gomorra regia di Matteo Garrone Italia 2008
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gomorra (2008)

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locandina del film GOMORRA

Titolo Originale: GOMORRA

RegiaMatteo Garrone

InterpretiToni Servillo, Gianfelice Imparato, Maria Nazionale, Salvatore Cantalupo, Gigio Morra, Salvatore Abruzzese, Marco Macor, Ciro Petrone, Carmine Paternoster

Durata: h 2.15
NazionalitàItalia 2008
Generedrammatico
Tratto dal libro "Gomorra. Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra" di Roberto Saviano
Al cinema nel Maggio 2008

•  Altri film di Matteo Garrone

Trama del film Gomorra

Tratto dall'omonimo bestseller di Roberto Saviano, il film è un ritratto della camorra e della criminalità contemporanea nella città di Napoli.

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Voto Visitatori:   7,51 / 10 (298 voti)7,51Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
Miglior filmMigliore regiaMigliore sceneggiaturaMigliore produttoreMiglior montaggioMiglior sonoroMiglior canzone (Herculaneum)
VINCITORE DI 7 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior film, Migliore regia, Migliore sceneggiatura, Migliore produttore, Miglior montaggio, Miglior sonoro, Miglior canzone (Herculaneum)
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Voti e commenti su Gomorra, 298 opinioni inserite

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phemt  @  02/10/2008 15:33:03
   8 / 10
Gomorra fa paura quasi e più di un horror vista la assoluta verosimiglianza del narrato… Lo stile semi-documentaristico (quasi neorealista) scelto da Garrone per mettere in video il celebre libro di Saviano si sposa perfettamente con la storia raccontata…

C'è da dire che effettivamente le micro-storie trattate non mostrano nulla di nuovo rispetto ai tanti film del genere che si sono succeduti negli anni con la classica sequela di tradimenti, ragazzini che entrano all'interno del sistema (della serie "O sei con noi o sei fuori"), gente che cerca di tirarsi fuori dai guai, chi si fa sedurre dal nuovo che avanza (la Cina), ragazzi che si lanciano alla conquista del mondo alla Scarface e bravi ragazzi di famiglie tranquille che alla fine si redimono… Ma se precedentemente erano già state trattate è solo perché storie di questo tipo hanno un consistente fondo di verità… Come in questo caso d'altronde…

Decisamente appropriato il cast così come adeguata è la scelta della colonna sonora (per quanto il noemelodico napoletano non lo possa sopportare) il film brilla anche per alcune scene dal fortissimo impatto visivo (l'allontanamento del portasoldi dalla scena del massacro e l'omicidio di Maria su tutte)…

Qualcosa dal punto di vista dello svolgimento narrativo però non mi ha convinto del tutto, tanto che il film non mi ha appassionato come normalmente succede con opere del genere… Di fronte però a film di questo tipo non può passare in secondo piano il fatto che alla fin fine opere del genere diano parecchio da pensare su alcune situazioni purtroppo tristemente vere…

Crimson  @  23/09/2008 19:25:13
   8 / 10
Agghiacciante e estremamente pulsante nel raccontare una realtà, perchè che lo si voglia o no tutto ciò che vediamo è una parte importante del tessuto socio-culturale dell'italia. Una degenerazione morale penetrata fino al midollo. Un incubo, il vuoto che regna sovrano, ragazzini che vedono come modelli i camorristi (la scena del 'trapasso' da ragazzino a uomo è incredibile), speculatori fieri di togliere problemi da una parte e portarli dall'altra, arricchendosi alle spalle degli altri che secondo il codice devono anche essere riconoscenti. I due sciagurati ladruncoli invasati dal senso del possesso (che poi, che 'senso' è?). Solo un briciolo di speranza, ossia Roberto, il figlio raccomandato che apre gli occhi e ha il coraggio di farsi da parte e rigettare ricolmo di schifo: è il sentimento prevalente che ti assale e che in realtà non ti lascia molto a cui appigliarti per immaginare come potrebbe cambiare realmente, tanto è pervasiva questa piaga. Non mi soffermo ulteriormente, il film è prevalentemente visivo. Tutto ciò che ho voluto fare appena uscito dalla sala è stato premere il pulsante play del mio lettore mp3 sulla title-track di 'when all the laughter has gone' dei Dolorian, e prendere a calci in **** Afef.

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Ultima risposta 23/09/2008 23.15.01
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manganellate  @  04/09/2008 02:16:52
   7 / 10
Non è male,assolutamente...purtroppo chi ha letto il libro rimarrà un pò deluso,perchè alcuni argomenti sono stati eliminati,sicuramente x esigenze tecniche,però....comunque consigliato

pinhead88  @  04/09/2008 02:02:36
   10 / 10
un documentario/film veramente girato bene e realisticamente ben costruito.uno dei pochissimi recenti capolavori.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  26/08/2008 11:41:33
   8 / 10
"Gomorra" è un film terribile ma necessario. E' lo squarcio su un mondo apparentemente lontano ma invero più vicino di quanto si possa immaginare. Dall'inizio alla fine della sua visione si è pervasi da un senso di angosciosa impotenza, suscitata dalla (rap)presentazione di quel "tritatutto" che è la camorra, la quale fagocita le vite di chi -coscientemente o incoscientemente- ne è invischiato: dal ragazzino, esaltato dalla falsa ebbrezza di potenza, fino alle persone adulte le quali, pur desiderando di estromettersi dai "giochi" di potere, non ne possono stare fuori perchè nella malavita è consentito entrare ma non uscire. Così il quadro che emerge è quello di una dimensione "altra" e "distante" in cui sono assenti lo Stato e tutte le sue manifestazioni, e che è totalmente controllata e occupata dall' Anti-Stato, cioè da un governo abusivo che si regge sulla regola della violenza. A quest'ultimo proposito, penso che rimarrà nella storia della cinematografia italiana la sequenza finale: di una amarezza e di un'atrocità sconfinate.
Bravissimo Garrone nella regia, dandole quel taglio documentaristico che conferisce a tutta la pellicola un realismo così forte da sembrare quasi irreale.

bartlisa  @  25/08/2008 13:00:29
   6½ / 10
non mi ha convinta. secondo me alcune parti non sono molto chiare,mi hanno detto che se si è letto il libro si capisce tutto...ma,non avendolo letto..ho dei buchi neri! cmq,interessante ed inquietante..ma lo si può tranquillamente guardare da casa,non urge andare al cinema!

Invia una mail all'autore del commento click  @  21/08/2008 04:04:51
   9 / 10
Spettacolare film di denuncia, dove attori non professionisti interpretano sè stessi (tant'è che uno dei boss è statoaddirittura arrestato nella realtà) con grande spontaneità e nessun imbarazzo. I temi trattati sono risaputi, ma ribadirli non fa mai male. Sono contento che il film abbia avuto un successo così clamoroso perchè più gente sa tutto lo schifo che accade, meglio è, e sono contento anche per certe scene eccessive e banali che servono a rimarcare la scandalosa illegalità dei fatti. Sono contento perchè ho visto il film in un cinema dove all'inizio i ragazzi applaudivano e ridevano, ma man mano che il film proseguiva, la sala si è ammutolita. Uno dei migliori film italiani degi ultimi anni, volutamente grezzo, che lascia lo spettatore attonito.

E' preoccupante il fatto che Gomorra ricordi in maniera impressionante un altro film ambientato nelle favelas, ed è sconvolgente l'ingnoranza di un utente che ha criticato questo film dicendo che il cinema deve essere solo intrattenimento.

Mi sarebbe piaciuto se fosse stato esplicitato il fatto che Scampia non è un mondo totalmente a sè: se da una parte la camorra la fa da padrona, è anche vero che alle case dei puffi ci va parecchia gente che vive anche a più di qualche km da lì.

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  12/08/2008 16:25:30
   5½ / 10
Più che un film mi sembra un documetario sulla malavita a Napoli, ....come se queste coase riguardassero solo Napoli.

Alcuni temi che tratta sto film sono meglio delucidati su due puntate di Report.
Il resto è propaganda.

Qual'era lo scopo di questo film/Documentario?

Mi devo sentire in qualche modo responsabile anche io di ciò che succede li?

La Mafia sta in tutto il mondo.
In Colmbia in Cina In America In Spagna in Portogallo e chi più ne ha più ne metta.

Di cosa dobbiamo ancora stupirci?

Il 5 e mezzo è perché non si può seguire un film interamente sottotitolato in quanto è tutto parlato in dialetto stretto, ciò comporta una fatica enorme a chi non è di Napoli a seguire il film.

Personalmente non sopporto l'idea di sfruttare il Grande Schermo per fare denuncia sociale.

Il Cinema è fatto per intrattenere e per divertire.

