la tigre e la neve regia di Roberto Benigni Italia 2005
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la tigre e la neve (2005)

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locandina del film LA TIGRE E LA NEVE

Titolo Originale: LA TIGRE E LA NEVE

RegiaRoberto Benigni

InterpretiRoberto Benigni, Nicoletta Braschi, Jean Reno, Tom Waits

Durata: -
NazionalitàItalia 2005
Generecommedia
Al cinema nell'Ottobre 2005

•  Altri film di Roberto Benigni

Trama del film La tigre e la neve

Un poeta, per amore della donna di cui è follemente innamorato, finisce in Iraq, proprio nel bel mezzo dei bombardamenti compiuti dagli americani per liberare lo stato mediorientale da Saddam Hussein...

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Voto Visitatori:   6,95 / 10 (305 voti)6,95Grafico
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Voti e commenti su La tigre e la neve, 305 opinioni inserite

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bm_91  @  23/05/2014 10:58:07
   5½ / 10
Giustamente famoso per la scena in cui Benigni spiega cosa sia la poesia, per il resto mi pare giri a vuoto in più di qualche circostanza. La Braschi si conferma completamente inadatta alla recitazione.

2 risposte al commento
Ultima risposta 23/05/2014 14.57.25
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  31/01/2010 14:26:11
   6 / 10
Stavolta Benigni ha toppato ancora,anche se il nell'insieme non è tutto da buttare.
Stavolta non mi è piaciuto molto il modo in cui è trattato l'argomento,belle invece le riflessioni poetiche. La trama è eccessivamente irreale e banale.
Sta di fatto che è un film molto discontinuo e che Benigni tocca con leggerezza argomenti duri ma non con la stessa bravura de La vita è bella. La Braschi non mi è mai piaciuta e anche qui mi sembra pessima.
Carino il finale,con un omaggio (mi pare) al caro Fellini.
Però il film vive di alti (pochi) e bassi (molti).
Estremamente discontinuo.

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Ultima risposta 21/11/2011 21.01.04
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Alex83  @  01/01/2009 22:46:27
   10 / 10
Questo è un capolavoro! Probabilmente il film più sottovalutato di tutti i tempi, non ai livelli de "la vita è bella" (che per me merita 10lode), ma la poesia e le emozioni che trasmette questa creazione di Benigni non li ritrovo in nessun altra opera cinematografica (almeno recente).

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Ultima risposta 21/01/2009 02.58.47
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Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  03/11/2008 16:17:45
   5 / 10
Come era prevedibile,
dopo l'enorme successo di "La vita è bella" dove vince l'ambito premio oscar per il milgior attore protagonista, il toscananacciaccio perde lo smalto con un discutibile PInocchio e si rincojonisce del tutto sfornando una ciofeca di film come questo.

La Nicoletta Braschi la devi mettere a cucire la calzetta caro Roberto.
Lei e un bradipo recitano alla stessa maniera, ma tu vedo che insisti!!

Guarda ti metto un 5 solo perché sei te, ma se fai un'altra ****** come questa sarò spietato.

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Ultima risposta 03/11/2008 16.20.46
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anthony  @  07/09/2008 10:30:14
   4½ / 10
Film che annega in un mare scontato di buoni sentimenti e corretto buonismo. Superficiale la sceneggiatura,pessima la Braschi e stanco (molto stanco) Benigni. Mi sembra di assistere quasi a un film di Moccia : stereotipato,ruffiano, politicamente ultracorretto..."Volemose tutti bene!".... Caro Roberto hai stancato! cambia rotta o smetti, per carità!

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Ultima risposta 02/10/2008 18.19.54
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Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  05/12/2007 09:21:12
   6 / 10
Beningni, preso oramai dal totale rinc0gli0niment0 del suo amore per la Braschi, sforna, dopo il mediocre "Pinocchio", un'altra opera discutibile, per usare un termine "politically correct".
Ma dove sono finite la salacità e la mordacità di pellicole come "Johnny Stecchino" o "Il Piccolo diavolo", oppure la poeticità commovente e mai retorica de "La vita è bella". Qui sembra di assistere alla sagra del "miele", in cui tutte le battute del Beningni sembrano tese ad un sentimentalismo arbitrario e a tratti seccante.
Certo, alcune scene sono molto belle e divertenti: come quella dell'incontro tra il protagonista, bardato a mò di kamikaze, e i soldati americani, o quella in cui Renò e Beningni si trovano a vagheggiare la spettacolare volta stellata di Baghdad attraversata da missili come fosseri "angeli sparati nel cielo".
Degna di nota anche la riflessione iniziale sul ruolo del poeta, la cui funzione è quella di trasmettere emozioni in chi legge grazie alla sua capacità nell'utilizzare e nel giocare con le parole.
Ma questo non basta a risollevare le sorti di un film, al termine della cui visione ho come avuto una spiacevola sensazione di nausea.
Ovviamente è superflua qualsiasi parola sulla inettitudine e sulla pateticità di quella sedicente attrice della Braschi, che ormai sembra costituire un vero e proprio limite per il Roberto nazionale (fosse almeno bella...).

BASTA SEPARATEVI!!!!!

6 Politico.

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Ultima risposta 05/02/2008 21.24.07
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Daddy90  @  08/10/2007 18:22:30
   7½ / 10
Molto carino il film nel suo spaccato di critica verso la guerrra in iraq ottimo sia begnini che jean reno, e consigliabile per chi vuol ridere pensando a cosa succede nel mondo.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

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Ultima risposta 08/10/2007 20.14.10
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jess  @  28/06/2007 16:29:20
   1½ / 10
Brutto, non ha livelli con la vita è bella

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Ultima risposta 12/10/2007 16.42.53
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larcio  @  15/02/2007 12:47:55
   6½ / 10
bè penso sia il vero passo falso di benigni in carriera....purtroppo manca di quella comicità di cui ci aveva abituati, e quelle poke battute comiche ke recita nel film ormai nn fnno più tanto effetto...la storia nn è nemmeno tanto drammatica e nn fa per nienter commuovere, anzi.. carina la sceneggiatura ed è anke migliorata la regia, ma nn ci siamo purtroppo nel complesso....meglio per benigni tornare ai film comici, i tempi de la vita è bella sono passati.

