Dopo essersi "liberata" delle vecchie colleghe O-Ren Ishii e Vernita Green nel Volume 1, la Sposa prosegue nella sua vendetta in KILL BILL Volume 2. Eliminate le prime due dalla sua personale "lista della morte", rimangono altri due nomi da barrare - Budd e Elle Driver – prima di affrontare il suo ultimo obiettivo... uccidere Bill.
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Quentin Tarantino ci da un'altra lezione del SUO cinema. Sicuramente un film controverso che farà discutere molto i suoi piu' accaniti avversari e che farà invece impazzire i suoi fans. Se siete amanti delle scene di violenza e non disdegnate l'utilizzo di tecniche cinematografica innovative e dinamiche, questo film vi piacerà. Ma se inorridite di fronte ad un pò di sangue cambiate prospettiva. Gli attori sono eccelsi e l'espressività di Uma, conferisce corpo alla trama dando una perfetta idea della parte che interpreta, ossia della donna che trasforma in una belva assetata di vendetta.
Eppure, nonostante il film e la sua storia, a tratti, faccianoo pensare ad una produzione che "potrebbe" versare nel drammatico, ci lascia stupiti con tecniche narrativi molto snelle e per nulla stagnanti. Tarantino mira a colpire lo spettatore in un tumulto di emozioni spesso agli antipodi della gamma di sensazioni umane che vanno dalla disperazione (nel secondo episodio, quando viene rinchiusa nella bara sotto terra) all'esilarante intermezzo della Pussy Wagon. Tarantino opta poi per l'unione di elementi che da un punto di vista temporale non sarebbero normalmente collegabili, ma questo rappresenta l'unico e accettabile compromesso.
Adrenalina in crescendo e scambi di spada giapponese trovano il culmine in vari momenti della produzione, fantastiche le scene finali del primo film, all'interno del ristorante.
Nel complesso un film godibile che sa divertire nonostante i contenuti. A mio parere maggiormente apprezzabile da parte in un pubblico giovanile piu'vicino ai manga e quindi alla cultura giapponese, ma che comunque non manca di inserire riferimenti di vario genere specie nel reparto musicale.