I re e le regine, i principi e le principesse, i boschi e i castelli di tre regni vicini e senza tempo; e poi orchi, animali straordinari, draghi, streghe, vecchie lavandaie e artisti di circo: sono i protagonisti di tre storie liberamente ispirate ad altrettante fiabe de "Il racconto dei racconti" di Giambattista Basile.
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L'idea di fare un film fiabesco, però da grandi, non favolettistico, ma maturo, a tratti surreale e grottesco, quasi sgradevole, era in effetti un buon punto di partenza. Originale. La regia, il comparto tecnico, gli esterni e gli interni sono tutti di ottimo livello. Infatti la vera bellezza del film sono le immagini: potenti, curate, ricche. La colonna sonora sarebbe buona, però va un po' sopra le righe rispetto ad una trama che non la sostiene a dovere. Con questa esaurisco le note positive. Per il resto ho trovato il film, spezzettato, senza una precisa idea di fondo nel lavoro. Le favole erano abbastanza piatte e il modo in cui sono state raccontate non mi ha emozionato quasi per nulla. Il finale ci prova un pochettino ad alzare il ritmo ma è troppo poco e troppo tardi. Ci si è già annoiati abbastanza prima. Purtroppo secondo me il materiale di base non era all'altezza e il film vorrebbe portare in un mondo evocativo con le sole immagini ma senza una valida sostanza sotto, va poco lontano. Il film è da gustare nell'ambito visivo, ma non sono riuscito a sentirmi coinvolto in nessuna vicenda, nessun personaggio. Tutto troppo distante, artificioso, troppo estetico e poco umano.