le mele di adamo regia di Anders Thomas Jensen Danimarca 2005
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le mele di adamo (2005)

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locandina del film LE MELE DI ADAMO

Titolo Originale: ADAMS ÆBLER

RegiaAnders Thomas Jensen

InterpretiNicolas Bro, Tomas Villum Jensen, Ali Kazim, Nikolaj Lie Kaas, Gyrd Løfqvist, Mads Mikkelsen, Lars Ranthe, Peter Reichhardt

Durata: h 1.34
NazionalitàDanimarca 2005
Generecommedia
Al cinema nell'Aprile 2006

•  Altri film di Anders Thomas Jensen

•  Link al sito di LE MELE DI ADAMO

Trama del film Le mele di adamo

Appena uscito di prigione, Adam, un neonazista viene mandato presso una comunità di recupero, sotto la tutela di padre Ivan, un pastore protestante. Ivan pensa che Adam debba darsi uno scopo nei mesi che deve trascorrere "sotto sorveglianza" e Adam, per irriderlo, sceglie come obiettivo di preparare una torta con le mele dell'albero più bello del giardino. Ma la natura ci mette lo zampino facendo morire l'albero dopo averlo attaccato in diversi modi. Per il pastore si tratta di un atto del diavolo, per Adam invece le forze del bene non sono poi così forti...

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Voto Visitatori:   7,92 / 10 (91 voti)7,92Grafico
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Voti e commenti su Le mele di adamo, 91 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

MonkeyIsland  @  12/08/2013 20:47:57
   8½ / 10
Una delle migliori commedie degli ultimi 10 anni : intelligente, elegante ,divertente e pieno di spunti di riflessione.
Mikkelsen come al solito eccelso, si conferma come uno dei migliori attori viventi, anche il resto del cast è veramente in forma.
Al limite tra cosa è reale e cosa no, un film anti convenzionale e molto profondo.
Imperdibile.

2 risposte al commento
Ultima risposta 12/08/2013 21.56.54
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BlueBlaster  @  01/08/2013 02:09:04
   8 / 10
Un film davvero bellissimo...cercavo una commedia particolare che spingesse su un leggero grottesco e l'ho trovata, anche se poi una commedia non è visto i risvolti drammatici che contiene.
Un film che ti prende e ti emoziona fino al bellissimo ed inaspettato finale...
diretto con cura ed interpretato molto bene da tutti quei pochi personaggi che lo compongono...simpaticissimi tra l'altro (il personaggio arabo fa sbellicare)!
Una particolare storia di redenzione/riabilitazione miscelata a storie bibliche/teatrali...
Avere, perdere e trovare la fede...sono questi i punti chiave di un film pieno di simbologia e metafore, diretto a regola d'arte e con una fotografia eccezionale!
Si vede che non c'era un gran budget ma questo influisce minimamente quando si ha tra le mani una sceneggiatura così particolare ed intelligente...si sguazza tra i generi con piacere ed il film lascia proprio il senso di avere visto qualcosa che vale la pena di essere visto!
Consigliatissimo, a meno che non siate ragazzini da blockbuster.

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Ultima risposta 01/08/2013 18.17.21
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bulldog  @  16/07/2009 01:19:28
   9 / 10
Grandissimo film.

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Ultima risposta 05/09/2009 09.30.52
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  08/05/2009 13:09:23
   8 / 10
Bello. Tanti spunti interessanti in una commedia grottesca e violenta, meno irriverente di "Delicatessen" (non so perché ma i personaggi un po' mi hanno ricordato quelli del film francese, soprattutto per quanto riguarda l'originalità) ma decisamente più riflessiva. L'innocente violenza iniziale diventerà poi una sorta di strumento liberatorio dei propri peccati, una torta di mele da spezzare in due per redimersi dal discutibile passato.

Finale dolce ma non per questo decontestualizzato.

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Ultima risposta 01/10/2009 15.51.32
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Gruppo COLLABORATORI Hal Dullea  @  09/09/2008 07:09:32
   1 / 10
"Perché? Perché? Perché? Perché? (Hai presente Socci?)" (cit.)
In quest'ondata del nuovo cinema scandinavo, fra l'ortodossia teologica cristiana di Kaurismäki e la pura e cupa mistica sacrificale di von Trier, che però ha poi abiurato con “Dogville”, s'inserisce il rilancio dell'"Elogio della follia" da parte di Jensen, il quale d'altro canto manco si pone più problemi di fede. Si limita a esaltare la negazione psicotica, il rigetto del principio di realtà. Proprio come gli storici neonazisti. E allora il cerchio si chiude: Adam scopre che il suo cieco e sordo fideismo ateo si fonda sullo stesso deficit psichico d'Ivan. E s'adegua divenendone la Perpetua.

