la spia - a most wanted man regia di Anton Corbijn USA 2014
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la spia - a most wanted man (2014)

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locandina del film LA SPIA - A MOST WANTED MAN

Titolo Originale: A MOST WANTED MAN

RegiaAnton Corbijn

InterpretiRachel McAdams, Philip Seymour Hoffman, Robin Wright, Willem Dafoe, Daniel Bruehl, Nina Hoss, Martin Wuttke

Durata: h 2.02
NazionalitàUSA 2014
Generethriller
Tratto dal libro "Yssa il buono" di John le Carré
Al cinema nell'Ottobre 2014

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Trama del film La spia - a most wanted man

Il boxer Melik Oktay e sua madre, entrambi residenti turchi-musulmani ad Amburgo, incontrano una persona per strada che si fa chiamare Issa. I due, senza saperlo, innescano una catena di eventi che coinvolgono le agenzie di intelligence di tre paesi. Issa, che afferma di essere uno studente musulmano di medicina, è, in realtà un terrorista ricercato e il figlio del colonnello dell'Armata Rossa Grigori Karpov, la cui notevole eredità è tenuta nascosta in una banca di Amburgo.

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Voto Visitatori:   6,23 / 10 (24 voti)6,23Grafico
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Voti e commenti su La spia - a most wanted man, 24 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Mauro@Lanari  @  07/10/2019 15:34:49
   7 / 10
Hoffman giganteggia fin'a oscurare ogn'altro interprete e la spy story di le Carré è scarna d'ogni dinamica action per farsi anatomia psicologica, riflessiva e introspettiva, d'una spia. Non sarebbe di grande interesse generale come già "La talpa", se non ci fossero sia il twist finale che ribalta e riabilita il progetto, un epilogo crepuscolare da loser quant'il biopic su Curtis e lo smodatamente pauperistico "The American", sia un plot lineare che deficitava nella trasposizione cinematografica d'Alfredson. Dett'altrimenti, l'incontro fra il regista e il romanziere è riuscito a trascendere i limiti d'entrambi, e la prova attoriale di Philip Seymour, beh, sembra che non stia recitando ma inscenando se stesso e il proprio definitivo tramonto.

Mauro Lanari

Thorondir  @  07/10/2019 15:18:56
   7½ / 10
Film sull'ambiguità umana e del mondo oscuro delle spie.
Sapevo essere ambientato in Germania e mi attendevo il solito spy movie sulla guerra fredda. Invece il tema è molto più attuale e riguarda il radicalismo islamico e il funzionamento di quelle reti occulte di finanziamento ad organizzazioni che per vie traverse fungono da centrali del terrore. Vero che la costruzione è molto basica, estremamente semplice e lontana dai classici e complessi intrecci dei film di spionaggio targati Le Carrè. Infatti personalmente ritengo questa pellicola un film sui servizi segreti in toto più che sulla singola storia del ceceno Karpov: servizi occulti quì guidati da un grande (al solito) Hoffman mezzo alcolizzato, fumatore incallito, dedito al lavoro ma perennemente oscuro in volto e con una non precisato fallimento alla spalle a Beirut. Poi ci sono gli scontri con l'invadenza dei servizi americani. E le ambiguità e le cose non dette dell'avvocatessa idealista (McAdams) e del fuggiasco ceceno radicalizzato ma non jihadista. Insomma, un film solo apparentemente di spie, ma anche e forse soprattutto una storia di uomini e donne alle prese con il mondo reale, tremendamente concreto.
Splendido quel finale tronco e brutale, con il viso sconfitto di Hoffman quasi ad anticiparci la sua dipartita (è uno dei suoi ultimi film).