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Ultima risposta 22/02/2007 17.37.01
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Azucena  @  11/11/2006 21:53:09
   6 / 10
Commento da Baiona, Paesi Baschi, Francia...
A dire la verità aspettavo un altro gran bel film di Roberto Benigni ma dopo "La Vita è bella" dev'essere proprio difficile fare un altro capolavoro...
E purtroppo sono rimasta un po' delusa. Forse perché il simpatico protagonista principale grida troppo. Non è per niente "naturale" , è eccessivo nei gesti e nelle parole, ti intontisce un po'... Vai al cinema per rilassarti e ne esci un po' "ubriaco" , con una gran voglia di silenzio... e di pace...
A onor del vero devo confessare che quel film è stato proiettato qua in versione francese e basta..., può darsi che sia stato questo fatto ad influenzare il mio giudizio ? Non saprei dirlo. Era così anche la versione originale ?

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Ultima risposta 21/01/2007 14.30.19
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR tylerdurden73  @  02/03/2006 09:51:53
   6½ / 10
Benigni non è piu' quello di "Johnny Stecchino" o "Il piccolo diavolo" ma questo lo si era gia' intuito da tempo dopo il capolavoro"La vita è bella" e il mezzo flop di "Pinocchio".
Personalmente ho sempre amato il Robertaccio nazionale,un po' giullare un po' clown,autore di una comicita' esplosiva ed al tempo stesso surreale e poetica.
Purtroppo di quel personaggio irresistibile si stanno un po' perdendo le tracce,Benigni attualmente punta ad un cinema piu' autoriale che apira ad indurre lo spettatore al ragionamento ed alla sensibilizzazione nei confronti di temi scottanti.
L'operazione pero' non riesce in maniera convincente,se da una parte il sentimento dell'amore nei confronti di Vittoria,l'immancabile Nicoletta Braschi,viene rappresentato abbastanza bene, mettendo in luce la voglia di sacrificarsi in maniera totale dinnanzi ad un amore puro e totale,cio' che non torna è la rappresentazione della guerra in Iraq che rimane una cornice adagiata sullo sfondo del film e che non riesce mai a coinvolgere lo spettatore con la drammaticita' che logicamente ne conseguirebbe.
Il messaggio di fondo è tutto sommato utopistico ma condivisibile,cioe' affrontare i momenti che la vita ci riserva,belli o brutti che essi siano,in maniera positiva aiutandosi con la poesia ormai da tempo diventata unica e sola musa ispiratrice del regista/attore toscano.
"La tigre e la neve" è tutto fuorchè un film comico,certo con Benigni qualche gag è assicurata,ma le aspirazioni del toscanaccio sono autoriali e Benigni non appare ancora totalmente pronto per un cinema di questo genere,anche se alcuni dialoghi(o meglio monologhi)mi riferisco a quello dell'universita' e a quello con il vecchio farmacista non possono non raggiungere il cuore.
Un opera tutto sommato sincera ma mancante di quel qualcosa che l'avrebbe tramutata in una pellicola indimenticabile.

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Ultima risposta 06/03/2006 09.58.59
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EthanHunt  @  05/12/2005 20:03:31
   5 / 10
Sono un ammiratore di Benigni ma questo mi è sembrato un film per bambini.
"La vita è bella" è un altro pianeta.
La scena di Benigni scambiato per kamikaze mi ha fatto però veramente ridere: nella realtà l'avrebbero fatto saltare in aria a 500 metri dal check point.

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Ultima risposta 15/12/2005 15.05.51
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Annina  @  02/12/2005 18:11:07
   6 / 10
Sempre il solito cast, anke qnd si è in guerra Benigni scherza. ma ke scherzi? c'è da piangere. Moglie?! LASCIAMOLA STARE!!

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Ultima risposta 09/12/2005 11.07.13
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Carlito_Cabana  @  21/11/2005 15:27:43
   4 / 10
abbastanza interessante

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Ultima risposta 01/12/2005 13.28.19
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la mia opinione  @  21/11/2005 02:09:57
   8 / 10
Grande film, poesia in immagine e sceneggiatura unica. Devo dire che cmq un po' mi ha delusa, non mi è piaciuto molto il soggeto della Braschi e il finale un po americano, per il resto poi, tra citazioni e riferimenti dotti Benigni si conferma il genio che è.

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Ultima risposta 21/11/2005 21.26.17
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Ch.Chaplin  @  18/11/2005 14:40:48
   10 / 10
indubbiamente benigni ha saputo fare d meglio, ma una media d 7,3 x la tigre e la neve m sembra ridicola!!film pieno d citazioni,la migliore è quella implicita in tutto il film: luci della città di charlie chaplin..peccato ke al posto d virginia cherrill c sia un'inespressiva nicoletta braschi

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Ultima risposta 23/02/2006 00.40.01
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Adremingineb  @  09/11/2005 15:12:56
   1 / 10
Gli attori Italiani che hanno intrpretato questo film recitano in maniera veramente pessima.
La Braschi purtroppo nemmeno in questo film riesce ad ottenere una sufficienza come attrice.
Jean Renò unico attore insieme a Benigni che recitano bene, ma cè da considerare il fatto che la figura dell'attore francese è totalmente inutile in questo film.
Il film poteva essere fatto in maniera molto ma molto migliore, e il finale è scontatissimo.
Pessima la recitazione delle due figlie in "La tigre e la neve".
Mi dispiace ma questo film secondo me, avevo solo l'idea di base molto bella, ma il film è stato sviluppato malissimo.
Non me la sento di dare un voto superiore all'1.

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Ultima risposta 14/11/2005 21.45.43
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zetazuki  @  08/11/2005 23:45:21
   10 / 10
Forse sono tra i primi stranieri a vedere questo film, ma secondo me dovrete essere fieri italiani di un film e` di un regista talmente meraviglioso. Magari ci fosse un regista come Benigni nel mio paese, che trasmette talmente tanta energia per la vita e sopratutto per l'amore! Brava anche la Braschi e Jean Reno!

E se ce la fate, smettete di paragonarlo con La Vita E` Bella.!! Sono due creazoni diversi, che meritano di essere apprezzati individualmente.


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Ultima risposta 14/11/2005 16.55.36
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genrom  @  06/11/2005 19:28:06
   4 / 10
Mi meraviglio fortemente per i voti così alti espressi per un film assolutamente deludente, banale e che nulla ha a che vedere con La vita è bella. Inutile prendersela con la povera Braschi, che non ha mai avuto velleità di grande attrice. Qui è proprio Benigni che delude! La storia è campata in aria, semplice, superficiale. Nessuno spunto interessante (salvo leggermente il finale). Il fatto che sia ambientato in parte in Iraq non gli attribuisce nessun valore aggiunto: poteva essere ambientato ovunque, tanto non presenta nessun approfondimento né sulla sulla realtà locale né sul tema della guerra. Quasi di cattivo gusto nella scena in cui Benigni viene scambiato per un kamikaze. Che Benigni abbia la pancia piena? Forza Benigni... i grandi registi fanno più di un solo grande film! Sforzati un po' di più!