18 risposte al commento
Ultima risposta 29/11/2008 12.38.50
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mocori86  @  04/08/2008 12:52:52
   9 / 10
molto bello, anche se tratta argomenti che sono in larga parte già conosciuti riesce comunque a colpire

peppe87  @  28/07/2008 22:26:09
   9 / 10
napoli nuda e cruda
un filmone alla faccia di chi dice che il cinema italiano e' senza idee nuove, senza nuovi soggetti.

eccolo !

...garrone lo ha messo nel c..u.lo a tutti

G-nomo  @  19/07/2008 17:17:01
   8 / 10
Grandissima (e piacevole) sorpresa italiana! Sinceramente non me l'aspettavo proprio perchè purtroppo ho un grosso pregiudizio verso il cinema nostrano CONTEMPORANEO. Mi soffermo solo sulla parte che mi ha colpito di più (dato che questo film è stato "esaminato", nei commenti, da cima a fondo): La regia di ottimo livello e in particolare l'abbondante utilizzo "ravvicinato" della camera che dava un senso di claustrofobia e "attesa di un qualcosa che deve accadere" (poi magari non succedeva nulla, però... che ansia!).
Ottimo!

ziotom77  @  11/07/2008 15:41:47
   6 / 10
sinceramente me l'aspettavo meglio... certo ero sicuro che non avrebbe rispecchiato per intero il libro (che è fantastico) però alcuni punti importanti nel film non ci sono...
se non avessi il libro allora il discorso cambierebbe anche se vivendo a napoli per me quelle cose che già conoscevo potevano sembrare normali ma leggendo il libro tutto diventa più intrigante, si va nelle viscere della malavita, cosa che nel film tutto si ferma alla superficie...

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  09/07/2008 14:40:47
   9 / 10
Lascia un vuoto, una voragine di pensiero, non si è in grado di analizzare un film come Gomorra; è uno dei pochi film che riesce a destrutturare il codice cinematografico fino a divorare anchela stessa coscienza critica dello spettatore. Al di là del significato politico e contenutistico (che comunque è essenziale nella riuscita di questo concetto), Gomorra sarebbe da annoverare fra le pellicole più riuscite della storia della cinematografia, è un Film allo stato puro, negando, annullando lo stesso impianto filosofico che lo sorregge. è un vuoto quello che lascia, incolmabile. Siamo incapaci di reagire di fronte all'inelluttabilità del narrato, alla perfezione del sistema camorrista. Ma è un vuoto a cui non si può non pensare. Gomorra vi accompagnerà per tutta la vita, non si passa una giornata senza pensare a Gomorra.
In "Amore e Rabbia" Godard diceva che in realtà il Cinema non è ancora nato...forse.

eraser_ed  @  08/07/2008 16:47:56
   9 / 10
Un film dallo stile descrittivo, ben lontano dalla scia di un gangster-movie americano, dalla quale si poteva presupporre un nesso; Il film si limita a mostrare, in tutta la sua brutalità, una realtà tragica, la cui reazione più immediata è purtroppo chiudere gli occhi.
Garrone riesce a ridestare i nostri occhi assopiti per 2 ore, e riesce a ridestare l'immagine di un cinema italiano tristemente decaduto nell'insistere su quei (soliti, tutti uguali) film introspettivi(di un'introspezione degna da bambini di 4 anni, di fronte a cui Dostoevskij si sarebbe sentito il Re del mondo), di coppie, figli,marito e moglie,e 30enni sull'orlo della depressione.

Trascorrono infine le due ore, in una oscillazione continua di tensioni e sensazioni; si esce dal cinema; si torna al quotidiano; il mondo di Gomorra appare lontano; eppure è vicinissimo;

mignigro  @  04/07/2008 03:58:28
   10 / 10
alfrar  @  29/06/2008 14:07:29
   8 / 10
Garrone realizza un grandissimo film, sugli affari sporchi di Napoli e dintorni, senza pero'mai voler giudicare o fare la morale, semplicemente si presta a raccontare le vicende che noi tutti conosciamo.
Si esce dalla sala fortemente provati.
Assolutamente da vedere

NandoMericoni  @  21/06/2008 12:13:36
   8 / 10
concordo con chi afferma che a volte il film è un tantino lento ma rimane comunque un'ottima dimostrazione che il Cinema italiano non è morto...avanti così!

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  18/06/2008 21:42:11
   7 / 10
Film complesso, duro, difficile da digerire. Personalmente l'ho trovato troppo slacciato, documentaristico. I personaggi sono solo pupazzi che servono a mostrare i diversi aspetti della camorra.
Neorealista?
Direi di no proprio a causa di questa distanza dai personaggi.
Rimane un affresco potente e complesso, dai mille volti; il film a tratti sembra rincorrere la lucidità di Altman nelle sue migliori uscite con trame multipersonaggio, ma manca nei personaggi per essere feroce ed indimenticabile. La cosa migliore del film è la grande regia di Garrone, incollata ai volti, alle persone, sporca, disturbante, non lascia niente, non sorvola e mostra impietosa, nonostante alcune scelte scontate e ripetitive (come ad esempio quella di far sparare un personaggio fuoricampo in modo da sorprendere lo spettatore. La prima volta funziona, la terza o la quarta un pò meno).
Bravo Servillo, meno bravi altri. In generale un film da vedere, troppo documentaristico, ma duro e lontano dalla fiction nostrana come il nostro cinema non riusciva a fare da anni.

nEuRoTiK  @  18/06/2008 14:51:06
   6 / 10
Coraggioso quanto si vuole, ma cinematograficamente parlando non l'ho trovato affatto un capolavoro. Alcune scene sono belle, ma nella totalità è un po' troppo macchinoso e lungo, alla fine rischia d'annoiare. Troppo documentario, poco film.

alexp79  @  17/06/2008 19:20:17
   8 / 10
alcune scene vi faranno inkazzare (creare un sentimento dui vuoto ecc ecc), ,a che gran bel film (italiano).
da non perdere

nutellakiss  @  17/06/2008 19:12:33
   6 / 10
niente di eccezionale.Mi aspettavo molto di più da questo film.La storia non è ben collegata a causa delle varie "storie" al suo interno per cui vedetelo solo se volete approfittare di una vostra amica napoletana anche lei poco interessata al contenuto del film.Pesante!

DiReCtOr  @  16/06/2008 18:35:55
   7½ / 10
Veramente un buon film, ben realizzato, finalmente un regista italiano che prova a far risalire un po il nostro cinema malato.
L' unica pecca del film è forse il fatto che si concentra troppo e unicamente sul mondo povero e corrotto di scampia, quando sta nei ricconi e nei gradi alti della società la chiave che avvia tutto.
7 il voto più giusto, 7, 1/2, mezzo punto in più per la colonna sonora dei Massive Attack, stupenda come al solito.

castelvetro  @  16/06/2008 13:02:07
   9 / 10
Buon film
Ci voleva...

Scene da ricordare:
i 2 ragazzi nel night,
il ragazzino nell'auto con la musica tamarra
la scena attorno al tavolo da gioco

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Silly  @  16/06/2008 12:45:36
   7½ / 10
E' un buon film, non esagero col voto poichè l'ho trovato a tratti un po' dispersivo.... Molte storie che si intrecciano e non tutte sono raccontate al meglio, a mio avviso. Ma ciò nonostante è un film che vale la pena di essere visto. Ti lascia nel cuore un'infinita tristezza e impotenza.... E rabbia. Xchè non c'è via di scampo, sembra un cane che si morde la coda continuamente. Chi cerca di cambiare qualcosa nella propria esistenza, non ce la fa. L'unica soluzione sembra sempre essere quella di delinquere. La storia del sarto, quella che mi ha più toccato, ti lascia davvero senza parole.
Regia originale, bravo come sempre Servillo. I volti, in questo fil, parlano.
Guardatelo!

alex75  @  16/06/2008 12:15:15
   9 / 10
In una Napoli da incubo scandalosamente indistinguibile dalle favelas sudamericane si intrecciano storie di ordinario squallore, tra giovani adepti di mammà camorra, miseria e ignoranza da terzo mondo e un ineluttabile destino di morte che regna sovrano.
Grande cinema che trascina lo spettatore negli orrori del presente, che violenta lo sguardo con una fotografia iperrealista da reality show e che insinua un'inquietudine quasi insostenibile nello spettatore italiano che si chiede: ma l'Italia di oggi è questa? Come è possibile che esista questa realtà?
Il tutto filtrato da una regia lucidissima e spietata che non cede mai alle facili soluzioni e al pietismo di tanto cinema neo-neorealista degli ultimi dieci anni. I "cattivi" sono mostri di violenza e squallore e i "buoni" sono disgraziati condannati all'eterna sofferenza di un mondo, quello della Napoli di Scampia, immutabile nel suo orrore.

