le vacanze di monsieur hulot regia di Jacques Tati Francia 1953
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le vacanze di monsieur hulot (1953)

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locandina del film LE VACANZE DI MONSIEUR HULOT

Titolo Originale: LES VACANCES DE MONSIEUR HULOT

RegiaJacques Tati

InterpretiJacques Tati, Louis Perrault, Nathalie Pascaud, Michčle Rolla

Durata: h 1.36
NazionalitàFrancia 1953
Generecommedia
Al cinema nel Dicembre 1953

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Trama del film Le vacanze di monsieur hulot

A bordo della sua vecchia automobile, Hulot parte per le sospirate vacanze al mare di Bretagna; incurante dei commenti della gente che incontra per strada, arriva finalmente a destinazione. La pensione a gestione familiare č piena di clienti (una ragazza che fa strage di cuori, un uomo d'affari che non riesce a non pensare al lavoro, bambini che giocano, un comandante dell'esercito che crede di avere a che fare con i suoi sottoposti). Suo malgrado, Hulot mette tutti in subbuglio.

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Voto Visitatori:   8,20 / 10 (10 voti)8,20Grafico
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Voti e commenti su Le vacanze di monsieur hulot, 10 opinioni inserite

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Dick  @  14/09/2014 14:33:07
   8 / 10
Debutto di Tati nel panni di monsieur Hulot. Riflessione sulle persone attraverso le vacanze estive in una commedia divertente, ma con tocchi un po malinconici.
Come già scritto cominciava ad arrivare il primo benessere dopo la guerra e la gente cominciava pian piano ad alienarsi. Decisamente attuale.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  27/12/2013 17:30:49
   7½ / 10
Monsieur Hulot e l'idiozia vacanziera. Tati è bravissimo a far sorridere, con garbo e delicatezza attua una satira allegra ma non per questo meno graffiante.
Da molti considerato il capolavoro di Tati, forse è lecito preferirgli sia "Mon oncle" sia "Playtime", prodotti più maturi, forse. E' comunque un ottimo film, da vedere sicuramente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  01/10/2009 17:46:20
   9 / 10
Tati è Monsieur Hulot come Chaplin fu Charlot. La sua presenza, pipa in bocca e andatura garbata ma sgraziata, introduce il bizzarro e il romantico (e di Keaton un pizzico di rocambolesco) nella vita di tutti i giorni.
Le sue ampie inquadrature sono poetiche pagine di rotocalco senza una parola. Ci chiedono attenzione ad ogni particolare, al minimo movimento, di trovare il buffo nel proprio tic o gesto riconoscibile, lo strambo nella ripetitività delle abitudini e dei nostri riti quotidiani.
Nell’oziosa estate delle spiagge inglesi degli anni ‘50, Hulot passa muto come un petalo di gelsomino, combina una caterva di danni, e se ne torna a casa come niente fosse.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  20/06/2009 18:31:08
   9 / 10
Tati era l' Ozu della comicità umana, forse in modo iperbolico ma con lo stesso occhio sulla quotidianità dei piccoli eventi assurdi. Osservatore anche se non c'è mai una ripresa in soggettiva, distaccato perché c' è un insistente uso dei campi lunghi come in "PlayTime", e la solita, malinconica storia d' amore mancata.

1 risposta al commento
Ultima risposta 20/06/2009 18.46.12
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  24/05/2008 14:49:35
   9 / 10
a mio avviso questo è il capolavoro di Jacques Tati!
ancora è lontano il tempo in cui se la prenderà con la tecnologia e i "tempi moderni" che incombono a Parigi!
il debutto di Hulot non poteva essere dei migliori...personaggio sempre spaesato e fuori posto,in questo caso passerà le vacanze con un gruppo di borghesi che passano il loro tempo giocando a carte...Hulot cercherà con buoni propositi di migliorare l'atmosfera ma creerà come suo solito,solo confusione!memorabile la sequenza in cui accende la musica disturbando un inquietante silenzio o quando gioca a ping-pong(si presume)accanto alla sala da gioco!
non mancano momenti di malinconia alla fine dove tutti i borghesi gli voltano le spalle nel momento dei saluti,tranne...

