il dio chiamato dorian (1970)

Una buona versione moderna del capolavoro di Oscar Wilde realizzata dal bravo Massimo Dallamano che in questo caso costruisce quello che secondo me è il suo film esteticamente più elegante.
Azzeccata la scelta del cast con un Helmut Berger assolutamente perfetto per la parte di Dorian.
Forse si spinge un pò troppo sul aspetto sessuale e poco su quello drammatico,però il risultato finale è tutt'altro che disprezzabile,un bel film di genere.

Davvero ottima revisitazione del celebre romanzo di Wilde. Nonostante la storia sia ambientata in tempi più recenti, si svolge in modo molto simile all'originale con solo poche divagazioni. La rappresentazione è morbosa ed efficace e non nasconde una certa audacia aomosessuale che credo fosse piuttosto scandalosa per i tempi. Tecnicamente ineccepibile, Dallamano ci sa fare, la camera si muove, la fotografia è colorata e molto bella, ottimi gli ambienti e gli interpreti.
Non ne avevo letto bene di questo film ma ho dovuto ricredermi.

Non male come riduzione da Wilde, anche se lo stile di Dallamano (erotismo, ammiccamenti vari e via dicendo) lo si sente pure un pò troppo.

Non memorabile a livello tecnico, ma ad ogni modo seguibilissimo e mai noioso.

Tra gli interpreti spicca il bravo Herbert Lom (presente pure nei vari ottimi film de La pantera rosa di Edwards).

Non il miglior Dallamano, ma comuqnue un film ok.

Vale un'occhiata.