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Ultima risposta 21/11/2005 22.42.58
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Lara West  @  06/11/2005 16:04:35
   9 / 10
Pensavo che le poesie si potessero solo leggere o ascoltare, invece mi sono dovuta smentire, perchè con Benigni le poesie si possono anche vedere...

Ero partita un po' prevenuta, vista la delusione che avevo avuto con Pinocchio, ma stavolta Roberto ha rifatto centro: il 10 no solo perchè La vita è bella è insuperabile, ma un 9 questo film lo merita in pieno, anzi 9 e mezzo!

A chi invece lo denigra, consiglierei di rivederselo, soffermandosi sulla scena della lezione all'università che tiene il protagonista: è quello il fulcro dell'opera, il significato, il senso della pellicola e della storia...cavoli, ci fossero più persone e più professori come lui!

E' divertente, tragicomico, poetico, romantico, commovente...questo ed altro per un film che se si nota meglio ricalca un po' le caratteristiche di quello che ha dato l'oscar a Benigni: in uno scenario di guerra e sofferenza, l'amore riesce sempre a vincerla...o non era questo il messaggio de La vita è bella? Il titolo non sta a significare proprio quello? Il messaggio è lo stesso, portato però in un contesto attuale: è retorico? E' trito e ritrito? Bhè se vi siete stufati dell'amore, allora sono cavoli vostri!!!

...o volete criticare anche La vita e bella?

La trama sembra prevedibile, ma ha degli ottimi risvolti, rimanendo interessante fino alla fine; Benigni rimane il mattatore per tutto il film, mentre la Braschi non è che sia inesistente, semplicemente è se stessa, come in tutti i suoi film...!; forse il montaggio ha qualche pecca, mentre le musiche sono azzeccatissime.

Io lo consiglio alla grande, a chi sa ancora ascoltare (col cuore e con la testa) ma soprattutto, magari, a chi si tappa occhi e orecchie e usa solamente la bocca...

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Ultima risposta 08/11/2005 18.32.01
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checca  @  05/11/2005 19:45:05
   3 / 10
benigni avrebbe girato il film cosi se invece della tunisia dove lo ha girato, fosse andato realmente in iraq??..per favore, la favola, la favola, benigni vai in iraq e poi ne riparliamo..braschi, limitati a produrre i film di tuo marito e stai a casa, è meglio!!!!

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Ultima risposta 17/11/2005 22.24.53
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comparo  @  05/11/2005 12:43:38
   10 / 10
Forse rimarrà un capolavoro senza eguali.Mi dispiace un pò per coloro che non riescono a viversi le gioe emotive di questo film,per coloro che sono vincolati ed inibiti da una visione agghiacciante della vita riconducile alla materia:il viaggio che si narra...non è un viaggio in Iraq,bensì un viaggio nell'anima del poeta...
Benigni è unico come ognuno di noi,eppure sono convinto che lui sia ancora più unico...


7 risposte al commento
Ultima risposta 07/11/2005 18.12.02
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vivi79  @  05/11/2005 12:10:49
   5 / 10
w la vita è bella.....
questo film nn merita proprio
scontatissimo!

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Ultima risposta 21/12/2005 14.55.46
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123roy  @  04/11/2005 18:42:43
   6 / 10
Ma che palle... Che vorrebbe dire benigni co sto film? Che l'amore vince su tutto e su tutti? Forse sarà pure vero, ma sicuramente non nel modo che si vede qui. Si può essere romantici quanto volete, ma sto film è fantascienza. Le scene di vanzina sono molto ma molto più verosimili e impeccabilmente realistiche al confronto. Sembra quasi uno schiaffo morale a tutti quelli che hanno perso la vita combattendo in Iraq. Invece arriva il buon roberto, senza armi e senza mezzi (ma con la forza dell'amore... Altro che Skywalker...), e entra a bagdad come se niente fosse, fa come gli pare e nessuno dice niente. La scena degli americani al posto di blocco è aberrante. Io credo che se dovesse vederla Donald Rumsfeld riderebbe a crepare fino al giuorno dopo. Uno straniero che si avvicina al posto di blocco imbottito di pacchi e scatole lo fucilano a vista (forse benigni non ricorda quello che è successo a un certo nicola calipari...). Per non parlare del modo in cui riesce ad arrivare a destinazione... E per non parlare di nicoletta braschi... non parliamone va che già è troppo. Vabbè va, volemose bene... La sufficienza è per il finale a sorpresa molto poetico, romantico e tutto quello che volete. Per il resto il è tutto un inutile quanto ridicolo e infantile contorno alla storia (che cmq si risolve solo nel finale). Povero Jean Reno....


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Ultima risposta 06/11/2005 13.18.31
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ruggeroerre  @  03/11/2005 16:06:08
   2 / 10
semplicente con questo benigni ha veramente toccato il fondo. ineguagliabile( in senso di bruttezza)

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Ultima risposta 05/11/2005 20.08.28
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Invia una mail all'autore del commento Pluto  @  01/11/2005 16:23:01
   7 / 10
Oddio... niente di che. Non è neanche lontanamente paragonabile a La Vita è Bella, anche se risulta comunque essere un film mediocre. Non molto scorrevole (in alcuni tratti si impantana e ci scappa qualche sbadiglio), confusionario (come è nello stile di Benigni) ... boh, io non l'avrei candidato all'oscar ... va a finire che glielo tirano dietro. Poteva fare molto, molto meglio.