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Ultima risposta 01/07/2008 20.27.37
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goophex  @  15/06/2008 22:15:15
   8 / 10
Un'amarezza infinita rappresentata in modo incredibilmente realistico...

ughetto  @  13/06/2008 11:16:28
   5½ / 10
Capisco il segutio di critica e pubblico che ha avuto questa pellicola, ma la sua rilevanza come opera di denuncia in un momento così difficile, non ci deve far dimenticare il fatto che siamo di fronte ad un'opera cinematografica e che come tale va valutata. Per di più un'opera tratta, e non libermamente ispirata, da un libro e che quindi va considerata anche in relazione a questo. e nessuno dovrebbe sottrarsi a questa dialettica.
Come struttura narrativa il film è debole, le storie sono troppe, non sono collegate, ne da tratti narrativi ne da tratti stilistici. Hanno in comune solo l'argomento. E' come se il film fosse un numero x di corti tagliati e rimontati un pezzo dopo l'altro. Questa scelta non mi è piaciuta.
Per quanto riguarda la sceneggiatura , è evidente come questa sia stata scritta pensando più a cosa doveva far vedere allo spettatore che al film in quanto tale. ne risulta un'opera retorica, preoccupata solo, sempre e in ogni istante, a far emergere il problema: insomma un grave peccato di didascalismo. Evento che si ripercuote in maniera disastrosa sui dialoghi: irrealistici, farraginosi e, mi ripeto, retorici fino al dolore (per esempio l'insopportabile imprenditore del nord che nel suo sciocco ripetere "clean, clean" quante cose vuole dirici!).
Tutto questo sforzo in definitiva didattico ha come risultato quello che molto spesso non si capisce niente della realtà della quale si stà parlando (un esempio su tutti: la questione dello scissionismo); se ne colgie solo la sorprendente disumanità. E qui il confronto con il libro:
molto più evocativo e caratterizzante. Ma che soprattutto ha un punto di forza (l'unico?): quello di proporre il mondo della camorra, e le sue regole, come un universo frutto di un iper feticismo della merce che informa di se tutto ciò che la circonda, che detta le regole, che uccide le persone.
Ma nel film questa riflessiojne si perde. O comunque non è vissuta come un punto di forza. (nonstante le dichiarazioni)
A questo punto cosa dire della regia? Fra ammicamenti e virtuosismi alla fine è più piatta di quello che avrebbe voluto, perchè cerca il pulp ma rimane ben incatenata al suo didascalismo, che le tarpa inevitabilmente le ali.
Unico punto positivo luci e fotografia. Sono rimasto folgorato dalla capacità che hanno avuto gli operatori di cogliere quella luce triste che tanto spesso c'è sulle spiagge del sud, e che al cinema non avevo mai visto.
Comunque: tentativo lodevole, occasione sprecata.

paride_86  @  13/06/2008 01:02:43
   8½ / 10
Ritratto dellla camorra, strutturato in quattro trame separate. Il film è stilisticamente essenziale: niente giochi di suspense, niente climax, niente musica (e a volte se ne sente la mancanza). Ma Garrone colpisce e lascia il segno.

Jacky  @  11/06/2008 13:58:23
   9 / 10
spettacolare anche se in certi tratti lento...da vedere assolutamente !

Cliff72  @  10/06/2008 17:21:02
   7 / 10
Film secondo me sopravvalutato. Con questo non voglio dire che non mi è piaciuto o che sia stato fato male, tuttavia non è un capolavoro come inizialmente proclamato!
Plauso al regista che senza fronzoli ha voluto mostrare la realtà di "Gomorra", al tono documentaristico di alcune sequenze, all'ottima ambientazione e recitazione; ciò nonostante al termine del film non ho avuto quelle sensazioni che oggi mi fanno gridare al capolavoro.
Comunque discreto film che sicuramente dovrebbe essere guardato soprattutto dai giovani, perchè l'Italia è anche "Gomorra".

stallonemania  @  10/06/2008 09:16:51
   6½ / 10
bello e bello, ma e decisamente lento e macchinoso in varie scene...

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Ultima risposta 11/06/2008 09.33.14
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filosofo  @  09/06/2008 01:57:02
   5 / 10
Bah... sto film m'ha fatto schifo... Il divo è diecimila volte più bello.
E' solo un intreccio di storie...
Per non parlare del finale penoso...
Non riesco a capire come può piacere questo film... dovrebbe provocare ribrezzo per questa schifosa realtà... mah

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Ultima risposta 12/01/2010 17.07.49
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Invia una mail all'autore del commento EnglishRain  @  08/06/2008 20:13:26
   7 / 10
Crudo, reale, duro. La realtà spiaccicata in faccia di una realtà Italiana che non possiamo ignorare.

Voto tema : 10

Voto film : 7

sasyengy  @  08/06/2008 15:28:29
   7 / 10
SONO DI NAPOLI E CHI MEGLIO DI NOI NAPOLETANI POTEVA COMMENTARLO....IL FILM E BEN FATTO E METTE A FUOCO QUELLA CHE PURTROPPO E LA REALTA E IL DEGRADO DELLA CITTà LA CAMORRA C' E ED E PRESENTE ....ANCHE SE SINCERAMENTE IL REGISTA GARRONE FORSE SU QUALCHE SCENA A UN PO ESAGERATO,E QUALCHE SCENA MI E SEMBRATA UN PO ECCESSIVA ...PERO VALE LA PENA DI VEDERLO......

Invia una mail all'autore del commento angel__  @  08/06/2008 14:22:22
   8 / 10
concordo con alcune considerazioni fatte dall'utente qui sotto,il film registicamente non è certo impeccabile, certe inquadrature dove gli attori sembrano guardare in macchina sono un pò assurde. ciò non toglie che garrone è riuscito perfettamente a dare un grande ritmo alla pellicola passando continuamente da una vicenda ad un'altra in modo fluido. girare degli attori non professionisti con risultati ottimi merita inoltre un altro plauso. tutte le considerazioni sui contenuti del film sono state già fatte da altri molto bene.non rimane che consigliare la visione di un film di denuncia realizzato veramente con cura e che come il libro porta a riflettere.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  08/06/2008 03:19:50
   9 / 10
Uno schiaffo neorealista che scuote le coscienze, un miracolo cinematografico che nasce dalle miserie raccolte e narrate da un miracolo letterario.
A Gomorra nessuno è salvo, tanto meno lo spettatore.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  07/06/2008 14:54:08
   10 / 10
Dopo avere visto Gomorra la prima cosa che mi è venuta voglia di fare è stata una bella doccia, una doccia fredda, purificatrice. Ed ho ringraziato il cielo per essere più fortunato (ripeto, più fortunato, non più bravo) dei protagonisti del film appena visto.
Perchè Gomorra ti porta dentro la storia, non lascia respiro, sei dentro ed è impossibile uscirne. Si è parlato non a torto di neoralismo: siamo di fronte ad una pellicola che avrebbe inorgoglito PPP e De Sica, un Accattone moderno, un Umberto D. dei giorni nostri, sebbene con tematiche diverse.
La fotografia è sporca e reale al tempo stesso, sempre macchina a mano, mai steady, il montaggio non conosce pausa, e gli attori sono a dir poco eccezionali: ma su tutti va reso onore a MATTEO GARRONE, che entra nell'olimpo dei grandi registi italiani firmando uno dei film più belli e controversi degli ultimi vent'anni.
Il dialetto stretto partenopeo sottotitolato contribuisce a creare inoltre un'aurea "mitica" su tutta l'opera.
Nichilismo allo stato puro, in stile Coen Bros, con un solo briciolo di speranza, guarda a caso il meno realistico e il più romanzato (l'assistente di Servillo che si ribella al suo datore di lavoro e se ne va, a riprova che è dalle famiglie semplici e oneste che può partire la risposta). Un film imperdibile.

2 risposte al commento
Ultima risposta 01/11/2008 20.46.46
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carlito72  @  07/06/2008 02:28:22
   9 / 10
magnifico, una lezione di cinema intensa e completa.
alcune scene (il ragazzo che canta e balla in piazza con gli amici, la scena principale per citarne un paio) sono strepitose.

un lavoro incredibile. complimenti a garrone. il più grande film italiano degli ultimi dieci anni.

Gentiluomo  @  05/06/2008 21:29:41
   9 / 10
Un film non si giudica solo dalla tecnica cinematografica...Ma come in Una Poesia dall'emozione,da ciò che ti riesce a suscitare all'interno dell'animo.A me personalmente ha toccato,molto e A ME QUESTO BASTA.Dare 1 a questo film è un'esagerazione...Un film si giudica anche da ciò che ti lascia quando esci dal cinema,non solo dalla luce,dal sonoro,etc.,la sostanza di un buon film è ben altra...


X TUTTI I SAPIENTONI::::

Film come sogni, film come musica. Nessun'arte passa la nostra coscienza come il cinema, che va diretto alle nostre sensazioni, fino nel profondo, nelle stanze scure della nostra anima. (Ingmar Bergman)

LASCIATE STARE LA SEMPLICE E SUPERFICIALE CRITICA TECNICA....

