In Texas, un detective della sezione omicidi unisce le sue forze a un poliziotto arrivato da New York per indagare su un omicidio avvenuto nella sua contea e che sembra connesso a una serie di crimini irrisolti avvenuti tutti in Texas.
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Non mi sento di demolirlo così. Qualcuno si aspettava il livello dei film del padre? Beh, direi che c'è poco da commentare in quel senso. Siamo davanti ad un film già visto, milioni ne sono stati girati con detective alle prese con serial killer. La macchina da presa a volte si muove troppo bruscamente e come detto l'originalità non è un punto forte. Ci sono difetti ma ci sono anche pregi: la fotografia, per certi versi simile a ciò che vedremo dopo nella splendida serie True Detective (prima stagione), uno svolgimento che non vuole addolcire la visione allo spettatore e la sfida uomo/dio rappresentata dalle paludi e dalla personale lotta che il personaggio di Dean Morgan imbastisce con quel luogo dove "non sai nemmeno dove sei finito". Dio perde, le paludi vincono, soprattutto a giudicare da come va a finire il tutto. Certo, siamo anni luce distanti dai capolavori di Michael Mann, ma "Le paludi della morte" è un thriller godibile e con un'atmosfera azzeccata.
Spesso i thriller basati su fatti realmente accaduti non riescono ad essere veloci , pieni di colpi di scena ed avvincenti . Probabilmente a causa della vera "banalità del male" ( chiedo scusa a Hannah Arendt !!) e del fatto che ormai siamo abituati ai ritmi vorticosi ed irreali dei telefilm tipo "CSI" , dove tutto si risolve ( quasi ) sempre bene e nel giro di poche ore !! Non fa eccezione questa opera prima della figlia di Michael Mann , dotata di un buon cast ( dove si fa notare la giovane Moretz ) e ben fotografata nelle atmosfere torbide e paludose del profondo Texas . Sei di incoraggiamento .
L'ho visto perchè mi aveva incuriosita il titolo "Le paludi della morte"!! pensavo che fosse un pò come The gifth e twink peaks invece mi ha abbastanza delusa! non è un film di grande impatto e se non fosse stato per il finale gli avrei dato un voto più basso!
alla fine la trama è ispirata a fatti realmente accaduti in Texas, dove si aggira un serial killer che ammazza delle ragazze ma non si capisce il perchè, quindi ci sono questi due poliziotti che indagano e ritrovano i corpi nella zona vicino a delle paludi! però io mi immaginavo qualche ripresa da brivido vicino a queste paludi e invece niente, va bè pazienza! nel frattempo c'è una ragazzina sui 12-13 anni che ha una famiglia problematica (la madre si prostituisce, il padre è strano e il fratello maggiore sembra psicopatico) e i due poliziotti cercano di aiutarla! i sospetti degli omicidi cadono su un uomo biondo, tatuato, con precedenti di crimini orrendi e l'amico di colore anche lui nel giro della delinquenza, e invece alla fine si scoprirà che sono stati il padre e il fratello della ragazzina! in più hanno quasi ammazzato la ragazzina perchè frequentava i due poliziotti e avevano paura di venire scoperti! io sinceramente non ho capito perchè questi due ammazzavano però anche se non è un colpo di scena formidabile cmq è stato fatto abbastanza bene (cioè io non pensavo che fossero quei due).
in conclusione lo ritengo un thriller carino ma poteva essere migliore!
Non male l'ambientazione nella nefanda palude texana, metafora degli orrori di cui la società vuol disfarsi, e neppure la cornice di morbosità e contraddizioni. Però il film lascia francamente a desiderare, parte in modo coraggioso distillando sfiducia a piene mani ma pian piano si tradisce e crolla in un finale tremendo. Sceneggiatura bucata e perdente pezzi per strada, dialoghi stereotipati, personaggi anonimi: per la figlia di Mann un lavoro ambizioso ma frenato e dimenticabile. Caso eclatante di "vorrei ma non posso", peccato che il botteghino abbia dato buca ugualmente, tanto valeva rischiare.