giulia non esce la sera regia di Giuseppe Piccioni Italia 2008
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giulia non esce la sera (2008)

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locandina del film GIULIA NON ESCE LA SERA

Titolo Originale: GIULIA NON ESCE LA SERA

RegiaGiuseppe Piccioni

InterpretiValeria Golino, Valerio Mastandrea, Sonia Bergamasco, Antonia Liskova, Piera Degli Esposti

Durata: h 1.45
NazionalitàItalia 2008
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2009

•  Altri film di Giuseppe Piccioni

Trama del film Giulia non esce la sera

Entrato tra i cinque finalisti di un prestigioso premio letterario, Guido, col suo ultimo libro ha raggiunto il successo. Tra i mille impegni che lo aspettano, comunque, riesce a trovare il tempo per iscriversi in piscina ed imparare finalmente a nuotare. Durante gli allenamenti conosce una donna che lo strega col suo fascino, Giulia; tra i due nasce subito una relazione, ma un segreto che la donna tiene nascosto, crea qualche ostacolo...

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Voto Visitatori:   6,44 / 10 (25 voti)6,44Grafico
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Voti e commenti su Giulia non esce la sera, 25 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Jumpy  @  02/09/2015 17:21:33
   6 / 10
Le potenzialità c'erano, enormi. Lo spunto della storia poteva permettere risvolti psicologici/sentimentali interessanti e di rilievo.
Stimolanti le scene surreali che, di tanto in tanto, irrompono per tutto il film.
Poi emergono i difetti, piuttosto vistosi, a parte le situazioni ed i contesti inverosimili

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Lo sviluppo della trama mi è sembrato calibrato male, a volte inutilmente lento e, secondo, me troppo frettoloso...

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marimito  @  20/11/2011 02:16:05
   7 / 10
interpreti decisamente bravi.. tema ostico e di difficile interpretazione, del resto la libertà e la privazione di essa sono i due poli fra cui oscilla il mondo..l'acqua il conduttore perfetto fra i due estremi.. lo consiglierei..

pinnazza  @  11/10/2010 21:38:28
   7 / 10
Film difficile e molto (forse troppo) pretenzioso. Ben raccontata la "mediocre persona" di Guido e decisamente assurda la giovane coppia di ragazzi

enriqo  @  03/09/2010 04:36:39
   5½ / 10
Il regista è sicuramente capace di dirigere un film, e questa è una capacità rara fra i registi italiani di adesso... Quello che non mi piace, ed è un difetto comune a quasi tutti i i film italiani di adesso, è che descrive una realtà troppo bella, quasi patinata. Un giovane uomo che vive e guadagna bene facendo lo scrittore? ma dove?
Inoltre Mastrandrea come scrittore, mi dispiace per lui, è proprio inverosimile!
La Golino è brava, ma il suo personaggio non mi ha convinto al 100%.
Come ha detto già qualcuno, la storia d'amore fra i due ragazzini è anche un po' stonata. La relazione fra i due coniugi è dipinta a sprazzi, e gli accenni alle idee narrative di lui alla fine non si amalgamano bene col resto della storia.
Forse un po' troppe pretese, senza le quali sarebbe potuto essere un buon film

Invia una mail all'autore del commento Mr Mandarino  @  05/07/2010 18:02:46
   4 / 10
Vacca boia che due maroni... La fiera del tempo morto...

Se non ci fosse 'sta pesantezza che ricopre tutto il film, magari sarebbe stato pure meglio, ma mi sa che ci sarebbe stato da mettere mano pure alla sceneggiatura: quando il film è tutto dialoghi e introspezione dei personaggi, metterci 5 minuti di pausa tra una frase e l'altra non è proprio l'idea migliore.

P.S. La Golino è assolutamente sopravvalutata: si fa fatica a capire quello che dice quando parla tanto che sembra abbia una paresi facciale... quando accennava dei sorrisi scattavano le ole sul divano.
Però per 'sto film stracciamaroni forse era anche la giusta scelta per il personaggio. Prendere una con più di un'espressione avrebbe rovinato la mestizia che ricopriva tutto.
Quando la mostrano assieme a Scamarcio, sembra di vedere due che vivono nella tristezza, al ricordo di un mondo che non c'è più...

crimal9436  @  16/06/2010 18:36:25
   7½ / 10
E' perché lei mi piace

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  24/05/2010 14:45:09
   4½ / 10
Il personaggio di Giulia, verace, con una storia drammatica e interessante, splendidamente interpretato, con tormento, da Valeria Golino, è la sola cosa che si salva in questa pellicola pretenziosa, che inanella moltissime situazioni improbabili, con dialoghi irritanti, falsi e inverosimili, che sarebbe ingiusto definire "letterari" perché sarebbero pessimi anche sulla carta, pessima ricercatezza verbale.