13 risposte al commento
Ultima risposta 10/06/2008 10.27.41
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baghiero  @  05/06/2008 18:53:21
   10 / 10
Un film che merita molto!!! Complimenti a tutti a cominciare da Roberto Saviano...

alesfaer  @  05/06/2008 15:21:02
   4½ / 10
un film di denuncia nel complesso valido. ma io non giudico il coraggio di 1 regista o la crudezza e veridicità degli argomenti. guardo recitazione, dialoghi e tanto altro. e il dialetto napoletano cn tanto di sottotitoli mi ha infastidito non poco. la somiglianza poi tra i vari attori pelati cn nasone finiva solo x confondere.

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Ultima risposta 12/01/2009 16.21.35
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Mizoguchi  @  05/06/2008 09:13:02
   5½ / 10
Sentendomi in dovere di giudicare un film sempre "cinematograficamente" e non moralmente, Gomorra mi ha lasciato l'amaro in bocca...
Il film inizia alla grande con un sonoro da nave spaziale (che in realtà è semplicemente la ventola della doccia abbronzante) e una dissolvenza naturale cioè il passaggio dal nero all'incadescenza delle lampade, le prime battute, la musica neomelodica (che magicamente pur essendo perfettamente integrata al contesto ha spesso un effetto straniante, ma non è la prima volta che viene usata in questo modo) e una strage improvvisa: bello stile, secco, che lascia il segno...
Poi il film continua, montaggio serrato, coraggioso (non c'è una dissolvenza) però comincia subito a deludere, Garrone non è un regista da film corali, le psicologie abbozzate di tutti i suoi personaggi non valgono nemmeno una virgola dell'introspezione dei suoi due "noir" precedenti, forse vorrebbe tornare al ritmo delle sue prime commedie, ma il tutto non funziona.
Sulla camorra vista dal di dentro da personaggi "ai margini" aveva già detto tantissimo (e meglio) nell'imbalsamatore, qui invece sembra un ennesimo film di camorra come "pater familias" con qualche sparuto guizzo.
La sceneggiatura è piena di cliché e previdibilissima, il portasoldi che vuole tirarsi fuori ed è combattuto tra amicizia e desiderio di salvarsi la pelle, la traditrice da eliminare, i due scavezzacolli che sfidano il sistema, lo scaricatore di rifuti tossici cinico e il suo compare che si redime... (forse solo l'episodio del sarto è degno di nota)
Insomma più passa il film più mi rendo conto che Gomorra non è altro che una becera operazione commercial-intelletuale, in cui il grande indipendente si è "procacciato" con tanti quattrini il libro dell'anno e ne ha affidato il film alle mani di uno dei registi più talentuosi del recente cinema italiano, e cavalcando l'onda dei recenti problemi della Campania ha sbancato la francia, dove tutte le vicende del film appaiono naturalmente surreali.
Insomma solo un modo per dare un po' di cronaca nostrana agli intelletuali stranieri e non, che guarderanno, scuoteranno la testa, diranno qualche banalità su come è dura la vita a napoli e zone limitrofe e poi ovviamente continueranno a condurre le loro esistenze.
Insomma un film dal successo sicuro, che cinicamente sfrutta il parlare di sè a monte ma che cinematograficamente non funziona, è risaputo, prevedibile ed arronzato nella sceneggiatura.
Lo stile di Garrone si vede solo in qualche raffinato gioco di fuoco, le tonalità di colori e l'orchestrazione delle scene di uccisione che sono proprio quelle riuscite meglio.
L'unico episodio che funziona è quello del sarto che ha sicuramente più guizzi ed un paio di giochi metacinamatografici molto ben riusciti: il sarto che compare nello schermo di proiezione e l'episodio di scarlett j...
Poi ci sono delle scene una spanna sopra le altre e cioè l'iniziazione del ragazzo, i bambini che guidano i camion, l'emblematica immagine delle pesce buttate via che la dice tutta sulle schifezze che ci fanno mangiare qui e il dolly della fuga di ciro tra i cadaveri (anche se non capisco perché sia così rozzo e traballante)

Forse scandalizzerà questo modo di giudicare il film solo cinematograficamente ma non mi sento di nobilitare un film perché si arreca il dovere morale di portare delle problematiche dalle pagine scritte al cinema, il libro lo hanno letto già in tantissimi in italia e all'estero, quindi non c'era alcun dovere morale nè bisogno nel trasporre questo materiale su pellcola, del resto lo ha detto anche Garrone nelle interviste...

Attenzione però a non confondere i contenuti con la sceneggiatura, che è un'altra cosa e qui è, come già detto, banale...

Mi rammarico perché se vogliamo parlare di denuncia film come Gomorra circolano in centinaia di copie e documentari davvero importanti come "biutiful cauntri" non hanno lo spazio che meriterebbero doverosamente...

Piccola nota sonora, si è tanto strombazzato di questo tecnico del suono di gus van sant, poi alla fine sono andati fino in america per scoprire l'acqua calda e cioè dei suoni decontestualizzati o semplicemente più sintetici, complimenti ancora a Leslie Shatz che a volte fa sentire anche i "tac" tra un campione sonoro e l'altro.

Ah! e poi complimenti ai sottotitolatori che di fronte ad una marea di controluce e scene volutamente sovraesposte non si sono degnati di inserire almeno uno striminzito bordino nero alle scritte.

p.s.
da riscoprire "LaCapaGira" di Alessandro Piva, a cui il film è piuttosto debitore...

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Ultima risposta 29/08/2008 16.19.18
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steda  @  04/06/2008 22:42:25
   8 / 10
pensiamo ragazzi, pensiamo...

ds1hm  @  04/06/2008 17:05:10
   1 / 10
Non giudico il cinema.
Garrone mi è sempre piaciuto, Servillo con una quindicina di anni di ritardo viene scoperto dal cinema italiano……ma sarà una scoperta breve, come quelle di Volontè….passato il film di occorrenza meglio dimenticarli certi attori, meglio seguire gli attori insignificanti che non sanno recitare e che ci mettono di buon umore con le loro e nostre incapacità intellettive.
Ma non posso non giudicare la sostanza del film.
Si parla di film di denuncia…..ma dove sta la denuncia?......se una parte del paese attende un film per capire o venire a conoscenza della camorra o della mafia io credo che semplicemente non sia merito del film in questione ma un grave demerito della coscienza civica e critica del nostro paese, nella fattispecie di turno coi loro esponenti del mondo giornalistico e intellettuale che farebbero bene a uccidersi a vicenda.
La sostanza è che si deve provare vergogna se si realizzano film del genere, ma c’è qualcosa che va ben oltre la vergogna. Se è ovviamente possibile che da notizie e supporti giuridici e penali si possano realizzare film come questo, dove gli autori conviene a tutti farli passare come eroi, ma poi non si in è grado o molto peggio non si vuole proteggere le persone che sono alla base di testimonianze e collaborazioni giudiziarie (nel fine settimana scorso un ferito e un morto tra le file dei pentiti o loro parenti) il rischio è quello paradossale che film del genere siano del tutto nocivi per le realtà interessate e soprattutto risulta intollerabile il silenzio sul futuro delle organizzazioni stesse, e caso vuole che questi sono giorni in cui lo stato è seduta al tavolo con la camorra per cercare non tanto “nuovi” accordi ma il modo di preservarsi reciproco nell’organizzazione del futuro, una pianificazione del potere e della ricchezza da vero autentico “socialismo” criminale.
Non spetta al cinema occuparsi di giustizia, fare “nomi” o “circostanze”, come non spetta alla giustizia pararsi il cu.lo dietro i pentiti che non è in grado di proteggere.
Il rischio, mer.doso e se mi concesso di dire anche attraente, è quello di arrivare al giorno in cui capiremo tutto ma attraverso la camorra stessa, quando “sconfitta” dallo stato ci dirà cosa fare e come pensare in quanto sarà del tutto istituzionalizzata, e non solo qui a Napoli, dove l’unica coerenza è quella di delinquere nella quotidianità, sia con lo scopo di aggredire che per quanto occorre difendersi. Nel resto d’italia invece di occuparvi di clandestini e di cinesi guardatevi dalla mer.da che avete in casa vostra, perché qui da noi è dal di dentro che si è persa la cognizione delle cose giuste da quelle cancerogene, e perchè mai e nessun paese avrà il controllo pieno del suo stesso potere. Momenti difficili, per la prima volta da sempre sembra non solo per qualcuno, e il merito di questo film sta solo in questo, ma resta l’errore storico di base col quale ci si confronta a certi temi credendo che questi siano problemi solo di alcuni, così come quei napoletani illusi ed ipocriti di essere “gente per bene” non capendo e non volendo ammettere che la camorra ce l’hanno nel sangue anche loro, che nel chiudere gli occhi sta il principio di uno stato parallelo.

