Gigi, una graziosa ragazza di provincia, vive con la nonna e una zia a Parigi. Costoro sperano che la piccola diventi una mondana di lusso. Hanno anche messo gli occhi sul possibile "protettore": il ricchissimo Gaston Lachaille. Gaston però, essendo veramente innamorato di Gigi, rifiuta sdegnosamente. La stessa ragazza, rivelando un forte carattere, si oppone ai disegni delle due parenti. In una deliziosa Parigi da cartolina, con una deliziosa Leslie Caron, le canzoni di Lerner e Loewe e un sornione Chevalier (Oscar alla carriera), un sontuoso musical ispirato ad un romanzo di Colette.
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Nonostante i numerosi premi (francamente troppi), è uno dei Minnelli meno travolgenti. La cura di spazi e scene e sempre maniacale ma forse l'estrema ricchezza produttiva ha frenato il genio del regista invece che stimolarlo. La pressoché totale mancanza di coreografie è inspiegabile, ancor di più se si ha come protagonista una ballerina prodigiosa come Leslie Caron, a dire il vero una Gigì incantevole. Comunque sia, un film piacevolissimo che trasforma il romanzo formativo di Collette in un'operetta dai toni sbarazzini. Gran classe da parte di Jourdain e Chevalier, irresistibile cacciatore di gonnelle. Non mi sembra che sia riuscito a fissarsi particolarmente nell'immaginario collettivo del genere (neppure con i brani che propone) ma la scena del pettegolezzo musicalmente bisbigliato rivela l'assoluto estro creativo di un regista strepitoso.