la fortezza (1983)

Anche se ne riconosco le capacità non sono mai stato un grande estimatore di Michael Mann; i suoi film li ho sempre visti penalizzati dalla mancanza di ritmo, sembra che non sappia proprio cosa sia...pure su "Manhunter" che è l'unica pellicola che è riuscita a piacermi davvero, ma se penso ad "Alì" o "Heat" mi viene il latte alle ginocchia.
"La fortezza" non fa eccezzione; trattasi dell'ennesimo film di Mann lento quanto una tartaruga zoppa, nonostante la sceneggiatura non sia poi così male, forse addirittura originale(anche se decisamente pacchiana).
Purtroppo il ritmo non è l'unico problema, ci sono delle parti tipiche anni 80 che oggi come oggi fanno quasi ridere; dei clichè del periodo che non si notavano sui grandi miti( o poco) ma si vedevano in altre produzioni minori o(sembra strano ma è così) pure in alcune di un certo livello(come questa) dove erano presenti gli effetti di luce discotecari con tanto di fumo in sottofondo, gli effetti al computer stile Tron, le musiche fatte al sintetizzatore.......ecc...ecc....
Un peccato a dir la verità, perchè questo horror Fantasy aveva delle buone carte da giocare, il cattivone era fatto pure bene per il periodo ed il clima leggermente onirico gli dava quel qualcosa in più, ma alcune banalità anni 80, i vari difetti nella narrazione e diversi dialoghi ridicoli lo rendono un prodotto difficilmente digeribile e parecchio difficile da seguire fino alla fine....
Sufficenza raggiunta per un soffio.....

Dopo il discreto "Strade Violente" Michael Mann si butta sull'horror sovrannaturale e dirige questo "La Fortezza".
Il film parte bene,il soggetto è maledettamente interessante ma purtroppo manca completamente di ritmo,il regista si sofferma un po troppo sui dialoghi che purtroppo sono scritti in modo tutt'altro che esaltante.
Nonostante ciò comunque la tensione è presente,la location dove la trama è ambientata è affascinante e la regia nonostante le ingenuità è più che discreta.
Un film guardabile,non il migliore di questo regista ma non da buttare.

Che media ridicola.

Gran fotografia, grandi attori, ottime musiche in uno dei tanti gran lavori di Michael Mann. Domani dovrei vedermi al cinema Blackhat, e fa impressione vedere quanto un suo film possa essere bistrattato oggi come allora. Non si impara mai.

- The Keep: Imdb 5,8/10, Rotten Tomatoes 31%

- Blackhat: Imdb 5,6/10, Rotten Tomatoes 34%

Chissà come mai ho l'impressione che finirò col vedere un (mezzo, almeno) capolavoro. Non servivan nemmeno il 9 di Ondacinema o le rece di Cineforum. E fa piacere vedere come, anche qui, c'è qualcuno con voti più o meno vicini a quest'ultimi (sempre i soliti, tra l'altro).
Se alla regia qualcuno avesse letto "Kubrick" a quest'ora sarebbe un cult.

Detto questo torno al film. Piacevole in ogni caso, pure ad uno sguardo di superficie (horror con nazisti di mezzo). Ma il bello è che in realtà non è affatto un horror; è uno di quei film sull'uomo e la sua anima/natura a cui difficilmente si può affibbiare un genere (un po' come risulta difficile bollare come "fantascienza" Stalker).
La "fortezza" è tutta una grande metafora (pure esplicitata, cosa che mi rende ancor più difficile capire certi atteggiamenti verso 'sto film) della mente umana, dei suoi impulsi più malvagi (qui definiti bestiali, ma non rende molta giustizia alle bestie) contrapposti all'amore, alla coscienza e alla ragione. Un qualcosa da tenere imprigionato all'interno, come un'entità demoniaca da esorcizzare.
Ciò che in pratica non hanno fatto i nazisti, che anzi hanno basato il loro mondo su quello sfogo brutale di impulsi primordiali in una deriva di misticismo neo-pagano, in cui hanno sostituito il culto di Hitler a quello di Dio (o comunque della normale concezione di sacro). Finendo così per autodistruggersi (un po' alla 1° e 3° Indiana Jones, tra l'altro).
"In questi corridoi incontrerai te stesso".
"TU SEI ME".


