il mercante di pietre regia di Renzo Martinelli Italia 2006
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il mercante di pietre (2006)

 Trailer Trailer IL MERCANTE DI PIETRE

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locandina del film IL MERCANTE DI PIETRE

Titolo Originale: IL MERCANTE DI PIETRE

RegiaRenzo Martinelli

InterpretiF. Murray Abraham, Harvey Keitel, Jordi Mollà, Jane March

Durata: h 1.47
NazionalitàItalia 2006
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2006

•  Altri film di Renzo Martinelli

•  Link al sito di IL MERCANTE DI PIETRE

Trama del film Il mercante di pietre

Nascosto dall'attività del commercio di pietre preziose con dei paesi medio-orientali, un uomo, cristiano convertito all'Islam, contribuisce a spargere il terrore in occidente con la sua appartenenza ad una cellula di Al Qaeda.

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Voto Visitatori:   4,71 / 10 (42 voti)4,71Grafico
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Voti e commenti su Il mercante di pietre, 42 opinioni inserite

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ELY81  @  24/02/2007 19:21:06
   2 / 10
Un film repellente, come non mi capitava di vedere da un po'.E' stato un peccato sfruttare in maniera così inopportuna una tematica molto attuale ma nello stesso tempo molto complessa, come il fondamentalismo islamico. Una sceneggiatura penosa, che oscura anche un talento come Harvey Keytel, piena zeppa di falle, di situazioni e dialoghi al limite dell'assurdo. Pellicola ingenerosa, quanto estremamente imprecisa nella visione del fondamentalismo, che a volte nei dialoghi banali del professore Alceo si confonde con l'Islam, fino ad arrivare a dire che i fondamentalisti sono tutti musulmani.E per cadere ancora più in basso una tipica frase del film (Martinelli aveva la coda di paglia?) afferma che i critici sono persone frustrate.Beh caro Martinelli, che sei un regista mediocre si sa già, che vuoi difenderti preventivamente dai critici si sa anche, ma come provare a difenderti dai giudizi negativi del pubblico pagante che si aspetta qualcosa di più decente rispetto al tuo farlocchio pastrocchio?

2 risposte al commento
Ultima risposta 11/06/2007 00.52.09
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  22/01/2007 23:01:07
   4 / 10
Siamo seri ragazzi, questo film è una occasione sprecata bella e buona. Con tutto quello che è stato scritto in questi anni sul terrorismo islamico, con tutti gli articoli e i libri di approfondimento che potevano consentire a questo regista di tracciare uno scenario un pò più equilibrato con argomenti pro e contro quella cosa complessissima che si chiama Islam, dotando tutti i personaggi del film di un certo spessore e di argomenti validi cosa ti esce fuori?? Un film dove i musulmani appaiono come i cattivi di Mazinga e ci manca solo che si mettano a ridere sadicamente dopo un attentato. Gli attori a parte i due (ex) grandi americani sono spaventosi, la sceneggiatura fa ******. Non vorrei che si parlasse del fatto che il film sia stato mezzo censurato per paura di offendere i musulmani; il punto qui è che il film non esiste proprio. Difenderlo solo perchè ci sono antipatici gli islamici significa essere pressapochisti e pericolosamente semplicisti. La questione terrorismo è troppo seria per lasciarla affrontare da Martinelli.
E a proposito, quando la critica cinematografica stronca un film è perchè molto spesso è brutto, non perchè i critici sono frustrati.

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Ultima risposta 24/02/2007 18.56.30
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  13/12/2006 10:41:48
   1 / 10
Renzo Martinelli realizza ancora una volta un film di denuncia sociale,se con “Vajont” aveva colto nel segno(seppur tra alti e bassi) e con “Piazza delle cinque lune” aveva combinato un bel pastrocchio, con “Il mercante di pietre” toppa in maniera decisamente imbarazzante.
Martinelli è coraggioso(e i suoi meriti si fermano qui),è probabilmente uno che ha la voglia e la rabbia giusta per affrontare temi scottanti,peccato che poi non riesca a svilupparli e soprattutto ad approfondirli come si converrebbe.
Il tema del terrorismo islamico è sicuramente un argomento delicato,di grande attualita’, infastidisce vedere come venga banalizzato ed affrontato in maniera non solo superficiale ma anche,cosa molto grave,ridicola e grottesca.
Dal punto di vista dei contenuti e del messaggio il film è pietoso,la distinzione tra bene e male è riportata in maniera netta,secondo il regista non esistono sfumature al mondo,l’approccio alla realta’ musulmana è completamente errato,Martinelli denuncia e ci puo’ stare,peccato che non riesca a giustificare il proprio pensiero in maniera coerente.
La confusione del regista è poi evidente nel finale che risulta inverosimile(come del resto tutto il film)…eh gia’,perché oltre ad avere una valenza pari a zero dal punto di vista dei contenuti,”Il mercante di pietre” è anche affetto da problemi di sceneggiatura notevoli, è una pellicola che si basa su uno script incredibilmente brutto,i dialoghi poi fanno letteralmente ridere,in particolare quelli tra Alceo(ma che nome è ?) ed i poliziotti,rincariamo la dose poi con i comportamenti tenuti dai protagonisti ,totalmente non credibili ,i quali come se non bastasse appaiono dotati di uno spessore psicologico nullo a tal punto che mi viene da pensare che o Martinelli ci sta pigliando per i fondelli o è completamente un incapace.
Imbarazzante anche la scelta di girare alcune scene ammiccando agli action-movie U.s.a. scopiazzandoli nel peggiore dei modi,viziaccio che l’autore aveva gia’ mostrato nei suoi precedenti lavori.
La recitazione è da pelle d’oca,nel senso che è qualcosa di insopportabile,tutti gli attori paiono fuori luogo in qualsiasi momento,solo Keitel si salva parzialmente anche se rimane ingrugnito per tutta la durata della pellicola.
Martinelli ha dichiarato di aver studiato a lungo l’Islam prima di cimentarsi nella realizzazione di quest'opera,è palese che quest’uomo abbia bisogno di ripetizioni ed anche urgenti…non solo lo si intuisce per tutta la durata del film,ma appare chiaro come il sole nel finale nel quale commette un errore imperdonabile.
“Il mercante di pietre” è uno dei film piu’ insulsi dell’anno,confuso,irrisolto,tecnicamente pessimo…e ve lo dice uno che non si puo’ certo definire un fan del mondo islamico.

