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E’ il 1973 quando Sergio Martino se ne esce fuori con questo giallo che a conti fatti rappresenterà un clamoroso anticipo sugli slasher movie che qualche anno dopo affolleranno le sale cinematografiche (e basta vedere in che situazione finiscono le ragazze e dare un’occhiata a chi si salva alla fine)… Sempre storicamente meno importante del lavoro di Bava (Reazione a catena) ma a conti fatti più di quello di Clark (Un Natale Rosso sangue) il lavoro di Martino è sconosciuto ai più così come le due pellicole citate e questa è una bella ingiustizia… Martino è registicamente attento, mostra di saper usare la mdp tra soggettive e uso del grandangolo, prende uno stuolo di belle fanciulle e le mostra praticamente sempre nude, alterna sesso a qualche scena di sangue (anche se gli effetti splatter sono abbastanza dozzinali) e a qualche trivialità che riesce tutto sommato a strappare un sorriso, inserisce un paio di ottime intuizioni e un paio di trovate indubbiamente da ricordare… Quello che non convince più di tanto è la soluzione finale, il film è ben scritto e l’intreccio sembra funzionare ma in realtà ci vuole poco per capire (per esclusione) chi sia l’assassino e il movente onestamente non è che sia nulla di troppo originale… A conti fatti uno dei migliori film di un Martino che dopo aver cominciato nel thriller più puro passerà al cinema trash (e avrà anche all’attivo tra l’altro il cultissimo L’Allenatore Nel Pallone)…