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Anche se ero bambino ricordo questa drammatica vicenda che ci tenne tutti col fiato sospeso. Alberto Negrin riesce a ricreare la cronistoria di quei giorni in un film tv denso di angoscia e di paura, colpendo nel profondo lo spettare con un inizio quasi spensierato, con famiglie che si accingono ad intraprendere una crociera da sogno con le loro speranze e la loro voglia di vivere. Poi avviene il dirottamento e la situazione precipita in maniera tragica; accanto al patema dei passeggieri viviamo anche i dubbi e le insicurezze dei dirottatori, alcuni dei quali erano stati a loro volta traditi dai loro stessi compagni..erano soldati e non terroristi. Negrin è bravo a ricostruire la continua atmosfera di precarietà attraverso dei dialoghi in cui inserisce anche messaggi di speranza e di pace totale. Tuttavia non c'è da tener d'occhio solo la situazione a bordo della nave maledetta ma anche tutta questione politica internazionale che, per forza, si era venuta a creare con i vari stati amici/nemici per risolvere la questione...e per salvare la faccia. Si è creata la crisi di Sigonella. Una pellicola emozionante, un film dossier esauriente; un grande cast tra cui spicca Renzo Montagnani bravissimo (e purtroppo poco sfruttato) nei ruoli drammatici. Un ricordo dell'unica vittima Leon Klinghoffer.