SANDROO  @  02/02/2019 22:58:30
   3½ / 10
mmagliahia1954  @  12/02/2018 10:21:57
   7 / 10
bel film serio su un tema altrettanto serio e drammatico. Alla fine sono rimasta con l'amaro in bocca, ma il mondo e' cattivo, quindi...

fabio57  @  16/11/2016 09:27:40
   7 / 10
Molto intricato, d'altronde è la trasposizione cinematografica di un romanzo di Le Carrè che come autore è valido, ma certamente non facile. Quello che mi ha colpito è la gigantesca prova di un mostro del cinema che è stato Hoffman. Il ruolo che interpreta si calza perfettamente all'indole di questo tormentato attore che ci ha lasciato questa sorta di testamento artistico, dove il travaglio interiore, il senso di abbandono, il lasciarsi andare e perdersi, ma mantenendo lucidità e acume, sembrano le caratteristiche tanto del personaggio, quanto dell'uomo. Peccato aver perso un artista tanto intenso e tanto geniale così presto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  12/12/2015 12:42:07
   7 / 10
Rispetto all'ultimo film tratto da un libro di John le Carré che ho visto ("La talpa") questo l'ho trovato piu' avvincente e meno ingarbugliato.
Per chi cerca film spionistici ricchi d'azione puo' guardare altrove, perche anche in questo caso assistiamo al lavoro fuori dal campo, dietro la scrivania. Osservando ore e ore di videosorveglianza o ascoltando intercettazioni telefoniche.
Malgrado questo non ho trovato pesantezza nella trama e l'ottimo cast aiuta la visione. Ultima prova del compianto Hoffman che ancora una volta ci dimostra come Hollywood abbia perso proprio una grande stella...

Ermetico  @  02/12/2015 11:28:16
   5½ / 10
Non decolla mai e precipita nel finale-

Invia una mail all'autore del commento agen  @  20/11/2015 23:10:39
   7 / 10
il film gira un po lento ma tiene sulle corde peccato che finisca così sul più bello!

marfsime  @  20/11/2015 23:09:05
   6½ / 10
Discreto thriller su un tema di stretta attualità. Non particolarmente elaborata a livello di trama ma tutto sommato non annoia e tiene vivo l'interesse dello spettatore..cosa non semplice visti i ritmi blandi della pellicola.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  23/10/2015 19:26:32
   6½ / 10
Spy story che riesce a ricreare un livello di tensione accettabile senza però mai decollare in maniera definitiva. Il finale è di un livello superiore, amaro e senza fronzoli, ma nel complesso è una pellicola che non resterà negli annali nonostante la presenza di un mai banale Hoffman in una delle sue ultime interpretazioni.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  02/08/2015 12:34:52
   7 / 10
Tratto da un classico libro di Le Carrè ..nella prima parte molto buono..enigmi,tensione e una buona e bilanciata regia nello spiegare lo svolgimento dei fatti..
Nella seconda parte man mano che la matassa si sbroglia il film perde qualche colpo anche se tenuto su da un grande Hoffman ...
Bel finale secco e senza replica come il mondo di cui fa parte la storia ..
io Corbijn alla sua prima prova di regia lo promuovo!

kikkokonti  @  25/03/2015 23:17:31
   7½ / 10
Personalmente mi basterebbe Philip Seymour Hofmann che guarda la telecamera per non staccarmi dallo schermo per 2 ore.
Qui c'è dell'altro...

Una grande ambientazione.
Splendida fotografia.
Una magistrale quanto "lenta" interpretazione del maestro partito troppo presto che regala il fascino assoluto di chi sa che un movimento in più o un silenzio in meno guasterebbe tutto.

Per arrivare all' 8 manca solo quell'emozione... che vorresti lì, in quel momento.

Per il 10... beh, Philip non può fare tutto da solo. :-)

Mi mancherà.
Ciao.

