gli occhi della notte regia di Terence Young USA 1967
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gli occhi della notte (1967)

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locandina del film GLI OCCHI DELLA NOTTE

Titolo Originale: WAIT UNTIL DARK

RegiaTerence Young

InterpretiAudrey Hepburn, Alan Arkin, Richard Crenna

Durata: h 1.46
NazionalitàUSA 1967
Generethriller
Al cinema nel Luglio 1967

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Trama del film Gli occhi della notte

Susy è cieca. Si trova in balia di tre criminali che stanno cercando una bambola imbottita di droga, della quale sono venuti casualmente in possesso lei e il marito. Il più spietato dei tre, dopo aver ucciso i complici, resta a tu per tu con la donna, che però, astutamente, elimina ogni fonte di luce nella casa. Ha inizio una caccia nel buio...

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Voto Visitatori:   7,60 / 10 (31 voti)7,60Grafico
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Voti e commenti su Gli occhi della notte, 31 opinioni inserite

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ferzbox  @  27/03/2015 19:08:28
   7½ / 10
Questo film per certe cose mi ha ricordato "Un giorno di terrore" di Walter E. Grauman uscito solo qualche anno prima; sostanzialmente parlano di due cose abbastanza diverse,ma la situazione ha qualcosa di simile,dato che in entrambe le opere viene messo in risalto l'istinto di sopravvivenza di una giovane donna quando messa alle strette e tenuta prigioniera dentro casa sua mentre dei farabutti approfittano della sua debolezza.
Non solo,ma entrambe le donne di questi due film hanno contro di loro un terribile malus; la prima era prigioniera del suo ascensore casalingo(era invalida da una gamba),mentre questa è cieca a causa di un'incidente d'auto avvenuto anni prima.
Ho voluto sottolineare questa somiglianza perchè chiunque abbia adorato uno dei due ma non ha mai visto l'altro provveda,non rimarrà di certo deluso.

"Gli occhi della notte" è un thriller claustrofobico che si svolge quasi interamente all'interno di un unica location,dove un terzetto di criminali mette sotto torchio una ragazza non vedente per entrare in possesso di una bambola con al suo interno dell'eroina.
Il motivo per il quale la bambola si trova nella casa di questa donna fa parte dell'intreccio narrativo della storia,ma l'elemento più interessante è il continuo cambio di personaggi all'interno dell'appartamento; la regia riesce ad essere molto funzionale coinvolgendo lo spettatore in modo più che discreto.
Non sono presenti scene estremamente violente o sanguinose,però non è una caratteristica che penalizza la pellicola,considerando che tutto il fascino si regge sui dialoghi e il carisma della giovane protagonista.
Buon thriller anni 60/70....un'occhiata se la merita indiscutibilmente.

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Ultima risposta 27/03/2015 21.31.17
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Dick  @  24/01/2015 11:53:43
   8 / 10
Coinvolgente thriller un po sulle orme di Hitchcock ben diretto da Terence Young, regista di alcuni dei primi e tra i migliori 007. Grandissima Audrey Hepburn che però proprio nel 67 avrebbe abbondato per quasi 10 anni le scene!

2 risposte al commento
Ultima risposta 24/01/2015 12.44.15
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hghgg  @  15/02/2014 13:50:00
   8 / 10
Grande Thriller di Terence Young che costruisce un'impianto solido e di grande qualità, con un ottimo meccanismo ben oliato che tiene alta la tensione, meccanismo tutto basato sull'handicap della protagonista, non vedente, immersa nel buio più completo e quindi alla mercé degli inganni e delle minacce di loschi individui.
Audrey Hepburn, l'immensa, ci regala una delle più grandi interpretazioni della sua straordinaria carriera. Ho sempre sostenuto che la Hepburn, brava fin dai tempi di "Vacanze romane", sia costantemente migliorata anno dopo anno e film dopo film, raggiungendo la maturità artistica con "Colazione da Tiffany" e poi continuando ancora a migliorarsi fino ad arrivare a quelle che per me sono le tre sue più grandi interpretazioni in "Sciarada" e "Two for the Road" (1963 e 1967, entrambi di Stanley Donen) e appunto in questo gioiello di Young. La Hepburn di questo film si avvicinava ai quarant'anni, era un'attrice matura, totalmente consapevole del suo talento e dei suoi punti di forza, controllata, sempre straordinariamente in parte, gestisce la sua meravigliosa espressività mirabilmente ed entra nel personaggio come pochi altri sanno fare. La sua interpretazione di una donna cieca (ottima nelle movenze e nei comportamenti, almeno per quanto ne posso sapere io) e minacciata ma caparbia e coraggiosa è perfetta. Una prova intensa, straordinaria, che le permette di confermarsi una volta di più, dopo 15 anni di carriera, come una delle più grandi attrici della storia del cinema, inarrivabile per molte per talento, versatilità (passava dalla commedia al drammatico con invidiabile semplicità, anche nello stesso film), espressività (irresistibilmente straordinaria) e capacità di entrare nel personaggio, dargli vita propria e imprimerlo nella memoria dello spettatore; così come è inarrivabile per molte per bellezza, grazia, classe e... vabè, io sulla Hepburn potrei scrivere un panegirico di 9000 pagine quindi credo sia meglio fermarsi qui, aggiungendo soltanto che questa grandissima interpretazione è praticamente l'ultima a così alti livelli della sua carriera. Dopo questo film la Hepburn lascerà il cinema per diversi anni tornando poi negli anni '70 e '80 solo per una manciata di sporadiche apparizioni in film non certo eccelsi. Ma quello che ha lasciato tra il 1953 e il 1968 è una delle più grandi eredità e quantità di personaggi ed interpretazioni indimenticabili che il cinema ricordi. Totale.