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Hybris  @  04/06/2008 12:29:34
   9½ / 10
Il voto è 9 e mezzo per un paio di motivi:
- Il complesso tra libro e film, per quello che hanno cercato di dire e per quello che hanno voluto trasmettere all'italia, alla campania, all'europa, al mondo e a tutto quello che non dovrebbe essere fatto e invece sistematicamente subisce gli orrori di una organizzazione che da cinquecento anni è radicata nel nostro paese, sempre più allo sbando.
- Il mezzo in meno del 10 è dovuto al fatto che si è deciso di raccontare qualcosa che è orribile e dare un 10 ad una verità tanto cruda e spietata secondo me sarebbe stato eccessivo.
Siamo dinanzi alla Camorra, possiamo innamorarci del Padrino, ma non di questo film.

MarioBava  @  03/06/2008 11:21:41
   10 / 10
Neorealismo documentaristico. Il film italiano più importante di questo decennio che colpisce per la sua straordinaria vicinanza col reale. Praticamente sembra che ci sia una candid camera nascosta che riprende le vicende del napoletano giorno dopo giorno grazie anche ai non attori del film. Un capolavoro spartiacque che fa ben sperare per una rinascita in grande stile del cinema italiano.

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lampard8  @  03/06/2008 10:50:43
   9½ / 10
Capolavoro. Garrone dirige con sapienza per me il film dell'anno e forse il picco di una carriera che promette molto bene. Una pellicola che si potrebbe definire"neorealista", cruda, cupa, senza speranza. Non vi tedierò con inutili frasi retoriche, vi dico solo e soltanto: andatelo a vedere perchè merita veramente,erano alcuni annetti che non uscivo da un cinema così esterefatto...

edo88  @  02/06/2008 23:21:01
   9 / 10
Piccolo capolavoro made in Italy.
Sensazionale la regia, splendida la sceneggiatura (non so quanto e come rispecchi il libro di Saviano), ottime le interpretazioni.

Da non perdere.

uecanaia  @  02/06/2008 22:26:51
   9 / 10
Storie che parlano della normalità e della consuetudine ,in Italia, dell'agire da malviventi.

antigone  @  02/06/2008 11:16:14
   9 / 10
Davvero bello!
Mi aspettavo un reportage giornalistico, magari ben fatto, ma in sostanza un film inchiesta, alla maniera di Santoro e della Gabanelli, invece è davver molto molto di più, sebbene forte chiaramente sia l'intento di denucia.

Sembra quasi un film di fantascienza a tratti (strepitoso l'inizio!), con inserti da romanzo di formazione (la storia di totò) e di commedia all'italiana (i due delinquentelli autodidatti).
Grandiosi i boss, figure deformi, quasi caricaturali, ma potentissime.
E poi quel continuo muoversi dei personaggi nello sporco, nel degrado, nella desolazione...

Da vedere!

Nico83  @  02/06/2008 01:40:06
   8 / 10
Il voto per questo film lo si può suddividere per
1)argomenti trattati
2)attori e
3)regia.

1)Affrontare tutti questi argomenti non è assolutamente facile, Garrone ci riesce ma a mio avviso trascura diversi particolari relativi ad alcune storie (immondizia e la guerra tra i clan su tutte) voto: 6.
2)Il voto per gli attori è sicuramnte massimo 10: vi assicuro che per chi vive a Napoli non è difficile sentire discorsi identici per filo e per segno alle interpretazioni fatte dagli attori. Inutile strapagare miloini per reclutare attori in giro quando interpretare se stessi è la cosa più semplice di questo mondo (vedi toto' e troisi).
3)La regia è ben architettata il brusio costante, le musiche, i luoghi e le scene tutto curato nei minimi particolari: voto 7. Non il massimo solo perchè è stato molto semplice per il regista riportare sullo schermo ciò che è la realtà di alcune zone napoletane, non c'è niente di inverosimile poichè è tutto preso dalla strada chiunque era in gardo di girarle quelle scene...

voto totale 8

il mezzo voto in più:
Il film fa anche capire che cosa significa vivere in determinate zone di Napoli. E vi assicuro che crescere a Napoli non è facile ma se hai vissuto per una 20ina di anni in queste zone della città puoi veramente vivere adattarti e sopportare tutto.
Non a caso i Napoletani sono ovunque....

Gruppo COLLABORATORI julian  @  01/06/2008 22:38:51
   8½ / 10
Bè c'è poco da fare... siamo di fronte ad uno dei migliori film italiani degli ultimi tempi e sarà opportuno commentarlo parte per parte.
Si può considerare a metà tra un film neorealista e un documentario:
neorealista per gli elementi che già migliaia di utenti avranno evidenziato prima di me, ovvero il dialetto originale e gli attori di strada (eccetto Servillo e Imparato);
documentario per il suo realismo sconfortante che va oltre la definizione di film, per il fatto che non ha una vera e propria trama e lo spettatore viene catapultato all'interno di una storia già iniziata, senza ricevere spiegazioni che invece deve dedurre, senza alcuna introduzione, come se i cameraman fossero lì in quel momento a farci vedere quel che succede ma senza a loro volta essere visti.
Fondamentali per la bellezza di Gomorra sono:
1): il dialetto originale, con sottotitoli per fortuna. Mi è capitato già una volta di vedere un film in dialetto stretto senza sottotitoli e sono stato tre ore a cercare di capire tramite le immagini, invano.
Qui per fortuna il discorso è diverso, il napoletano si avvicina al mio dialetto e avrei capito sufficientemente anche senza i sottotitoli che invece sono indispensabili per gli abitanti del nord.
Ebbene la lingua originale, oltre a conferire maggiore realismo alla pellicola, è uno degli aspetti principali della cultura partenopea, con tutte le espressioni tipiche della camorra; vedere questo film in lingua straniera è come vedere la trilogia del dollaro senza audio.
2): attori, di strada e non, tutti bravissimi. Non serve frequentare scuole di recitazione per anni per interpretare sè stessi.
Chiamare attori famosi e strapagati che però non erano all'interno di una tale realtà avrebbe falsato tutto...
3): le tematiche affrontate. Discariche abusive, scontri tra clan, espansione del mercato cinese, bimbi iniziati al mestiere fin da piccoli...
E' duro vedere certe cose... lo è ancor di più pensare che accadono a due passi da noi.
4): la potenza delle scene. Marco e Ciro in costume che sparano con i kalashnikov rubati, emulando forse Tony Montana; i bambini che parcheggiano i camion; Franco che dice "Robbè, non l'aggia inventat ì l'amiant".
Non si può rimanere insoddisfatti, amareggiati si.
Guardatelo e basta.

jhon-mambo  @  01/06/2008 19:49:05
   3½ / 10
Allora premetto che il film l'ho visto 3 o 4 giorni fa ed ho voluto aspettare prima di commentare perchè dovevo sbrogliare alcune matasse create dal successo mediatic e dalla massa.appena uscito dal cinema sono rimasto esterrefatto per la grandezza abissale di questo film che condanna la camorra napoletana e casertana ma già dopo qualche giorno mi sorgono i primi dilemmi che poi mi hanno portato a mal giudicare questo operato!
Il film come è noto tratta delle tematiche interessanti : i rifiuti la camorra la droga la delega a falsificare delle grandi marche ai piccoli artigiani locali etc etc....ma purtroppo devo ammonire Garrone e Saviano perchè se un ragazzo napoletano di 14 anni vedesse questo film diventerebbe la persona + confusa della terra!e questo perchè Garrone e Saviano parlano dei casalesi clan di casal di principe come di un semplice clan(ma non è così perchè loro non sono venditori di droga,loro sono politici a tutti gli effetti che hanno avuto i permessi da BASSOLINO e company per delinquere negli appalti pubblici)!questo è il primo punto a sfavore del duo che ha composto il film!il secondo punto a sfavore è dato dal fatto che ci sono miliardi di film sulla camorra napoletana tutti uguali e GOMORRA non mi ha detto nulla di nuovo a me che sono napoletano!quindi avrei preferito un film che fosse informativo sia per i non conoscenti della situazione campana sia di approfondimento per chi come me le cose narrate le sa già a memoria
Il terzo punto a sfavore che secondo me è quello + grave è il modo di narrare la vicenda dell'immondizia poichè garrone affibia ai camorristi napoletani il 100% delle colpe cosa che non è affatto così perchè dietro a questi fatti,COME SI PUO' LEGGERE DAGLI ATTI DELLA PROCURA E DEI TRIBUNALI,ci sono i politici campani mischiati a quelli di ROMA che ci hanno mangiato e ci continueranno a mangiare sopra(ma qui ho il dubbio che GARRONE si sia fatto influenzare dalla sua fede politica e nn abbia voluto fare i nomi dei politici coinvolti,e su ciò acnhe saviano è colpevole).E non voglio più ascoltare la favoletta che noi campani siamo i diavoli e quelli del nord sono santi in paradiso poichè tutti abbiamo scheletri nell'armadio(di questi tempi anche il papa ne ha)e questa favoletta è quella degli industriali del nord che non sospettavano affatto cosa ne facessero di questi rifiuti nonostante li smaltissero ad un prezzo ridicolo!
La prova di tutto ciò che dico sta nel semplice fatto che nella provincia di napoli e di caserta ci sono decine di comuni posti a commissariamento perchè le giunte sono state sciolte per associazione mafiosa!quindi sia GARRONE che ha girato il film sia SAVIANO che gli ha dato un pò troppa libertà hanno peccato di gran lunga poichè la camorra come ci hanno fatto capire loro non è solo a gent e miezz a via oppure chi vende la cocaina nelle piazze ma la camorra sta anche nei palazzi istituzionali!e pensare che l'hanno pubblicizzato come un film verità quando poi di verità ce ne sono il 50%....... e l'altro 50%?sono profondamente deluso però apprezzo almeno il coraggio di tentare....