Mauro Lanari

11 risposte al commento
Ultima risposta 17/01/2012 23.46.27
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gambero  @  04/03/2008 12:03:48
   7½ / 10
bel film danese che parla di un uomo che appena uscito dal carcere viene mandato in una comunità dove conoscerà personaggi a dir poco ambigui e con seri problemi..bella la storia della torta di mele sulla quale far ruotare gli avvenimenti principali e buona anche l'interpretazione degli attori protagonisti.anche la musica che fa da sottofondo è azzeccata!!finale sorprendente visto come si svolge l'intera pellicola ma cmq film più che gradevole.da vedere.

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Ultima risposta 04/03/2008 12.08.35
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syugi  @  14/09/2007 13:52:14
   9 / 10
Cosa può essere aggiunto che non sia stato già detto?
è un film che ha diverse chiavi di lettura, cosa che succede spesso se si utilizza un linguaggio fondamentalmente ironico e paradossale per parlare dell' animo umano. Offro il mio punto di vista.


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Ultima risposta 14/09/2007 17.02.24
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  11/09/2007 01:58:21
   8½ / 10
Incuriosito dai commenti entusiasti che mi hanno preceduto ho recuperato questa pellicola sui generis...Rimanendone entusiasta.
Adam[o] non è puro, ma "cattivo", ed attraverso il melo - vero perno della vicenda - giungerà

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER lo accompagneranno lungo il cammino Ivan, pastore dalla fede incrollabile e dal carisma travolgente, ed una serie di prove degne di Giobbe.
Il tutto immerso nell'abbagliante luce del nord.
Incantevole.

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Ultima risposta 21/09/2007 19.41.17
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Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  05/07/2007 12:11:05
   8½ / 10
Un mondo dove i limiti tra reale e surreale, tra raziocinio e pazzia non esistono; prevale il grottesco e vince l’ottimismo.
In questo gioco delle parti vediamo crollare le maschere dei personaggi e assistiamo allo scontro tra l’ideologia politica di Adam, il positivismo del medico e la fede cieca del pastore.
Un intrigante racconto morale dove bene e male si confrontano e si confondono.
Da vedere assolutamente.

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Ultima risposta 06/07/2007 10.40.12
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Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  24/03/2007 16:32:43
   8½ / 10
Ehy, ma..ma.. questo film..
Avete presente quando decidete di andare in chiesa per la funzione natalizia alle ore 24.00 e quando aprite le porte della stessa vi trovate nel bel mezzo di un rave? (so che non vi è mai capitato ma fate uno sforzo e cercate di immaginarvelo)Beh quella più o meno è la sensazione che si prova nel guardare “Le mele di Adamo”.Spiazzante, decisamente.

----SPOILER----
Che le vie del Signore fossero infinite lo si sapeva già, ma nessuno mi aveva mai detto che potessero essere anche estreme, surreali e ben oltre il bizzarro. Cinico, sarcastico, divertente e in gran parte destabilizzante, questo film danese affronta in modo estremamente lucido il netto contrasto tra l’ottusa cecità della fede (attraverso quella che a mio avviso è la relativa metafora, ossia il tumore di Ivan che non gli permette di affrontare la realtà) e l’altrettanto ottusa ignoranza del male (a sua volta rappresentato da uno dei peggiori crimini della storia, il nazismo); contrasto che con l’andare del film tende sempre più a sfumare, permettendo ad Ivan di aprire gli occhi su quanto gli è accaduto e su quanto gli accade e, al tempo stesso, dando la possibilità ad Adam di capire, per lo più involontariamente, quanto egli stesso, facendo del bene, possa essere utile nella vita di un’altra persona.
La torta di mele alla fine non rappresenta altro che la riuscita (in gran parte involontaria, ribadisco) del percorso intrapreso da Adam.
Come è ovvio, l’intera pellicola altro non è che una metafora, anche se a mio avviso non è necessariamente una rappresentazione di quali vie il Signore possa far intraprendere ai suoi fedeli per ritrovare la fede o una qualsivoglia pace interiore, ma un modo come un altro, in questo caso decisamente surreale oltre che originale, per far vedere come, semplicemente, si possa far del bene, aldilà di un Dio o di una qualche entità superiore che governa il tutto; riprova di ciò è il fatto che lo strumento utilizzato per rappresentare il percorso di redenzione, se così si può definire, di Adam siano proprio le mele, simbolo religioso indiscusso del peccato, nonché fonte di mali e debolezze dell’uomo cristiano.

I dialoghi, a volte diretti e cinici, altre volte sarcastici e divertenti, sono fantastici :
”Mi scusi un attimo. Adam mi spieghi perché a me hai dato 3 biscotti e alla signora solo 2?”
“Adesso non iniziamo ad accusarci tra di noi, Lambert era vecchio.”
“L’ultima frase che ha detto è stata : Sono pronto per morire.”
“Il tuo occhio non ha proprio niente, riprendiamo la discussione in macchina”
..e via dicendo.
Ottime anche le interpretazioni, dalla prima all’ultima; Mads Mikkelsen nei panni di Ivan, perfetto.