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Ultima risposta 24/02/2007 18.59.03
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Invia una mail all'autore del commento BRIGATA NERA  @  10/12/2006 20:12:24
   9 / 10
BELLISSIMA LA STORIA...AVVINCENTE E RICCA DI COLPI DI SCENA!!

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Ultima risposta 12/12/2006 09.24.16
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AleAle  @  26/10/2006 11:36:59
   6½ / 10
non tutti gli islamici sono terroristi
ma tutti i terroristi sono islamici

5 risposte al commento
Ultima risposta 14/11/2006 12.33.39
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shiatsuka  @  22/10/2006 21:22:36
   3 / 10
Politicamente scorretto. C'è una pessima e gratuita visione della cultura araba. Della peggior tradizione "Buoni e cattivi", dove i buoni, guarda caso sono gli americani!!! Trama, dialoghi e personaggi davvero scontati! Essere d'accordo con Fini mi rattrista ulteriormente...

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Ultima risposta 14/12/2006 13.34.40
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  28/09/2006 14:36:58
   7 / 10
"Il mercante di pietre è il nuovo prodotto che un regista italiano (Renzo Martinelli) ha realizzato dopo film come "Piazza delle cinque lune" (che purtroppo non ho visto) e "Vajont" (bel film su una delle catastrofi italiane, ancora oggetto di discussione), come al solito aprendosi alla collaborazione di attori non connazionali ed a modi di fare cinema poco convenzionali rispetto alla tecnica prettamente italiana, ricorrendo ad accelerazioni delle riprese, massiccio uso di una computer grafica di cui non si fa economia quando serve, presenza di scene enfatizzate da forti colpi di suono. Ne esce quindi qualcosa di diverso a prescindere dal tema che affronta la trama, una pellicola molto molto coraggiosa di un regista che non ha avuto paura ad esporre questo film ad una critica che su temi così scottanti e discussi la maggior parte delle volte tende a stroncare e smontare piuttosto che cercare di osservare i lati buoni.
Il messaggio che "Il mercante di pietre" vuole dare è secondo me giusto ma fin troppo parziale ed in qualche modo superficiale. Non entra bene a fondo in una questione che ha troppi pro e contro per essere analizzata così. Martinelli alterna sequenze, dialoghi e scene in cui denuncia sia l'integralismo islamico sia chi per paura di esso arriva a diffidare di tutti, ma la fine farà inequivocabilmente capire che tenda a denunciare più la prima che la seconda. Sembra quasi che alla fine ti dica: "I terroristi sono cattivi, gli occidentali sono delle povere vittime". Sarà anche vero, ma è una soluzione troppo sbrigativa. Sembra quasi una faciloneria atta a far deviare il film nel novero dei "politically correct".

Interessante la frase di Alceo che asserisce: "Non sto dicendo che tutti i mussulmani sono terroristi, ma è un dato di fatto che la maggior parte dei terroristi sono mussulmani". Alceo è colui che ha provato sulla propria pelle gli effetti del terrorismo islamico e cerca di convincere i servizi segreti che per rispettare in toto la legge l'Italia non può correre rischi così grandi. I terroristi sono in mezzo a noi, sono sempre più simili a noi: non importa se hanno nomi italiani e si nascondono dietro maschere apparentemente innocue. Nell'attentato delle Torri Gemelle come in quello di Londra i terroristi erano mussulmani con genitori nati sul luogo. La Jihad (o come si scrive) è un ideale per il quale certi islamici sono in grado di sacrificarsi fino alla morte, ed anche se non ci credono veramente lo usano come pretesto, come forza motrice per i loro attentati. Non è concesso abbassare la guardia.
Tutto ciò è tremendamente vero ed Alceo cerca di farlo capire ma tutti lo prendono per fobico.
Interessante anche il rapporto che si viene a formare fra Leda ed Alceo, la rassegnazione di colui che non è più un uomo, ma mezzo uomo, l'accettazione del fatto che non si possa più essere amati in tali condizioni, e che un mercante di pietre, mestiere intrigante ed inusuale, quasi fiabesco, incontrato per caso nell'orientale e mistica Cappadocia, tanto ricco di fascino quanto capace sebbene l'età ad ammaliare con l'alone di mistero che aleggia su di lui la donna occidentale possa "impossessarsi" della moglie.