SPOILER

Strana incursione nell'horror "esoterico" da parte di Mann, ancora alla ricerca di una identita' stilistica precisa.
Dopo un inizio molto affascinante il film si perde... Nella mente rimangono soprattutto le immagini (la fotografia e' di Alex Thomson di Excalibur... scusate se e' poco) e gli accostamenti delle stesse con le musiche elettroniche dei Tangerine Dream. L'arrivo dei camion nazisti sotto la pioggia sulle martellanti note di "Dinu Pass" mi folgoro' alla prima visione, su una vhs consumata. Per tantissimo tempo, la colonna sonora di "The keep" e' stata una sorta di Sacro Graal per gli appassionati di soundtrack, al punto che ci dovevamo accontentare di una riesecuzione della stessa o di bootleg.
Il film, oggettivamente, e' un po' un pastrocchio, ma, per me, ha un suo misterioso fascino

Probabilmente il lavoro più curioso di Mann. Un film a metà tra l' horror e il mysterioso (XD), senza comunque tralasciare lo il crudo e terribile sfondo della seconda guerra mondiale, un po troppo altalenante a mio parere e con

SPOILER
Ha comunque dei bei momenti come il risveglio della creatura, realizzata in maniera particolare:

SPOILER

Il film piu' misconosciuto di Michael Mann, mai uscito in Homevideo nel nostro paese (la stessa sorte gli e' toccata anche nel suo paese di origine , gli Usa). Non per questo pero' merita una media cosi' bassa. La storia di un gruppo di soldati nazisti mandati a presidiare una misteriosa quanto non precisata fortezza sui monti Carpazi in Romania. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato , perennemente avvolto da una nebbia onirica e minacciosa che nasconde un male millenario dal quale una volta risvegliatolo i soldati verranno tutti eliminati. Curiosa (e bisogna dirlo molto difficile e coraggiosa) fusione tra horror , fantasy e war movie con violenti scontri verbali tra fanatici hitleriani (Gabriel Byrne) e militari idealisti (Jurgen Prochnow , ottimo), ma anche una complessa riflessione sull' ambiguita' del male e sul destino dell' umanita'. Bellissime le musiche dei Tangerine Dream e indimenticabile la prima apparizione della creatura (ancora celata dietro una nube bianca) disegnata dal grande fumettista francese Enki Bilal , la cui voce profonda e cavernosa incute una notevole angoscia. Peccato solo che il finale non mantenga tutte le promesse e smorzi l' impatto delle prime sequenze davvero inquietanti e visionarie che comunque ne fanno un film unico nel suo genere e che di sicuro non assomiglia a nessun altro. Il sangue e la violenza sono quasi completamente assenti , ma cio' non deve per forza essere considerato un difetto. In definitiva un ottimo film come oggi non si potrebbero piu' fare condannato per ora nel dimenticatoio piu' totale.

Film particolare è insolito per un M.Mann che solitamente non gira horror. Ambientazione sggestiva ( aiutata anche dalle atmosferiche musiche dei Tangerine dream ) anni '40 e scene bizzarre ma d'impatto. Il cast è la vera chicca, da segnalare la presenza del futuro Gandalf Ian McKellen nella parte del padre della ragazza. Una pellicola che non è tra le migliori del regista ma che ha un certo fascino, considerato il fatto che stiamo parlando di un horror ( tratto da una novella ) che non è il mio genere di film, è tutto da scoprire.