Trixter  @  01/02/2015 00:00:18
   6½ / 10
Piaccia o no, queste sono le spie. Quelle vere. Niente muscoli, smoking, belle donne e Martini con ghiaccio. Esattamente come quelle descritte da Le Carrè. Hoffman è convincente nei panni di una controspia tedesca, disillusa, un pò triste ed imbolsita, stropicciata al punto giusto.
L'attore è ben supportato da comprimari di prim'ordine che pur senza strafare, coadiuvano adeguatamente l'ottima prova (ahimè l'ultima) di Seymour Hoffman.
E' un gioco di attese, di mosse agli schacchi, di doppiogiochismi a volte infruttuosi, ben lontano dall'azione forsennata dei thriller cui ci ha abituato il cinema hollywoodiano. Ma questo, pare chiaro, non è un thriller.
Certo, la pellicola paga una regia pulita e poco invasiva ma, al contempo, un pò piatta ed una sceneggiatura troppo lineare, eppure riesce a catturare l'attenzione dello spettatore che, se non abituato al vero "ritmo spionistico", arriverà con fatica ai titoli di coda. Insomma, nel complesso non parliamo certo di un capolavoro ma, senz'altro, di un buon film, elegantemente decadente.

Jim17  @  15/01/2015 12:22:26
   7 / 10
Spy film interessante che ci fa comprendere l'intricato mondo dello spionaggio anti terrorismo , e del potere che si cela dietro esso per rendere il mondo un posto più sicuro. La vicenda , seppur recitata da superbi attori, non appassiona molto risultando a tratti banali . Il voto totale del film sarebbe stato un 6 pieno , tuttavia la prova recitativa di Hoffman innalza il grado di giudizio critico , riuscendo, grazie anche alla presenza di Willem Dafoe , a reggere il peso della banalità del film. Magnifica la scena finale di Hoffman che riesce con il solo silenzio ed il gioco degli occhi a parlare e trasmettere messaggi chiave.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  28/12/2014 22:14:53
   7 / 10
Una spy story intricata e piena di sfumature.
Un film ricco di azione e di tensione, egregiamente interpretato da Philip Seymour Hoffman.
Non posso paragonarlo al romanzo da cui è tratto perché purtroppo non l'ho letto, ma credo che la sceneggiatura sia rispettosa almeno della profondità dell'opera di Le Carrè.
Thriller interessante che merita una visione.

Betelgeuse  @  14/12/2014 18:12:36
   8 / 10
Credo che l'insoddisfazione dello spettatore nasca dal fatto di aspettarsi un thriller, un film carico d'azione... mentre i racconti di spionaggio di LeCarrè sono l'esatto OPPOSTO !

Smiley, la spia creata da LeCarrè, è l'anti-Bond.
Le spie altro non sono che la longa manus che permette al "Sistema" di funzionare: vanno oltre le regole perchè le regole funzionino; quando si fanno prendere la mano, si bruciano e diventano "i cattivi".
Nel film è reso bene questo contrato tra l'opera delle spie e quella della polizia.

Quindi niente azione, niente arrampicate, sparatorie o salti da un palazzo all'altro: gioco di spie.
In questo rendo merito al film per essere riuscito a rendere semplice una storia che, al contrario, è molto sofisticata.

La regia di Corbijn è un occhio mai indiscreto e attento a regalare momenti di suspence.

Favolosi gli attori - su tutti, Hoffman: lucido e allucinato, di una bravura e naturalezza unica.
(Davvero un attore che rimpiango...)

Consigliato.

atreides  @  04/12/2014 18:09:57
   6 / 10
Philip Seymour Hoffman è da 8, peccato per tutto il resto (il film), una linea piatta con pochi sussulti, si arriva al finale molto stancamente, e termina nell'unico modo che poteva terminare, in maniera insignificante, peccato