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Ultima risposta 01/11/2005 21.46.44
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  01/11/2005 11:18:43
   4 / 10
Un film inconsistente, con una pessima sceneggiatura.
Le situazioni e gli accadimenti sono veramente attaccati 'con lo sputo' e a nulla vale la presenza del mitico Tom Waits in un episodio dove Castellani (il vero regista del film) rifà, non riuscendoci, il verso a Kusturica.
Per non parlare di alcune macchiette degne dei film di serie B anni cinquanta -quali il direttore dell'aeroporto- utilizzate al solo scopo di 'legare' gli episodi tra loro. Tutta la prima parte sembra un pretesto finalizzato a trovare un 'modo' per ambientare il film a Baghdad. Me lo immagino Benigni con 'Cerume': 'facciamo un film ambientato a Baghdad! Dimostriamo, come dice Tonino Guerra, che l'ottimismo è il sale della vita! Che l'amore trionfa! Sì ma come ci finisce a Baghdad? Ah ecco.. lui fa il poeta... e ha un amico poeta iraqueno.. e via a ritroso, fino ad arrivare, ferruginosamente, ai titoli di testa.
Infine gli attori: che nessuno consigli Benigni di provare a fare un film senza la moglie? E' veramente imbarazzante vedere un uomo che perde la testa per una donna simile; si dirà per le qualità interiori, vabbè ma al cinema queste assolutamente non emergono. La Braschi è di una bruttezza e legnosità tali, da far considerare questo, il film in cui la sua recitazione viene esaltata: è in coma per tre quarti film.
Jean Reno appare sprecato nel recitare un personaggio piatto e stereotipato (mi fa venire in mente un mio amico che classifica le persone per stereotipi, tipo : 'l'amica' 'il genio' ' lo strano' e via dicendo) che poteva essere rappresentato con ben altro spessore e non solo catalogato come 'il pessimista', destinato a fare una brutta fine.
Infine Roberto 'l'ottimista', il clown, l'amante della vita.
Riempie il film con la sua verve e un paio di risate le strappa comunque.
Troppo poco.

6 risposte al commento
Ultima risposta 25/05/2006 00.08.40
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Invia una mail all'autore del commento ELVIS  @  01/11/2005 01:39:46
   9 / 10
è accorgersi improvvisamente che il sogno è realtà

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/11/2005 13.04.03
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blueboy  @  30/10/2005 19:53:47
   5 / 10
Comincio col dire che non è un film da buttare, ma è cmq molto deludente...Prima di tutto non provoca emozioni; non fa ridere ( provoca solo qualche sorrisino compiaciuto), nè riesce a commuovere...
La regia è misera, ma è noto che come regista Benigni non è granchè, e l''interpretazione di Nicoletta Braschi penosa.
Io l''avrei fatta rimanere in coma per tutta la durata del film :))
Inoltre Benigni sembra voler ricalcare, pur con i dovuti distinguo e senza riuscirci, la vita è bella (capolavoro inarrivabile), spostando il baricentro dalla seconda guerra mondiale a quella in Iraq. La guerra cmq resta in secondo piano, perchè il film è fondamentalmente una storia d''amore....Peccato che le buone intenzioni non bastino a fare un ottimo film....Qui la storia è un po'' pasticciata e superficiale. Come ho detto all''inizio , non tutto è da buttare...C''è molta poesia ( o poeticità) , il Benigni attore domina la scena e c''è anche qualche bella immagine, però da lì a considerarlo un capolavoro, ce ne passa.....Non vorrei che i giudizi estasiati di taluni fossero condizionati dall''appartenenza ad una determinata parte politica.....
MAX ^__^

1 risposta al commento
Ultima risposta 31/10/2005 19.22.22
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astropelle  @  25/10/2005 17:42:52
   6 / 10
Un film che divide nel giudizio: capolavoro o menata pazzesca. Io, per distinguermi, dò "6" così non scontento nessuno.

. Per quanto riguarda il film: Benigni HA VOLUTO OSARE ma purtroppo HA PRETESO PIU' DI QUANTO POTESSE FARE. Infatti ha cercato qualcosa di veramente originale, quasi eccezionale: fare un film dove l'intera struttura, a partire dalla trama, è solo funzione di un messaggio ONIRICO-POETICO.

. La tecnica emozionale utilizzata è quella del CONTRASTO, quasi una messa in pratica della teoria degli opposti; sogno-realtà, poesia-quotidianeità, dramma-comicità, violenza-umanità, fatalità-determinazione...

. La dualità più evidente è quella SOGNO-REALTA'; in molte scene, a partire dalla primissima (quella del matrimonio fra Benigni e Braschi), l'aspetto onirico e reale si mischiano insieme e lo spettatore rimane sempre sospeso nell'incertezza che ciò che sta vedendo sia lo svolgersi reale della trama o piuttosto una parentesi onirica. E' il poeta che entra nel sogno per trovare una via di uscita alla realtà o invece il sogno che entra nella realtà per darle il colore della poesia?

. Interessante anche il dualismo FATO-DETERMINAZIONE: Vittoria (la Braschi) è destinata a morire. Le medicine non ci sono ed ormai il suo destino è così segnato che è già stata coperta; solo le sue scarpe, il segno più banale dell'identità di una persona, rivelano che il corpo in coma abbandonato in un corridoio dell'ospedale è proprio quello della giornalista. E in opposizione, la follia di Attilio (Benigni) che si batte fino all'ultimo per spingere all'indietro, verso la sorgente, il corso del fiume destinato a portare fino alla foce la vita di Vittoria.

. Notevole anche il dualismo UOMO-POETA: un uomo è completamente tale soltanto se possiede in sé ha un aspetto di poesia. Attilio catturato dagli Americani è solo un corpo che si aggira in mezzo a figure anonime gridando di continuo "sono italiano!" ma riceve solo i vaffa di chi vuol dormire. Ed è solo quando viene riconosciuto dal militare come "IL POETA" che recupera la propria identità.

. E poi vi è il dualismo GUERRA-AMORE, AMORE-AVVENTURA AMOROSA, ecc. ecc.

. Il tutto con la Braschi assunta a livello SIMIL-BEATRICE DANTESCA: simbolo di luce, di sole, di amore fisico-platonico (bello il momento in cui Attilio declama che il mondo, senza Vittoria, per lui è solo una messinscena).

. Perché allora ho dato "6" invece che "10"? Perché Benigni non riesce a concordare tutti questi elementi in un tutt'uno ma IL FILM PROSEGUE IN ORDINE SPARSO, con le scene che si uniscono senza che lo spettatore abbia idea dove il tutto voglia andare a parare. In effetti, IL FILM NON VUOLE ANDARE A PARARE DA NESSUNA PARTE: non è anti-militarista, né d'amore né d'avventura... ma questo è ciò che benigni vuole, in quanto il suo obiettivo è di CREARE UN FILM DI POESIA che parli solo con la poesia delle immagini e delle emozioni.

. Un'ottima idea, peccato che però alla fine il risultato è quello di un film sconclusionato, che zigzaga senza una meta.

. A molti è piaciuto tantissimo? A quanto pare, essi sono più portati a ricevere emozioni da un messaggio poetico di quanto lo sia io.

. Ad altri il film ha fatto pena? Sono spettatori che preferiscono ricevere un messaggio organico piuttosto che un sequel di spezzoni.

Ad ognuno il suo...

