Nonostante Giulietta e Giorgio abbiano festeggiato l'anniversario di matrimonio con amici, tra loro le cose non sono più come prima. Lui è cortese, ma distante ed è preso da un altro amore; lei per trovare conferme e consolazioni si rivolge ad un medium indiano...
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Primo lungometraggio a colori di Fellini. Grandi invenzioni visive, bellissimi e stravaganti costumi, ricche scenografie. Il film sembra voler essere una versione al femminile del capolavoro “8 ½”, mescolando sogni, visioni e ricordi, anche se risulta un po’ confuso e incompiuto. Giulietta si trova divisa tra le tentazioni e il senso di colpa derivato dall’educazione cattolica, personificati dagli “spiriti” che solo lei riesce a vedere. Anche qui c’è un insieme di eccentrici personaggi femminili interpretati da un variopinto cast che, oltre alla Masina, comprende Sandra Milo, Valentina Cortese, Sylva Koscina, Caterina Boratto, nel ruolo della madre (anche se in realtà aveva solo pochi anni più della Masina), e anche Milena Vukotic nel piccolo ruolo di una cameriera.