les carabiniers (1963)

Godard mette bene in risalto le brutalità della guerra spesso quelle compiute ai danni dei più deboli o degli oppositori politici,oltre che la sua completa insensatezza.
La messinscena metaforica non rende la pellicola particolarmente coinvolgente o immersiva, anche se bisogna dire che siamo di fronte ad un lavoro meno criptico di quelli che quest'autore sfornerà in futuro.
Non tra i più conosciuti ma degno d'attenzione,non mi è per nulla dispiaciuto ( e non amo particolarmente l'autore).

Storia di due gonzi sottoproletari arruolati con le peggio promesse da due militari di un fantomatico Re e mandati allo sbaraglio in guerra con la più assoluta libertà d'azione. Si macchieranno di crimini di guerra senza imparare a stare al mondo. E' forse tra i film meno conosciuti di Godard eppure è un lucidissimo ed a tratti violento atto di accusa verso la propaganda di regime e l'inutilità dei conflitti in generale, oltre ad un saggio a tutto tondo sulla stupidità e l'ottusità umana. Il misero budget a disposizione spinge forse Godard a sperimentare nuove vie narrative e ad alternare filmati di repertorio al girato originale: il senso d'insieme alle volte lascia un pò a desiderare ma i messaggi sopra citati raggiungono comunque il loro scopo. E' certamente una pellicola da riscoprire, ed almeno una sequenza va sottolineata

SPOILER