5 risposte al commento
Ultima risposta 30/10/2005 11.02.09
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macs76  @  25/10/2005 14:11:23
   10 / 10
Bellissimo film e' pura poesia.... bravo Benigni sei sempre positivo e vedi la vita nel modo giusto!
Ok!


1 risposta al commento
Ultima risposta 25/10/2005 14.13.05
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kaios  @  25/10/2005 14:09:08
   3 / 10
La Tigre e la Neve è ben lontano da scalfire il cuore con le emozioni di La vita è bella...una comicità tenera ed ingenua, un film di bassa intensità emotiva che non riesce nè a commuovere, nè a emozionare, nè a divertire. Per non parlare della graffiante satira che ormai è solo un lontano ricordo....insipido.

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goophex  @  24/10/2005 20:33:14
   3 / 10
Film pieno di banalita', melenso e ipocrita. Troppo facile farsi scivolare tutto addosso perchè innamorati.
Il povero Beningni ormai è finito, ha dato tutto quello che gli era rimasto ne " la vta è bella ".
Rimpiango film come " piccolo diavolo " per non parlare del mitico spettacolo " tutto benigni 94/95" . Ormai è solo schiavo di questa sinistra che lo ha strumentalizzato, usato e poi addirittura accusato . Mentre una volta cercava di strappare un sorriso alla gente ( anche con satira politica sempre tendenzialmente di sinistra ) , ora è solo a caccia di consensi il che lo rende arido e non piu' l'eclettico brillante di una volta.
Caro Roberto 2 consigli. PRIMO : se proporio devi continuare a far film, o fai fare un corso di recitazione e dizione alla tua cara nicoletta, o al limite falla almeno doppiare. SECONDO : andare in giro per le varie trasmissioni tv con quel solito ghigno, facendo casino e saltando sulle sedie come alla notte degli oscar, non ti fa passare piu' come il geniale eccentrico pazzoide comico di un po' di anni fa, oramai rischi solo di passare per Fesso !!.
REINVENTATI !

P.S.
MI CHIEDO PERCHE' DIAMINE CONTINUATE A CANCELLARE IL MIO COMMENTO....
ALMENO DATEMI UNA MOTIVAZIONE !!

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hpolimar  @  23/10/2005 20:45:43
   2 / 10
la classica storiella messa in piedi per sperare di vincere premi...vomitevole

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Ultima risposta 24/10/2005 19.20.21
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Invia una mail all'autore del commento konstantinou  @  22/10/2005 15:36:01
   10 / 10
Poesia pura

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ruimagico  @  22/10/2005 11:57:43
   9 / 10
grande roberto!!!!
unico!!!
bella l'ambientazione

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Ultima risposta 01/11/2005 12.26.20
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sioux  @  21/10/2005 22:45:16
   4 / 10
Un Benigni fiacco e sottotono quello della Tigre e la Neve, melenso, troppo pieno di buoni sentimenti, in certi momenti opportunista...sicuramente un Benigni meno comico e meno "acrobatico" del solito, molto lontano dall'intensità di un film come "La vita è bella"....

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Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  21/10/2005 20:56:16
   9 / 10
Bello bello bello questo nuovo film di Benigni, lho apprezzato fino e fondo e alla fine sono rimasto molto contento del fatto che benigni sia ritornato alla sua fantasia poetica dopo il mediocre Pinocchio.
Il merito più grande è stato quello di evitare moralismi, retorica e banalità di una storia tanto attuale quanto difficile da rappresentare.
Come nella favola della Vita è bella anche qui la tragedia fa da sfondo a una storia bellissima e, a parer mio, anche emozionante, che ci riporta agli orrori quotidiani di una guerra inutile e disastrosa,che spesso si tende a sottovalutare. e nelle scene dell'ospedale ci si ricorda di come si vive in Iraq, cioè nell'inferno.
ottime sempre le musiche di piovani, i mezzi tecnici utilizzati, le scenografie realistiche(sembra di stare effettivamente a bagdad), la fotografia e gli attori tra cui spicca il sempre grande Jean Reno, a cui calza perfettamente la parte del poeta arabo. Unica nota dolente è la Braschi che per fortuna ha poche battute nel film. Bellissimi anche i momenti comici, quelli del sogno dove vediamo e sentiamo tom Waits e la scena con il medico iracheno. Insomma un ottimo film degno del nome benigni, uno degli ultimi veri autori rimasti in italia.

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Ultima risposta 22/10/2005 12.09.29
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vale80  @  21/10/2005 18:24:11
   6 / 10
6, perchè devo ammettere che nel complesso è un film gradevole, ma solo nella sua forma "estetica" ed "evocativa". una lieta storiella, spicciola e oltremodo prevedibe. stringi stringi, resta poco.
la trovata della guerra è davvero pessima, della cui tragedia non ci arriva nemmeno l'ombra.
qualche sorriso imbarazzante ce lo strappa, ma tutto qui...

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Ultima risposta 22/10/2005 16.52.39
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pulcinel  @  21/10/2005 14:31:34
   8 / 10
Benigni si ostina a toccare il cuore della gente...e ci riesce!!!

Bravo!

A lui e al cast

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Ultima risposta 01/11/2005 12.33.13
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juliette  @  21/10/2005 12:01:53
   8 / 10
Innanzitutto complimenti agli attori Benigni, Braschi e Reno. Spettacolari e intensi.
Questo ruolo a sua moglie calza a pennello: dolce, quasi fragile.
Lo sfondo della guerra in Iraq al di là delle critiche per me è raccontato molto bene, per quanto se ne possa ovviamente sapere.
Saliente è la scena in cui Benigni vuole la maschera d'ossigeno e ottiene tutto il carretto, vitale è la fine di Jean Reno l'amico poeta, solo con questo (anche se c'è molto altro ancora) si riesce a capire la drammaticità della cosa.
Sono i piccoli particolari a volte, come in questo film, che fanno capire le crude realtà.
Film divertente, facile da seguire, commovente per me a tratti.
Sarei curiosa pero' di una cosa: mi è dispiaciuta non aver saputo decifrare cosa ha detto l'ex vecchio farmacista a Benigni dopo che si è ricordato la formula della glicerina.
Secondo me ha detto una bella frase, ma purtroppo non so la lingua :-(

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Ultima risposta 21/10/2005 19.46.33
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marco86  @  21/10/2005 11:00:00
   7½ / 10
Una storia semplice semplice com'è nello stile di Benigni, che però riserva qualche piccolo colpo di scena qua e là.
Qualcuno ne ha criticato la superficialità con il quale è affrontato il delicato tema della guerra in Iraq, ma francamente non penso che il suo intento fosse quello di fare un film politico. Qualcun altro, invece, ne ha criticato il buonismo, scambiando la semplicità delle favole con la retorica.
Insomma, al di là delle critiche più o meno insensate che ha ricevuto, l'ultimo film di Benigni è veramente bello, con tanto sano divertimento e quel pizzico di emozione che non guasta mai. Bellissime le sequenze del sogno in cui l'amata dal protagonista ha le sembianze di un canguro; oppure la sequenza ambientata in Iraq che ha per protagonista Benigni ed il cammello.
Nota di merito anche per il poeta Reno, che se la cava bene anche recitando in italiano.

