Dopo il furto della propria bicicletta, mezzo che gli permetteva di lavorare, un uomo vaga per la città con tutta la famiglia sperando di poterla ritrovare. Preso dalla disperazione non gli resta che rubarne una a sua volta ma viene bloccato dalla polizia...
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Veramente meraviglioso Vittorio De Sica... un film che va letto nella chiave storico-politica-sociale di quegli anni, fatta da una capitale che ancora risentiva del secondo conflitto mondiale, fatta di gente soprattutto povera, emarginata, che farebbe qualsiasi cosa per tirare avanti: in mezzo a questa folla si staglia Antonio Ricci, attacchino, che dà la sua vita per un ideale, una cosa talmente semplice che quasi nessuno si cura che la sua semplicità in realtà può cambiargli cambia la vita. La bicicletta anche come simbolo di quel periodo, l'unico mezzo di trasporto che i ceti medio-bassi potessero permettersi. Un film vero, toccante ed emozionante. Tristissimo e bellissimo il finale