Carlo Verdone torna a vestire i panni dei mitici personaggi dei suoi primi film, ovviamente cresciuti: ci sarà Leo, il bullo di Un sacco bello, ormai sposato, ma anche l'insopportabile Raniero e il coatto Ivano, protagonisti di Viaggi di nozze.
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Strano film. Vedi il trailer e pensi di andare a vedere i mitici personaggi di Verdone, di farti mille risate e di apprezzare il grande attore che è Carlo. Ti siedi e già alle prime scene noti qualcosa che non quadra. I personaggi appaiono ridicoli, goffi, ...impossibile da credere! Ho visto tutto il film e alla fine ti lascia pensare tanto. Tutto troppo strano. Tre personaggi ripresi e, come se fosse fatto apposta, smontati e abbandonati alla loro epoca. Non ci credo che sia un film riuscito male, non è fatto male, penso che sia stato fatto appositamente così. Il messaggio che ho ricavato è una protesta verso le nuove generazioni, totalmente diverse da quelle degli anni 80. La protesta è che oggi non esistono più quei personaggi, dove una volta non c'era bisogno di andare al cinema per vederli, bastava girare per le strade della propria città. Critica anche ai giovani che prendono forzatamente lo stile dei propri genitori senza tirare fuori un loro carattere, una loro personalità, forse perché troppo abituati alle mura domestiche e alla famiglia (nel film si vede tanto questo). Cmq il film è agghiacciante, non fa ridere, ti lascia l'amaro e pretende una risposta chiara da chi l'ha montato, una verità che non viene rivelata, ma per questa sicuramente si dovrà aspettare.