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Ultima risposta 21/10/2005 16.01.57
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Invia una mail all'autore del commento sb6r  @  21/10/2005 10:09:47
   8 / 10
Benigni è il film. Dirige la sua opera, ogni situazione scaturisce da lui e vi muore senza lasciar traccia. La poesia è trasmessa dai suoi gesti e la comicità nasce dalle sue parole. La sofferenza si disegna sul suo viso contornato da comparse intente a sorreggere il protagonista e la sua storia. Ed è questo che può non piacere: ogni avvenimento accade per lui, tutto è dove deve essere al momento giusto e durante il film si ha la sensazione di una strada da percorerre senza incroci o bivi. Si arriva dove si deve arrivare, senza possibilità di errore.
Guardatelo come leggereste una fiaba, immedesimatevi nella storia; fatene parte. Non analizzatelo in tutti suoi punti, lasciatevi cullare dalle emozioni. C'è tempo per riflettere.

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Ultima risposta 21/10/2005 20.29.13
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Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  20/10/2005 16:00:07
   4 / 10
Ma bisogna proprio commentarlo 'sto film?
Mi lascia così indifferente che non saprei trovare nessuna parola per descriverlo, se non: vuoto assoluto.
Benigni rifà se stesso, ovvero si riprone con lo stesso personaggio della Vita è 'na mm.erda, ma con molta più fiacchezza di allora. Ormai ha perso tutta la sua irriverenza ed è diventato pesante, noioso, insopportabile per lunghi tratti. Oltre che prevedibile e stucchevolmente buonista. Sua moglie N.Braschi dà il meglio di sè quando recita la morente priva di coscienza.
Tutto il film è appiccicato e appiccicaticcio, di chi non sa più che ca.zzo dire o che vuol parlare di tutto senza arrivare mai veramente a niente. Persino il grandissimo Jean Reno sembra in imbarazzo in questo film (tant'è che alla fine s'impicca!).
E pensare che Vincenzo Cerume (cosceneggiatore) pretenderebbe pure di dare "Consigli ad un giovane scrittore"! Forse per insegnare a non dire niente spendendo molti soldi, come per questo film.


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Ultima risposta 02/09/2007 21.36.09
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Invia una mail all'autore del commento sweetflashback  @  20/10/2005 15:38:32
   9 / 10
Poesia allo stato puro, nei gesti e nelle parole...
Lacrime e sorrisi che si alternano...
Grandissimo film che tocca il cuore ed esalta la semplicità!

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Ultima risposta 21/10/2005 15.55.31
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Massimiliano73  @  20/10/2005 07:39:53
   5 / 10
Una grossissima delusione.
Non scendo sotto al 5 perchè ogni tanto si ride (raramente però)
Storia banalissima, spesso troppo inverosimile e con una nicoletta braschi che se c'era o meno era uguale tanto impalpabile.
Non sò chi abbia avuto l'avventatezza di paragonarlo a La vita è bella ma vi assicuro che tra i due film c'è un abisso.
Bravo Reno.

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Ultima risposta 20/10/2005 11.06.50
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  20/10/2005 01:52:03
   7 / 10
Saro' franco: nonostante i successi internazionali della "vita è bella" il Benigni che preferisco è quello un po' sarcastico e irriverente del primo periodo (graffiante sì, ma "cattivo" non lo è stato mai). Quello compresso nella sua fanciullezza astrale di "chiedo asilo" dall'anarchico Ferreri, quello irresistibilmente amaro del meraviglioso "il minestrone" cfr. il compianto (avercene) Citti.
Non è cambiato nulla, chi detesta Benigni continuerà a farlo e altri ad amarlo incondizionatamente: il tuttologo, il comico, il qualunquista (pure), sempre piu' situazionista ... il film giusto al momento giusto. Non è un caso che "la tigre e la neve" sia splendido, ma non è il caso di soffermarsi (soltanto) a questo. Leggasi "la poesia non è fuori, è dentro" o ancora "ci sarà nel mondo uno che di mestiere sa dire le parole giuste". Appunto: pensando a Dante e Montale, a hikmet e Gibran, la panacea di tutti i mali del mondo si atteggia a moderno Cyrano. Incerto tra Forrest Gump (nella vita puoi ottenere ogni cosa se solo lo vuoi) e l'Albert Finney di Big Fish, amante (tardivo?) del western barocco di Leone, gli epiloghi di Charlot (l'uomo di spalle davanti a lui il deserto, l'avventura continua) , il gusto del paradosso à la Kusturika (chissà quanti fans del regista avranno colto l'omaggio squisito nel sogno del matrimonio, con Tom Waits al posto del fedele Bregovic). A parte il fatto (apro una parentesi) che non sono poche credo le persone che vorrebbero il cappellaio matto Waits al pianoforte per il loro matrimonio...

Incontenibile come sempre, Benigni anima Attilio: come comico ha quel sapore ludico della genuinità, una vitalità che azzarda spesso tic e caratteristiche del grande Troisi (la sequenza in cui evoca la mano di Dio è impressionante: sembra la reincarnazione di M. T. nei monologhi su San Gennaro con la Smorfia) ma lo fa sempre con una forma immutata di rispetto/affetto. Il suo cinema di oggi è animato dall'urgenza espressiva di dire cose facili con il tempismo di un'innovatore che forse non è, con la capacità di eleggersi ad affabulante buonista capace di raccontare la poesia nella guerra e l'ostentazione prosaica di tutto il film (artificiosa o commovente, dipende: il polline sulle strade romane, la stessa tigre). Talvolta e' un po' irritante e tedioso nel voler essere a tutti i costi preso sul serio:
1 - nelle scene di seduzione, riuscite a immaginare un sex symbol piu' improbabile?
2 - nell'estenuante veglia alla donna che ama, e il suo disperato e goffo tentativo di salvarla (chissà perchè mi domando la Braschi ha sempre la pelle neutra, che sia ad Auschwitz o ferita nei bombardamenti, non un filo di sofferenza)