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Ultima risposta 06/07/2008 11.11.14
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vanbasten  @  01/06/2008 14:53:47
   10 / 10
e' storia... e' l'italia della camorra ... ottimo film documento su una realta' cruda del nostro paese

marco86  @  01/06/2008 14:51:41
   9 / 10
non è un film su dei personaggi,ma è un film su un contesto,una sorta di impietosa analisi antropologica sul degrado culturale,umano,sociale,politico di una parte d'italia,simile però ad altre parti d'italia.una città punita da Dio,insomma,come il magnifico titolo suggerisce.

garrone,che già con l'imbalsamatore aveva dimostrato di essere bravissimo,sceglie a mio parere il metodo migliore per raggiungere il suo scopo:l'iperrealismo,che sembra quasi documentario per quanto è vero.
tutto l'opposto quindi dei pur bellissimi film americani sul genere che tendono alla spettacolarizzazione,finendo col rendere (loro malgrado,certo)criminali come scarface o il padrino dei veri e propri modelli.
in gomorra è tutto l'opposto:una macchina da presa e via tra le strade vere di storie vere con persone vere.e così si intrecciano i destini (che condividono una certa tragicità)di persone diverse,accomunate però da quel fatidico "contesto".

la camorra è trattata per quello che essenzialmente è:un fenomeno culturale,che per essere combattuto appieno necessita soprattutto di una battaglia,appunto,culturale.quindi anche chi non ha l'apparenza di camorrista,ma anzi non impugna mai una pistola e ha paura del sangue (come la figura del contabile)finisce comunque col far parte dell'ingranaggio,condividendo un certo modo di vivere e di ragionare.tant'è che un camorrista,di quelli veri,con la pistola,arriva a dirgli :"io ammazzo le persone,tu porti i soldi.siamo uguali".
oppure il personaggio del sempre bravissimo servillo:anche dietro la sua faccia perbene si nasconde la camorra,anche se lui,visto che non spara,probabilmente non se ne rende neppure conto.chi vive immerso nell'illegalità più totale,non si rende neppue conto che quello che fa non andrebbe fatto.

meriterebbe un trattato intero la scena finale.crudissima,senza speranza,bellissima.quei 2 ragazzi ricordano lontanamente il ray liotta di quei bravi ragazzi ("ho sempre desiderato fare il gangster").ma garrone,che come già detto decide di non spettacolarizzare nulla,osa mostrarci lo squallore di queste anime nel loro lato più torbido:quando vanno a *******,quando piangono dopo essere stati picchiati,quando di punto in bianco rapinano una sala giochi e quando infine vengono uccisi.in tutti questi momenti,mi sembrava di riconoscere tanti ragazzi che nella camorra non vedono un nemico,ma una famiglia.

altra scena da pelle d'oca:il ragazzino che per fare un favore al proprio clan fa uccidere la donna sua amica.il senso è che per diventare uomo (laddove per uomo si intende camorrista)bisogna mettere da parte i propri sentimenti e agire per l'interesse del proprio gruppo.come quando un suo amico lo minaccia quasi di morte per il semplice fatto che ora appartengono a due clan diversi.

per descirvere la camorra,ma un discorso analogo lo si può fare ovviamente per le altre mafie,non servono cifre che ricordino i morti ammazzati.basta rappresentarne appena 2 ore come ha fatto garrone,facendoci illudere di essere lì.dandoci fastidio,disturbandoci come se avessimo visto un horror.per questo trovo pleonastiche le scritte finali:al contrario di quello che pensa Lot più giù,questo film non deve puntare alla testa,ma allo stomaco.

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Ultima risposta 01/06/2008 14.54.51
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giusss  @  31/05/2008 22:23:04
   10 / 10
Realta' sociale cruda e cruda che lascia molto riflettere.


Consiglio davvero a tutti di vedere questo film.

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Ultima risposta 03/06/2008 00.25.09
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lupanga  @  31/05/2008 21:07:41
   10 / 10
film stupendo (nn per il suo cointenuto) ma x aver rispekkiato la realtà...e pensare ke queste cose succedono tutti i giorno,,,riflettete

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  31/05/2008 16:14:15
   9 / 10
“O sei con noi o sei contro di noi”

Non ho letto il libro di Saviano, né conosco bene le zone della camorra, in ogni caso me l’ero immaginata proprio come l’ho vista nel film. Per questo non mi ha meravigliato o scioccato. Ho sempre pensato che il sistema funzionasse ricercando il massimo del profitto senza avere il minimo scrupolo o fine etico che non sia il denaro e il potere. Garrone in questo caso si sofferma proprio su alcuni meccanismi di funzionamento della camorra, tali da farla diventare una piccola società a sé, riuscendo a ricoprire il ruolo di imprenditore (dà lavoro, stipendio e pensione), di forza dell’ordine (chi si affida a lei e paga, ottiene “tranquillità”), di assistenza sociale (procura o toglie gli alloggi) e di istruzione (fa scuola agli scugnizzi per farli diventare “uomini senza paura”). Inoltre si ammanta anche del “fascino” che viene dalla mitologia romantica del duro, del più forte (i due ragazzetti che vogliono diventare “boss”).
Al centro ci sono però i soldi e gli affari e la camorra sa come massimizzare i profitti. A tal fine tutti i mezzi sono leciti. E’ questo il segreto del suo successo: far funzionare il sistema economico capitalistico senza contrappesi di ordine morale. Si tratta di un sistema autosufficiente e Garrone ce l’ha voluto descrivere nella sua purezza senza confrontarlo con chi non partecipa a quel sistema (la società napoletana “pulita”). Non c’è quindi un giudizio di condanna a priori, anzi tra le pieghe viene fuori la grande forza, l’efficienza e il successo di questo sistema.
Se Garrone riesce a “smitizzare” la camorra, lo fa con i mezzi forniti dall’arte. Prima di tutto cerca di estraniare lo spettatore dalla storia e impedire l’identificazione con i personaggi. Infatti nel film non ci sono protagonisti ed è strutturato in più piani narrativi che si intrecciano fra di loro (si spezza continuamente la tensione). Si cerca di forzare lo spettatore a immaginare o a intuire il significato delle scene rappresentate evitando di dare spiegazioni (per molti questo è un difetto). Lo spettatore si deve “arrangiare” con la presa reale, la storia non viene “adattata” per spiegare meglio le parti in gioco. Distacco, estraniamento, crudo realismo fanno sì che non ci si “affezioni” e si guardi il tutto in maniera fredda e razionale.
Poi c’è la scelta stilistica di non abbellire quello che viene mostrato. La fotografia mostra zone degradate, campagne inquinate, spiagge anonime. La bruttezza è anche quella fisica della gente. La mdp sta appiccicata in primo piano su facce butterate, brufolose, meschine o dure. I neoarricchiti invece fanno di tutto per sfoggiare il benessere raggiunto e ne vengono fuori delle figure pacchiane, ridicole, tutte apparenza e volgarità. Gli altri invece devono essere assolutamente deferenti e ubbidienti, devono strisciare, devono leccare o umiliarsi, solo così possono sperare di sopravvivere (se però la loro la si può chiamare vita).
Non parliamo poi dei “sentimenti”: non esistono o meglio esistono solo dei legami (quello del sangue, quello del clan). Il resto, tipo l’amicizia o la solidarietà passano in secondo piano rispetto alla fedeltà alle regole ferree. E’ una vita tutta egoismo, durezza, materialità e apparenza allo stato puro. Insomma ce n’è abbastanza per disegnare un mondo efficiente ma che assomiglia tanto ad un girone infernale.
L’unica presa di distanza da un mondo del genere non può avvenire che su basi idealistiche, dentro la coscienza del singolo. E’ una questione di volontà, non di convenienza. Si tratta di credere o sperare in un mondo diverso, senz’altro imperfetto e meno efficiente, sicuramente con meno ricchezza individuale, ma che permette a tutti, anche ai più deboli, di vivere e di essere liberi senza strisciare per terra e leccare la scarpa al potente di turno. E’ una scelta che implica una certa dose di coraggio, cultura e educazione (una mentalità aperta). In conto va messa anche la sconfitta (il sarto) e il dileggio da parte dei “pratici” (Roberto, il simbolo della Napoli “sana”).

