Un ispettore ferisce a morte un giovane di colore e la notizia provoca una violenta rivolta nella periferia di Parigi. Vinz, Hubert e Sai vagabandona per la città alla ricerca di un pretesto qualsiasi per scatenare la loro disperazione, la violenza, l'odio.
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Un film AGGHIACCIANTE , una giornata,stile documentario,con quattro ragazzi drogati e fuori di testa,della periferia di Parigi.Dialoghi insulsi,aspetti sempre che succeda qualcosa e non succede mai nulla,una noia mortale a vedere i protagonisti rovinarsi la vita e non fare nulla.Ma che fotografia della vita e del disagio dei ragazzi delle periferie di Parigi ? Ma quale significato profondo.Quelli che gridano al capolavoro per far vedere che solo loro capiscono il vero significato di questo film che e' troppo "alto" per gli altri mi fanno ridere. I cosiddetti appassionati di cinema,critici cinematografici che apprezzano il bianco e nero della pellicola,come se fosse chissa' quale invenzione.Oppure esaltano la recitazione di Cassel !! Grande "attorone" , davvero ma dove? La denuncia del disagio giovanile delle periferie di Parigi!! ahahahahahahahah vero,se i ragazzi delle periferie di Parigi sono questi stanno proprio messi male.Questo film non ha nulla.Recitazione pessima,senza trama,attori ridicoli e nessun senso.L'unica cosa di giusto che ha e' il titolo "L'odio" , infatti io lo "odio" dal primo minuto fino al finale insulso.
BOOM! L odio è forse uno dei più bei film che ho visto in questo periodo. Un film di un impatto incredibile, ti attacca alla sedia dall inizio alla fine scioccandoti in alcuni punti e facendoti anche ridere in altri!
L odio è un capolavoro! la regia di Kassovitz è epocale, la fotografia qualcosa di più... Ho come l impressione che Guy Ritchie, regista che io adoro, abbia preso molto spunto da questo film.
Da vedere, da comprare e rivedere migliaia di volte...
PS. Non so voi ma alla fine di questo film io ho avuto un ODIO profondo per le forze dell ordine.
Che cosa vuole lasciare allo spettatore questo film?Durante tutta la durata è una che sorge spontanea. Racconta una giornata di tre ragazzi di tre etnie diverse arrabbiati con il sistema, che vagabondano per la città per tutto il tempo, girando senza una meta precisa.
Poi sul finale, si capisce qual' era il senso della storia: è un finale fortissimo alla prima visione, con molta potenza, ha l'effetto di uno schiaffo.
"L'odio" quando uscì scatenò un polverone per aver dipinto i poliziotti in modo disonesto, e vinse il premio per la miglior regia a Cannes: sicuramente è un film che rimane.
Bella la fotografia e ottima regia, grande Cassel e buon cast in generale.
Consiglio di vederlo una sola volta, perchè è uno di quei prodotti che non regge bene troppe visioni, visto che quello che stupisce la prima volta dopo lascia un po' indifferenti. Lo stesso finale, il punto di forza dell'intera pellicola, perde forza se rivisto.
"È la storia di una società che precipita e che mentre sta precipitando si ripete per farsi coraggio fino a qui tutto bene, fino a qui tutto bene, fino a qui tutto bene, ma il problema non è la caduta, ma l'atterraggio."
Grandissimo film crudo e veritierio... Vita di ragazzi raccontata in chiave di sofferenza, odio, degrado e violenza... Se vi è piaciuto trainspotting, questo film dovrebbe piacervi.Non tanto per la trama, ma più per i concetti davvero segnanti...
La storia dell'uomo del palazzo è davvero memorabile...
Buon film che riesce a descrivere una drammatica realtà. alcune trovate sono proprio geniali. Se conoscete altri film del genere siete pregati di consigliare ;)
commento un secondo qualche particolare, cosucce che non ho riscontrato nei commenti precedenti ... e chiariamo...sono opinioni che mi sono fatto io, non prendetele sul serio ;)
...quel bianco e nero che solitamente infonde alla pellicola tanto fascino in questo film non è altro che un geniale rimando alla condizione dei tre protagonisti (tutti di etnie differenti) e che rappresentano tutti i ragazzi delle banlieues, uno scorcio di vita nella periferia, violenta e ignorante (eccheca22o! mica esiste solo il bronx).
l'orologio che scandisce il tempo in realtà non è altro che il conto alla rovescia verso un finale da cineteca, in un minuto si sintetizza L'ODIO in una delle sue più crudeli forme.
e poi quella pubblicità: "Le monde est à vous", trasformato dal giovane Saìd in "nous" che personalmente mi rimanda subito a Scarface.
Kassovitz rimettiti sulla giusta strada! perfavore
Film troppo sopravvalutato.La storia è di quelle fotografate nella nostra società,l'idea è leggittima ma il film non decolla,rimane li' come per esplodere in un vortice di violenza ma si perde nei troppi cazzeggi e nelle troppe caciare dei 3 personaggi principali.Quando sembra che il film stia per farsi interessante termina.Il mio 5 va soprattutto per alcune frasi del film che sono davvero notevoli ma è troppo poco per definirlo capolavoro.
bellissimo (come il regista).l'ho visto tanto tempo fa comunque oltre alla bravura degli attori c'è da aggiungere le capacità del film di farti sentire l'odio. bellissima la scena in cui il protagonista taglia i capelli all'amico e al vecchietto che esce dal bagno!..... (strillano tanto)
interessante prova registica di Mathieu Kassovitz: tralatro geniale la scelta di girare il film in bianco e nero bella l'interpretazione di Vincent Cassel...