Ma per fortuna l'attore "comico" più dotato del nostro cinema, un po' meno il regista (non era male neanche il Pinocchio, soffriva anch'esso di una caduta prosaica, ma guai a dimenticare le vesti felliniane del paese dei balocchi o il lucignolo di rossi-stuart) sa come colpire al cuore del pubblico: l'autobus che raggiunge maldestramente la Bagdad assediata e sotto un cielo di incendi e distruzione è un momento di grande suggestione lirica.
Altrettanto stimolante, ma forse piu' in linea con la farsa di stampo ehm britannico l'incontro pericoloso con i soldati americani che fermano l'incontenibile protagonista ai posti di blocco, "imbottito" di farmaci ...
Quale Benigni allora? Il pacchiano Patch Adams nell'ospedale di Bagdad che veglia la sua amata, o il meraviglioso professore che insegna la poesia agli studenti con una vitalità (e attualità) sconvolgente? Il comico delle gags che cita Chaplin anche quando muove le gambe (e nondimeno Troisi, Totò, De Funes) per l'ennesima fuga o il celestiale sostenitore del miracolo della poesia della vita e dell'amore?
"Per lui il tempo non è mai passato" ha suggerito una spettatrice, credo che abbia colto le cose per il verso giusto.
Poi ascoltiamo una frase come "lo sai perchè si fanno le guerre? Perchè il mondo è cominciato senza l'uomo e senza l'uomo finirà" e ritroviamo l'uomo disilluso che non sopporta di dover morire per mani di altri uomini. Poi non c'è spazio per gli interrogativi, o le polemiche: tutto ci trascina via per un istante fino a ritrovarci davanti a questo film, maledizione, che tocca le corde giuste anche se imperfetto, e che esprime quanto la vita la piu' impossibile possa sembrarci (essere) cara... Non dovrà stupire tanto, non quanto la strana coppia Waits-Piovani che questa purezza tradita sia riuscita ancora una volta a farci ritrovare l'armonia con il mondo, nonostante tutto

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Ultima risposta 21/10/2005 01.05.05
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento PAOLUCCIA  @  20/10/2005 00:56:38
   9 / 10
"Il mondo è cominciato senza l'uomo, e senza l'uomo finirà"

Stasera i miei occhi hanno visto la poesia. Citazioni meravigliose, impossibile rimanerne indifferenti. Parole che ti entrano dentro, tra uno sfondo di sogno e di amarezza.

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Ultima risposta 20/10/2005 15.14.26
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samara999  @  19/10/2005 21:34:10
   4 / 10
Deludente....la verità è che Benigni ha smesso di stupire. Sono ormai un vecchio ricordo le sue battute sagaci e graffianti, quando non guardava in faccia a nessuno: in questo film ha voluto adottare una formula sicura, risultando però troppo semplicistico e banale. Una storia che non riesce mai a emozionare come "La vita è bella", e che si spegne lentamente dopo la prima mezzora, facendo rimpiangere i tempi della satira pungente de "Il Piccolo Diavolo" o le risate a crepapelle della sua interpretazione in "Johnny Stecchino".

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Ultima risposta 19/10/2005 22.51.52
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Invia una mail all'autore del commento saruman  @  19/10/2005 17:10:57
   7 / 10
Sarebbe un sei però ho deciso di abbondare per la geniale scena in cui c'è"Il Buono,il Brutto e il Cattivo" e per la recitazione di Reno.La Brashi recita senza anima e il suo personaggio è poco credibile,ma per fortuna non ha un ruolo tanto importante.Mi sapreste dire perchè Fuad (Jean Reno)si è suicidato?Lo avevo capito subito da quandoera entrato in moschea,però non ho capito il motivo.Grande Benigni.

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Ultima risposta 22/10/2005 17.00.48
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hartigan85  @  19/10/2005 16:45:23
   8 / 10
purtroppo per una stupida legge ricorrente ogni genio deve fare i conti con l'ignoranza di chi per natura o per passione vive la propria vita cercando di distruggere quello che di buono c'è al mondo... mi chiedo come possa esserci gente che critica benigni e i suoi film con delle stupide affermazioni che nn stanno da nessuna parte... perchè nn riconoscere una capacità incredibilmente evidente? benigni è un'artista che fa ridere e sa far ridere nel modo più intelligente possibile... anche con questo film l'ha dimostrato

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Ultima risposta 19/10/2005 18.30.14
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pinturicchio  @  19/10/2005 16:09:39
   4 / 10
film di una leggerezza disarmante, slegato, confuso, scontato (fra l'altro contiene pochissimi spunti comici).
mi aspettavo molto di più da un grande come Benigni. Io sono per il Benigni aggressivo e dirompente dei film precedenti alla Vita è bella.

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Ultima risposta 22/10/2005 19.35.28
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claudihollywood  @  19/10/2005 10:57:43
   5 / 10
Film di una leggerezza disarmante! Allora, premetto che le mie aspettative per questo film erano tante...Benigni è sempre un grande, e in questo film lo è, ma meno che in altre sue apparizioni. Nicoletta, beh, si chiuda in casa a fare la casalinga, che è meglio. La storia è forzata, irreale, assurda, di una faciloneria impressionante, sempre alla ricerca della battuta fulminante, della lacrima facile. Insomma, bocciato, o al limite, rimandato.

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Ultima risposta 19/10/2005 18.31.20
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Invia una mail all'autore del commento francescofelli  @  19/10/2005 10:40:42
   7 / 10
Molte cose da dire...quasi tutte già ripetute.
Come per la vita è bella, mutatis mutandis, il film è divisibile in due parti, contraddistinte dalle diverse location, ma anche da umori e percorsi narrativi ben distinti. Così come per "la vità è bella" persiste nel suo ascetico scopo di tralasciare (per lo più) il dramma collettivo e descrivere l'individualismo, l'antieroe come qualcuno l'ha definito. Un personaggio paradossale, folle, assurdo, irreale.
Allora forse è un film da prendere come una fiaba, dolce e romantica, raccontata dall'originale genialità di Benigni e dal suo inconfondibile ritmo.
Non amo molto la Braschi, per collegarmi alle discussioni precedenti, ma forse è la spalla perfetta per Benigni. Lei flemmatica ed imperturbabile, lui dall'espressività straripante e sempre così disincantato. Forse, insomma, anche Benigni deve le sue fortune alla sua spalla. La Braschi appunto.

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Ultima risposta 19/10/2005 23.06.28
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Norberto  @  19/10/2005 09:20:33
   1 / 10
Le solite cretinate di Benigni, copiato dai precedenti ed una storia che non regge e poi quella moglie che non sa recitare. Ha dato già il meglio di sè con La Vita è Bella ora non se ne può più! Da evitare!!!