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memorabili anche le gag al funerale o con i fuochi d'artificio alla fine...
Hulot...non viene da nessuna parte e non va da nessuna parte,come è entrato in scena esce...non modifica le cose ne i rapporti con latra gente...Hulot...un grande!

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  20/08/2007 14:44:10
   8 / 10
Meraviglia sempre come riesca Tati a creare una specie di atmosfera incantata nei suoi film. Con la sua particolare arte riesce a farci osservare la vita quotidiana dall’esterno, con occhio divertito, affettuoso ma anche ironicamente dissacratorio. Come in “Giorno di festa”, anche qui viene presentato un microcosmo fatto di vita tranquilla: il tran-tran delle vacanze estive. Un mondo che sta cominciando a subire l’influenza della società del benessere di massa. Sono tutte persone per lo più abitudinarie, che ripetono gli stessi gesti quasi in automatico. A mostrare il ridicolo e l’assurdo di questo modo di vivere, ecco piombare all’improvviso il mite perturbatore Monsieur Hulot. Un tipo strano, buffo che non parla quasi mai; così strano che lo guardiamo con curiosità e non ci identifichiamo con lui. Così vediamo anche tutto il resto con occhi “estraniati”. Anche il fatto che non esista una vera e propria trama ci porta a osservare come si comportano, più che quello che fanno. Alla fine solo poche persone riescono a capire le buone intenzioni di Hulot (portare una ventata di vita vissuta nella monotonia quotidiana) e lo ringrazieranno per questo.
A rivederlo oggi fa venire nostalgia e un po’ di tenerezza. Quel piccolo mondo lento, sonnacchioso (anche il ritmo del film rispecchia lo stile di vita), ridicolo e provinciale non esiste più. Grazie Tati per avercelo preservato nella memoria e avercelo reso così bene, nei suoi pregi e nei suoi difetti.

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/07/2009 13.17.29
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  08/04/2007 19:34:49
   8 / 10
Il personaggio di Hulot è semplicemente geniale: gentiluomo, ha la pipa in bocca e non parla mai, fa un danno dietro l'altro e se ne va in giro con la macchinetta + scassata della storia.
Satira intelligentissima. Tati concentra in un'ora e mezza una sequenza di gag molto divertenti, alcune delle quali memorabili, come il servizio + idiota del mondo , che nessuno riesce a prendere, per non parlare dei quadri appesi al muro e il kasino che combina alla fine con i fuochi d'artificio.
Semplicemente fantastico!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Marlon Brando  @  30/10/2006 22:19:20
   7 / 10
Capisco la bravura di Tati nel concatenare eventi e situazioni in modo mirabile e l'intelligente critica alla borghesia, però che palle. Insomma, il film strappa qualche sorrisetto forzato, ma niente di più.
E' probabile che sia io che non abbia il palato raffinato, che mi aspettavo molte risate ed è anche vero che la sera che l'ho visto avevo più voglia di ridere che di riflettere, ma quest'umorismo francese non mi convince.
Forse dovrei rivederlo. Comunque ho preferito di gran lunga Mon Oncle.

2 risposte al commento
Ultima risposta 31/10/2006 10.45.50
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Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  27/03/2006 10:47:06
   8½ / 10
E' impressionante come Tati sia riuscito con grande anticipo a cogliere tutte le sfaccettature della società moderna... Primo film in cui compare il personaggio di Hulot, che verrà poi ripreso nei successivi suoi film... Con il suo andare dinoncolato, la pipa in bocca che gli impedisce sempre di parlare, Mr Hulot si trova sempre ai margini della società, malgrado tutti i suoi sforzi nell'integrarsi... Come B.Keaton si ritrova a creare sempre catastrofi senza volerlo!!!
Forse unica pecca nei suoi film una comicità certe volte un po troppo programmata.

wight  @  13/02/2005 21:32:27
   8 / 10
Bella satira contro la modernità e le ferie stile divertimento forzato, notevole che già in quegli anni Tati avesse capito tutto.

1 risposta al commento
Ultima risposta 02/06/2005 21.35.54
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