“Io non sono come voi, sono diverso”

2502rik  @  31/05/2008 15:36:07
   4 / 10
Solito pretestuoso filmaccio di denuncia che non aggiunge nulla al già vomitevole cinema italiano,
Purtroppo viviamo in un epoca talmente arida di cinema che questa roba da programma di approfondimento di canale 5 viene proiettata sul grande schermo.
Sarebbe bello che quacuno incominciasse ad aprire gli occhi e pretendesse di vedere dei bei film cinematografici, non questi affari troppo finti per essere documentari, e troppo amatoriali per essere film.
Ottimo solo come dibattito da Bruno Vespa(per chi ama l'autolesionismo)

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Ultima risposta 04/06/2008 19.12.34
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fave di fuca  @  31/05/2008 14:51:00
   8 / 10
film crudo e terribile perchè rispecchia la realtà tale e quale com'è.

the saint  @  30/05/2008 15:04:31
   8½ / 10
matteo garrone, dalla stalle (l'imbalsamatore) alle stelle (gomorra)....
è incredibile e netta la bellezza tra i due film, forse sarà anche merito di roberto saviano?!?!?(l'autore del libro?!??!)
ciò che però è veramente simile(ed è l'unica cosa che risucivo a salvare dell'imbalsamatore) è la scenografia e le ambientazioni : un affresco quanto più realista della società, che trasmette allo spettatore quel senso di marcio, di corrotto che c'è nel sistema. vabbè poi le musiche, ma soprattutto quello che mi ha colpito è stata la bravura e la scelta azzeccata di ogni personaggio(facile fare i film che trattano temi come questo, buttando lì un al pacino o un robert de niro...) non ce ne è uno che stona in questo film, ma anche quelli non protagonisti sono eccezionali!! (quello con la voce roca nella parte finale del film o quello che pronuncia la frase al contabile: ''tu porti i soldi e io uccido la gente, siamo uguali io e te in questa guerra!!!!!!!!!!)
poi la scelta della narrazione dei 4 episodi(non raccontati in sequenza) è la bellezza del film, ti prende anocr di più non annoiandoti mai, rispetto ad una storia o più storie a filone unico...
(non leggere per chi non ha visto il film)
non sono d'accordo con chi sostiene che questo film non descrive da dove parte la camorra, il suo sistema o non fornisce una via d'uscita per liberarsene: il modo c'è! ed è rappresentata dalla figura di carmine paternoster, l'unico che si ribella al sistema prima ancora che sia troppo tardi per uscirne!
putroppo però la camorra sembra essere troppo forte da distruggere e tale pensiero sembra essere sintetizzato dall'autore con la suggestiva immagine finale, l'uccisione dei due ragazzi che vengono trasportati sulla ruspa che li solleva in alto, proprio quasi a voler sottolineare la sua potenza e la sua grandezza!

Skanoir  @  30/05/2008 12:02:10
   9 / 10
Uno spaccato di quello che è definito "Il Sistema".
Premetto che non ho letto tutto il libro, ma devo dire che il film funziona abbastanza bene anche senza averlo letto.
Quello che colpisce subito di questo film è il grande senso di realtà che trasmette. Sembra di essere davvero in quei posti, tra quelle persone. I personaggi sono resi in maniera impeccabile, così come le ambientazioni tristi che riflettono lo squallore della periferia. Sono di Napoli e quindi sono entrato qualche volta in contatto con questo tipo di realtà e la differenza tra la finzione del film e il reale è davvero nulla! Ovviamente sono rimasti delusi coloro che cercavano in questo film/documentario la struttura classica di un film, con il protagonista, l'antagonista, la storia. Ma la funzione di Gomorra non è questa... ma quella di rendere visibile e percepibile l'atmosfera che circonda il degrado delle Vele di Secondigliano o la mentalità dei Casalesi o dei ragazzini che crescono tra lo spaccio e gli omicidi.
Insomma davvero un ottimo film, che lascia un senso di angoscia e di frustrazione che solo pochi altri film sono riusciti ad ottenere.
Da vedere...

Zanibo  @  30/05/2008 01:26:14
   8½ / 10
E' una via di mezzo fra un film e un documentario e a tratti può anche annoiare. Però è veramente molto bello e "potente" nella sua crudezza. Gli attori sono credibilissimi.

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  29/05/2008 16:48:38
   7½ / 10
I pregi di Gomorra sono nel mostrare, entrandovi all'interno, il profondo radicamento delle organizzazioni camorristiche in alcune zone della Campania e della loro multiforme espressione. Non ci sono solo i guappi o i boss di quartiere, o i ragazzini apprendisti boss, ma anche rispettabili uomini d'affari, apparentemente puliti, "clean", che viaggiano, sono eleganti, colti, parlano lingue straniere.
La sterminata periferia napoletana è una sorta di regno inaccessibile ad ogni forma di legalità e umanità. Ma vedendo il disperato degrado degli enormi edifici popolari di Scampia, lontani anni luce persino dalla "disperata vitalità" pasoliniana, viene in mente che la camorra attuale ha le sue radici nell'attività di esponenti politici che da Achille Lauro in poi posero le mani sulla città trasformandone una grossa parte attraverso le speculazioni edilizie e l'abbrutimento e l'esclusione sociale.
I ragazzini che fanno da sentinelle per le attività degli adulti danno la misura di quanto quei quartieri siano fuori dal controllo delle istituzioni e delle forze dell'ordine (e di quanto ridicolo sarebbe anche l'impiego dell'esercito per frenare la criminalità organizzata).
E' ben evidente la componente deterministica che "condannerebbe" coloro che nascono e crescono nel contesto di Gomorra a riprodurre solo quei modelli comportamentali e sociali: lo è per i ragazzini iniziati alla criminalità, lo è per il sarto che non ha avuto altre possibilità nella sua vita se non quella di lavorare per il suo losco "padrone", e lo è per il "contabile" che consegna soldi a "tutti". Per loro il libero arbitrio non è possibile: al ragazzino non è ammesso esitare, al sarto di lavorare per altri e al contabile di non scegliere. Eppure, nonostante tutto, la possibilità di scelta esiste: scegliere di non partecipare e di andarsene, uscire di scena vivi con le proprie gambe.
Giusta la scelta di utilizzare le musiche in modo diegetico: sarà contento Tiziano Ferro...

forzalube  @  29/05/2008 13:36:31
   9 / 10
Film pressoché impeccabile. Mostra "il sistema" dal basso intersecando 5 storie di comparse del gioco mafioso. Giustamente premiato a Cannes.

branco  @  29/05/2008 12:29:10
   8 / 10
Vi consiglio veramente di vederlo, mi è piaciuto tantissimo.Ottima interpretazione,un film che riflette una delle verità italiane !

patt  @  29/05/2008 10:02:13
   8 / 10
Questo "film" ti porta di forza dentro una realtà che supera l'immaginazione, non è l'atto di violenza ultimo a colpire forte, ma la violenza radicata, inesorabile e che pare inestirpabile del "o con noi o contro di noi".
La guerra dimentica di ogni legame passato e di ogni possibile scelta, non esiste "..vediamo..", non c'è niente da vedere o da pensare, c'è solo da scegliere con chi morire.
Film, come già detto, necessario per i significati e soprattutto per come li mostra, nudi e crudi e senza aggiunte e\o sottrazioni.
E questo lo rende ancor più importante, oggi più di ieri.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi  @  29/05/2008 02:26:55
   8½ / 10
Prima di vederlo volevo mettergli 10 per tutto il casino che ha creato. Dopo averlo visto gli metto 8, ma il voto è 8 e 1/2 perchè capita di rado che un film italiano faccia discutere cosi tanto anche all'estero.
Gomorra è un docufilm pontecorviano; ossia è un analisi clinica e asettica di un fenomeno, quello della camorra napoletana visto nel suo esplicarsi finanziario e militare; mi ha ricordato soprattutto Queimada che invece era una analisi marxista sulla colonizzazione. Il cinema politico e sociale gli italiani lo sanno fare bene. Abbiamo una tradizione che è senza storie la migliore del mondo americani a parte. Pontecorvo, Rosi, Petri, De Seta per non parlare del neorealismo non ce li hanno avuti in molti nel mondo. In questa pellicola abbiamo attori di strada che non recitano, ma vivono la loro parte come fosse la vita di tutti i giorni e una grandissima performance del nostro più bravo attore in circolazione, il campano Toni Servillo, talmente naturale che riesce a farci dimenticare di star recitando (compiendo una opera ancora più mirabile dei non professionisti). Non è un 10 perchè qualche sbadiglio nella parte centrale me lo ha fatto venire, ma questo è tipico di molti documentari veri e propri. Non sono comprensibili le voci di chi critica la mancanza di empatia nei confronti dei personaggi; un entomologo non deve provare o far provare empatia nei confronti degli insetti ma semplicemente studiare i loro comportamenti; esattamente quello che fa Garrone colla camorra e direi di piu con il momento del Paese. Gomorra che ci piaccia o meno è un film epocale: sta all'Italia di oggi come la Dolce Vita stava all'Italia degli anni 60. Speriamo veramente sia un indizio di rinascita della nostra arte più grande.

