intrigo internazionale (1959)

Un film assolutamente spettacolare, con degli attori bravi, un ottimo protagonista, una trama assolutamente piena di suspance e particolari e tanta adrenalina e componente action davvero ben dosata.Mi dispiace per il fatto che sia il primo film del maestro che vedo, me ne vergogno davvero tanto!

D'accordo con il commento di ezequiel poco sotto...Sinceramente è davvero forzato come film, già dalla scena del rapimento. E' sicuramente un prodotto stracommerciale per il pubblico. Non vedo nessun colpo di scena, poca originalità (cosa che in parecchi film di Hitchcock era ormai consuetudine) poca cura nei dettagli come ad esempio nei dialoghi.

Sufficiente ma niente più, poche emozioni regalate a mio avviso

SPOILER.

Altro grandissimo film di Hitchcock, uno dei migliori. Ironico, divertente (la scena dell'asta è divinamente comica) in forte contrasto con il pessimismo nero di "Vertigo" (senza lieto fine cosa fino a quel momento inconsueta per lui) e dei successivi "Psycho" e "Gli uccelli". Diretto sempre con classe immensa, è tecnicamente impeccabile e forte di una sceneggiatura vivace e solida e con una scena che vale il prezzo del biglietto, assolutamente geniale e innovativa:

SPOILER. Memorabile anche il finale sul Monte Rushmore. Questo è grande cinema.

Capolavoro.
Un thriller in grado di tenere lo spettatore incollato allo schermo dall'inizio alla fine, perfetto sotto ogni punto di vista.
A mio avviso la scena più bella è quella nel campo di grano.

Tra i tanti capolavori che ha fatto questo è il mio preferito dell'adorabile panzone inglese.
Non riesco a trovarci difetti, l'essenza del cinema di Sir Alfred come intrattenimento spettacolare, furbo come una volpe ma allo stesso tempo onesto e al completo servizio dello spettatore, una spettacolarità gratuita e per questo affascinante, poco verosimile ma meravigliosa.
Consiglio a tutti gli ammiratori del Maestro di leggersi, se non l'hanno ancora fatto, il libro-intervista che fece con Truffaut.

E’ uno di quei film che fanno scuola da quanto sono strutturalmente perfetti. Intrigo Internazione infatti è diventato il modello per molti film polizieschi e di spionaggio dagli anni ’60 in poi. Il suo segreto sta nell’essere strutturato apposta per catturare l’attenzione dello spettatore medio, stimolare la sua emotività e curiosità e quindi conquistarlo completamente per circa due ore. Non importa se le storie raccontate sono inverosimili, i personaggi poco realistici e la meccanica degli avvenimenti innaturale. Qui non si fa appello alla ragione, al senso critico ma all’emotività pura.
Questo genere di film hanno successo solo se spingono lo spettatore a una identificazione completa. Personaggi, luoghi e vicende devono essere speciali o esclusivi, non prosaici o banali; l’eroe infine deve trionfare dopo essere stato in grave pericolo. Dulcis in fundo un po’ di trasgressione erotica che è un po’ come le spezie sui cibi. Ecco servito il film modello del genere thriller/spionistico/avventuroso con le dosi ideali per una splendida amalgama.
In genere si comincia descrivendo una persona di ceto medio-alto, bella, affabile, ma allo stesso tempo cordiale e normale nelle sue abitudini e aspirazioni medie. Viene sentita come una persona di riguardo ma familiare allo stesso tempo. A questo “qualsiasi” di valore, capitano improvvisamente cose strane, inspiegabili, avventurose. Si trova nei guai ma non si dà per vinto e combatte strenuamente, in pratica contro tutti, per ritornare alla “normalità” precedente. Dà prova però di scaltrezza, abilità e sangue freddo. Noi ci sentiamo lui, trepidiamo, partecipiamo, approviamo, gli vorremmo dare dei consigli o metterlo in guardia. Insomma ci troviamo immersi fino al collo nella storia. Anche il regista/sceneggiatore stanno al gioco, o meglio, conducono il gioco, architettando difficoltà, ostacoli e soluzioni ingegnose o fortunate per venirne fuori. L’importante è non far uscire di scena l’eroe. Per questo riesce sempre a scampare e alla fine a vincere, tenendo il più possibile con il fiato sospeso chi guarda. Non si lesinano forzature come la scena finale, che in pratica riprone l’inizio di Vertigo (Stewart a penzoli e poi nell’inquadratura successiva tranquillo in casa).
Intrigo Internazionale quindi risalta come archetipo, come meccanismo e struttura perfetta per un certo scopo. Da questo film è partita in pratica la serie di 007 e il resto quasi a catena.
E pensare che Hitchcock non ha fatto altro che prendere i temi tipici dei suoi film precedenti (l’innocente perseguitato, le apparenze ingannatrici, i doppi giochi, i dubbi), depurarli di qualsiasi altra implicazione e amplificarne gli effetti, aggiungendo una fotografia e una scenografia più spettacolare. I film del periodo inglese erano in qualche modo più terra, terra; la gente era più normale, gli avvenimenti più quotidiani e prosaici; non mancavano le ironie, le prese in giro e anche gli spunti etici di riflessione. Qui no, è spettacolo quasi allo stato puro. Non è però un capolavoro, perché il capolavoro è inimitabile. Con Psycho ad esempio è riuscito a raggiungere lo stesso scopo rompendo schemi, creando un meccanismo perfetto in sé, assolutamente non riproducibile in serie o imitabile. Per questo Psycho è un vero capolavoro.
Un’ultima notazione. Questo è senza dubbio il film più “porco” di Hitchcock. Il personaggio di Eva, per come si presenta e per come si comporta è fra i personaggi femminili più “facili” del cinema pre anni ’60. Peggio di Marilyn Monroe. L’atto non viene mostrato ma viene dato per avvenuto, con preliminari dicisamente espliciti. Poco importa se a posteriori viene giustificato come gioco spionistico. Si ha a che fare con una donna decisamente libera di costumi ed emancipata. L’ultimissima inquadratura poi è molto molto eloquente nella sua simbologia ….