7 risposte al commento
Ultima risposta 08/06/2007 18.17.35
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Aliena  @  15/03/2007 22:50:46
   9 / 10
“Adesso non iniziamo ad accusarci tra di noi, Lambert era vecchio..”

film danese munito di un affilato cinismo
che sfodera il suo assestato colpo tagliente tramite un’ironia sconcertante
la quale balza leggera (verrebbe a dire quasi a ritmo di fallace fede umana)
da situazioni surreali impossibili
a momenti gravidi di iperrealismo.
La genuina genialità di questa pellicola danese
(que viva Danimarca tierra di genialità!!)
risiede propriamente nell’instabilità dei suoi fugaci equilibri.
La trama tutto sommato è lineare, quasi basilarmente scarna
ma
è giocata su personaggi di un’irrequieta perfezione
con i loro spiazzanti dialoghi allergici
e i loro loquaci sguardi di umana perplessità di fronte a quanto può essere inspiegabile

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Trovo che pur riproponendo una buonina versione della religione
la critichi da ogni punto
emblematico l’usar le mele (simbolo biblico del primo peccato più grave, il tradimento)
come metafora di riabilitazione di quel primo uomo, Adamo,
macchiatosi di una delle ideologie più gravi fra tutte, il nazismo
ma in fondo
“Dio perdona tutto!”
ah!
Fenomenale il wonder blade della situazione : il Doctore
Di una crudezza e di un materialismo indicibile

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19 risposte al commento
Ultima risposta 08/06/2007 20.00.13
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  01/03/2007 19:17:03
   9 / 10
Arrivano così. Uno ne sente parlare, si incuriosisce e se lo procura. Ma la visione viene continuamente rimandata, e il povero titolo che vi avevano caldamente consigliato di vedere finisce sommerso sotto una pila di film che teoricamente hanno la precedenza. E che facevano quasi tutti schifo; però riviste come ciak insistevano tanto... E poi arriva il turno del film passato in semiclandestinità. Ed è un capolavoro. E torna la speranza; il grande cinema c'è, è lì nascosto dietro le grandi pellicole di richiamo.

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Ultima risposta 17/08/2007 20.41.48
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francovr  @  02/07/2006 23:54:06
   10 / 10
Sono sconcertato!
Difficile che un film mi sconcerti, non ho ancora capito se è un bel film oppure no. Ma, sembra strano, il 10 lo merita tutto. Per gli improvvisi cambi di passo, per la imprevedibilità delle soluzioni ai singoli eventi. Tutto questo in un contesto in cui la logica è sempre presente.

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Ultima risposta 15/03/2007 22.52.14
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viagem  @  22/05/2006 22:47:02
   9 / 10
Ennesima opera sopra le righe del cinema danese che davvero brilla per lucidità e cinismo nell'analizzare fenomeni di attualità assieme a temi morali.
Trama semplice, ma complesse e allucinanti le dinamiche dei rapporti che si sviluppano tra un neonazista, un immigrato terrorista rapinatore, un ex campione di tennis obeso stupratore pentito tutti a rieducarsi nel vicariato del padre Ivan, espressione vivente del precetto "porgi l'altra guancia".
Già questa breve descrizione dei personaggi fa intuire gli elementi di attualità di cui si nutre quest'opera.
Ma ciò che rende questo film un piccolo capolavoro sono le continue provocazioni in tema di morale che lo percorrono. 2 personaggi che incarnano il Bene e il Male, ma che durante il film compiono un percorso di coscienza, che porterà gradualmente a sfumare le 2 figure e a mettere in dubbio i reciproci schemi di riferimento morale.
Il male non esiste è solo una continuo tentativo del Demonio di mettere alla prova la nostra inclinazione al Bene? O Dio in realtà non vuole il nostro Bene?
Un simbolismo continuo (fenomeni naturali, mele attaccate dai corvi, dai vermi, spaventapasseri denudati a croci, Bibbia che si apre sempre sulla stessa pagina...)..
Riflessioni parallele sull'impossibilità della scienza di ridurre al razionale ogni evento (il vero Demonio alla fine non è forse lo scienziato?) e sui preconcetti che spesso non ci fanno vedere oltre al nostro naso, condite da una comicità dovuta alle scene spesso surreali o grottesche...
Prova di recitazione superba di Ulrich Thomsen, un vero "bastard inside"..
Insomma io non riesco a trovare difetti in quest'opera, davvero una piacevole sorpresa!

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Ultima risposta 24/05/2006 15.28.53
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  01/05/2006 13:46:55
   8½ / 10
Film d'essai di alto livello. Solo per chi di cinema se ne capisce davvero.
Gli aspetti contenutistici sono solo accennati, il film mette in tensione con genialità espressiva la psicologia di persone ai margini della società o della vita. Un altro mondo appare ai nostri occhi dove realtà e religione ingaggiano, sotto il fuoco della follia, una guerra senza esclusioni di colpi. Arriveranno a un provvisorio compromesso consentendo alla follia una tregua opportuna.
Grande film dove la regia pura offre tutte le potenzialità dell'invenzione individuale artistica. Finale a sorpresa...
Attenzione: ai non cinefili può non piacere.

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Ultima risposta 16/03/2007 12.19.02
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