A San Francisco è stato costruito un grattacielo: una torre di cristallo alta 138 piani. Nel salone panoramico, all'ultimo piano dell'edificio, si svolge la festa di inaugurazione, ma un corto circuito, avvenuto per i risparmi fatti dal costruttore sui materiali utilizzati, scatena un vero e proprio inferno.
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Il catastrofico ha collezionato, negli anni, una serie di bruttezze infinita. Spesso sono film di serie C conditi d’una certa dose d’effetti speciali, che giocano scorrettamente sulla facile tensione e sul terrore che suscita nella gente il pensiero d’una calamità naturale e non, e che hanno (anche se la figura dell’uomo cattivo appare sempre) solitamente nei componenti delle squadre di soccorso, i loro valorosi eroi. “L'inferno di cristallo”, pur presentando pressappoco tali caratteristiche, è un film che mantiene una certa dignità: si serve d’attori di prim’ordine e ha buoni momenti di tensione. Resta, sebbene appena discreto, forse il miglior prodotto di questo carente sottogenere.