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kaizen  @  28/05/2008 12:34:39
   7 / 10
Difficilissimo dare un voto a questo film. Plauso per l'argomento trattato, plauso per alcune scelte puramente registiche, plauso per la fotografia in alcuni punti. Solo per il coraggio di proporlo e per il realismo della rappresentazione, merita 10.
Il punto è un altro pero', ed è il motivo per cui mi sono fermato a 7: da un punto di vista "filmico" mi ha lasciato l'amaro in bocca, e avevo grandi aspettative, anche senza aver letto il libro. Forse è proprio il fatto di non aver letto il libro, ad avermi limitato. Le trame si incrociano in maniera molto confusa in diversi punti. Non si capiscono tante cose (che vengono date per scontate, a capire da commenti di altri, e sono spiegate nel libro) e non sono riuscito ad farmi prendere dalle storie. E' pesante e, purtroppo, noioso in diversi punti.
Ma io credo che se non fosse stato cosi' legato alla realta', se fosse stato una pura finzione, non avrebbe avuto questo successo. Per quello che dico 10 per il coraggio, la scelta, il pugno nello stomaco, la rappresentazione vivida. Ma 5 per la confusione delle storie, e l'incapacità di creare un feeling con i personaggi che sono poco approfonditi (per scelta?).
Opinione opinabilissima!

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2 risposte al commento
Ultima risposta 30/05/2008 14.16.32
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wuwazz  @  28/05/2008 00:46:34
   5½ / 10
Con tutto il rispetto per l'argomento trattato, è un film pesante. Non mi ha detto nulla e mi ha addirittura annoiato in certi punti. E' girato bene, ma non sono stato preso neanche un pò. Il punto è questo: se voglio documentarmi sulla camorra non guardo gomorra (semidocumentario) di due ore e mezzo, mi leggo il libro o mi leggo quello che voglio leggermi su internet. Il fatto che tratti temi seri e reali non giustifica da solo un premio al festival di Cannes (o forse si...)

4 risposte al commento
Ultima risposta 29/05/2008 23.08.01
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baobabwired  @  27/05/2008 23:31:14
   10 / 10
Miglior film dell' anno. Interpretazioni casting e regia da Oscar. Altro che Cannes !!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  27/05/2008 16:31:22
   9 / 10
come già detto da molti: mai vista una rappresentazione fittizia così realistica.
e ci sono un paio di scene di una bellezza straordinaria, su tutte quella di ciro il portasoldi che si allontana dal luogo del massacro appena avvenuto.
a tratti viene voglia di uscire dalla sala, prendere una boccata d'aria 'buona' e solo dopo rientrare.

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Ultima risposta 26/12/2008 00.38.15
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abcinema  @  27/05/2008 16:25:00
   8½ / 10
Un capolavoro: il regista è riuscito a creare due ore di realismo puro. Impossibile non sentirsi parte integrante di quel mondo, grazie anche all'ottima interpretazione degli attori e a un'ottima sceneggiatura. Un applauso a Garrone, che si conferma oggi uno dei migliori registi italiani

polbot  @  27/05/2008 13:50:05
   8 / 10
Film fatto davvero bene, premio meritato. Bella prova di neoneoneorealismo italiano. Quesito per i "morettiani": il capo del sarto ve lo ricordate in un film di Nanni? Su forza...Sìsì è proprio lui!

Invia una mail all'autore del commento Living Dead  @  27/05/2008 13:00:28
   7 / 10
Non ho letto il libro, ma sinceramente mi aspettavo molto di più da questo film, o comunque qualcosa di diverso. Nonostante sia valido sotto l'aspetto tecnico e credibilissimo su quello interpretativo quello che conta è il messaggio, il ritratto veritiero di uno spaccato (e non solo) della nostra società. Un film forte e realista ma che personalmente mi ha detto poco o nulla di nuovo. Questa è una cosa puramente sogettiva perchè per quanto mi riguarda ero già a conoscienza di situazioni simili a quelle raccontate. Rimane comunque un ottimo film, (magari il librò potrà essere più incisivo) da vedere assolutamente per avere un'idea più chiara di quanto ci succede attorno perchè fatti come quelli raccontati accadono ogni giorno, ma come sempre non si ha mai il coraggio di raccontarli.


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giumig  @  27/05/2008 09:37:26
   8 / 10
Ho letto il libro e devo dire che, seppur LOGICAMENTE mancano dei particolari e delle scene importanti, il film resta fedele a quello che è lo "spirito" del libro: dennciare una situazione che fino a poco tempo fa pochi conoscevano e far capire che la camorra è piu nascosta ma proprio per questo molto ma molto piu pericolosa della mafia.

Detto questo, il film di garrone è neoralista e sfiora il documentario, è girato benissimo ed è sorretto da attori (parlo di quelli socnosciuti) palusibili e davvero bravi. Essendo campano ho potuto apprezzare anche la scelta del dialetto stretto, indispensabile per la realisticità della pellicola.

Non mi soffermo sulle varie scene, l'unico appunto è il modo un po troppo frazionato di raccontare le varie vicende e la mancanza di una base solida ben strutturata: sembra quasi che garrona abbia dato per contato che tutti abbiano letto il libro.

Ma è soltanto un piccolo appunto per un magnifico film!

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento stefano76  @  26/05/2008 19:33:47
   8½ / 10
Che gli italiani sappiano fare solo questo genere di film è (per me) solamente una conferma. Ma penso che qui ci troviamo di fronte ad una pellicola molto più importante, realizzata da un regista che sicuramente dimostra un talento evidente e indiscutibile.

Gomorra è un film che ti trascina all'interno di una città da incubo, che ti conduce attraverso location labirintiche e fatiscenti soffocate da un'atmosfera malata e veramente infernale. Emanazioni quasi zolfiche sembrano sbuffare attaverso muri e strade affollate da un'umanità che si dibatte tra la disperata fuga da una realtà che li ingloba e da cui è difficile liberarsi e la furiosa e autodistruttiva voglia di ascesa di chi questa realtà la sogna.

Garrone è bravissimo e dirige una pellicola asciutta e dura che non è inquinata da prese di posizione, ma mantiene un freddo distacco da docu-fiction. La struttura episodica è interessante in quanto viene usata sia per documentare la realtà della camorra sotto più punti di vista, persino quello che coinvolge l'aspetto "legale", sia per spezzare la narrazione, che risulta quindi meno impegnativa da seguire. Con una sorta di climax che raggruppa insieme lo sfociare in violenza con relativa sparatoria delle varie storie.

Unico neo che ho trovato: c'è una sola sequenza in cui viene mostrata esplicitamente la polizia con tanto di agenti. Questa scena sembra stonare con il resto del film, in quanto incrina una struttura che pare interessata esclusivamente ad una delle due fazioni, come una sorta di telecamera nascosta che non discosta mai il suo campo visivo dal "girone infernale". Tranne in quella scena. Strano.

PS: il libro non l'ho ancora letto.

Mirea  @  26/05/2008 12:56:45
   6½ / 10
Ho letto il libro e la scelta che ha fatto il regista non l'ho condivisa: ovviamente bisognava scegliere alcune scene da inserire in sole 2ore di film, perchè sono tantissime e sarebbe stato impensabile metterle tutte (tra l'altro alcune scene non sono state fedelmente riprodotte, c'è sempre qualche differenza da quella che è stata la realtà).. A parer mio si poteva scegliere molto meglio.
(SPOILER)
In ogni modo il film non sostituisce il libro (assolutamente): la realtà è ben più grave di come l'ha descritta Garrone.
Si poteva fare meglio.

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1 risposta al commento
Ultima risposta 26/05/2008 12.58.46
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éowyn_3  @  25/05/2008 19:53:23
   8 / 10
alcune vicende di mafia si intrecciano in un vivido ed estremamente realistico affresco. ben fatto e ben recitato

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  25/05/2008 19:26:55
   8½ / 10
Grandissimo Matteo Garrone, finalmente un film che ti inietta la verità fin dentro le vene. Bravissimo, dobbiamo essere fieri di questo film.

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