I dirigenti di un grande magazzino devono trovare un Babbo Natale per la loro annuale sfilata. Si presenta un bel vecchio che svolge egregiamente il suo compito tanto da essere assunto. Il vecchio, che asserisce di essere veramente Babbo Natale, si fa ben volere da tutti e gli affari prosperano. Il medico della società però, lo trascina in tribunale dichiarandolo pazzo, ma...
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Avendo un ricordo non troppo entusiasmante del remake realizzato anni e anni più tardi (tra l'altro visto in aula video alle elementari) ho deciso di provare a dare un'occhiata all'originale... così, giusto per curiosità. Beh, direi che si tratta di una gradevolissima commedia natalizia in cui, come ovvio, predomina un'intensa dose di buonismo; un buonismo sempre estremamente sincero e cristallino e mai viziato da eccessive forzature, quindi ben accetto. L'attenta sceneggiatura, poi, non risparmia anche una sottile critica al consumismo che, già a quei tempi, aggrediva con ferocia la festività per antonomasia... non immagino cosa direbbe Kris nel vedere la situazione attuale!! Interessanti anche i personaggi, tra i quali svetta sicuramente Babbo Natale-Edmund Gwenn, letteralmente adorabile. La sua dolcezza va di pari passo con l'incredibile irritazione che provoca, invece, lo psicologo (?) Sawyer, davvero insopportabile. Un plauso anche alla giovanissima Wood e a una Maureen O'Hara sempre estremamente affascinante e magnetica malgrado qui interpretasse un personaggio tutto sommato lineare. Divertente la scena finale al processo con l'entrata in scena della corrispondenza, così come le informazioni che Doris legge sulla scheda d'assunzione di Babbo Natale. Insomma, credo si tratti di un classico natalizio di tutto rispetto che, probabilmente, acquisisce ancor più valore se visto proprio in vista delle feste di fine anno.