Un ispettore ferisce a morte un giovane di colore e la notizia provoca una violenta rivolta nella periferia di Parigi. Vinz, Hubert e Sai vagabandona per la città alla ricerca di un pretesto qualsiasi per scatenare la loro disperazione, la violenza, l'odio.
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Un film dal significato profondo divenuto un cult un po' ovunque ma soprattutto negli ambienti underground tanto che è citato più o meno velatamente in tantissimi brani rap anche italiani. Un cult divenuto tale anche grazie al finale (anche se al contrario di quanto dicono in molti ci si poteva aspettare qualcosa del genere) e alla splendida fotografia in b/n, anche se la cosa del film che preferisco sono i dialoghi davvero belli (alcuni sono molto esileranti).
« Questa è la storia di un uomo che cade da un palazzo di cinquanta piani. Mano a mano che cadendo passa da un piano all'altro, il tizio per farsi coraggio si ripete: "Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene." Il problema non è la caduta, ma l'atterraggio. »
Tre ragazzi si aggirano per le fredde strade della perfieria Parigina. La città è sotto la guerriglia urbana,in un periodo cruciale per le rivolte razziali nella capitale Francese.I tre giovani sono accomunati da un profondo sentimento,quella sensazione contraddistinta all'amore,"L'Odio".. Odio verso le forze di polizia,i P.s,la guerriglia che ha fatto scattare il campanello d'allarme nelle Banlieu di Parigi,per la morte del loro amico Abdel.
Il film ha un fascino raro ed insolito,con i suoi colori freddi anche se a tinte bianco e nere,proprio come nell'altro American History X. I tre personaggi,caratterizzati da uno spirito guerriero e di supremazia violenta,sono impersonificati molto bene dai tre attori Francesi,specialmente il personaggio ebreo di Vinz,con un Vincent Cassel nella sua interpretazione migliore. Il messaggio è filtrato da una realtà cruda e vera,reale.Nulla è lasciato al caso in questo "Le Haine",un messaggio riflessivo,in un contesto difficile e disperato,dove ognuno cerca vendetta,il male peggiore se non si usa la testa(vedi finale).