il dittatore dello stato libero di bananas (1971)

Il primo Woody Allen era imbattibile; anche per il suo secondo, vero, film punta non solo sulle battute ma sulla commedia slapstick, il tutto condito con il surreale, il non sense (i suonatori senza strumenti), l'inaspettato (il'arpista nell'armadio) e che dire di tutta la sequenza del processo? Una serie di idiozie che però provocano risate senza sosta; Allen però ha anche il merito di rimanere sempre nel sobrio, di non scadere mai nel volgare insomma di fare un tipo di commedia che oggi, purtroppo, non si vede più. La genialità del regista newyorkese sta anche nel fatto di affrontare temi politici, ma senza "politicizzarsi" come a dire: dai, ridiamoci sopra e basta senza farsi per forza inutili menate! Il risultato è una commedia più che brillante, non necessariamente cervellotica e ininterrottamente divertente. Quando la semplicità premiava.