Al suo fianco, suo antagonista, un giovane ed inquietante Alan Arkin, munito di occhialetti con lenti scure è un losco e pericoloso figuro credibilissimo, che offre davvero una grande interpretazione, anche lui perfettamente nella parte, ci immerge in un memorabile duello, anche interpretativo, con la Hepburn. Cinema d'alta scuola. Apparizione memorabile anche per Richard Crenna criminale non così spietato, futuro mentore nientemeno che di John Rambo... ehm...

Terence Young gestisce bene il meccanismo della tensione, davvero buona la sua regia che regala sequenze assolutamente memorabili. Straordinaria quella in cui la Hepburn riesce a far precipitare la casa nel buio totale, potendo affrontare così ad armi pari il pericoloso criminale che la minaccia. In assoluto la scena migliore del film, c'è tensione e una grande soluzione di regia, con un'atmosfera davvero non male. L'intreccio giallo-crime costruito attorno alla cecità della protagonista è buono ma non sempre perfetto o particolarmente credibile e la sceneggiatura seppur valida è il punto più debole del film, non sempre chiara e precisa nella scrittura. Nonostante ciò la storia risulta sempre appassionante, trascinata da due protagonisti immensi, e tiene incollata allo schermo.
Per me è un grande film, ottima prova per Terence Young. Audrey...

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Ultima risposta 15/02/2014 16.07.44
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BlueBlaster  @  13/01/2014 17:46:56
   6½ / 10
Mi dissocio in parte dall'opinione media e sopratutto dal voto medio...
Innanzitutto è un buon film che merita di essere visto, la storia è appassionante e le interpretazioni ottime però lo credevo tutta un'altra cosa!
Molti dicono che è inquietante e che fa paura, a me non ha fatto assolutamente questo effetto...avrei di gran lunga preferito una location tipo una villa sperduta piuttosto che un piccolo appartamento di cui si vede una sola stanza, oltretutto le sequenze sono piuttosto illuminate invece di essere tenebrose come la situazione avrebbe richiesto.
Ripeto, la storia thriller è intrigante ma il film non mi ha emozionato ed ha comunque delle lacune nella sceneggiatura...si ostenta troppo sulla cecità della protagonista quando nella realtà questo concetto non verrebbe così tanto ribadito!
Brava comunque Audrey Hepburn in questo ruolo lontano dai suoi stereotipi, bei dialoghi e regia capace di Terence Young...thriller da camera che merita un'occhiata ma sopravvalutato a mio avviso.

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Ultima risposta 14/01/2014 02.08.14
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  19/02/2011 13:42:26
   7½ / 10
Thriller al cardiopalma che, malgrado una prima parte lentuccia e la scenata architettata dai tre antagonisti abbastanza banalotta (essendo appunto criminali, non avrebbe dovuto essere così difficile appropriarsi della bambola), riesce comunque a ricreare una suspense da manuale grazie alle eccellenti performance del cast (specie dei compianti Hepburn e Crenna, bravissimi), alla sceneggiatura ricca di colpi di scena (la seconda parte è un crescendo di tensione insostenibile) e alla terrorizzante resa dei conti finale al buio tra la protagonista spaesata e un'Alan Arkin da brivido (una battaglia ormai entrata negli annali della storia del cinema).
Un classico... un film che si porta benissimo i suoi quasi 35 anni.
Oggi Hollywood opere del genere può solo sognarsele!

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Ultima risposta 24/02/2011 17.41.18
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