Tuttavia, una nota negativa è rappresentata dal fatto che il film doveva (o avrebbe dovuto, almeno secondo i miei gusti) consistere in una storia di terrorismo coronata, incorniciata da una storia d'amore, e non viceversa. Si verrà a capire che è comunque un amore particolare date le circostanze, ma se le scene di sesso ed i bigliettini amorosi e mistici dello "Stone Merchant" fossero stati portati meno sulla scena la storia avrebbe avuto più credibilità.
Un personaggio bellissimo, interpretato senza infamia e senza lode da Harvey Keitel che entra tutto sommato nel personaggio, bravissimo F. Murray Abraham (Shahid), lo stesso per Jordi Mollà (già visto in vece di cattivone di turno in Bad Boys II), il tutto completato dalla bellezza di questa inglese di nome Jane March, mai vista prima.
Una pellicola che susciterà discussioni e critiche, un buono e coraggioso film, realizzato bene, ma non certo la rivelazione-sorpresa dell'anno sul tema "terrorismo islamico".

In sintesi: buon voto per la prova di coraggio, però doveva entrare molto meglio nella questione. E comunque non si può negare che ciò che dice martinelli è la SACROSANTA VERITA'...

3 risposte al commento
Ultima risposta 23/11/2006 21.15.38
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  18/09/2006 21:09:59
   4 / 10
Per quanto il regista possa sforzarsi Il Mercante Di Pietre e'un film politicamente nullo,che piu'che sollevare il problema islamico indugia su una catarsi piccolo-borghese....una pellicola incapace di intrapendere una direzione e incapace di comunicare qualcosa,in una cornice dove soprattutto l'intreccio amoroso e le interpretazioni del cast risultano risibili....persino sua maesta'Harvey Keitel appare spaesato quasi come un naufrago salito su una barca che fa acqua da tutte le parti.

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Ultima risposta 19/09/2006 01.52.02
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Invia una mail all'autore del commento Axel  @  18/09/2006 02:22:10
   1 / 10
Non ricordo di aver mai visto un film così brutto!!!!!
L'approfondimento sul'Islam e il terrorismo sembrano essere farina di Calderoli o qualche giornalista abituato a scrivere su Men's Health!
Qualcuno sul forum parla di film italiano coraggioso e internazionale???
Ma vada a vedere Syriana o Munich e poi ne riparliamo!!!
L'approfondimento psicologico è qualche scalinata più in basso di Alien vs Predator...
E questo è solo per i contenuti....
...dal punto di vista tecnico... effetti speciali da Tarzan anni '60, grafica al computer degna un bimbo di 4 anni, prove attoriali penose e Keitel che fa la marchetta più grande della sua vita!

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13 risposte al commento
Ultima risposta 10/11/2006 23.25.33
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Invia una mail all'autore del commento Phantom  @  17/09/2006 15:44:20
   6½ / 10
questo film oltre alla storia degli islamici e comagnia bella.....
...ha anke dato spago al mio pensiero la quale dice ke le donne sono tutte delle grandi troie....nn c'è speranza....e nn dite ke nn è vero!!! state attenti!! eheheheheh

cmq apparte la mia divulgazione... è statobel film..... ma si poteva fare mejo... la storia in certi punti è un po troppo "fantasiosa" a mio parere....
Andatelo a vedere....capirete ancora d piu(se ce ne fosse bisogno...)ke tipo d gente sn questi islamici..........

1 risposta al commento
Ultima risposta 14/11/2006 12.52.29
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  16/09/2006 02:57:57
   5½ / 10
Nutrivo enormi aspettative su questa produzione anglo-italiana, purtroppo disattese.
Martinelli ha grandi pretese, e fa il passo più lungo della gamba: troppi buchi nella sceneggiatura, doppiaggio ignobile dal gusto amatoriale, fotografia non sempre curata e dialoghi che talvolta hanno del vergognoso. Peccato perch le premesse c'erano tutte, il soggetto è coraggioso e la regia (quando non eccede in virtuosismi fuori luogo) è convinta. Un po' frastornato Keitel, che comunque offre una prova più che onesta, soprattutto nella - bellissima - scena finale.

9 risposte al commento
Ultima risposta 18/02/2010 21.38.25
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