personaggi che possono dare vita a una serie di sequel. Anche il target è cambiato, si passa da un film per tutti ad un film esclusivamente per ragazzini, con il focus su di loro. E ovviamente il fatto che a combattere dei fantasmi mitologici sia dei bambini fa calare un pò le braghe dallo scoramento, soprattutto nella mezz'ora finale iper pacchiana. Perché fino a quando i ragazzini girano per la città dando la caccia a dei fantasmini, fino a quando si addentrano in luoghi in cui il jumpscare è dietro l'angolo, Reitman gira delle belle scene, divertenti e ben ritmate. Poi succede la Marvelata con l'uso di effetti speciali e problemi grossi che riguardano un pianeta e per me il film finisce lì, se non per quei pochi minuti in cui il film fa l'occhiolino ad un vecchiaccio come me. Più tante citazioni nerd degli anni '80. Tra tutti gli attori spicca Mckenna Grace, non la prima volta che la vedo prendere possesso della scena in maniera così autoritaria.
Sicuramente migliore del reboot del 2016, non che ci volesse molto, qui si va sul sicuro. Jason Reitman va ovviamente con il freno a mano pronto in caso di deragliamento e fa bene, strizzare l'occhio ai fan e ai nostalgici è sempre comodo, qui tutto sommato se la cava più che bene. Partendo dal presupposto che Egon avesse una figlia la storia tira le somme di quest'ultima ma soprattutto dei figli, tra cui a parte un Finn Wolfhard non particolarmente convincente risulta vincente la giovanissima Mckenna Grace, una sorta di Egon bambina, che però è molto più sveglia di molti adulti. Tornare a mettere in gioco Gozer poi e MASTRO DI CHIAVI E GUARDIA DI PORTA è un altro tassello furbo ma comodo. Ivo Shandor anche ha il suo perchè è indubbio che la sceneggiatura di Jason Reitman introietta ciò che ha saputo creare il padre Ivan Reitman. Anche Paul Rudd funziona, il sottotesto sentimentale è un pò scontato ma tant'è. Certo quando ritorna Gozer sono rimasto abbastanza sorpreso soprattutto per l'interpretazione di Olivia Wilde. Per il resto un pò di sbavature, fino al gran finale con
la reunion dei vecchi Gostbusters che sinceramente fanno un pò tenerezza, con Egon presente come fantasma, comunque operazione nostalgia riuscita.
costato soltanto 75 milioni di dollari, il film si sta dimostrando un discreto successo post-pandemia, che non faticherà a diventare più che profittevole, e a lanciare finalmente un possibile franchise con un gruppo di giovanissimi ACCHIAPPAFANTASMI. "E CHI CHIAMERAI?!
Pienamente soddisfatto! non era facile creare un sequel di un cult che ha quasi 40 anni senza stravolgerlo o snaturalizzarlo....beh posso dire che Reitman figlio è riuscito nella difficile operazione! Atmosfere, humor, musiche e anche effetti speciali riescono perfettamente a rievocare gli originali degli anni 80. Le citazioni, easter-eggs e riferimenti sono presenti,ben dosati e non invasivi.Il cast azzeccatissimo con la bravissima Mckenna Grace e un pratico sul genere Finn Wolfhard di Stranger things. Cast storico a gran completo ed emozionande quanto doverosa dedica al ghostbuster scomparso. Sceneggiatura forse non coraggiosissima al punto forse da considerarlo un Ghostbusters 2.0 ma assolutamente godibile e che certamente soddisferà tutti i fan cancellando definitivamente dalla memoria quella ciofeca del 2016
Unica cosa che non mi è piaciuta forse è l'immediatezza con cui i ragazzi utilizzano gli zaini protonici e tutta la strumentazione in loro possesso, così come la comparsa all'improvviso della squadra storica degli acchiappafantasmi. Avrei preferito che ci avessero spiegato come ci sono arrivati al quelmomento o delle prove da parte dei ragazzi per familiarizzare con tutti i loro mezzi.
un sequel davvero carino, non mi aspettavo nulla e invece ne so rimasto piacevolmente soddisfatto. Le atmosfere tipiche degli anni 80 ci sono tutte e lo stile alla stranger things derivato da una miriade di film e stilemi tipici degli anni 80 alla gonnies, ritorno al futuro, gremlins, gli stessi ghostbusters, e via dicendo rieescono a rendere coinvolgente un prodottto di puro intrattenimento sfornato a distanza di piu di 30 anni. Lo sviluppo è avventuroso e ben fatto e la fotografia e la colonna sonora ti fanno reimmergere nei momenti felici della nostra infanzia. bel finale con tributo e revival. Promosso.
Reitman padre, e figlio,riescono a destinare allo spettatore un prodotto furbetto.Un atto di amore verso i vecchi fan del brand,e non dimenticando i novizi o semplicemente coloro che vogliono guardare un film per ragazzi con dei ragazzi. Da qui l idea di unire quelle atmosfere degne di un Stranger Things a quelle delle presenze di entità soprannaturali,e hai preso in pieno i vari target. Questo film non è un capolavoro ma è una delle sorprese dell'anno capace di divertire coinvolgere e anche emozionare facendolo bene.Si e vero i fantasmi come varietà sono pochini e il fanservice è bello corposo e in buona parte riuscito (qui sta a voi capire se nota positiva o negativa),ma le due ore di film non si sentono e anche complice dei giovani e bravi attori tutto fila liscio.L attrice di Phoebie poi ne sentiremo parlare tanto in futuro,secondo me è quella che regge buona parte della pellicola. Ottimi gli effetti e una trama che insieme al suo essere omaggiosa fa da collante all suo insieme.
Un film che è puro cuore, fra l'intelligente operazione di rilancio e il toccante omaggio all'iconografia, le atmosfere e i protagonisti di un franchise divenuto cult.