Nell'aeroporto di Londra sono in partenza diversi personaggi con problemi sentimentali ed economici. Un nebbione che non accenna a passare è la causa di un forte ritardo che permetterà a molti la soluzione dei loro problemi.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
All'epoca avrebbe potuto fare il botto (non so se sia stato così) visto il ragguardevole cast...l'istrionico e grandioso Orson Welles all'epoca gettonatissimo come attore/sceneggiatore/regista, la bellissima ed elegante Elizabeth Taylor (giovane e fresca di Oscar...oltre al fatto che siamo nello stesso anno del suo più famoso ruolo ossia "Cleopatra") assieme all'imminente marito Richard Burton glaciale ed affascinante, una giovane e dolce Maggie Smith ad inizio carriera e ultima ma non ultima Margaret Rutherford (che qui vinse l'Oscar pure lei) come sempre abile attrice della "comicità fisica" ma dalle battute argute. Con questo cast risulta una recitazione che non fa una piega, ed infatti il film è un susseguirsi di dialoghi atti a valorizzare le qualità attoriali dei singoli mostri sacri, però sta qui la fregatura...tanto fumo e poco arrosto perché la sceneggiatura non è incisiva e assistiamo impassibili, se non per qualche spunto emotivo dato dall'ottima prova di Burton (secondo me il migliore in scena) in questo ruolo del marito che viene lasciato! Storie mal legate tra loro, troppo poco divertenti, abbastanza banali e per nulla vicine alla reale vita dello spettatore medio che perciò si trova a vedere un film corale che sente lontano...se poi aggiungiamo che al giorno d'oggi lo spettatore paga anche la lontananza temporale con una pellicola che ha 50 anni, e non si è mantenuta poi molto bene a causa di una recitazione eccessivamente teatrale, allora BENVENUTA NOIA. Film corale carino ma pretenzioso e sicuramente dimenticabile, sufficienza solo per rispetto delle interpretazioni.
La sceneggiatura è di Terence Ratigan ("Il principe e la ballerina") eppure è una commedia ingessata e prolissa che fatica a carburare senza alla fine lasciare molto. Asquith tiene mirabilmente sotto controllo il campionario di varia umanità bloccato dalla nebbia londinese nell'albergo dell'aeroporto, concedendo il giusto spazio alle vicende più o meno interessanti (inutile la faccenda del fisco di Welles, divertente il calvario di pillole e cocktail della straripante Rutherford), anche se il film si affida prevalentemente alle musiche di Rosza e allo splendente parterre di divi. L'attenzione è tutta su Burton e la Taylor, che sembrano ripetere sullo schermo le loro crisi sentimentali private, ma anche Maggie Smith segretamente innamorata del suo principale Rod Taylor lascia il segno. Un film elegante e totalmente rilassante, anche se ne sarebbe potuto venir fuori qualcosa di meglio.
L'elegante Asquith si trova fin troppo a suo agio nel clima patinato del film, remake del celebre Grand Hotel di antica memoria. In una galleria di stars più o meno dimenticabili (conta più la presenza delle performance) si segnala una Margaret Rutherford in forma (?!) strepitosa
Non è proprio da buttare, non tutte le storie sono riuscite però c’è un’interessante galleria di personaggi. La coppia Burton/Taylor è senza dubbio il fulcro del film e il loro è l’unico episodio che merita di essere ricordato.