Film che adoro incondizionatamente, a partire dalla colonna sonora, sublime, alla sequenza finale sul monte Rushmore, fotografata e ripresa in maniera superba.
Capolavoro assoluto da vedere e rivedere, senza aspettarsi di scovarvi un difetto.

La cosa impossibile per qualsiasi essere umano è girare (e in che modo) tre capolavori nell'arco di soli tre anni. Vertigo, Intrigo internazionale e Psyco sono capisaldi della cinematografia mondiale del genere giallo-thriller e non.
Il film in questione è, credo, il punto più alto mai toccato per quanto riguarda il genere trattato: spionaggio. E' un continuo alternarsi di scambi di persone, doppi e tripli giochi, femme fatale, omicidi e inseguimenti, momenti romantici e simpaticissimi che sicuramente non si dimenticano.
Impossibile non citare l'inseguimento di Cary Grant, che cerca di mimetizzarsi nei campi, da parte dell'aereo, in una scena girata in aperta campagna ricchissima di suspance.
Ottime scelte per quanto riguarda le ambientazioni, il finale sul Rushmore è geniale e angosciante. La fotografia splendida, poi, aiuta il tutto.
Grandissimi attori, oltre a Grant c'è l'ottimo James Mason e Eva Marie Saint. Anche se, come protagonista dei film di Hitch, preferisco decisamente James Stewart.

La scena che più mi è rimasta impressa del film è l'incantevole sequenza iniziale che ci mostra, sulle splendide note di Herrmann, la gente nella sua quotidianità e il simpaticissimo cameo del regista che perde l'autobus. Perchè interpretata come l'apice dell'umorismo cinico di Hitchcock.

"Dimmi, come fa una donna come te a diventare come te?"

Uno dei vertici di HItchy. E' un film che trasuda gioia e divertimento nel mescolare generi e intrecciare storie. Nessuno prima e dopo di lui garantiva un una capacità di controllosu ogni dettaglio che restava impresso sulla pellicola. La scena dell'attacco aereo a Cary Grant nel campo di mais non si capisce, non ha una spiegazione, non c'entra con la storia ma si ha l'impressione che il film non ne possa fare a meno. Ecco in questo dettaglio c'è tutto il nostro.

Guardare un film di Hicth è come sedersi a un tavolo e sfidare il + abile dei giocatori di Poker: bleffa, rischia, azzarda con una tale fredezza implacabile che intuirne le intenzioni diventa impresa assai ardua.

Sto giro l'asso nella manica è Cary Grant.

Mezzo voto in più solo perchè si tratta di un film datato e quindi la storia rappresenta per quei tempi qualcosa di originale e discretamente strutturato.
Per il resto l'ho trovato a tratti ridicolo (Cary Grant si presta facilmente a scene quasi comiche come quella di quando guida ubriaco) e assurdo

SPOILER

Ho avuto la fortuna di ritrovarlo per caso sul piccolo schermo e me lo sono rigustato tutto, dopo molto che non lo vedevo, con lo stesso piacere e ammirazione che questa opera "hithcockiana" merita.
Cary Grant con la sua ineffabile pacatezza è formidabile nel personificare il personaggio che si trova "nel luogo sbagliato al momento sbagliatissimo"!