Il personaggio di Guido è insulso e persino improbabile come scrittore.
Le cose che dice, e che vengono dette da altri, sulla scrittura (ad esempio dalla moglie, Sonia Bergamasco, su come dovrebbero essere i finali dei libri "corali"), oscillano tra il luogo comune e il ridicolo involontario.
Irrita anche che il premio letterario sia fatto vincere da un giovane che - in quegli ambienti letterari patinati e snob?! - dichiara candidamente che ha iniziato a scrivere nella vita perché ispirato da Carrie di S. King. Esageratissima scelta di sceneggiatura: nessuno scrittore esordiente lo ammetterebbe, anche se fosse vero.

Lo spunto dei personaggi dei racconti di Guido che prendono vita è penoso e mal si innesta sul film: l'uomo degli ombrelli e la spogliarellista appaiono davvero incongruenti - e non servono a rafforzare un senso di "spaesamento" del protagonista, su cui il film già indugia sin troppo.

A me poi la coppia surreale composta dalla figlia di Guido e il suo fidanzatino ha fatto rabbrividire. Non è divertente: è totalmente surreale ma 1) il tono surreale non si concilia in alcun modo con il resto della pellicola 2) ho il terribile dubbio che le intenzioni non fossero di rendere la coppia surreale, e se è così è atroce, perché è quanto di meno verosimile possa essere concepito.

Mezzo voto in più solo per il personaggio di Giulia, purtroppo soffocato da tutto il resto.

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/05/2010 14.53.57
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  15/05/2010 18:55:58
   6½ / 10
Una storia particolare raccontata in modo molto intimo e introspettivo. Paradossalmente le scene migliori sono quelle che esulano dalla sviluppo della vicenda ma fanno parte dell'immaginazione dello scrittore interpretato da un Mastandrea sempre ottimo in ruoli da disilluso depresso come in questo caso. Bella anche la colonna sonora dei Baustelle. Una sera gliela si può anche dedicare.

Invia una mail all'autore del commento orsetto_bundi  @  08/05/2010 10:20:32
   7 / 10
Me lo so' pigliato in MEdiateca xkè c'era Chiara Nicola, x me idolo assoluto.....ogni tanto le skrivo anke su FB e risponde pure....troppo karina....ma vabbè.....ero un po' scettiko....la trama non mi konvinceva....e invece....
bhe....è un più ke diskreto prodotto....la storia è abbastanza originale, dai....e ha dei toni drammatici DA PAURA....e molto bravi gli attori, ovviamente a kominciare dai due protagonisti.....bella la koppia Mastandrea-Golino, eh ????
gli do solo 7 xkè è TROPPO triste.....ma vabbè....kmq promosso :-)

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  06/04/2010 20:47:19
   6 / 10
Due vite che si incontrano, non molto dissimili fra loro in questa loro condizione di vuoto esistenziale dove vengono a mancare le loro rispettive sicurezze. Due personaggi interssanti, ma troppo squilibrati. Se il personaggio di Giulia è maggiormente sfaccettato e subisce una sua evoluzione nel corso del film (drammatico e intenso il confronto con la figlia), quello di Mastrandrea al contrario rimane prigioniero di questo suo stare sempre a galla, rimanendo di fatto più incompiuto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  06/04/2010 12:29:38
   6½ / 10
"La felicità è la tristezza che fa le capriole"

Discreto film di Piccioni, intimista e ben recitato dalla coppia Mastandrea-Golino, con un finale autentico, coraggioso e reale.

Due persone costrette a vivere in due prigioni differenti, si incontrano e si appoggiano l'uno all'altro, mettendo a nudo le fragilità e le difficoltà con cui hanno problemi a confrontarsi...purtroppo il tutto è raccontato senza mordente, la storia non esplode come dovrebbe, non emoziona fino in fondo, non regala l'empatia giusta e la sceneggiatura non sempre risulta all'altezza.
Nonostante i difetti rimane comunque la voglia di distaccarsi da un certo tipo di cinema italiano e per questo va sicuramente premiato.

DarkRareMirko  @  19/02/2010 23:59:43
   9 / 10
Film talmente equilibrato, calmo e fine da sembrare indipendente.

Molto brava la Golino, bene anche Mastrandrea, per il quale purtroppo però l'età stà cominciando un pò a farsi sentire.

La storia non mostra e non chiarisce immediatamente tutte le sue potenzialità ma, anzi, si fà scoprire a poco a poco, e ciò è bene.

Finale che più drammatico non si può.