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  28/11/2014 14:49:28
   7 / 10
Tratto da un romanzo di Le Carré, anche A most wanted man si pone sulla scia della Talpa di Alfredsson. Quindi ci si deve aspettare scene d'azione al fulmicotone oppure un ritmo sostenuto della narrazione. Lavora molto sui personaggi e su una resa scenica più realistica possibile. Questo thriller spionistico è figlio di un mondo senza più le coordinate fisse della Guerra Fredda. Nel mondo di adesso il nemico è più sfuggente, figlio di un contesto estremamente eterogeneo dove i nemici non sono tanto gli islamici, quanto all'interno delle stesse strutture che si adoperano per combatterle. In tale contesto la fiducia diventa un rapporto che va oltre il privilegiato, è quasi un lusso che una volta concesso implicherà scelte e modalità nell'agire.
Gunther, l'agente del controspionaggio tedesco intepretato in maniera eccellente da Seymour Hoffman, adotta un profilo che privilegia il lavoro a lungo termine, dissemina le sue pedine con pazienza per raggiungere un risultato completo senza lasciarsi andare al "tutto e subito". Un uomo disilluso ed amareggiato che tuttvia ha un approccio pressochè paterno con gli altri personaggi coinvolti. il tratto comune di Issa, del banchiere, dell'avvocato e il figlio del predicatore musulmano è proprio la conflittualità palese o latente con la figura paterna al quale Gunther cerca di inserirsi e con successo. Un rapporto che si basa sulla fiducia. Bello e molto amaro il finale.
Astenersi bimbominkia.

Wilding  @  27/11/2014 21:23:25
   4 / 10
Proprio non decolla! Peccato, Hoffman straordinario.

guidox  @  24/11/2014 20:58:31
   4 / 10
sinceramente si fa proprio fatica a capire il senso di questo film, che presenta situazioni assurde, riprese con uno specie di copia-incolla da altre pellicole di genere, mescolandole in un frullatone assurdo.
noioso da morire, non lo salva nemmeno il compianto Philip Seymour Hoffman.

Giovans91  @  22/11/2014 19:37:18
   7½ / 10
Una spy story tesa, misteriosa, anomala, senza violenza e inseguimenti, che all'azione preferisce l'introspezione. Storia centrata sul personaggio dell'agente dei servizi segreti Günther Bachmann, grasso, depresso, solitario ma acuto e intelligente, splendidamente interpretato da un Philip Seymour Hoffman, perfettamente calato nella parte. Ritmo lento ma per niente stancante e ben diretto.
Ad affiancare Hoffman, vediamo attori di gran calibro: Willem Dafoe, Daniel Bruehl (in una parte minore) e due donne bellissime, Rachel McAdams e Robin Wright.
Da vedere, soprattutto per l'ultima e intesa interpretazione del grande Philip Seymour Hoffman. Ah dimenticavo, il finale mi ha spiazzato, non me l'aspettavo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 23/11/2014 12.30.58
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pak7  @  08/11/2014 01:57:26
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A volte ci si chiede quanto un giornalista possa approfittarsi della morte di un attore per poterne trarre le lodi. E' giusto? Se queste lodi sono meritate sì, ma se invece fosse il contrario? Io credo di no. Per l'attore e per lo spettatore.
"A most wanted man" è tutt'altro che un appassionante thriller, e forse non lo considererei nemmeno appartenente a questa categoria. La storia si dipana in maniera molto confusa e stucchevole per tutta la prima parte, per poi riprendersi in una seconda parte che cattura velatamente l'interesse di uno spettatore che ha davanti una storia convenzionale, già vista e ritrita. Finale senza senso.
Dispiace per Hoffman, la sua interpretazione è semplicemente "nella norma", voglio ricordarmelo per altri suoi lavori.

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Ultima risposta 08/11/2014 02.00.49
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sheratan  @  04/11/2014 17:53:50
   1 / 10
Non mi ero mai addormentato al cinema . . . lentissimo, noiosissimo, vuoto, finale inutile e senza senso, si salva soltanto la fotografia e Hoffmann, per il resto soldi buttati

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Ultima risposta 05/11/2014 18.26.48
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BrundleFly  @  02/11/2014 11:53:11
   7½ / 10
Dopo il mezzo passo falso di 'The American', Corbijn ci riprova e questa volta centra l'obiettivo, supportato da un cast di tutto rispetto dove giganteggia l'ormai rimpianto Hoffman.
Il film non è tra i più dinamici, ma riesce a prendere lo spettatore grazie a un ottimo intreccio di intrighi e alla psicologia di personaggi tutti molto ben delineati.

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