1943. Cesira, si rifugia in campagna per sfuggire ai bombardamenti di Roma assieme a sua figlia Rosetta; mentre torna a Roma viene aggredita e violentata, con la figlia...
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Ambientato in un importante, cruciale momento per l'Italia, ovvero nella seconda guerra mondiale, il film Vittorio De Sica è un quadro della drammaticità, della confusione che albergava in quel periodo nella nostra penisola, a riempire la scena due donne, madre e figlia, il loro viaggio da Roma verso il Sud fra bombe e miseria, fra gente di ogni tipo con un unico e irrimediabile punto di "contatto": la guerra…
"La Ciociara" poi è anche la massima e meritata consacrazione di una grandiosa Sophia Loren nei panni di una donna consunta dal tempo principale e determinante perno del progetto della regia, le sue sofferenze, le sue parole dure e determinate un po' idealizzano quel prototipo di donna della guerra che fra fame e poche speranza deve creare giocoforza il suo futuro, per la sua famiglia rappresentata dall'unica figlia Rosetta.
Vittorio de Sica alla regia risulta essere praticamente perfetto proponendo un cast di grandissimo livello, ma non solo. Infatti a sublimare le immagini e quindi tutte le emozioni visive troviamo una fotografia fantastica, perfetta, asciutta, alcune sequenze grazie dunque a questo splendido lavoro saranno indimenticabili e "circoscritte" nella loro essenzialità visiva, grande lavoro di de Sica. La sceneggiatura sicuramente buona, molto lineare e ovviamente, nel complesso, da notare una narrazione efficacemente schematica colma di emozioni e di tensione. "La Ciociara" vive il suo migliore momento nella parte finale a cavallo dello stupro (amalgamato in modo incredibile con uno scenario suggestivo e nel contesto macabro) all' epilogo finale solenne nella sua drammaticità, cinico nella sua massima rappresentazione realistica. Questi erano i film che hanno guidato l'Italia Cinematografica verso l'alto spopolando e conquistando premi su premi ed esportando all'estero lo spaccato suggestivo e forte di una Nazione, l'Italia!
Veramente troppo lento e dalla sceneggiatura abbastanza scarna. Il film prende un significato solamente negli ultimi 20 minuti, mentre tutto il resto è solamente una prova di ottima regia da parte di De Sica e di buone interpretazioni, anche se un premio oscar alla Loren mi sembra a dir poco eccessivo.
Beh, sarà scontato dirlo, ma sono QUESTI i film di cui dobbiamo andare fieri!!! Grande Vittorio De Sica, hai fatto un film impeccabile! Sono proprio contento di averlo visto (per fortuna Rai 3 esiste). Un film spietato, grandioso, dove i personaggi sono veri e indimenticabili, tutti tratteggiati alla perfezione, e sono proprio loro a rappresentare una parte della storia italiana triste, grigia e angosciante. Sceneggiatura maestrale, Vittorio rappresenta senza essere di parte la politica di allora e la guerra (dal punto di vista di contadini, studiosi e commercianti, quindi tutti avevano una loro idea a proposito). Trasuda tristezza in ogni suo angolo. Poi c’è da sottolineare la straordinaria prova di Sophia Loren, veramente grandiosa, ma non di meno sono sua figlia Rosetta e tutti gli altri comprimari. Ci sono scene che non si possono scordare qui. Da vedere assolutamente.
De Sica, mi dispiace moltissimo dirlo, perché per me è un grande a dire poco, ha dovuto sottostare alle voglie della Diva da costruire ed al produttore suo marito: era tutto preparato per il lancio definitivo della Loren...peccato che la Ciociara è altro...!!Quello che mi fa specie è la critica... non me lo sarei aspettato.. mai.. De Sica: La sua mano la si sente e molto, altrimenti come faceva a decollare il film
Sphia Loren:La parodia antipatica della Magnani,per la serie "i senza vergogna", e questa veramente non sa dove sta di casa!!