Non ogni scena o informazione data dal film è essenziale, ma questo è ad ogni modo ben amalgamato.

Complimenti a Piccioni e al suo originale modo di raccontare i film.

Sconsigliato eprò ai fan del Die Hard di turno.

popoviasproni  @  22/01/2010 19:14:13
   7 / 10
Frammentata e triste storia d'amore narrata con tatto e intelligenza.

Rockmauro  @  19/01/2010 12:03:53
   7 / 10
Film lento ma che tiene comunque svegli, la trama non è molto originale ma Valeria Golino si cala bene nei panni della donna che ha perso tutto, persino sè stessa. La regia non mi è piaciuta tantissimo, così come il montaggio, che ormai vanno di pari passo: ma se non ci si fa caso non rovina la visione del film. Mastandrea come al solito poco espressivo, regge a fatica il confronto con la collega (e l'interpretazione della Golino non è alla pari con altre sue).
Nel complesso seguibile, ma molto triste.

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Tuonato  @  26/12/2009 14:49:53
   8 / 10
"Storie di uomini nell'ombra", il talentuoso Piccioni non si snatura e punta la sua lente d'ingrandimento sull'animo di persone qualunque raccontandoci dell'insoddisfazione, della solitudine, dell'alienazione, delle incertezze.

"La felicità è la tristezza che fa le capriole"

Dell'infelicità, soprattutto.
Uno scrittore - Mastrandrea, visto però migliore in altre occasioni - ed un romanzo che nessuno riesce a finire, una donna - Golino, qui straordinaria - che non finirà mai di pagare per i suoi errori. L'incontro tra i due segnerà le loro vite, cambiandole definitivamente.
Il film è ambizioso ma bello, profondo, delicato, curato.

"Uno cresce quando cominicia a capire che tutto finisce
impara a tradire gli amici, le persone che ama
e così cresci e peggiori
un pò come andare a male"

E senza speranza, soprattutto.

gandyovo  @  17/12/2009 18:53:34
   7 / 10
c'è assolutamente di peggio in giro. il film è comunque da vedere.

outsider  @  03/11/2009 19:40:56
   7½ / 10
Il mezzo oltre il sette per un film carico di significati. Io adoro Piccioni e lo stimo come uno dei migliori registi viventi, però qui la noia regna sovrana. Poi Mastandrea...du palle.

paride_86  @  09/09/2009 22:57:09
   6 / 10
Senza infamia e senza lode.
"Giulia non esce la sera" è un film lieve e interessante, che si distingue per talento registico e narrativo; su questo piano, infatti, la storia procede attingendo al surreale e alle associazioni di idee ma, purtroppo, ha dei grossi limiti per quanto riguarda un vero approfondimento dei temi trattati.
Il centro della narrazione è la solitudine e la difficoltà di comunicare, come nei vecchi film di Antonioni; eppure il personaggio di Guido non convince fino in fondo, anche per colpa di un'interpretazione alquanto incolore di Mastandrea. La Golino, invece, è brava come sempre e riesce a dar vita ad una donna fragile e dura allo stesso tempo.
Il risultato finale lascia un po' a bocca asciutta.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  29/07/2009 15:12:58
   7½ / 10
Due prigioni a confronto,quella esistenziale di un uomo vincolato ad un mondo che non capisce e che si limita a sfiorare con atteggiamento vacuo,l’altra reale, in cui una donna sconta un tragico passato cercando di recuperare ad errori madornali.
L’attrazione che nasce tra due personaggi così lontani da un modo di vivere convenzionale,il più delle volte irritante da quanto artefatto, è di quelle intense,vere, che trasudano eccezionale realismo mediante parole,sguardi e gesti.La piscina è il punto d’incontro,l’acqua l’elemento in cui conoscersi ed osservare sotto ottiche differenti quegli “altri” così diversi,filtrati attraverso una barriera accogliente che rende ovattati suoni e sensazioni solitamente inconcepibili.
Un amore senza retorica né sdolcinati ammiccamenti,tutto è tremendamente reale nella sua disperazione,spesso trattenuto nella consapevolezza del transitorio istante,troppo utopistico per poter essere vissuto appieno e senza remore,ma anche confortevole nella pienezza della vicinanza reciproca.
Piccioni illustra un rapporto straordinario,verosimile ed intenso,scardina le regole cinematografiche dei sentimenti e ne pone altre,a disegnare un’emozione che forse non è neppure amore,ma bisogno di sentirsi vivi e di crearsi quella famosa seconda possibilità in cui rammarichi e rimorsi siano solo materializzazioni buone per sudaticci incubi notturni.Il film non è però un affresco deprimente come potrebbe apparire,è anche più volte gradevolmente ameno e sottile,lascia spazio ad azzeccati inserti surreali che si incastrano alla perfezione nella sceneggiatura donando qua e là sprazzi poetici che non guastano.La ciliegina sulla torta è rappresentata dagli interpreti,Mastandandrea e la Golino formano una coppia eccellente,funzionale e comunicativa come da tempo non se ne vedevano.
Peccato per quel finale tirato per le lunghe e accompagnato da una voce narrante un po’ troppo insistente,si sarebbe potuto fare meglio in fase di chiusura,ma va bene così,”Giulia non esce la sera” è un buonissimo film,di quelli che prendono la mente e segnano il cuore.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  05/07/2009 10:43:37
   7½ / 10
Dopo cinque anni Piccioni torna a dirigere un film. "Giulia non esce la sera" è a metà strada tra la commedia e la tragedia, è un film intimista in cui i due personaggi principali occupano interamente l'attenzione dello spettatore e le inquadrature più riuscite del regista. Due personaggi chiusi e freddi, ma allo stesso tempo molto vicini a una probabile realtà, i due protagonisti sono molto ben caratterizzati; inoltre la Golino e Mastandrea li rendono molto credibili. Un film diverso dai soliti del panorama italiano, un film riuscito.