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Ultima risposta 01/11/2005 12.22.12
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Invia una mail all'autore del commento actorar  @  18/10/2005 10:42:46
   3 / 10
Il solito film di Benigni, la solita storiella d'amore....la solita fregatura......sembra la fotocopia della vita è bella e poi quella Nicoletta Braschi......va beh che è la sua moglie ma non se ne può più.....film davvero deludente se si fa eccezione per la colonna sonora che è accettabile ma niente di più.....hanno voluto raccontare o tentare di raccontare la guerra ma in maniera molto irrealistica e superficiale.....

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Ultima risposta 28/02/2008 21.14.09
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Invia una mail all'autore del commento klaud  @  17/10/2005 21:57:56
   5 / 10
scusate tanto, a me non è piaciuto. Benigni emula Fellini ma ha un grande limite: Nicoletta Braschi.
E' quasi imbarazzante la dedizione rimarcata per questa "musa" dal faccione sempre uguale. E' fastidiosa questa continua ricaduta nell'assillo dell'amore per la donna.
Il messaggio del film sembra essere: l'amore rende ciechi; perchè il protagonista attraversa luoghi di dolore, sangue, vita, morte, e sembra passarci attraverso senza accorgersene. Niente lo tocca, tutto lo sfiora, il suo unico pensiero è Lei. Io penso che l'amore allarghi l'anima, non la renda sterile a tutto quello che non sia l'oggetto amato. Non c'era motivo di andare a bagdad per rendere l'enesimo tributo alla sua donna, mi sembra di cattivo gusto. Peccato perchè gli spunti sulla poesia sono belli. E' riuscito molto meglio a decrivere l'amore paterno e l'assurdità del nazismo ne la vita è bella .
Vi prego non datemi addosso....è solo la mia impressione.

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Ultima risposta 22/10/2005 16.54.58
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  17/10/2005 01:16:48
   9 / 10
La Forza della Poesia vince tutto.
Premetto che sono di parte: qualsiasi film che dà valore alle Muse e alla Potenza dell'Amore che, attraverso la poesia, l'arte, la musica, il cinema di per sè ha nel migliorare lo stato delle cose, non può che raggiungere il mio cuore e commuovermi.

Un film che inizia con Benigni che sogna di sposare Nicoletta Braschi in un matrimonio in cui sono presenti Eugenio Montale, Pablo Neruda, Walt Whitman e tutti i maggiori poeti del '900, sotto le note di Tom Waits, non può che toccare le corde dell'anima di chi ama l'efficacia delle parole, delle note, della pittura e la loro reale capacità di migliorare il mondo.

Dopo il successo mondiale de "La vita è bella" (1997) ed il mezzo flop di "Pinocchio" (2002), Benigni torna con un film che sta forse a metà fra i due, dando l'idea quasi di voler tornare alla vecchia commedia ("Il mostro", "Johnny Stecchino", "il piccolo diavolo") che lo vide affermarsi come regista oltre che confermarlo come grande attore comico. Se "Life is Beautiful" era di per sè una poesia, in questo caso "La tigre e la neve" la omaggia. Era impossibile, più che ripetersi, ripetere il fantastico film che dava ancora speranza, attraverso l'amore, alla vita persino nei campi di sterminio, ma in questo caso l'esplicità delle rime (spiegare l'amore verso la natura, vedi quando Attilio De Giovanni/Roberto Benigni racconta alle figlie come si possa attrverso le parole giuste fare battere il cuore al prossimo regalando e trasmettendo le proprie emozioni), delle note (il già citato Tom Waits e il tango spagnolo ballato nell'ospedale di Bagdad), la pittura (il disegno della bambina nipote del medico iracheno che viene appeso nel muro di fronte dove dorme la Braschi) possono regalare il miracolo della vita. Un miracolo al quale forse non crede più Jean Reno, che però l'ha donata agli altri attraverso i suoi scritti sottolineando che, se ci sia o no una seconda vita, l'amore è immortale.
Omaggi ai grandi poeti di ora e del passato: durante il film Benigni recita poesie di Montale, Ungaretti, D'Annunzio e persino di Paolo Conte.
Ottima fotografia e una Bagdad ricostruita a Cinecittà (eccetto la scena in cui viene mostrato il cielo della Capitale irachena costellato di stelle e devastato dai bombardamenti e dalla contraerea, scena ricostruita digitalmente) davvero ben fatta.

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Ultima risposta 17/10/2005 12.41.14
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T3NAX86  @  16/10/2005 21:17:39
   10 / 10
amo Benigni,il Benigni straordinariamente comico e spumeggiante,ma anche quello riflessivo e poetico...in questo film unisce le due cose ed il risultato è una gioia per occhi e cuore.


CHIEDO UMILMENTE A COLORO CHE VOTERANNO,DI NON NASCONDERSI DIETRO MOTIVAZIONI POLITICHE/IDEOLOGICHE DA 4 SOLDI.....LA POLITICA E' UNA COSA,IL CINEMA UN'ALTRA:questo è cinema.

grazie ;-)

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Ultima risposta 17/10/2005 14.28.42
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Invia una mail all'autore del commento MarcoB74  @  16/10/2005 19:54:16
   6 / 10
Arrivo sforzandomi a un 6,5 poichè è un film delicato e con alcune buone scene comiche come benigni sa fare... ma tutto ciò è gia stato visto di nuovo c'è ben poco. Il protagonista della "vita è bella" si è spostato in iraq e continua a sorridere sulle proprie disgrazie innegiando all'amore e alla poesia e trovando sempre la soluzione giusta.
Personalmente mi sarei aspettatto qualcosa di più graffiante invece, nonostante il titolo, si esce con un sapore in bocca di melassa.

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Ultima risposta 18/10/2005 09.01.30
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Andre85  @  16/10/2005 14:10:55
   8 / 10
un 8 ci stà, l'inizio del film sembra uno spettacolo di benigni (il comico) poi la sua faccia si trasforma in una maschera cosi triste da far venire il magone alla gola (e non capisco perchè degli s****ti riescono a ridere anche quando lui sta per piangere...).
peccato per nicoletta (il robottino), che recita malissimo mentre ho visto un ottimo reno. bella la musica di waits anche se è un potroppo repitiva e addossargli il compito di regge tutto il film non funzia.

l'otto quindi va quasi tutto a benigni che riesce a toccare i sentimenti più profondi nascosti dentro noi.

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Ultima risposta 16/10/2005 19.42.35
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