i ponti di madison county (1995)

La delicatezza della cinematografia di Clint Eastwood è oramai diventata leggenda, il suo cinema fatto di piccole cose, a volte minimalista, in questo caso diventa quasi teatrale.
Raccontare una storia d'amore porta inevitabilmente a scontrarsi con il pericolo di cadere nel melenso, nella retorica o nel moralismo.
Questo non accade in questo gioellino che dietro una confezione di maniera ha delle profonde riflessioni sulle grandi scelte della vita, su quei dilemmi esistenziali che una società edonista tende a liquidare senza riflettere.
Questo film vale più di cento acide invettive papali, più di mille family day, un'attenta riflessione sulla famiglia, lucida e profonda, che mi ricorda del motivo percui amo il cinema, la sua capacità di saper raccontare storie e lanciare messaggi di una tale chiarezza e completezza, tale da essere unica.

Clint Eastwood non si nasconde dietro facili sloogan, racconta in modo struggente quanto quelle scelte siano dolorose ( anche al costo di alcune lungaggini nella fase finale, che sebbene possano sembrare stucchevoli, in realtà son perfettamente funzionali alla storia) Da sottolineare che non prende posizioni,i due figli alla fine del film, infatti, fanno scelte completamente opposte, proprio perchè non ci sono risposte giuste ma solo sentite.

Essendo un film quasi teatrale si regge in gran parte sulle ottime interpretazioni ( ma con due attori simili non c'è nemmeno da meravigliarsi) ma anche la fotografia è decisamene notevole.

Se proprio vogliamo trovarci un difetto è
MA ESISTE VERAMENTE UN AMORE SIMILE? DAVVERO LO SI PUO' PROVARE?

Io non lo so purtroppo, ma anche il mio cuore CINICO si è sciolto davanti a tanto zucchero...........