Vero manifesto di intrigo e azione! L' abc delle tecniche cinematografiche e dei movimenti e riprese della macchina di cui Hitchcock è sicuramente "Maestro".

Difficile considerare questo film la "Perla" di Hitchcock visto che la sua filmografia è veramente troppo ampia ma sicuramente merita di essere visto...non delude!

Annoverato (e a ragione) tra i più compiuti e "filmici" capolavori di Hitchcock, "North by northwest" ha un solo inevitabile difetto, a mio avviso: è talmente impeccabile e perfetto da rasentare a tratti la freddezza.
La storia non mi ha mai coinvolto più del dovuto (7) mentre sono sempre rimasto affascinato dalla direzione degli attori, e soprattutto da una serie di sequenze che rimarranno irripetibili nella storia del cinema (Eve Marie Saint che spara "a salve", Thornhill-Grant inseguito da un velivolo a bassa quota).
Insomma, un classico esempio di cinema dove la tecnica prevale, e non di poco, sullo script.
Da rivedere centinaia di volte per questo, ma con meno passione di quanto avrei voluto

Squisito, squisito, incantevole come pochi altri films. forse il miglior film di spionaggio della storia del cinema.
sinceramente non capivo come la scena dell'aereo potesse essere così importante, ma poi ho capito! la tensione di quei momenti è suprema, magistrale, la bravura di Grant insuperabile (anche se preferisco Stewart), il pathos irraggiungibile nei film conseguenti.
una storia splendidamente, genialmente architettata, la chiarezza limpida con cui Hitch gestisce le scene è risultato di una meticolosità che rendeva i film perfetti e assolutamente fuori dal tempo per come ancora riescono a trasmettere queste sensazioni.
finalmente ho visto un altro film con una delle mie attrici preferite da sempre, ossia Eve Marie-Saint, bravissima! insieme a Grant è una delle coppie meglio assemblate del cinema. un pò come la Kelly e Milland oppure Stewart e la Novak. è incredibile come Hitch riuscì a trasmettere su schermo la sua passione per la perfezione di cui il delitto è uno dei principali obiettivi. forse che se Alfred fosse stato un assassino, sarebbe riuscito a compiere il delitto perfetto?

mi era scappato questo film del maestro...uno dei piu celebri che molti considerano come il suo "miglior film"!
uno dei primi film di spionaggio,anche non troppo complicato,con ottimi attori e gran finale ad alta quota!
memorabili e citatissime le scene d'inseguimento "aereo"!
un mito!

A distanza di quasi 50 anni il film mi è sembrato rimanere appassionante e avvincente. Non ci si annoia mai.
Cary Grant carismatico ed elegante come solo lui sa fare.
Sembra che Hitchcock nel raccontarci questa storia di spionaggio su un innocente pubblicitario braccato senza pietà voglia esaltare la dignità mai lesa del protagonista, a dispetto delle strenue condizioni in cui si trova.
Peccato per il finale un po' sdolcinato (anche se con un piacevole riferimento sessuale quasi esplicito) che rovina leggermente il tutto; probabilmente, però, furono esigenze di produzione a renderlo tale...

Molto bello.
A partire dal cameo del buon Hitch che perde l'autobus per un pelo, per finire con una vicenda che tiene effettivamente incollati fino alla fine.
Straordinariamente affascinante Cary Grant, che non perde la sua grazia neppure ubriaco come una cucuzza.

"Nel mondo della pubblicità non esistono bugie, ma solo esagerazioni".

SPOILER

Attribuirgli il genere thriller fa un pò sorridere, sembra quasi una commedia, ma è indubbio che si tratta di un buon film; stupendi ed appassioati i protagonisti, trama ben costruita seppur con qualche ingenuità (SPOILER).
Bellissima la scena con il deltaplano.

SPOILER

Quarto e ultimo film del regista e del protagonista insieme con Grant che intepreta un altro personaggio diverso dai tre precedenti questa volta vittima suo malgrado di fatti più grandi di lui. La controparte femminile secondo me non è all' altezza delle tre precedenti e mi ha fatto storcere il naso.
Un pò colpo di genio ed un pò presa in giro la scena finale, ma che ci fa capire una volta di più del perchè il regista sia considerato uno dei migliori.

Eccezionale come al solito. Hitchcock è così bravo da essere quasi antipatico, maledetto ciccione. Riesce a trasformare un semplice film di spionaggio in un capolavoro assoluto del cinema, con una serie di colpi di scena che tolgono il respiro allo spettatore, e con sequenze di potenza visiva unica, su tutte quella dell'inseguimento sul monte Rushmore.

Dividerei il cinema di hitchcok in tre fasce qualitative.
Colloco questo film in fascia 2.

anche questo a mio avviso non è tra i migliori di hitchcock