Un villaggio protestante della Germania del Nord. 1913/1914. Alla vigilia della prima guerra mondiale. La storia dei bambini e degli adolescenti di un coro diretto dal maestro del villaggio, le loro famiglie: il barone, l’intendente, il pastore, il medico, la levatrice, i contadini. Si verificano strani avvenimenti che prendono un poco alla volta l’aspetto di un rituale punitivo. Cosa si nasconde dietro tutto ciò?
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Il migliore film dell'anno indubbiamente,ma aggiungerei anche uno dei migliori film degli ultimi 10 anni. Un Haneke registicamente superbo dirige un film che riesce a toccare l'anima. Vita,morte,amore si avvicendano sullo schermo in un bianco e nero che ci fa dimenticare di essere negli anni 2000,e ci catapulta nei primi anni del 900. Attori superbi (i bracciati e il barone mi hanno ricordato il respiro epico del monumentale Novecento di Bertolucci),uno più bravo dell'altro, dal bonario maestro alla giovane e tenera amante,fino agli ambigui bambini e al sorprendente dottore. Finale per molti deludente,ma in realtà azzeccatissimo per quanto riguarda la poetica del regista (vedi spoiler).
e cioè il fatto che nessuno è più colpevole degli altri, tutti sono sporchi fino al midollo,dal contadino più umile al più falso dei pastori,fino allo stomachevole dottore.