All'inizio degli anni Settanta in America Larry Flynt gestisce alcuni anonimi locali di spogliarello che faticano ad andare avanti. Quando un giorno ha l'idea di trasferire la sua attivitŕ su una rivista, la sua vita cambia di colpo. Dopo i primi periodi di incertezza e di difficoltŕ, il giornale mensile, chiamato Hustler, comincia a vendere un numero sempre maggiore di copie e Larry diventa sempre piů ricco, dando vita ad un vero e proprio impero editoriale.
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Ottima pellicola di metà anni novanta. La regia di Forman è epica, come sempre e la triade di protagonisti è eccellente: Harrelson perfetto nella parte di Flynt, una sorprendente Courtney Love, reciterà riprendendo anche molto dalla sua vita, ma è davvero magnetica, e anche in altri film successivi è molto brava..peccato si sia allontanta poi dal mondo del cinema, e in ultimo un camaleontico Edward Norton, irriconoscibile in ogni film! Storia ricca di sentimento, ribellione nei confronti di una società bigotta e repressa, condita da eccessi e divertentissime scene in tribunale, toccanti invece quelle più crude.
Il messaggio diretto che Forman mira a portare sullo schermo è una violenta avversione contro la censura in America a favore della libertà. In un certo senso anche se diversi, questo film mi ricorda le atmosfere che si respirano nell'altrettanto bellissimo "Milk" di Gus Van Sant.