Seconda prova di Mann alla regia, qui assistito da un cast davvero di prim'ordine: Glenn, McKellen, Byrne, di nuovo Prosky e il grandissimo Jurgen Prochnow. Un horror gotico che sicuramente ha dalla sua l'originalità, una buonissima sceneggiatura e l'atmosfera. L'idea di far passare da vittima i nazisti è geniale, un pò meno l'irritante e semplicistico finale. Il mostro è davvero fatto bene, peccato che non sia stato ridigitalizzato e magari ri-doppiato, lo meriterebbe, visto che a guardare la data di fabbrica (1983) non stanca nemmeno un pò durante la visione. Un tesoretto da riscoprire.

" Io li distruggerò! Io ne consumerò la vita! "

Lento, con effetti speciali ridicoli, eppure il tema e i dialoghi sono più che buoni..Un horror dalle tematiche profonde che subisce l'effetto negativo del tempo..

Un horror senza infamia e senza lode..qualcosa si salva (l'ambientazione nei Carpazi della Romania durante la seconda guerra mondiale e la colonna sonora) ma tutto ciò non basta a far decollare la pellicola che risulta essere priva di reali momenti di tensione..senza contare che lo splatter è inesistente. Inoltre secondo me il film è stato penalizzato anche dagli scadenti effetti speciali usati (d'altronde è un film dei primi anni '80).

A me questo horror atipico di Mann, un regista che trovo geniale piace. Teso, claustrofobico, torbido, allucinato, onirico e davvero particolare. Davvero una sorpresa in positivo, un film che andrebbe rivalutato. Zero splatter e zero gore.

Horror diretto da Michael Mann veramente atipico all'interno del genere. Molto originale come ambientazione (Romania-seconda guerra mondiale), pervaso di un'atmosfera onirica particolare ed impreziosita dalla bellissima musica dei Tangerine Dream. Ottima anche la prova di tutto il cast.

originale film diretto dal grande michael mann che esplora un genere non suo e se la cava piuttosto bene, cala a mio avviso nel finale che diventa un po troppo "fantasy"

a pensarci bene questo è uno di quei titoli che avrebbero bisogno di un buion remake....sempre per mano di mann magari!


ps.visto in pessima qualità audio/video, rippato da una tv regionale padovana

Sono d'accordo in tutto quello che scrive Requiem; l'idea è originale ed infatti le sorprese non mancano. Meglio non anticipare nulla per non rovinare la visione del film a quei fortunati che lo avessero, perchè in effetti è difficile da trovare.
Teniamo duro, come hanno riversato in DVD film come "Stato d'allarme" (1958),
può darsi che qualche bravo ragazzo, un giorno ci faccia il regalo di fare lo stesso con questo piccolo capolavoro.

La fortezza è un film molto particolare. Prima di tutto è una pellicola insolita per Michael Mann: infatti si tratta di un horror, caso unico per un regista che in genere fa polizieschi. La fortezza non è certo tra le sue opere migliori, ma già si intravede lo stile del futuro regista di Manhunter e Heat.
Vi sono comunque delle sequenze molto belle, supportate dalla colonna sonora molto suggestiva dei Tangerine dream. C'è da sottolineare poi l'originalità dell'idea di partenza: fare un horror in cui una creatura misteriosa uccide tutti, ma ambientarlo negli anni '40 in una fortezza misteriosa in mezzo alle montagne e metterci i nazisti come vittime.
Inoltre il cast è ottimo: c'è il duro per eccellenza, Scott Glenn, il grande Gabriel Byrne, nella parte del nazista fanatico, c'è Jurgen procknow, fururo "Sutter Cane", che invece è il colonnello + moderato (che aveva già interpretato una parte molto simile in u -boat 96), e poi c'è anche Ian Mckellen, nella parte del padre della ragazza.
Insomma questo film è un bell'horror, semplice e lineare, ma anche molto originale, nel mescolare in modo del tutto insolito, horror e film bellico.
Mi spiace per il fatto che che questo film sia molto raro da reperire nella versione italiana.
Spero lo facciano uscire in dvd.

Secondo me "La fortezza" è un piccolo gioello.