Dopo il furto della propria bicicletta, mezzo che gli permetteva di lavorare, un uomo vaga per la città con tutta la famiglia sperando di poterla ritrovare. Preso dalla disperazione non gli resta che rubarne una a sua volta ma viene bloccato dalla polizia...
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si puo dire che cristian de sica sia veramente un insulto a suo padre vittorio,un regista che ha fatto la storia del cinema italiano. fa rabbia vedere che nel 1948noi italiani sapevamo "fare" il cinemae nn come adessoche il nostro registarappresentativo è pupi avati....sul film nn c è niente da dire se nn un capolavoro