john_doe  @  19/06/2009 12:13:40
   4½ / 10
Non riesco a trovare nemmeno un pregio in questo film. Non è riuscito a trasmettermi assolutamente nulla, solo la sensazione che con i 7,5 euro del biglietto avrei fatto meglio a prendermi una pizza e noleggiare un anonimo dvd qualsiasi. Piatto.

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  04/03/2009 09:13:16
   6 / 10
Ho apprezzato Piccioni in passato, soprattutto per "Fuori dal mondo", ma in queste ultime prove mi pare si stia appiattendo sui connotati del film italiano classico, che inizialmente rifuggiva in modo originale e intimista.
Rimane sicuramente la sincerità dell'impianto e alcuni passaggi carini ma per il resto il film è abbastanza piatto, tutto nelle didascalie e poco nelle immagini, nelle situazioni inconsistenti e nei conflitti sfumati.

diamanta  @  28/02/2009 19:41:55
   4 / 10
Che dire di questo film? Siamo usciti dal cinema con un milione di finali alternativi che avrebbero fatto decollare il film, piatto per tutto il tempo, ma ovviamente non sono l'autrice del film e quindi voto cio' che ho visto:
-4 perchè non mi ha suscitato nessuna delle emozioni preposte dalla sceneggiatura, ne dolore ne commozione, di romantico il film non ha assolutamente nulla, forse qualche nota tragica ma che come dicevo prima non è stata saputa sfruttare...
-4 per i due attori purtroppo non sono secondo me in grado di sollevare un film del genere anche perchè sia Mastrandrea che la Golino hanno perennemente una sola espressione, qualche battuta piacevole solo da parte di Mastrandrea, la Golino per me farebbe meglio a lasciar perdere questa carriera...
-4 perchè alcune trovate immagino del regista stonano completamente con tutto il film...
-4 perchè sono entrata al cinema consapevole di andar a vedere un film che probabilmente sarebbe stata una delusione...



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Pessimo sotto tutti i punti di vista!

3 risposte al commento
Ultima risposta 03/03/2009 19.14.35
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werther  @  28/02/2009 01:41:34
   5 / 10
Non azzeccatissimo Mastandrea che piace soltanto quando riesce a strappare qualche risata,meglio la Golino che trasmette bene durezza,freddezza e solitudine.La sceneggiatura regge bene fino a l'ultimo quarto d'ora e proprio quando il film poteva svilupparsi e finalmente decollare si interrompe di botto con un finale che rovina quanto di buono fatto fin li.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  27/02/2009 23:43:52
   7½ / 10
Ancora Piccioni, dopo il non riuscitissimo "La vita che vorrei", "Giulia non esce la sera" centra il segno e in un film intimista, romantico e tragico allo stesso tempo commuove, fa riflettere e disperare sulla solitudine dei nostri tempi. ttima prova della Golino, un pò meno quella di Mastandrea, sta di fatto che la pellicola è riuscita e ci si alza con la tristezza nel cuore perchè Piccioni racconta bene la depressione dei nostri tempi con uno sguardo lucido e preciso, circoscrivendo bene i tratti dei vari personaggi, senza esagerare ma neanche semplicemente abbozzandoli. "Luce di miei occhi" è molto vicino anche sotto il rofilo scenografico e musicale, la colonna sonora dei Baustelle è indovinata e gli innesti letterari danno quel tocco di fiaba che arricchisce il film. Un ottimo film italiano!

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