In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l'agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un "whormhole" per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l'unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell'umanità.
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Diciamo subito che dopo "2001, odissea nello spazio", tutto il resto è una piccola cacchina, ma non è colpa di nessuno, lo sappiamo. Diciamo allora piuttosto che l'intento al momento della scrittura della sceneggiatura era ed è sempre stato puramente, squisitamente commerciale. Ora, se abbandoniamo per sempre il presupposto scientifico e ci lasciamo abbracciare solo dal "fanta", Nolan ha saputo orchestrare una regia panta rei, detto scherzosamente, in cui tutta la pellicola scorre che è una meraviglia, nonostante una fretta marchiana al momento della
scoperta della base NASA e voler catapultare il protagonista in tutto quel casino così dal nulla
. Inoltre, certo, Christopherino ha fatto di tutto per incastrare i pezzi del proprio mosaico, ma il risultato è stato comunque molto apprezzabile dal mio punto di vista. Non lo so, sono molto indeciso. Ripeto, la regia è ottima e nonostante la teleologia spudoratamente commerciale di quasi ogni aspetto del film, credo che il lavoro del soggetto sia molto apprezzabile. McConaughey fa il suo lavoro, la fotografia è valida e la colonna sonora non invadente. Mi turo il naso per le forzature retoriche (e non) e do sette, anche se so già che col trascorrere del tempo diventerà sempre più inadeguato fino a scendere a 6,5, per carità. Lo prendo come un racconto puramente fantastico.